Buongiorno cari psicologi. Vi scrivo con la sicurezza che possiate aiutarmi. Sono una ragazza di 22

18 risposte
Buongiorno cari psicologi. Vi scrivo con la sicurezza che possiate aiutarmi. Sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da 5. Negli ultimi mesi ho avuto dei dubbi sulla mia relazione, non mi sentivo più così attaccata a lui, quando eravamo insieme stavo benissimo e non desideravo altro, ma nel resto della settimana non sentivo minimamente il bisogno di vederlo o di sentirlo, non percepivo quella mancanza che è sempre stata presente. La cosa mi pesava molto, ed essendo abituata a condividere tutto con lui, nel bene o nel male, gliene ho parlato. Entrambi in lacrime, abbiamo preso una "pausa". Nel mentre ero confusissima, non mi mancava ma pensavo spesso a noi. Mi è capitato di studiare con un compagno di università, lui attratto da me, continuava a dirmi che provando altre esperienze avrei capito quale fosse la scelta giusta da fare. Sapevo che lui aveva solo questo interesse. Non condivido l'idea dei "secondi fini", ma forse, ho pensato, era vero che mi avrebbe aiutata. Non nego che essendo un bel ragazzo di aspetto, un po' mi attraeva. Dopo qualche giorno di esitazione da parte mia, siamo andati a letto insieme. Sul momento 0 sensi di colpa, neppure due giorni dopo. Poi quando iniziavo a sentire i sensi di colpa ecco che il mio ragazzo si fa risentire, semplicemente chiedendomi di prendere una decisione. Capii da subito di aver fatto una stupidaggine, sentii la mancanza, i sensi di colpa che mi divoravano e mi divorano tutt'ora, mi scusai, cerco di farlo anche adesso nonostante dica che ora è tutto a posto, ma mi sento male per averlo fatto soffrire cosi. Non sa della mia esperienza, ma sono abituata a non tenergli nascosto nulla, e l'idea di doverglielo dire, insieme ai sensi di colpa, mi mangiano da dentro. È un ragazzo d'oro, speciale, non mi ha mai fatto mancare nulla e io cerco di non fare mancare nulla a lui, lo amo da morire, ci sproniamo, motiviamo e consoliamo a vicenda. Non so cosa mi sia preso negli ultimi mesi, forse è tutto il contesto nuovo intorno che ha influito sui miei comportamenti. Mai mi sarei immaginata di arrivare a fare una cosa simile e me ne pento amaramente. Mi sento in colpa verso me stessa, perché è il tipo di persona che non volevo essere, e soprattutto verso di lui. Vorrei dirglielo per liberarmi dai sensi di colpa e per suo "rispetto", ma ho paura di fargli ancora più male e di rovinare il legame tra di noi, che non è mai stato così forte come lo è ora. Sento di avergli dato già troppe pugnalate dicendogli che avevo dubbi nel momento di confusione. Non so cosa è meglio per entrambi, se portarmi questo fardello sulle spalle e non dir nulla, o se è giusto dirglielo.
Perdonatemi la lunghezza del messaggio e il piccolo sfogo. Vi ringrazio in anticipo per la pazienza e la professionalità, fate un lavoro immenso per molte persone!
Salve, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto per il periodo che sta vivendo. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. A volte capire come andare avanti e identificare la scelta migliore per noi stessi, può non essere affatto semplice, per questo scoprire le nostre modalità di agire e comprendere da dove deriva questo blocco che la porta a porsi tutte queste domande può aiutarla a stare meglio. Le relazioni amorose, sopratutto quelle così intense e di lunga durata, difficilmente hanno una sola maniera di agire, ogni situazione varia, in base hai significati che per lei hanno queste decisioni cosi delicate. Un obbiettivo di un percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione e questa malessere e cercare di trasformarlo in benessere. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buonasera, la ringrazio per aver pensato di condividere la sua esperienza e per la fiducia che dimostra di avere in noi psicologi. Mi dispiace per la situazione che sta vivendo, comprendo che per lei non sia facile convivere con il dubbio se condividere o meno questo episodio con il suo ragazzo. Il suo essere in confusione l ha probabilmente portata a cercare delle risposte. Anche adesso sembra che stia cercando risposte a dubbi, emozioni e vissuti per lei importanti, se può faccia qualche colloquio con uno psicologo in modo da elaborare quanto le sta succedendo.
Una buona serata
Dott.ssa Veronica Verbeni
Cara ragazza buonasera, non è possibile darle una risposta. Si tratta di una di quelle situazioni per cui entrambe le strade paiono giuste (o sbagliate). Non può che essere lei a decidere se proseguire con il tacere o condividere. Credo che sia importante basarsi su quel che sente, su ciò che la fa sentire meglio, sul valore della vostra relazione e sulla sua conoscenza del suo fidanzato. E poi forse una domanda utile per lei può essere: che cosa è stato a farla dubitare e allontanare?
Resto a sua disposizione, anche online
Dott.ssa Franca Vocaturi
Salve, rispondere a questo dilemma è compito suo, a ciò che sentirà essere più conforme ai suoi valori e al contesto in cui vive. Le consiglio di sciogliere i nodi attraverso un percorso psicologico che possa aiutarla a vedere chiaro in mezzo a tanti sentimenti apparentemente antitetici tra loro. Resto a disposizione anche in modalità online. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile ragazza buonasera, nella sua lunga lettera riesce con grande chiarezza a mostrarci il suo grande tormento interiore, il senso di colpa, i dubbi riguardo al suo futuro e il senso di soffocamento che la opprimono in questo momento. Non sa che fare e continua a domandarselo ancora e ancora, con l'unico risultato di un tormento continuo. Purtroppo nessuno può sapere meglio di lei come agire, ma lei, immersa com'è in questo sofferto rimuginio non è in grado di capirlo. Quello che noi possiamo fare è aiutarla ad uscire da questo doloroso "loop"che le intasa la mente, "loop"in cui si accavallano domande, paure, sensi di colpa e di vergogna, ma nessuna risposta. Quel che è stato fatto è stato fatto, si tratta ora di recuperare equilibrio per decidere come rimediare e serenità per riuscire a rimediare nella maniera migliore. Resto a disposizione se lo desidera. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive e comprendo il disagio sperimentato. Ritengo fondamentale che lei possa ritagliarsi uno spazio per approfondire ciò che pensa e ciò che prova verso questa persona Dunque ritengo opportuno che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendo il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Cara ragazza, grazie per aver condiviso questo suo vissuto. Comprendo ciò che prova e la cosa migliore che può fare, a mio avviso, è cambiare la prospettiva con cui guardare ciò che è accaduto. E se questo "tradimento" compiuto nei confronti del suo ragazzo fosse stato una benedizione, in quanto è servito per farle capire quanto lui sia importante?
Lei stessa ha scritto una cosa molto significativa: "il legame tra me e il mio ragazzo non è mai stato così forte come lo è ora".
Quindi, il "tradimento" non solo l'ha aiutata a fare chiarezza su ciò che prova, ma ha fatto sì che il rapporto con il suo ragazzo ripartisse alla grande.
Ordunque, facciamo piazza pulita da ogni senso di colpa e non complichiamoci inutilmente la vita chiedendoci se raccontare a lui cosa abbiamo fatto.
Lei non ha fatto niente: la vita le ha offerto l'opportunità, attraverso ciò che è accaduto, di capire in che direzione andare. Quindi l'evento accaduto ha avuto una funzione precisa: toglierla dall'impasse, dalla confusione e dall'incertezza. E grazie a tutto questo il rapporto con il suo ragazzo è ripartito (come anche lei scrive) più forte che mai.
Il mio consiglio è quello di guardare a ciò che è accaduto con gratitudine, e vivere il presente con gioia, spensieratezza e serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanessa Tribuzi


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Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Gentilissima buongiorno, le assicuro che questa domanda molto spesso mi viene rivolta da donne e uomini nei colloqui di terapia. La mia esperienza professionale e l’aver condiviso durante i colloqui clinici il vissuto interiore di molte persone che hanno subito o agito. Ritengo che il tradimento nasca spesso da bisogni di gratificazione non riconosciuti e non soddisfatti.
Questi bisogni poi possono avere origini lontane nel tempo per carenze affettive anche involontarie e inconsapevoli vissute nel proprio contesto familiare.
D'altra parte tutti possono sbagliare ma la cosa importante è capire lo sbaglio fatto e servirsi di questa comprensione per migliorare la propria vita.
Ora però il problema per te più rilevante penso che sia il senso di colpa che provi per l'errore.
Ognuno di noi deve anche imparare ad avere un buon rapporto con se stesso relativamente agli eventuali errori commessi dal momento che non si è infallibili e onnipotenti, motivo per cui occorre anche sapersi perdonare cercando però di imparare delle cose e non commettere più, in seguito, almeno lo stesso sbaglio.
Pertanto, se non hai una struttura eccessivamente rigida, ti invito a perdonarti mettendo a frutto l'insegnamento derivato dall'errore.
Diversamente, per liberarti dal senso di colpa, dovresti rivelare l'accaduto al tuo ragazzo spiegando l'errore con l'esserti sentita trascurata e rischiando però di non essere da lui perdonata.
Necessariamente devi essere tu a valutare (anche conoscendo il tuo ragazzo) quale opzione scegliere e cosa ti fa stare meglio.
Qualora volesse un colloquio per orientarsi tra le sue emozioni, rimango a disposizione. Cordiali saluti, Dott.ssa Bachiorri Sara
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Gentile ragazza, la confusione, i dubbi, le domande, ragionevoli in qualsiasi fase della vita, andrebbero ascoltati e accolti con i propri tempi, per essere poi eventualmente trasmessi nel modo migliore a chi ci sta vicino.
Ti ringrazio per l'attenzione.
Dott.ssa Marina Costantini
Buongiorno,
lei è portatrice di una problematica di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui espresse. Il desiderio di guardarsi intorno potrebbe esser stato il frutto di un certo malessere già presente all'interno della relazione. Ne parli anche con il suo compagno, nel caso, potrebbe esser un opportunità per entrambi per poter stare insieme in una dimensione di maggior serenità.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Ciao, Mi dispiace per ciò che stai affrontando e comprendo quanto per te possa essere difficile. Spesso ci troviamo di fronte a delle difficoltà contingenti e non disponiamo di tutte le risorse necessarie per affrontarle e superarle. Ci sentiamo bloccati e questo, nella maggior parte dei casi, ci impedisce di svolgere una vita completa ed appagante.
Tutti riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, ma in realtà , non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità  sono per noi così chiari e consapevoli.
Un consulto psicologico potrebbe essere utile al fine di approfondire il vissuto,la situazione, l'origine e l’evoluzione, le risorse che è possibile attivare e le strade percorribili per alleviare il disagio, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi. Ciò consentirà il cambiamento di tutti quegli elementi, poco funzionali, che non ci permettono di stare bene e che amplificano i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Resto a disposizione anche online.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Caterino
Buongiorno. Capisco che non sia semplice prendere una decisione rispetto al condividere o meno con il suo ragazzo l'esperienza sessuale che ha avuto con un'altra persona nel momento di pausa della vostra relazione, perché se da una parte può essere liberatorio, dall'altra può generare una ferita ancora più profonda in questo momento. Se ne sentisse la necessità potrebbe confrontarsi con un/a professionista per valutare più a fondo la situazione ed esplorare maggiormente sia l'esperienza che ha descritto, sia i vissuti ed i sentimenti che sta vivendo in questo momento in relazione al suo ragazzo, in modo di poter aver più elementi significativi a disposizione sul quale basare la sua scelta ed attraverso i quali valutare l'importanza della sua relazione. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentilissima,
comprendo quanto possa essere penoso per lei convivere con i dubbi e il senso di colpa riportato.
La sua vita relazionale e sentimentale è molto importante e merita una attenta riflessione. Il focus dovrebbe essere sul valore che apportiamo e riceviamo in tutto ciò che facciamo e su ciò che ci fa stare bene e in pace con noi stessi e con gli altri. Ed è la misura di ciò che è per noi è davvero importante.
Inoltre imparare a conoscere le proprie emozioni e le loro radici è come accendere una luce in una stanza dove il buio è fonte di angoscia e, magari, di comportamenti non desiderati. Se mantenere un segreto o scegliere la trasparenza assoluta può essere considerato solo ad un secondo livello di analisi.
In questo senso, la sua decisione di richiedere un parere esperto, può essere l'inizio della sua presa di consapevolezza.
Poter esplorare più nel dettaglio cosa sta vivendo e le sue modalità relazionali in generale e nel momento attuale le assicurerebbe maggiore centratura su sé stessa.
Trovare uno spazio di riflessione riservato a lei sarebbe quindi di sicuro beneficio, in quanto le consentirebbe, insieme ad un esperto, di elaborare i vissuti emotivi ed i pensieri legati alla situazione che sta vivendo, di comprendere i suoi bisogni più autentici e trovare in tempi brevi strategie utili per superare questa fase, evitando così che il disagio possa consolidarsi.
Per questo le suggerisco vivamente un consulto psicologico, per esplorare insieme le problematiche portate e le sue risorse, innescando in breve il cambiamento verso la riconquista di uno stato di armonia e benessere personale e relazionale.
Un caro saluto
dr.ssa Laura Tofani
Gentile Utente, grazie per aver condiviso con noi questa parte dolorosa della sua vita.
Condivido tutto quando detto da chi mi ha preceduta, le aggiungerei solo uno spunto di metodo che potrebbe aiutarla a darsi una risposta.
Divida in due un foglio di carta e scriva i pro e i contro del confidare la sua esperienza al suo ragazzo, e i pro e i contro del non confidarla ... questo "esercizio" potrebbe aiutarla razionalizzare tutti i pensieri, le emozioni ed i sensi di colpa che ora di stanno accavallando e le provocano ansia e confusione.
Se lo ritiene resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Gentile utente a questo dilemma non può che rispondere lei stessa dopo essersi confrontata in modo franco col suo fidanzato e non necessariamente raccontando tutto se non se la sente. Questo potrebbe però aiutare a capire i suoi sentimenti e se ciò che le dà questa relazione è effettivamente corrispondente a quello che lei vuole e se si sente apprezzata e amata. Se non riuscisse ad avere una risposta potrebbe provare a seguire un percorso psicologico e approfondire alcuni aspetti della sua persona. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Buongiorno cara utente, grazie per aver condiviso in maniera così sincera ciò che prova. Credo che si aspetti una risposta in merito alla confusione che ha sentito in quest'ultimo periodo e che ha contribuito a complicare la situazione. Quello che le posso dire è che, essendo lei giovanissima e avendo cominciato la relazione molto presto, i dubbi e gli sbagli sono assolutamente normali, e comunque non mi sembra siano stati fatti con l'intenzionalità di ferire il suo ragazzo. Si prenda del tempo, magari chieda un consulto psicologico. A disposizione Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno, sicuramente ci sono aspetti della sua confusione in merito alla sua relazione che dovrebbero essere affrontati con un aiuto esterno e professionale. Per cui le suggerirei di non escludere l'idea di colloqui con uno psicoterapeuta. Il senso di colpa che prova per un atto in un momento in cui eravate lasciati, mi pare che lo viva quasi come un tradimento. Per quanto riguarda il dirlo a lui, dovrebbe riflettere su quale obiettivo raggiungerebbe raccontandoglielo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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