Buongiorno,Cercherò di essere breve: dall'anno scorso avverto un bruciore localizzato nella bass

21 risposte
Buongiorno,

Cercherò di essere breve: dall'anno scorso avverto un bruciore localizzato nella bassa schiena/parte alta del gluteo sinistro. Per i primi due mesi il bruciore era più forte e si irradiava giù per la gamba, mi impediva anche di dormire, ora il bruciore è diminuito ed è localizzato in un punto preciso, non si irradia più. Il bruciore è sempre lì imperturbabile ed è indipendente dai movimenti che faccio (piegamenti, sollevamenti, corsa, camminata, etc, posso fare qualsiasi cosa, non aumenta né diminuisce). A volte è un po' più forte la sera, probabilmente per la stanchezza.

Premetto che da quando è insorto il problema, circa un anno fa ad oggi ho consultato 2 osteopati, 1 fisiatra, 1 reumatologa, 1 fisioterapista (con cui ho fatto varie sedute di rieducazione posturale globale) e ho fatto una radiografia, una risonanza e una colonscopia... non ho avuto una diagnosi precisa da nessuno, mi hanno solo parlato di un problema posturale e proposto sedute di tecar terapia, ginnastica posturale, massoterapia, e ovviamente antidolorifici che ho preso all'inizio e effettivamente il fastidio diminuiva ma non posso prenderli a vita (anche perché i dolori non sono così forti da impedirmi di fare una vita normale, sono solo molto fastidiosi).

Premetto anche che frequento un corso di yoga posturale da un anno e ho fatto qualche seduta di riabilitazione posturale globale senza che sia cambiato niente.

Dalla risonanza risultano due protrusioni, una più grande (L4-L5) e una più piccola (L1-L2) ma non ho capito se le protrusioni hanno a che vedere con il mio bruciore.

Vorrei capire quali altri esami/analisi o specialisti consultare per venirne a capo. Vorrei solo capire da cosa dipende e cosa posso fare per liberarmi da questo fastidio che mi assilla.
Buongiorno,da come la.descrive sembra una tipica sacroileite, infiammazione dell'articolazione sacroiliaca che può simulare anche una sciatalgia (talvolta anche un dolore tipo ernia inguinale).
Potrebbe provare con delle infiltrazioni mirate dell'articolazione sacroiliaca con cortisone (meglio se ecoguidate): son poco dolorose e spesso risolvono il problema in 2-3 infiltrazioni.
Anche l'ozonoterapia può essere efficace ma ha tempi di risposta più lunghi,magari la si può tenere come mantenimento dopo aver risolto la fase acuta

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Buongiorno,
Da quello che ci riferisce è possibile che il suo dolore sia dovuto alle protusioni rilevate dalla risonanza ma sarebbe opportuno poter, quanto meno, leggere il referto.
Sempre stando alla descrizione dell`evoluzione dei suoi sintomi sembrerebbe che i colleghi osteopati e il fisioterapista siano riusciti a ridurre il dolore da irradiato a localizzato quindi penso potrebbe valere la pena insistere in tal senso chiedendo un ultimo sforzo e qualche ulteriore seduta per la completa remissione dei sintomi.
Un'anamnesi approfondita aiuterebbe a orientarsi nelle cause del suo disturbo.
Cordiali saluti
Laura Granata
Consiglio di farsi seguire dal reumatologo di fiducia che potrà affrontare con successo la patologia.
È probabile che il suo dolore dipenda dalla protrusione L4/L5, ma ovviamente per darle una risposta sicura sarebbe necessario vedere le immagini della RM e visitarla. Sarebbe anche utile conoscere la sua età, l’Asia altezza, il peso, le attività che svolge ed anche se ha altre patologie. Comunque insisterei con la chinesiterapia posturale i cui risultati dipendono molto dalla bravura del fisioterapista
Buongiorno, non è facile fare diagnosi così e per una mia deontologia è anche molto riduttivo perché ogni paziente ha una propria soglia del dolore e percezione dello stesso. Per quanto riferisce potrebbero essere le protrusioni, e non solo, essendo esse conseguenza di una alterazione della curva lombare e un alterazione Dell intero sistema posturale. Le farei un anamnesi più dettagliata oltre a vedere gli esami che rimangono foto statiche, sicuramente da tener conto, ma non possono essere esclusive nella diagnosi di un dolore. La invito nel caso a contattarmi per un appuntamento.
certo gli accertamenti sono molti ma bisogna guardarli e interpretarli per capire bene e risolvere il fastidiosissimo problema io sono anche un terapista del dolore e mi interessano di malattie osteoporosi e malattie ossee
La vedrei volentieri!!!!!!
Salve, daccordo su quanto già detto dai miei colleghi osteopati, aggiungo che inizierei con l interrompere lo yoga posturale, inizierei a camminare 20 minuti al giorno su superficie pianeggiante (sempre sotto la soglia del dolore) e a ridurre tutte le attività che le creano dolore. Infine, si rivolga ad un professionista di fiducia che saprà ripristinare le disfunzioni in atto. Cordialmente
io la chiamo la SINDROME DEL FLIPPER, quando un Pz 'rimbalza' da uno specialista all'altro perché nessuno valuta complessivamente l'assetto statica e dinamico con relativi squilibri e carichi alterati. Lei ha una sindrome posturale che necessita ovviamente di visita approfondita con successivo trattamento che modifichi la 'forma' del suo corpo riportandola alla dinamica fisiologica: il resto non serve a nulla dal punto di vista delle cause., tutt'al più è sintomatico. Cordiali saluti
salve.sarebbe utile conoscere altri dati anamnestici e visionare le immagini della risonanza.comunque ,in linea generale, le protrusioni ,che potrebbero giustificare la sintomatologia, sono il risultato di un disequilibrio che va individuato e corretto. la strada da seguire pertanto è quella di rivolgersi all'osteopata che saprà gestire il caso in maniera appropriata. Le altre cure proposte sanno di complemento ma non certamente risolutive.
Buongiorno, dalla sua descrizione potrebbe sembrare un dolore causato dalle protusioni rilevate durante le indagini strumentali ma ci sarebbe bisogno di una diagnosi differenziale in quanto esistono altre problematiche che possono dare una sintomatologia simile (sindrome del piriforme, sacro-ileite, ecc) sarebbe opportuno consultare nuovamente uno specialista e poi farsi indirizzare verso un osteopata e/o un fisioterapista. Sicuramente avrà un miglioramento se affronterà il problema in modo continuativo.
Buongiorno, in assenza di valutazione oggettiva e differenziale, le chiedo di pensare ad una relazione temporale con l’inizio della Attività di Yoga! Potrebbe essersi creato uno stato infiammatorio da ipersollecitazione su strutture legamentose o tendinee.
Buonasera, in effetti le protrusioni potrebbero essere responsabili della sintomatologia ma non sarebbe da sottovalutare l'ipotesi di una sacroileite. Il fatto che abbia risposto, seppur in maniera transitoria, alla terapia medica lascia ben sperare in un approccio anti-infiammatorio analgesico successivamente da integrare con fisioterapia potrebbe essere efficace e risolutivo. Naturalmente mi risulta difficile esprimere giudizi in merito senza prima valutare la Risonanza Magnetica e le Radiografie e facendo un'attenta anamnesi. Mi occupo dell'Ambulatorio per il trattamento delle patologie della colonna, presso una struttura Ospedaliera di Roma e le confesso che ho visto una vasta gamma di pazienti con dolori alla schiena, gambe ect e senza una valutazione accurata non me la sento di consigliarle una terapia. Di sicuro, però, le consiglio di lavorare prima sul sintomo (dolore o bruciore che sia) e quando nota miglioramenti allora proseguire con un percorso fisioterapico-osteopatico.
Cordialmente
FC
Buonasera dal risultato della risonanza magnetica sono risultate queste protrusioni che sono una delle cause del dolore che accusa. Inoltre visto che si irradia sul gluteo è una possibile sacroileite.
Un consiglio che le posso suggerire è di fare Nordic Walking (Walking balance metodo 2PB) la camminata con i bastoncini che è un metodo che lavora sulla postura in maniera dinamica senza essere invasivo almeno 1 ora al giorno.
E per adesso smettere tutte le altre attività per capire meglio cercando di seguire quello che le ho consigliato..
Cordiali saluti
Buonasera, le protrusioni potrebbero essere causa del suo dolore, ma non si possono escludere altre cause.
Le consiglierei di rivolgersi a un chirurgo della colonna vertebrale o a un neurochirurgo.
Personalmente ho inviato alcuni pazienti all’ambulatorio multidisciplinare del mal di schiena di Humanitas Gavazzeni, dove viene effettuata una visita multidisciplinare contemporanea in cui il caso viene valutato da un neurochirurgo, un fisiatra e un terapista del dolore, che di concerto disegnano un iter terapeutico mirato per ciascun paziente.
Buongiorno
ogni ipotesi sul suo dolore è impossibile. Sembra un dolore irradiato alla gamba da quello che scrive. Una visita neurologica e una elettromiografia potrebbero essere utili senza dubbio.
Le ipotesi da valutare sono in primo piano una sacro-ileite e/o un dolore riferito relativamente ai miomeri L1-L2
Buongiorno. Mi viene subito alla mente il piriforme. Per cui mi sembra opportuna una diagnosi differenziale in questo senso. Se test positivo, si affronta il problema, con delle sedute appropriate, che mi sembra lei non ha ad oggi praticate. Se test negativo si indaga su altri versanti. La descrizione del “ fastidio” fa pensare al piriforme, e comunque, anche se dovesse esserci una remissione dello stesso, va ricercata la causa che ha provocato il quadro di malessere. Rimango comunque a sua disposizione, anche telefonicamente , per suggerirle il test che può fare anche da sola, in quanto di facile esecuzione.
Buonasera, i suoi disturbi potrebbero essere legati a diverse condizioni, le protrusioni lombari, una disfunzione/infiammazione dell'articolazione sacro-iliaca o una infiammazione del muscolo piriforme. Una attenta visita in cui vengono effettuate determinate manovre che evochino il dolore, può farla giungere ad una diagnosi. Tutte le condizioni sono approcciabili non solo dal punto di vista farmacologico, ma anche mini-invasivo.
dottssa Sorrentino
potrebbe essere una sacroileite o una sindrome del piriforme.
si rivolga ad un algologo terapista del dolore che le fara' dei test infiltrativi diagnostici e quindi la successiva terapia
Buonasera.
Il suo problema potrebbe essere trattato con la terapia del dolore.
Sarebbe però sicuramente utile una prima valutazione algologia per inquadrare meglio l'origine del dolore per poter inquadrare correttamente il suo percorso diagnostico-terapeutico più adatto.
Grazie.
Buongiorno,
Le consiglierei di rivolgersi ad un centro di terapia antalgica che si occupano proprio di questo.

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