Buongiorno chiedo a voi un consiglio. Nel 2011 se non vado errato, sono stato operato di ernia del
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Buongiorno chiedo a voi un consiglio.
Nel 2011 se non vado errato, sono stato operato di ernia del disco esattamente L5-S1 con erniazione e DX.
Sin da subito devo dire che non ho risolto completamente il mio problema, ma anzi continuavo ad accusare ancora, se pur lievemente, del dolore alla parte DX.
Alla visita di controllo il medico continuava a ripetermi che ci voleva tempo, che dovevo insistere con l'attività fisica, ecc.
Bene, sono 3 anni che vado in palestra senza nemmeno saltare una settimana, nel frattempo ho migliorato la mia composizione corporea, sono tonico e mi sento molto meglio, però non ho affatto risolto il mio problema alla schiena anzi, a mio parere nel frattempo è anche peggiorato.
Non contento torno nel 2018 con nuova risonanza dallo stesso medico, che mi dice che è tutto ok e che non c'è nessuna ernia, però io continuando a leggere il risultato della risonanza, mi sono convinto che il problema c'è e si sente pure!!
Ora la mia domanda è, se per mancanza del medico o per qualsiasi altro motivo, l'intervento non ha dato buon esito, un medico che opera secondo scienza e coscienza, non dovrebbe ammetterlo?
A questo punto chiedo aiuto a voi e vi allego esito risonanza 2018 così da avere conferme ai miei continui dolori.
Nell'attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi Saluto.
Carmelo.
Sono state eseguite sequenze sagittali TSE T1, T2, T2 con soppressione del grasso ed assiali T2 nel tratto L3/S1. L1/L2, L2/L3, L3/L4, L4/L5: Non si rilevano alterazioni discali.Canale spinale e forami di coniugazione regolari.
L5/S1: Discopatia con riduzione dell'intensità di segnale del nucleo polposo e protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico con erniazione mediana paramediana sinistra che causa compressione sul sacco durale. Canale spinale e forami di coniugazione regolari
Nel 2011 se non vado errato, sono stato operato di ernia del disco esattamente L5-S1 con erniazione e DX.
Sin da subito devo dire che non ho risolto completamente il mio problema, ma anzi continuavo ad accusare ancora, se pur lievemente, del dolore alla parte DX.
Alla visita di controllo il medico continuava a ripetermi che ci voleva tempo, che dovevo insistere con l'attività fisica, ecc.
Bene, sono 3 anni che vado in palestra senza nemmeno saltare una settimana, nel frattempo ho migliorato la mia composizione corporea, sono tonico e mi sento molto meglio, però non ho affatto risolto il mio problema alla schiena anzi, a mio parere nel frattempo è anche peggiorato.
Non contento torno nel 2018 con nuova risonanza dallo stesso medico, che mi dice che è tutto ok e che non c'è nessuna ernia, però io continuando a leggere il risultato della risonanza, mi sono convinto che il problema c'è e si sente pure!!
Ora la mia domanda è, se per mancanza del medico o per qualsiasi altro motivo, l'intervento non ha dato buon esito, un medico che opera secondo scienza e coscienza, non dovrebbe ammetterlo?
A questo punto chiedo aiuto a voi e vi allego esito risonanza 2018 così da avere conferme ai miei continui dolori.
Nell'attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi Saluto.
Carmelo.
Sono state eseguite sequenze sagittali TSE T1, T2, T2 con soppressione del grasso ed assiali T2 nel tratto L3/S1. L1/L2, L2/L3, L3/L4, L4/L5: Non si rilevano alterazioni discali.Canale spinale e forami di coniugazione regolari.
L5/S1: Discopatia con riduzione dell'intensità di segnale del nucleo polposo e protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico con erniazione mediana paramediana sinistra che causa compressione sul sacco durale. Canale spinale e forami di coniugazione regolari
Gentile Paziente
non credo che il chirurgo che l'ha operata avrebbe alcuna difficoltà ad ammettere che si tratta di ernia anche se il livello discale è il medesimo del primo intervento, perchè non è infrequente che le ernie possano recidivare . Diverso sarebbe se in una RM fatta 4 mesi dopo quel primo intervento si fosse visualizzato un tessuto erniato invariato e nella stessa identica sede . Avrà notato tra l'altro che questa volta la RM l'ernia la dà a sn.
non credo che il chirurgo che l'ha operata avrebbe alcuna difficoltà ad ammettere che si tratta di ernia anche se il livello discale è il medesimo del primo intervento, perchè non è infrequente che le ernie possano recidivare . Diverso sarebbe se in una RM fatta 4 mesi dopo quel primo intervento si fosse visualizzato un tessuto erniato invariato e nella stessa identica sede . Avrà notato tra l'altro che questa volta la RM l'ernia la dà a sn.
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Non credo vi sia alcuna difficoltà ad ammettere un insuccesso chirurgico. La questione è che l'ernia discale non è la malattia ma la conseguenza di una alterata dinamica della colonna vertebrale per cui se non adeguatamente corretta, al livello operato a ad altri livelli, l'ernia può riformarsi
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