Buongiorno cari dottori, è da un po’ di tempo che mi sto tormentando su una certa questione. Non mi
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Buongiorno cari dottori, è da un po’ di tempo che mi sto tormentando su una certa questione. Non mi sento più io, ovvero non so più chi sono, se sono mai stata me stessa e dove sono finita. Sento di essere finta con gli altri e anche con me stessa, mi sento un po’ un impostore. Questa cosa mi fa stare tanto male soprattutto nei confronti dei miei amici, mi addolora pensare di non essere me stessa con loro, perché si meritano una persona vera e sincera, cosa che non mi sento completamente di essere. Questo mio sentirmi in questo modo ha un nome? Penso di star perdendo completamente la testa, tutto ciò che dico e penso sento che non ha senso e che nessuno puó capirmi.. qualcuno ha idea di cosa puó essere?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Gentile Amica,
spesso accade che chi ha molto a cuore il giudizio altrui, finisca per non sentire più il contatto con le proprie emozioni e desideri, finendo per vivere nella brutta condizione di sentirsi un impostore.
Si parla spesso di "Sindrome dell'impostore" a questo proposito.
Tuttavia, con una terapia si può uscire da questa condizione!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
spesso accade che chi ha molto a cuore il giudizio altrui, finisca per non sentire più il contatto con le proprie emozioni e desideri, finendo per vivere nella brutta condizione di sentirsi un impostore.
Si parla spesso di "Sindrome dell'impostore" a questo proposito.
Tuttavia, con una terapia si può uscire da questa condizione!
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, mi spiace per la sua situazione di disagio, tuttavia a mio parere è impossibile darle una risposta via chat, le suggerisco di intraprendere almeno una consulenza con un collega per comprendere meglio i suoi vissuti. Un caro saluto
Gentilissima,
grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni con tale franchezza. Comprendo quanto possa essere difficile sentirsi distaccati dal proprio sé e percepirsi come non autentici, specialmente nei rapporti con le persone care. La sensazione di sentirsi un'impostora, come dice lei, associata alla confusione riguardo alla propria identità e al senso di non essere genuini con sé stessi e con gli altri, può essere indicativa di una condizione psicologica in cui le persone solitamente dubitano delle proprie capacità e hanno una persistente paura di essere smascherate. Tuttavia, è importante sottolineare che tali sentimenti possono anche essere sintomi di altre condizioni psicologiche o essere legati a periodi di grande stress o cambiamento. Considerando la sua situazione, è consigliabile cercare il supporto di un professionista che possa fornire una valutazione accurata e aiutarla a comprendere meglio i suoi sentimenti per ricostruire autostima e identità.
In conclusione, vorrei incoraggiarla a non sottovalutare le sue emozioni. Non è sola, chiedere aiuto è sempre un passo coraggioso e significativo verso la comprensione di sé stessi. Le auguro di trovare la chiarezza e la serenità che si merita. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo.
grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni con tale franchezza. Comprendo quanto possa essere difficile sentirsi distaccati dal proprio sé e percepirsi come non autentici, specialmente nei rapporti con le persone care. La sensazione di sentirsi un'impostora, come dice lei, associata alla confusione riguardo alla propria identità e al senso di non essere genuini con sé stessi e con gli altri, può essere indicativa di una condizione psicologica in cui le persone solitamente dubitano delle proprie capacità e hanno una persistente paura di essere smascherate. Tuttavia, è importante sottolineare che tali sentimenti possono anche essere sintomi di altre condizioni psicologiche o essere legati a periodi di grande stress o cambiamento. Considerando la sua situazione, è consigliabile cercare il supporto di un professionista che possa fornire una valutazione accurata e aiutarla a comprendere meglio i suoi sentimenti per ricostruire autostima e identità.
In conclusione, vorrei incoraggiarla a non sottovalutare le sue emozioni. Non è sola, chiedere aiuto è sempre un passo coraggioso e significativo verso la comprensione di sé stessi. Le auguro di trovare la chiarezza e la serenità che si merita. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo.
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Buonasera. Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e che condivide con noi in questo spazio. La situazione che sta vivendo sembra riguardare alcune difficoltà, o una confusione, circa la propria identità, che investe la relazione con se stessa e con gli altri. A mio avviso aver riconosciuto questa difficoltà è un passaggio molto importante in quanto apre alla possibilità di rispondere in modo maggiormente autentico all’importante domanda “chi sono?”; attraverso le risposte che potrà dare a questa domanda potrà fare gradualmente chiarezza sulla propria identità e ricostruire una relazione reale e significativa con se stessa e con gli altri. Il mio suggerimento, qualora lo ritenesse opportuno, è quello di intraprendere un percorso con un/a professionista per proseguire in questo viaggio alla scoperta di sé. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera,
la sua domanda di aiuto è confusa; ad ogni modo le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter meglio esplorare ciò che per lei è fonte di disagio al punto tale da non farle capire più chi è.
Resto disponibile, nel caso ne avesse bisogno, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
la sua domanda di aiuto è confusa; ad ogni modo le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter meglio esplorare ciò che per lei è fonte di disagio al punto tale da non farle capire più chi è.
Resto disponibile, nel caso ne avesse bisogno, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera. Non abbia paura di affrontare il disagio che sente di avere. Quando ci si sente persi, dobbiamo avere la forza e determinazione di chiedere aiuto, come sta facendo lei con molto coraggio. Ne parli con un/a terapeuta di sua fiducia che le potrà dare supporto ed indicazioni preziose. Un caro saluto,
Buonasera, la domanda che pone ha risposte frutto di approfondita conoscenza. Credo che un primo passo sia chiedersi cosa ostacola la sua spontaneità e autenticità? Dietro c'è il bisogno di accontentare le richieste altrui o la necessità di difendere nuclei profondi? Non è facile rispondere a queste domande da sola, lo si può fare con un professionista. Quello che mi sembra giusto sottolineare è che il segnale che le arriva dal suo mondo interiore, deve essere ascoltato e tradotto. Non è da etichettare, è semplicemente un modo del suo animo per dirle che c'è qualcosa a cui prestare attenzione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, le domande che si pone sulla sua identità dove teme di ingannare i suoi amici, le provocano sofferenza e non trovano risposta. Uno psicoterapeuta può aiutarla a capirsi innanzitutto per sè stessa: chi sono, cosa voglio, cosa sento. Per il suo benessere è importante che sposti il focus su di sè e poi sugli altri, gli amici. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno, vivere le giornate sentendosi degli impostori e "falsi" deve essere molto pesante, come se vivesse con una perenne maschera sul viso che non le permette di mostrarsi. Nei vari momenti della vita può succedere di sentirsi "persi", di non sapere più chi si è e di aver bisogno di aiuto. Quello che le posso consigliare é di cominciare un percorso che le permetta di rispondere a tante sue domande, cercando di costruire la sua identità per come é in questa fase della sua vita e riuscire a comprendersi meglio. Questo a sua volta le potrà essere d'aiuto anche per relazionarsi con gli altri e trovare la sua dimensione all'interno del gruppo.
Le auguro una buona giornata!
Le auguro una buona giornata!
Buongiorno, consiglio una consulenza psicologica per capire meglio di cosa si tratta, dalla sindrome dell'impostore a sintomi dissociativi, per poi poter procedere con il percorso più indicato. In ogni caso può solo trarre beneficio da un percorso di psicoterapia.
Buonasera! Poche righe che trasmettono un profondo senso di solitudine. Penso che meriti un tatto e una delicatezzache lo strumento non può offrire. Forse, non le sarà utile e non le darà sollievo, ma mi permetta di offrirle una possibile apertura di pensiero. Ho l'impressione stia facendo i conti con la dolorosa sensazione di non riconoscersi, di non sentirsi genuina. Una conquista primaria, fondamentale, che facciamo attraverso gli occhi dell'altro. Mi riconosco perché mi hai riconosciuto, mi amo perché mi hai fatto sentire amato. A volte, in circostanze poco fortunate, possiamo sentire che l'altra mente è occupata, distratta, non disponibile, e viene meno questa esperienza così preziosa. Merita una seconda occasione. In bocca al lupo
Gentile Utente,
mi dispiace per il periodo che sta attraversando, immagino sia molto difficile per lei.
Forse iniziare un percorso di psicoterapia in questo momento potrebbe esserle utile per provare a ritrovare se stessa e a comprendere il periodo che sta attraversando.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
dott.ssa Kristina Barresi
mi dispiace per il periodo che sta attraversando, immagino sia molto difficile per lei.
Forse iniziare un percorso di psicoterapia in questo momento potrebbe esserle utile per provare a ritrovare se stessa e a comprendere il periodo che sta attraversando.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
dott.ssa Kristina Barresi
Buongiorno Signora, ciò che descrive ha un nome: si chiama falso sé. L'aspetto positivo, anche se le provoca sofferenza è che lei lo sta "vedendo". Eccolo lì, davanti a lei, che non si riconosce più nel falso sé e finalmente si chiede "chi sono veramente"? Questa crisi (ben venga nonostante la sofferenza che provoca), può indicare che il momento è propizio per conoscere le cause che hanno costruito il suo falso sé e che probabilmente è pronta per emanciparsi dal passato verso una maggiore autenticità. La psicoterapia le sarà d'aiuto. Le auguro di cuore buon percorso. Paola Fraschetti
Buonasera,
se mi mettessi nei suoi panni immagino che non sarebbe facile sentirsi in un tale "tormento" come lo ha definito lei.
Potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per provare a ritrovare se stessa (indagare l'ambito familiare attraverso il genogramma e il ciclo di vita), e indagare vari aspetti e ambiti relazionali.
A disposizione. Un caro saluto.
se mi mettessi nei suoi panni immagino che non sarebbe facile sentirsi in un tale "tormento" come lo ha definito lei.
Potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia per provare a ritrovare se stessa (indagare l'ambito familiare attraverso il genogramma e il ciclo di vita), e indagare vari aspetti e ambiti relazionali.
A disposizione. Un caro saluto.
Buongiorno, ciò che descrive potrebbe rientrare nel disturbo dell'identità di sé o nella dissociazione dell'identità. Per affrontare queste sensazioni, potrebbe essere utile una terapia strategica breve. Consiglierei di rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato per esplorare queste questioni e sviluppare strategie pratiche per riconnettersi con se stessa e con gli altri in modo autentico.
Salve,csi chiama proprio sindrome dell’ impostore.
La voglio tranquillizzare, il fatto che sia consapevole della sua maschera rappresenta un valore aggiunto non di poco conto.
Si faccia aiutare in psicoterapia in modo da elaborare il bilancio che lei sta facendo di se stessa e vedrà che troverà agio e nuove consapevolezze. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
La voglio tranquillizzare, il fatto che sia consapevole della sua maschera rappresenta un valore aggiunto non di poco conto.
Si faccia aiutare in psicoterapia in modo da elaborare il bilancio che lei sta facendo di se stessa e vedrà che troverà agio e nuove consapevolezze. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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