Buongiorno cari Dottori, Vorrei un consiglio su come affrontare questa situazione. Sono da sempr

2 risposte
Buongiorno cari Dottori,
Vorrei un consiglio su come affrontare questa situazione.

Sono da sempre ansioso,in particolare ho una forte ipocondria nata da ragazzo dopo aver avuto un rapporto a rischio con una professionista.

Da lì,3000 esami Hiv ansia e tutto inizia.

Oltre a quello ricordo anche a calcio nonostante io fossi incredibilmente dotato nel gioco in partita gambe molli e tremori..una carriera andata.

Insomma alti e bassi, ma sono un bellissimo ragazzo atletico e ho fortuna con le donne,autostima alle stelle e forse l'ansia resta in silenzio perché oscurata dal mio ego e dalla bellezza di quegli anni. Vivo protetto dai miei genitori, ho soldi e tutto quello che voglio.

Poi, per caso un giorno capitai su un video di un dottore, casualmente parlava di tumori al cervello imputando questo al latte e io da buon palestrato che ne beveva tanto vado in pappa.

Ovviamente nel frattempo mi autocreo i sintomi, salta fuori la notizia di un personaggio dello spettacolo malato e mi rimpallo ancora di più intanto vado a convivere e divento papà. La vita cambia e cambiò ruolo a lavoro, divento responsabile e l'ansia cresce in silenzio finché arriva la svolta. Una volta mi ammalo di un banale virus e in seguito a febbre alta, mentre faccio la pipì mi gira la testa e svengo. Pressione 90/40. Panico più totale. Penso di avere chissà cosa in testa, visite su visite. 2 giorni dopo la mia dottoressa intelligentemente mi manda a lavoro, nella mensa aziendale il mio primo attacco di panico.

Comunque, neurologo 2 volte all'anno, tutti mi dicono che era una banale sincope da pressione bassa ma io non riesco a darmi pace. Dopo 4 anni inizio forse ora a rendermi conto di che tunnel assurdo mi ero cacciato, in questi anni l'ansia mi ha portato ad aver paura dei posti con persone, addirittura anche di andare a casa dei miei genitori.

Decido allora di iniziare con una psicologa e va meglio, alterno periodacci a giorni euforici ma.soprsttutto sul lavoro ho sempre la sensazione di testa che gira, a volte mi mettevo dietro l'armadietto e piangevo..in mensa è tutt'oggi un inferno.

Non prendo psicofarmaci, ma solo blandi integratori. Tutto sembrava andare per il meglio fino a qualche giorno fa..il periodo normale andava avanti da più di un mese finché una mattina sul lavoro preso da un'ansia per una sensazione di malessere trova la pressione leggermente alta 135/85 e da lì il delirio fino ad oggi. Misuro continuamente la pressione,porto l'apparecchio a lavoro e la misuro anche nei parcheggi e ovviamente quando sono agitato arrivo anche a 137/87. La cosa assurda è che io sono sportivo atletico e infatti di notte e quando misuro la pressione a riposo è addirittura bassa.


Mi sento frustrato e stanco, metto il consulto su internet e il cardiologo dice che i valori non sono alti e sono solo rialzi dovuti all'ansia, ma mi preoccupa il fatto che possa comunque darmi dei danni ma il cardiologo mi ha tranquillizzato. Ho fatto anche l'ecocardiogramma ed è ok se non tachicardia emotiva.


Come la vedete questa situazione di down? Stavo bene da tanto tempo, può essere un segnale di uscita da questa ansia/depressione?


Noto che gli attacchi di panico sono sempre meno, di intensità e numero l, l'ansia fuori mi sembra sempre meno ma basta un niente per farmi rifissare sulla salute. Per esempio ora aspetto il secondo figlio e quando vado in ospedale sento le sensazioni di ansia con giramenti di testa.

A me aiutava molto l'automonitoraggio,mi sfiaccava talmente tanto controllarmi che alla fine in poco tempo stavo bene e smettevo di fissarmi. :)

Chiedo scusa se sono stato prolisso,ma vorrei avere qualche opinione sul come procedere.

Grazie.
Buonasera. Credo di comprendere che lei abbia davvero sottovalutato seriamente una sintomatologia ansiosa, inseguendo le paure che via via si sono succedute, senza mai prendere sul serio il fatto che poteva esserci qualcosa da "curare". Le vicende della vita, anche fortunate, che ha abitato, le ha fatte sempre convivere con una clamorosa, poi a volte silenziosa battaglia contro le manifestazioni di ansia, in forma di ipocondria. Anche un trattamento psicoterapico potrebbe non essere la soluzione, se quest'ultimo non prende efficacemente in esame il complesso della personalità e non la aiuta ad una "desensibilazione sistematica" dalle sue fobie e la fa "crescere". Un discorso complesso, che deve affrontare con uno psicoterapeuta preparato, senza escludere un ricorso a volte importante e necessario in certe fasi, con la farmacoterapia adeguata. Dall'ipocondria e dall'ansia si può guarire, ma mai fare tutto da soli, questo il mio consiglio. Un saluto

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Buonasera,
i sintomi che lei descrive sono verosimilmente la manifestazione di un'ansia più profonda che, da quello che racconta, ha origini già in giovane età e che nel corso della sua vita ha preso diverse forme. Non è chiaro se stia proseguendo il percorso psicologico iniziato, ma se così non fosse, assolutamente le consiglierei un percorso intensivo con una psicoterapeuta. Potrebbe essere utile anche consultare uno psichiatra e valutare un supporto farmacologico se i sintomi presentano un'elevata intensità.
Un saluto

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