Buongiorno, chiedo consiglio in campo alimentazione riguardante gli zuccheri negli alimenti dei supe

14 risposte
Buongiorno, chiedo consiglio in campo alimentazione riguardante gli zuccheri negli alimenti dei supermercati etc... Leggevo da alcuni siti che e' preferibile non consumare cibi dove nell'etichetta gli zuccheri superano i 6g ogni 100g di prodotto. E' davvero così oppure e' un discorso più complesso?? Grazie
Buongiorno, il discorso è leggermente più articolato in quanto oltre a valutare gli zuccheri presenti negli alimenti, dovremmo considerare la quantità totale giornaliera che in una dieta media bilanciata dovrebbe stare sui 25 gr al giorno circa. E' chiaro che se compriamo una confezione di biscotti, la quantità di zuccheri sarà superiore a quella che lei indica, ma anche se li dovessimo fare in casa non cambierebbe più di tanto, tutto sta nel regolarci sulle quantità che mangiamo.
La vera attenzione va posta sugli alimenti che potrebbero essere mangiati senza l'aggiunta di zuccheri (per esempio lo yogurt) e in ogni caso l'invito è sempre quello di leggere bene le etichette, magari confrontando più prodotti simili tra di loro, escludendo dal nostro carrello, ad esempio , un prodotto che ha al primo posto nella lista ingredienti lo zucchero, visto che i vari componenti devono comparire in ordine decrescente di quantità.

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Buongiorno, può essere una prima indicazione di massima, utile per confrontare prodotti della stessa categoria (es. cereali da colazione, biscotti, fette biscottate), però non è relativizzato alle porzioni. Un altro consiglio che si può dare in merito alle etichette è quello di leggere la lista ingredienti: gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità, dunque se lo zucchero (o un surrogato) si trova tra i primi ingredienti è un prodotto da scartare, e viceversa.
Poi ci sono gli zuccheri utilizzati per dolcificare che dovrebbero essere ridotti: zucchero bianco, zucchero di canna, miele, sciroppi, fruttosio...
Anche le bevande gassate o il thè freddo sono fonte ricca di zuccheri e sono da limitarsi ad occasioni particolari.
Al di là di questo, poco zucchero in una alimentazione equilibrata non è da demonizzare. Se invece soffre di patologie del metabolismo concernenti la glicemia, le consiglio di richiedere una consulenza nutrizionale per ricevere le informazioni del caso.
Spero intanto di esserle stata d'aiuto, rimango a disposizione. Un saluto.
Dtt.ssa Martina Nicolò
Buongiorno, questa è un'indicazione in linea generale. Bisogna considerare l'alimentazione nel suo complesso, la frequenza di consumo e le porzioni di quel prodotto. Molto spesso si fa riferimento ai "100g" senza considerare la reale porzione di consumo abituale.
Buongiorno,
Esatto, per l'alimentazione quotidiana l'ideale è prediligere fonti amidacee a elevato contenuto di fibra alimentare (i.e. integrali) e ridotto di zuccheri semplici.

Per i cosiddetti "alimenti voluttuari" – tra i quali ricadono i cibi ad alta densità energetica, elevato contenuto di zucchero, grassi e/o sale – vale poi il concetto del consumo saltuario: per il piacere di determinate scelte e limitatamente ad alcune occasioni, sarà possibile infatti consumarli con moderazione senza doversene privare.

In un'alimentazione varia ed equilibrata nessun alimento rappresenta un tabù; tramite un corretto percorso di educazione alimentare sarà possibile impararne l'arte e, al contempo, saperla mettere da parte in determinate situazioni, avendo cura così anche dell'aspetto edonico e conviviale del cibo.

Per ulteriori domande non esisti a contattarmi, cordialmente

Dott. Nicolò Gallo Curcio
Biologo nutrizionista
Essa è una regola troppo generica...come suddetto dai colleghi vanno valutati tanti altri fattori e componenti che vanno oltre l'etichetta nutrizionale...il consiglio più vicino è di rivolgersi ad un nutrizionista per una consulenza più dettagliata.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, purtroppo la risposta alla sua domanda non è così semplice perchè si potrebbe andare in confusione sugli introiti dovuti.
In primis sarebbe opportuno calcolare il suo fabbisogno calorico e il dispendio energetico, poi dopo un intervista accurata stabilire gli obiettivi e la sua compliance agli alimenti. Solo così si potrà stabilire la quantità di zuccheri e la fonte da cui alimentarsi, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, buona giornata,
Dott. Demis Evangelista
Salve,
Non è da prendere alla lettera.
Se lei consuma cibi con meno zucchero ma in quantità maggiore non cambia molto.
Consiglio visita-nutrizionale per meglio affrontare questi aspetti e una corretta educazione alimentare.
Saluti
Dott Stefano Carrara
Biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
Cavenago di brianza e Rho
Buonasera,
Il discorso è molto ampio e dipende dalla sua alimentazione abituale.
Il consumo giornaliero di zucchero è il 5% non è da sommare quello che si trova nella frutta perché contiene fibra.
La fibra permette di abbassare assorbimento dello zucchero.
È opportuno avere una alimentazione varia se la sua colazione abituale è accompagnata da 3 biscotti e poi per il resto della giornata mangia a pranzo e a cena verdura e frutta /legumi (almeno 3 vv a settimana)/ pesce (almeno 2 vv a settimana) /carne (2 vv a settimana). Non ci sono problemi.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento anche on line
Buonasera il discorso è molto articolato e quindi per il consumatore è difficile sapersi gestire, consideri che alla quota giornaliera di zuccheri complessi e non (pasta, pane , frutta etc.) si sommano quelli degli alimenti preconfezionati che anche se dichiarano che sono privi di zucchero usano zucchero diverso dal glucosio o fruttosio che il consumatore non conosce. Inoltre bisogna chiedersi: questi alimenti senza zucchero come è possibile che abbiano un buon sapore ? Quindi il consiglio se non vuole impazzire e sapersi controllare dall'esagerare con le dosi (nell'immaginario collettivo se è senza zucchero allora ne posso mangiare uno in più forse due perchè non fa male!) si limiti se non riesce a trovare un prodotto commerciale che soddisfi le sue richieste. A disposizione Dott.ssa Filomena Acanfora Saluti
Salve, è necessario considerare l'alimentazione nel suo complesso, la frequenza dell'alimento e la sua quantità.
Sulle etichette spesso si fa riferimento ai 100 g di prodotto senza considerare la reale porzione che si consuma.
Se si consumano cibi con meno zucchero ma in quantità maggiore non è molto diverso dal consumare cibi molto zuccherati ma in piccola quantità e con bassa frequenza settimanale. Rivolgersi al nutrizionista di fiducia è un modo per capire quale prodotto è il più adatto e in che quantità e frequenza consumarlo.
Cordiali saluti.
Gentilissima paziente,
Come detto dai miei colleghi il discorso è alquanto complesso e richiede una consulenza.
In linea generale, in etichetta si legge soltanto il valore dello zucchero e quando l'alimento non contiene più dello 0,5 g di zuccheri per 100g si può considerare 'senza zucchero'.
Ad ogni modo, non è raccomandato consumare alimenti che presentano più di un 10% di zuccheri.
Quando in etichetta si trova la dicitura "carboidrati di cui zuccheri...",si intende che una parte del totale degli zuccheri è composta da zuccheri semplici, inoltre l'apporto di quest'ultimi non dovrebbe superare il 10-12% dell'energia giornaliera.
Cordialmente
Dott.ssa Fabiana Avallone
Salve, in linea generale assegnando i colori di un semaforo potremmo dire che: semaforo verde lo hanno gli alimenti con un quantitativo di zucchero inferiore a 5g; semaforo giallo lo hanno quegli alimenti con un quantitativo di zuccheri tra 5 e 15g; semoforo rosso lo hanno quegli alimenti con un quantitativo di zuccheri superiore a 15.
Queste però sono indicazioni generali, in quanto bisognerebbe valutare il tutto nel contesto della sua alimentazione. Per questo le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista per valutare il modo più sano di inserire questi alimenti nella sua vita quotidiana. Non esistono cibi buoni o cattivi, c'è bisogno solo di trovare il giusto equilibrio. Resto a sua disposizione, cordiali saluti Dott.ssa Sara Falcone.
Buongiorno! La tua domanda è molto interessante, e sì, la questione degli zuccheri negli alimenti è più complessa di quanto sembri a prima vista.
Quando si parla di zuccheri negli alimenti confezionati, ci si riferisce principalmente agli zuccheri aggiunti, che sono quelli che vengono inseriti artificialmente durante la produzione del cibo (come zucchero, sciroppo di glucosio-fruttosio, miele, ecc.). È importante leggere le etichette per distinguere tra zuccheri naturali (presenti nei frutti, nel latte, nello yogurt, ecc.) e zuccheri aggiunti.
Alcuni esperti suggeriscono di evitare cibi che contengono più di 6g di zuccheri per 100g di prodotto, come linea guida generale, soprattutto per chi sta cercando di ridurre l'assunzione di zuccheri o ha preoccupazioni relative alla salute, come diabete o obesità.
Tuttavia, questa è solo una linea guida generale e va contestualizzata:
6g di zucchero per 100g può sembrare poco, ma la qualità e l'origine degli zuccheri è altrettanto importante.
Alcuni alimenti possono avere un contenuto zuccherino relativamente alto ma essere comunque nutrienti e sani, come un yogurt intero o un frutto fresco. In questi casi, gli zuccheri sono naturali e accompagnati da fibre, vitamine, minerali e altre sostanze nutritive benefiche.
Oltre la quantità di zucchero, va considerata la qualità,
gli zuccheri "naturali" (come quelli dei frutti) sono generalmente meno problematici rispetto agli zuccheri "aggiunti", che possono influire negativamente sul metabolismo e sul rischio di malattie croniche.
Gli alimenti ricchi di fibra (come frutta, verdura, cereali integrali) tendono ad avere un effetto diverso sugli zuccheri rispetto a quelli poveri di fibre, rallentando l’assorbimento e riducendo picchi di glicemia.
Gli zuccheri che causano un rapido innalzamento della glicemia sono quelli con indice glicemico alto. Alcuni cibi ad alto contenuto zuccherino hanno un IG basso (ad esempio, il cioccolato fondente), mentre altri, come le bevande zuccherate, hanno un IG molto alto.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di limitare gli zuccheri aggiunti a meno del 10% delle calorie giornaliere totali. Idealmente, dovremmo cercare di abbassarlo a sotto il 5%, che corrisponde a circa 25g di zuccheri aggiunti al giorno per una dieta di 2000 kcal.
La qualità del cibo, la presenza di altri nutrienti e l’origine degli zuccheri sono molto importanti. Quindi, cerca di basare la tua alimentazione su cibi freschi e minimamente trasformati, e leggi sempre le etichette per fare scelte più consapevoli!
Se hai altre domande o dubbi, sono qui!
Buonasera, usando le sue parole, è un discorso più complesso! Partiamo con il fatto che di per sé non esistono cibi concessi e cibi non concessi. Cibi sani e cibi non sani. Ma esiste caso mai una frequenza sana con cui certi cibi vanno consumati. I cibi processati, che contengono più zuccheri vanno consumati occasionalmente o in quantità ridotte. Quindi poco importa se hanno più o meno zucchero di 6 gr ogni 100 gr. Se è un prodotto che ti piace e ti appaga e se soprattutto lo consumi solo occasionalmente puoi consumarlo serenamente senza averne paura. Godendotelo magari! E' la nostra intera alimentazione che fa la differenza per uno stile di vita sano, non certo il singolo alimento. Come indicano le linee guida, va seguita la piramide alimentare consumando giornalmente cereali, frutta, verdura e fonti di calcio, settimanalmente legumi, pesce, uova, frutta secca, formaggi e carni bianche e solo occasionalmente cibi processati, dolci, salumi, carni rosse e alcolici.

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