Buongiorno, cercherò di essere breve e spiegare al meglio la mia situazione. Ho 24 anni e sono fidan

17 risposte
Buongiorno, cercherò di essere breve e spiegare al meglio la mia situazione. Ho 24 anni e sono fidanzata da 1 anno con un ragazzo di 26. Attorno ai 10 anni è stato abbandonato dalla madre, che non ha mai perdonato, e non ha mai avuto una famiglia vicina, si è da sempre arrangiato da solo in tutto (tutt'ora ha un rapporto al limite del civile con il padre). Ci sono purtroppo dei suoi ragionamenti che io non comprendo anche se mi sforzo e che mi stanno facendo sentire molto limitata e a volte sbagliata. Si arrabbia veramente per ogni motivo, per ogni piccola cosa (cose che mi vergogno a raccontare alle mie amiche perchè assurde) e quando succede diventa muto, non parla più o se risponde risponde male, trattandomi come se non fossi li e la cosa mi manda fuori di testa. Mi ripete sempre la stessa frase, cioè che io non gli dimostro abbastanza interesse e che perde del tutto la fiducia nei miei confronti per cui deve ripartire da zero (non gli ho mai dato modo di dubitare di me). Quando litighiamo usa frasi brutte che mi fanno stare male o ancora peggio sembra che usi il silenzio per punirmi.. Poi facciamo pace e le cose tornano bellissime, mi tratta bene e mi porta rispetto.. da questo punto di vista è il ragazzo ideale. Purtroppo però le litigate diventano sempre più frequenti e per cose che per me sono normali o comunque a cui non voglio rinunciare (il caffè con l'amica il pomeriggio). In generale, lui non vuole che il tempo che posso passare con lui dopo lavoro lo passi con qualcun altro (cosa che io accetto ma non condivido).. credo voglia essere il centro del mio mondo. Sicuramente ho sbagliato all'inizio ad accettare cose su cui probabilmente mi dovevo imporre ma la situazione sta diventando insostenibile in quanto devo stare attenta a cosa dico, come lo dico e come mi comporto. Attendo vostri consigli perchè non so più cosa fare e a volte penso di essere manipolata da lui.. grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata e trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti.
'credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL

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Si dice che non sono i tiranni a creare le vittime, ma viceversa.
Prima che il tiranno diventi troppo grande, e forse violento, inizi a introdurre nel rapporto col suo partner dei piccoli rifiuti, dei piccoli spazi per sè.
Se non cambia, sarà segno che la situazione sta già diventando pericolosa, e che forse il suo partner non si merita un persona come lei.
Saluti
Il suo ragazzo ha bisogno senza dubbio di un percorso di psicoterapia altrimenti le renderà la vita impossibile come sta già facendo. Troppo grande è il trauma che ha subito per poter riuscire a relazionarsi con lei in maniera sana, quindi le suggerisco caldamente di aiutarlo in questo senso perché da soli non si cambia purtroppo. In bocca al lupo.
Salve, il fatto che faccia un cappello introduttivo sulla famiglia del suo compagno mi fa pensare che è molto attenta alle sue dinamiche relazionali, e immagino lo faccia per cercare di capire come poter continuare a stare con lui senza però stare male! Può pensare di fare un primo colloquio psicologico per capire se ha voglia di conoscersi meglio all'interno di questa relazione e cosa desidera per il suo rapporto con lui. Non possiamo cambiare l'altro, ma il modo di vivere alcune esperienze con l'altro ...quello si! Un saluto,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera, mi spiace per la situazione che sta vivendo con il suo compagno di viaggio. Si, lo definisco così perché penso che in lei si sta scatenando una forte preoccupazione per il suo futuro. Le suggerisco di iniziare un percorso di supporto psicologico per rafforzarsi nella scelta di vivere con una persona che ha una storia familiare "ingombrante". Se vuole ci possiamo contattare anche per una breve consulenza anche in remoto. L'aspetto. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Gentile utente, descrive il vissuto del ragazzo complesso con marcati elementi caratteriali. Senza dubbio ha ha bisogno di essere aiutato, ha bisogno di un percorso psicoterapeutico. L'amore non è sottomissione n'è dipendenza. Si tuteli lavorando sugli aspetti che la tengono legata al ragazzo anche se la relazione è sofferenza! Cordialmente Dott.ssa S.Zito
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Gentile utente di mio dottore,

lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme!! Ne parli con il suo ragazzo, si dia la possibilità di intraprendere la strada indicata al fine di poter meglio vivere la relazione di coppia.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
è una richiesta di risarcimento (irrazionale) che serve (inconsapevolmente) a colmare il vuoto creato dall'abbandono. Ora, se questa cosa non diventa cosciente le richieste saranno sempre più estreme e tiranniche. Il vuoto è incolmabile e può essere risolto principalmente con un percorso di psicoterapia. Quello che può fare lei è renderlo cosciente di questo bisogno.
Salve, sono d'accordo con il Dott. Mossini, dovrebbe entrare in contatto con la dimensione del vuoto principalmente con un percorso di psicoterapia. Inoltre, dovrebbe lavorare anche sui confini.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, comprendo la sua frustrazione rispetto a ciò che sta vivendo. Sicuramente il suo ragazzo ha tutte le ragioni per essere ARRABBIATO ma questa rabbia non dovrebbe certo scaricarla nel rapporto con lei ma non è semplice capire come poterla gestire. Gli sarebbe molto utile un percorso psicoterapeutico, potrebbe iniziare ad andare lei e poi successivamente aiutarlo a comprendere quanto possa essere importante anche per lui.
Se ha dubbi o domande rimango a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve, comprendo il suo disagio.
Un percorso terapeutico per il suo compagno sicuramente aiuterebbe molto a visualizzare meglio le dinamiche che portano a questo stato di malessere, che si ripercuote su di lei e sulla coppia.
Le discussioni non devono essere per forza distruttive e accusatorie ma possono essere finalizzate ad una costruzione e per questo le consiglio di parlare apertamente con il suo compagno per esprimere i bisogni che lei sente (es. vedersi con un’amica) e
aiutarlo a capire che la sua libertà personale non è necessariamente una mancanza di attenzione o di cura.
Il senso di inadeguatezza che lei stessa sente è naturale ma cerchi di mantenere la propria identità e difendere la sua libertà personale.
Resto a disposizione
Dott.ssa B. Russo
Buon pomeriggio. Mi spiace per la situazione che descrive e che sta vivendo. A mio avviso potrebbero esserci diversi modi di affrontare i problemi che sta vivendo nella relazione di coppia con il suo compagno: in primis, insieme al suo compagno, potreste valutare la possibilità di rivolgervi ad uno/a psicoterapeuta per intraprendere un percorso di coppia attraverso il quale poter esplorare ed affrontare le difficoltà che state sperimentando; in secondo luogo potrebbe lei rivolgersi ad un professionista in modo individuale per dar voce a ciò che sta vivendo e valutare l'inizio di un percorso che possa aiutarla a comprendere la sua esperienza e ad affrontarla in modo costruttivo; allo stesso modo, il suo compagno, se motivato a farlo, potrebbe rivolgersi ad un professionista in modo individuale per lavorare sulle difficoltà che oggi sperimenta e che probabilmente sono legate alla sua storia passata. Sottolineo infine che i percorsi psicologici individuali e quello di coppia potrebbero essere svolti anche in parallelo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Pienamente d'accordo con i colleghi Cappon e Mossini: un percorso psicoterapeutico per il suo partner sarebbe l'ideale, ma ho il sospetto che non accetterebbe mai una simile proposta: quella "sbagliata", ai suoi occhi, è sempre e solo lei.
Mi stride doverlo dire, ma MASSIMA ATTENZIONE al "persecutore in agguato". Non escludo una situazione di pericolosità.
Gentilissima, sicuramente la situazione in cui si trova non è semplice da affrontare e sono sicura che sia anche emotivamente difficile da gestire.
Da come emerge nel suo racconto sembrerebbe che il suo ragazzo abbia costantemente bisogno di conferme da parte sua: esserci, essere presente per lui, passare il tempo sempre insieme, non fare determinate cose ecc..tutte cose dietro le quali si cela un'esigenza profonda (da parte di lui) di essere rassicurato e sentirsi protetto e amato. È senza dubbio possibile che la storia familiare avuta da questo ragazzo abbia lasciato ferite profonde che lui oggi cerca di colmare attraverso una relazione fatta di attenzioni e completa disponibilità. Una relazione è fatta di presenza, di amore, di desiderio di stare con l'altro MA mai fino ad un punto tale da compromettere l'autonomia e l'indipendenza dell'altro (es. Non curo i miei spazi personali come il caffè con l'amica o l'uscita). Le ferite di questo ragazzo e il suo senso di vuoto e di abbandono non possono essere colmate così: un dolore così grande come l'abbandono da parte dell'altro (la madre in questo caso) genera un senso di vuoto e di inadeguatezza che nessun gesto di amore potrà colmare, semplicemente per il fatto che resterà sempre quel bisogno di conferme da parte dell'altro, bisogno che non potrà mai essere colmato davvero a meno che non ci si impegni in un percorso che possa aiutare a superare questo dolore e ad acquisire maggiore consapevolezza.
Se lei asseconda le sue richieste si troverà a dover dare sempre conferme su conferme, rischiando di annullare se stessa e i suoi bisogni (ad esempio, rinunciando a stare con le Sue amiche per non farlo sentire abbandonato).
Una soluzione è possibile ma la invito a riflettere sulla possibilità di consultare un professionista per valutare insieme la situazione.
Per qualsiasi chiarimento sono a disposizione. Un caro saluto
Buongiorno
Mi sembra che il suo ragazzo abbia molta rabbia e che sia bloccato dl fatto di non riuscire a gestirla e a incanalare in modo positivo costruttivo.
Occorre partire da lì per poi arrivare a lei e al vostro rapporto.
Dono disponibile a chiarimenti e ad un percorso personale.
Cordialmente
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che si è venuta a creare ma sicuramente il suo fidanzato ha bisogno di intraprendere un supporto psicologico. Probabilmente rivive la dinamica di abbandono con le relative paure ad esse connesso, vedi anche che non vorrebbe che lei esca con le amiche e che il suo tempo sia solo da dedicare a lui. Anche il non aver avuto una famiglia e non avere dei rapporti col padre implica che lui, per la sua normalità, sia questo il modo di relazionarsi e di comportarsi. Ha una enorme paura di essere di nuovo abbandonato.
Provi a parlargli in modo molto aperto e comprensivo, se lui deciderà di farsi aiutare ed affrontare tutto ciò che gli causa malessere, rabbia ed altri sentimenti di accezione negativa sicuramente ne gioverà in primis lui e successivamente il vostro rapporto.
Resto a disposizione ed auguro una buona giornata
Buonasera, le relazioni sono come i pezzi di un puzzle : si incastrano secondo bisogni e dinamiche profonde non razionali. Se, come lei stessa ha scritto, il suo ragazzo ha degli irrisolti con il femminile e una profonda mancanza di appoggio da parte della famiglia che può riversare, senza volerlo, nel vostro rapporto; dall'altra parte c'è lei che rinuncia a cose a cui tiene e soffre nell'essere trattata in un certo modo da lui. Credo che sia opportuno chiedere al suo fidanzato di farsi aiutare con un percorso che metta in luce le sue ferite. Se lui non dovesse accettare, allora dovrà essere lei a cercare uno specialista che la aiuti a gestire la situazione e a fare chiarezza su quanto da lei vissuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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