Buongiorno, Cercherò di essere il più sintetico possibile. Premesso che non mi manca nulla nella m
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Buongiorno,
Cercherò di essere il più sintetico possibile.
Premesso che non mi manca nulla nella mia vita, ho un lavoro, una famiglia, un compagno, degli amici, una discreta posizione economica.
Da alcuni mesi presento dei sintomi che non capisco se riconducibili ad un episodio depressivo.
Al mattino faccio molta fatica ad alzarmi, mi sveglio con forte ansia e in alcuni casi tachicardia.
Riesco a fatica ad alzarmi, mi sento stremato. Riesco a lavorare e a mantenere una vita sociale seppure la situazione nelle ultime settimane è peggiorata nel senso che questo forte senso di stanchezza/debolezza mi accompagna per tutto il giorno.
Ho pensieri "strani" nel senso che sono convinto che le persone non mi vogliano più (pur essendo consapevole di non aver fatto nulla) e non riesco più a provare amore/affetto verso il mio compagno, ho il ribrezzo alla sola idea di avere rapporti sessuali.
Mi sento così senza energie, sopraffatto eccetera che penso a volte sia meglio farla finita.
Può essere questo riconducibile ad un episodio depressivo?
Cercherò di essere il più sintetico possibile.
Premesso che non mi manca nulla nella mia vita, ho un lavoro, una famiglia, un compagno, degli amici, una discreta posizione economica.
Da alcuni mesi presento dei sintomi che non capisco se riconducibili ad un episodio depressivo.
Al mattino faccio molta fatica ad alzarmi, mi sveglio con forte ansia e in alcuni casi tachicardia.
Riesco a fatica ad alzarmi, mi sento stremato. Riesco a lavorare e a mantenere una vita sociale seppure la situazione nelle ultime settimane è peggiorata nel senso che questo forte senso di stanchezza/debolezza mi accompagna per tutto il giorno.
Ho pensieri "strani" nel senso che sono convinto che le persone non mi vogliano più (pur essendo consapevole di non aver fatto nulla) e non riesco più a provare amore/affetto verso il mio compagno, ho il ribrezzo alla sola idea di avere rapporti sessuali.
Mi sento così senza energie, sopraffatto eccetera che penso a volte sia meglio farla finita.
Può essere questo riconducibile ad un episodio depressivo?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Caro utente, fare diagnosi con questo breve racconto non è possibile. Tuttavia emerge chiaramente il forte disagio che lei sta attraversando in questo memento. Potrebbe considerante di ritagliarsi uno spazio tutto suo per dare un senso ed un significato a ciò che le sta accadendo così da comprenderne le cause e iniziare un percorso di trattamento dei suoi sintomi. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'angelo
Gentilissimo buongiorno, i sintomi che lei descrive possono rientrare tra quelli contemplati in una depressione, ma questo può benissimo verificarlo da solo consultando un sito dedicato alla patologia. La conferma ai suoi dubbi, tuttavia non può esserle di nessun aiuto; che intende fare adesso per ritrovare il suo benessere? Resto a disposizione se interessato ad approfondire l'argomento e la saluto cordialmente. Dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, purtroppo non è possibile fare un’ipotesi diagnostica sulla base delle informazioni che ha fornito.
Sarebbe importante comprendere meglio gli aspetti sintomatologici che riferisce in relazione a tanti altri fattori, sopratutto alla luce della sua storia di vita.
È necessario approfondire quando sono emersi questi sintomi, in relazione a quali circostanze di vita e sopratutto chiarire l’obiettivo su cui lavorare in un possibile percorso terapeutico.
Ogni sintomo è segno di un disagio psichico profondo ed ha un significato nella storia di vita della persona, per questo è importante ascoltare e accogliere quelle parti di sè piú sofferenti. Ed è proprio questo un punto fondamentale da esplorare. Cosa le stanno comunicando questi sintomi?
Inoltre, siccome essi influenzano il suo stato mentale ma anche la sua relazione di coppia con conseguente riluttanza per il sesso, sarebbe proprio importante affrontare questi temi in colloquio.
È positivo che riesca a mantenere un buon funzionamento nelle altre aree di vita, sono risorse importanti. Quindi le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per esplorare questi aspetti sintomatologici che la preoccupano, i quali non costituiscono criteri esclusivi per la diagnosi di un disturbo depressivo.
È importante che tenga presente come la tempestività dell’intervento terapeutico sia un fattore che ne influenza molto anche l’efficacia.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Sarebbe importante comprendere meglio gli aspetti sintomatologici che riferisce in relazione a tanti altri fattori, sopratutto alla luce della sua storia di vita.
È necessario approfondire quando sono emersi questi sintomi, in relazione a quali circostanze di vita e sopratutto chiarire l’obiettivo su cui lavorare in un possibile percorso terapeutico.
Ogni sintomo è segno di un disagio psichico profondo ed ha un significato nella storia di vita della persona, per questo è importante ascoltare e accogliere quelle parti di sè piú sofferenti. Ed è proprio questo un punto fondamentale da esplorare. Cosa le stanno comunicando questi sintomi?
Inoltre, siccome essi influenzano il suo stato mentale ma anche la sua relazione di coppia con conseguente riluttanza per il sesso, sarebbe proprio importante affrontare questi temi in colloquio.
È positivo che riesca a mantenere un buon funzionamento nelle altre aree di vita, sono risorse importanti. Quindi le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per esplorare questi aspetti sintomatologici che la preoccupano, i quali non costituiscono criteri esclusivi per la diagnosi di un disturbo depressivo.
È importante che tenga presente come la tempestività dell’intervento terapeutico sia un fattore che ne influenza molto anche l’efficacia.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentilissimo, Il malessere che lei prova richiederebbe un approfondimento ed uno spazio di comprensione adeguato. Anche se la diagnosi risultasse quella che lei ipotizza le sarebbe utile poter approfondire le sensazioni che descrive proprio all'interno di uno spazio terapeutico al quale potrebbe affidarsi. Questo non escluderebbe anche la possibile necessità di ricorrere ad un eventuale sostegno farmacologico mirato, se nel tempo i sintomi peggiorassero. In questo caso sarebbe utile un lavoro in rete tra psicoterapeuta e psichiatra. Si è già fermato a interrogarsi e osservare attentamente come si sente in alcune situazioni e questo è molto utile perché potrebbe partire proprio da lì. Tutto ciò di cui ci parla mostra come corpo e psiche siano in relazione tra loro e necessitino di riequilibrarsi, questo richiede di procedere verso una comprensione più profonda. Il fatto che lei mantenga un contatto con l'esterno, l'impegno lavorativo per esempio, è molto importante, ma ciò che sta provando rispetto alle persone che frequenta, ciò che sente nell'intima relazione che la lega al suo compagno e i sintomi fisici che porta, chiedono di essere elaborati. Un saluto,
Dott.ssa Elena Lattanzi ricevimento a Quinto di Treviso e online. «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Dott.ssa Elena Lattanzi ricevimento a Quinto di Treviso e online. «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Buongiorno. è chiaro che questa situazione le causa molto disagio e, poche righe, non bastano per fare diagnosi (come sicuramente lei saprà).
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo: questi tipi di sintomi diventano più pesanti quanto più invalidano la nostra quotidianità. Le consiglio di approfondire il tutto con una consulenza/percorso psicologico in modo da costruire insieme al professionista una linea di trattamento che la porti a stare meglio.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Giulia Frediani - Psicoterapeuta in formazione Cognitivo-Comportamentale
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo: questi tipi di sintomi diventano più pesanti quanto più invalidano la nostra quotidianità. Le consiglio di approfondire il tutto con una consulenza/percorso psicologico in modo da costruire insieme al professionista una linea di trattamento che la porti a stare meglio.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Giulia Frediani - Psicoterapeuta in formazione Cognitivo-Comportamentale
Carissimo, mi spiace per la situazione che sta vivendo. Certamente in quello che racconta si intravede la presenza di uno stato depressivo ed anche di aspetti ansiogeni (ansia e depressione vanno spesso a braccetto). Nella depressione si muovono sentimenti di tristezza e di perdita riconducibili ad alcuni aspetti della propria vita personale che andrebbero indagati. Le suggerisco vivamente di avviare una consulenza psicologica per fare un quadro più preciso della situazione e capire come poterla sostenere in questa fase; dentro un percorso di terapia personale è possibile indagare le cause di questo senso di perdita e bassa autostima, spesso si tratta di questioni che sono dentro di noi, in qualche modo alla nostra portata conoscitiva, ma che per vari motivi ci sono precluse e facciamo fatica a visualizzare. Se lo ritiene opportuno io sono disponibile, anche in modalità da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Gentile utente, sta descrivendo alcuni sintomi che sembrano riportare a un quadro ansioso ma riesce difficile farle una diagnosi senza qualche colloquio di approfondimento. Per prima cosa dovrebbe rivolgersi ad un medico per escludere attraverso delle analisi che ci si sia un disturbo di tipo fisico legato alla tachicardia e ad altro. Solo escludendo possibili cause mediche allora si può pensare a un problema di tipo psicologico e in questo caso le direi di fare una consulenza ed eventualmente una psicoterapia al più presto per poter stare meglio. Buona fortuna
Buonasera! L'ultimissima parte del Suo racconto impone di consigliarLe di rivolgersi immediatamente ad un professionista che possa approfondire i suoi sintomi e soprattutto indagare in maniera decisa quanto da Lei riportato nell'ultima affermazione che è un qualcosa che non va mai sottovalutato. Sarà il professionista poi a decidere le azioni da intraprendere nel Suo esclusivo interesse e mirate al Suo benessere. Non esiti e non ritardi nell'affrontare come si deve la Sua situazione.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso questi pensieri. Mi dispiace molto per il periodo che sta passando, e dal suo racconto mi arriva molta sofferenza. Dagli elementi che lei riporta è difficile poter fare una diagnosi precisa, in quanto i sintomi di per sé potrebbero essere correlati anche a problemi fisici (da escludere con il suo medico di base) che potrebbero avere un effetto anche sul piano emotivo/psicologico (i due piani sono estremamente interconnessi). Inoltre, le emozioni che lei riporta sono complesse e necessiterebbero di essere approfondite e contestualizzate in base alla sua storia di vita.
In linea generale tenga conto che ciò che chiamiamo "depressione" è una condizione molto complessa, a base anche genetica, che impatta su molti ambiti della vita per un periodo di tempo prolungato. Anche la stessa condizione che chiamiamo "ansia" è molto complessa, e può esprimersi in diverse forme e allontanare la persona dai contesti sociali, tanto quanto la condizione depressiva.
Fa bene a tenere in considerazione il disagio che lei sente e ad analizzarlo come sta facendo. Questo può aiutarla a contestualizzarlo e comprenderlo, soprattutto all'interno di un percorso con uno psicoterapeuta. Le consiglierei di non cercare al momento di dare per forza "una diagnosi" al suo malessere, ma di appoggiarsi piuttosto ad uno specialista che possa aiutarla a capire come mai proprio oggi si sente così, e come potrebbe utilizzare le sue risorse (che dal suo racconto mi sembrano numerose) per trovare una via di uscita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Arianna Mercurio
la ringrazio per aver condiviso questi pensieri. Mi dispiace molto per il periodo che sta passando, e dal suo racconto mi arriva molta sofferenza. Dagli elementi che lei riporta è difficile poter fare una diagnosi precisa, in quanto i sintomi di per sé potrebbero essere correlati anche a problemi fisici (da escludere con il suo medico di base) che potrebbero avere un effetto anche sul piano emotivo/psicologico (i due piani sono estremamente interconnessi). Inoltre, le emozioni che lei riporta sono complesse e necessiterebbero di essere approfondite e contestualizzate in base alla sua storia di vita.
In linea generale tenga conto che ciò che chiamiamo "depressione" è una condizione molto complessa, a base anche genetica, che impatta su molti ambiti della vita per un periodo di tempo prolungato. Anche la stessa condizione che chiamiamo "ansia" è molto complessa, e può esprimersi in diverse forme e allontanare la persona dai contesti sociali, tanto quanto la condizione depressiva.
Fa bene a tenere in considerazione il disagio che lei sente e ad analizzarlo come sta facendo. Questo può aiutarla a contestualizzarlo e comprenderlo, soprattutto all'interno di un percorso con uno psicoterapeuta. Le consiglierei di non cercare al momento di dare per forza "una diagnosi" al suo malessere, ma di appoggiarsi piuttosto ad uno specialista che possa aiutarla a capire come mai proprio oggi si sente così, e come potrebbe utilizzare le sue risorse (che dal suo racconto mi sembrano numerose) per trovare una via di uscita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Arianna Mercurio
Ciao,
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Anche se esternamente potrebbe sembrare che tutto nella tua vita stia andando bene, i sentimenti e le sensazioni che hai descritto sono importanti e validi. Da ciò che hai condiviso, capisco che stai sperimentando una serie di sintomi che possono essere riconducibili ad un episodio depressivo o ad altre problematiche legate al benessere psicologico.
È fondamentale che tu parli di questi pensieri e sentimenti con un professionista della salute mentale il prima possibile, specialmente considerando che hai menzionato pensieri di autolesionismo. Può essere molto utile esplorare ciò che stai provando in un contesto terapeutico sicuro e di supporto.
Ti consiglio vivamente di consultare un medico o uno psicologo il prima possibile. Se mai ti senti in pericolo o hai pensieri di farti del male, è essenziale cercare aiuto immediato, contattando i servizi di emergenza o un centro di ascolto specializzato.
Ti abbraccio e ti mando un augurio di forza e coraggio. Ricorda che non sei solo/a in questo momento difficile.
Con affetto,
Ilaria.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Anche se esternamente potrebbe sembrare che tutto nella tua vita stia andando bene, i sentimenti e le sensazioni che hai descritto sono importanti e validi. Da ciò che hai condiviso, capisco che stai sperimentando una serie di sintomi che possono essere riconducibili ad un episodio depressivo o ad altre problematiche legate al benessere psicologico.
È fondamentale che tu parli di questi pensieri e sentimenti con un professionista della salute mentale il prima possibile, specialmente considerando che hai menzionato pensieri di autolesionismo. Può essere molto utile esplorare ciò che stai provando in un contesto terapeutico sicuro e di supporto.
Ti consiglio vivamente di consultare un medico o uno psicologo il prima possibile. Se mai ti senti in pericolo o hai pensieri di farti del male, è essenziale cercare aiuto immediato, contattando i servizi di emergenza o un centro di ascolto specializzato.
Ti abbraccio e ti mando un augurio di forza e coraggio. Ricorda che non sei solo/a in questo momento difficile.
Con affetto,
Ilaria.
Da quello che racconti, un percorso psicologico potrebbe aiutarti a capire come mai ti trovi in questa situazione e quindi potrebbe aiutarti ad uscirne. Hai riconosciuto i sintomi del tuo malessere e questo è un passo molto importante, ora chiedi aiuto! Cerca un professionista che ti possa aiutare a stare meglio! Un saluto
Cara utente,
Grazie per aver scritto.
La sua richiesta di info e la sua riflessione trasmettono una propensione a potersi leggere dentro quindi una buona occasione per poter lavorare su di se, e' come se nonostante la sua vita soddisfacente come descrive si fosse disinnescato qualcosa.
E probabilmente in questo momento se e' accaduto e' richiesta la sua risorsa a poter vedere cosa e' accaduto.
Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa accompagnarla in questo processo con consapevolezza .
Se volesse ricevere ulteriori chiarimenti , sono disponibile anche online.
Un caro Saluto.
Dr.ssa Alessandra Petrachi
Grazie per aver scritto.
La sua richiesta di info e la sua riflessione trasmettono una propensione a potersi leggere dentro quindi una buona occasione per poter lavorare su di se, e' come se nonostante la sua vita soddisfacente come descrive si fosse disinnescato qualcosa.
E probabilmente in questo momento se e' accaduto e' richiesta la sua risorsa a poter vedere cosa e' accaduto.
Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa accompagnarla in questo processo con consapevolezza .
Se volesse ricevere ulteriori chiarimenti , sono disponibile anche online.
Un caro Saluto.
Dr.ssa Alessandra Petrachi
Caro, da quello che posso comprendere dalle sue parole, si tratta di un momento di forte tristezza che come normale conseguenza le fa vivere tutti i sintomi descritti. Si guarisce dalla depressione; quando la viviamo crediamo di non riuscire più ad uscirne. La cosa positiva che sta facendo intanto è quella di chiedere aiuto. Se vuole un confronto io sono qui.
Stefania Russo.
Stefania Russo.
Gentile utente, un'ipotesi diagnostica in questa sede è limitante, piuttosto è interessante la sua richiesta. Potrebbe approfondire il senso dei suoi sintomi e la sua domanda con un professionista, se e quando ne avrà voglia.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
Gentile cliente,
dai sintomi descritti sembrerebbe un abbassamento del tono dell'umore. Azzardare una diagnosi in questa sede e senza almeno un colloquio approfondito non è auspicabile. il mio consiglio è semplicemente di parlarne con uno specialista quanto prima. La aiuterà a capire se ci sono eventuali fattori trigger esterni, individuare possibili fattori ereditari e a superare qualsiasi cosa sia nella maniera più opportuna alla sua persona. Ricordo che può chiedere un consulto anche con il sottoscritto. Cordiali saluti, Marco Casella.
dai sintomi descritti sembrerebbe un abbassamento del tono dell'umore. Azzardare una diagnosi in questa sede e senza almeno un colloquio approfondito non è auspicabile. il mio consiglio è semplicemente di parlarne con uno specialista quanto prima. La aiuterà a capire se ci sono eventuali fattori trigger esterni, individuare possibili fattori ereditari e a superare qualsiasi cosa sia nella maniera più opportuna alla sua persona. Ricordo che può chiedere un consulto anche con il sottoscritto. Cordiali saluti, Marco Casella.
Salve, io non so se quello che sta provando sia o meno riconducibile ad uno stato depressivo, non ci sono abbastanza elementi per dirlo, ma quello che so è che in questo momento lei sta vivendo un disagio, dovuto forse ad una profonda tristezza o forse alla paura, magari potrebbe sentire minacciato o compromesso un suo bisogno. Quello che posso consigliarle è di iniziare un percorso psicologico che la aiuti a comprendere i suoi bisogni e le sue emozioni, senza giudicarle, e a dare voce a quella parte di sé che la mattina non vuole alzarsi perché già stremata o che non vuole avere rapporti con il suo compagno, perché solo se si concede di ascoltarla e non cerca ad ogni costo di mandarla via, riuscirà a capire veramente che cosa vuole dirle e a trovare un "accordo" funzionale. Resto a disposizione, Dott.ssa Roberta Longhitano
I sintomi che descrivi, come la fatica al risveglio, l'ansia, la tachicardia, la stanchezza persistente, i pensieri negativi su te stesso e la perdita di interesse nella relazione e nel sesso, sono comuni in un episodio depressivo. È importante cercare supporto professionale per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, grazie per aver condiviso ciò che sta vivendo. I sintomi che descrive (la fatica ad alzarsi, l’ansia, la stanchezza persistente, i pensieri legati alla relazione e il senso di vuoto affettivo) sono sicuramente indicativi di un momento di grande difficoltà, ma non è possibile fare una diagnosi senza un’adeguata valutazione. La incoraggerei ad intraprendere un percorso terapeutico, dove insieme a un professionista potrà esplorare più a fondo cosa sta accadendo nella sua vita e nei suoi vari contesti relazionali. Questo lavoro potrebbe essere fatto anche in collaborazione con uno psichiatra per valutare, se necessario, un eventuale supporto farmacologico. Il malessere che sente merita attenzione e andrebbe affrontato. Dott.ssa Gloria Friso
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