Buongiorno avrei un problema con mia Ia di 22anni fa fatica a tenersi un lavoro e si vede brutta par

32 risposte
Buongiorno avrei un problema con mia Ia di 22anni fa fatica a tenersi un lavoro e si vede brutta parla poco ma è aggressiva e tante volte sorride da sola dice che gli vengono in mente delle cose sue lo fa anche in giro grazie per la risposta
Buonasera. Dalla sua breve descrizione mi sembra di notare una giovane donna ancora incerta sulla carriera e con "normali ansie da donna", magari un pò eccentrica. Provi a parlare con la sua compagna delle sue preoccupazioni in merito e provate a trovare insieme una soluzione, se una soluzione va cercata

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Salve. Non si capisce dal testo se la ragazza sia sua figlia o la sua compagna. Comunque sia, considerato che la ragazza riconosce aspetti di disistima forse parlandole direttamente si può cercare di comprendere se intende prendersene cura.
Una buona Psicoterapia potrebbe aprirle scenari diversi
Un cordiale saluto
Buonasera. Ciò che scrive suggestiona varie interpretazioni che possono essere solo approssimative. Il problema importante mi pare essere quello del discontrollo (aggressività e risatine), oltre all'insicurezza.Mi viene da chiederle se sua figlia ha consapevolezza di questi agiti e magari provare ad agganciata su questa ambivalenza (sottomissione/reazione)
Salve. si tratta di sua figlia? non si capisce. da quello che scrive sembra che"sua figlia"stia attraversando un periodo di difficoltà personali collegabili probabimente alla sua autostima. va sicuramente cercato un dialogo. questo le richiederà pazienza, ma alla fine avrà di certo le informazioni che la porteranno a capire cosa succede e cosa puo' fare. Cordiali Saluti.
Dalla breve descrizione che riporta dei comportamenti della ragazza mi pare di capire che si tratti di un problema legato all'autostima e all'impegno sul piano concreto della vita. Sarebbe opportuno consultare uno psicoterapeuta . Cordiali saluti
Buongiorno, sarebbe utile sapere se alla ragazza questa situazione risulta come un problema o meno. Nel primo caso ci sono maggiori possibilità di affrontare la situazione.
Buongiorno signora,
mi sembra di capire che lei sia molto preoccupata per sua figlia. Probabilmente sta attraversando un periodo difficile e il fatto che non riesca ad esprimere le proprie emozioni la rende aggressiva soprattutto in famiglia. Provi a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta nella sua zona. Sua figlia potrebbe avere bisogno di un sostegno esterno per continuare il suo percorso di crescita.
Rimango a disposizione per altre domande. Buona serata.
Buonasera, le informazioni sono veramente troppo succinte. L'unico aspetto certo è che la ragazza si trova in forte difficoltà. Le consiglierei una visita con uno psicoterapeuta per un orientamento generale sia su come è opportuno comportarsi con lei in ambito familiare sia per stabilire lo svolgimento della psicoterapia. Non perda del tempo prezioso in modo che la ragazza possa ritrovare delle occasioni di socialità e lavoro indispensabili alla sua stabilità. Cordiali saluti PG
Buonasera,

rispetto a ciò che dice di sua figlia si evince che la ragazza sta attraversando un momento di crisi e di difficoltà.
I comportamenti che lei descrive come "ride da sola" o il fatto che commenti a volte dei pensieri che ha in testa, potrebbero portare a pensare ad un comportamento distimico o ad una "fuga dalla realtà" che potrebbe essere legata ad un numero infinito di fattori.
Secondariamente l'aggressività ed il perdere frequentemente posti di lavoro, potrebbero indurre a pensare ad una componente impulsiva poco controllata.
Infine il vedersi brutta è un campanello di allarme rispetto ad una poca accettazione della sua persona e/o della sua identità.
Sebbene le informazioni ricevute risultano sommarie, condivido con i colleghi che è estremamente importante potersi rivolgere tempestivamente ad uno psicoterapeuta per poter avere una prima e chiara valutazione, per poi definire il successivo percorso.

Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Salve, dalla sua domanda non si capisce chi sia questa ragazza di 22 anni forse ha dimenticato di scrivere se è sua figlia, un amica o la sua compagna. Sicuramente questa ragazza mostra dei disturbi non si accetta così com'è, quindi insicura con forse una bassa autostima ed inoltre questo ridere in pubblico senza un motivo apparente, dimostra un non rendersi conto dei suoi comportamenti. Come consigliano i miei colleghi una psicoterapia le farebbe molto bene per riuscire a capire cosa le sta succedendo inoltre cerchi anche lei di farla aprire e farsi confidare cos'è che le sta succedendo. inseguito se le cose non cambiano anche dopo varie sedute di psicoterapie potrebbe eseguire anche una visita psichiatrica per un ansiolitico per sua aggressività e questo riso senza motivo, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Capita spesso di vedere giovani con il problema di accettazione dell'impiego. A volte si tratta di fattori ambientali lavorativi non adatti, a volte di introversione, altre ancora di proiezione sugli altri di pensieri ostili. Sicuramente da approfondire in contesto professionale.
Buonasera. La ragazza si trova in un'età nella quale potrebbero esserci degli strascichi delle crisi adolescenziali. Credo che un supporto psicologico potrebbe aiutarla a stare meglio. Inoltre anche lei potrebbe farsi aiutare, se non altro per trovare il modo giusto di comunicare con la ragazza in questa fase delicata della sua vita. Cordiali saluti
Salve,dalla breve descrizione suppongo si tratti di un disturbo legato all'autostima,o disturbo distimico di personalità,sintomi quali insicurezza,percezione negativa della propria identità.Consiglio pertanto un percorso terapeutico.
Buongiorno, lo scenario che lei fa intravedere fa pensare a una situazione di ritiro, di rifugio rispetto al passaggio di vita su un piano adulto, sempre più frequente tra i giovani adulti. Sarebbero tante le cose da approfondire, dalla storia di sviluppo al delineare meglio la situazione iniziale; sicuramente penso che ricorrere ad un intervento psicologico come spazio di comprensione della situazione e di approfondimento sia una delle opzioni percorribili per iniziare a farsi carico della situazione. Un caro saluto. Dott.ssa Valentina Compierchio
Salve, chiunque sia la ragazza di cui parla, il primo passo sarebbe quello di comprendere se avverte questi fenomeni come problematici e se ha espresso il desiderio di risolvere il problema.
Marta Calderaro
Buonasera. Le informaZioni che riporta non sono sufficienti a formulare una ipotesi professionalmente sensata ed eticamente ponderata. Se Lei ravvisa la possibilità che questa persona stia affrontando difficoltà che vanno al di là delle sfide poste dall'età e dalla fase di vita entro il contesto di riferimento, cioè che può fare è provare a sensibilizzarla in merito alla possibilità di richiedere un supporto psicologico che consenta di elaborare eventuali domande di cura o anche semplicemente di ottenere un sostegno rispetto agli eventi di vita possibilmente forieri di sofferenza e di ansia. La domanda deve essere percepita dalla persona come propria e come necessaria, tutto ciò che Lei può fare in questo senso è proporre, sostenere, e supportare la persona durante il percorso. Qualora la ragazza non senta il bisogno o non voglia rivolgersi a un professionista, Le stia accanto e cerchi di farle capire che, se ha bisogno, può trovare in Lei un interlocutore disposto ad ascoltarla, con rispetto dei suoi spazi e dei suoi tempi. In bocca al lupo! Cordialità, DMP
Da quello che scrive ho l'impressione che la ragazza sia molto insicura e che faccia fatica a gestire certe emozioni. Sicuramente le farebbe bene parlare con uno specialista per aiutarla a crescere e rafforzarsi.
Buona Vita Stefano Zenaboni
Buongiorno dalla sua breve descrizione sembra che sua figlia si senta molto insicura e i gesti di rabbia e le risatine mi fanno pensare a delle manifestazioni nervose per esprimere il suo malessere. Sua figlia ha espresso il desiderio di essere aiutata? In tal caso sarebbe opportuno consultare uno psicologo per approfondire la situazione. Cordiali Saluti
Gentile utente, la sua descrizione lascia trasparire una preoccupazione per una persona a lei cara (apparentemente, sua figlia). Mi chiedo se lei abbia condiviso questi pensieri con sua figlia e che cosa la ragazza abbia espresso in merito. Al di là delle manifestazioni esteriori, sarebbe infatti importante comprendere l'origine e il significato di tali comportamenti per la persona che li mette in atto. Le suggerirei, pertanto, di aprire uno spazio di comunicazione con sua figlia su questo argomento, di condividere le sue preoccupazioni e comprendere se la ragazza sia consapevole del proprio malessere e delle sue difficoltà. Qualora emergesse una sofferenza da parte di sua figlia, le consiglierei di sostenerla nella ricerca di un professionista con cui affrontare questa fase di crisi. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
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Buongiorno,
sembrerebbe un problema di autostima.
Dalla descrizione appare insicura e timorosa, ma deve essere la ragazza a chiedere aiuto. Lei può cercare di creare una relazione empatica che permetta alla figlia di comunicare le proprie difficoltà. Consiglio una terapia familiare che consenta ad entrambe il confronto...
Buongiorno, mi sorgono molte domande che le farei per aiutarla a chiarire meglio quale sia la sofferenza centrale che questa persona che le è vicina sta affrontando. Sarebbe utile per lei utente trovare uno spazio dove parlare con un professionista, in modo da chiarire meglio la situazione, trovare uno spazio di accoglienza e supporto per lei, ed eventualmente capire insieme come avvicinare la ragazza ad una sua richiesta autonoma di aiuto.
Buongiorno, per poterla aiutare bisognerebbe che sua figlia riuscisse a vedere quello che vede lei e che tutto questo non le piacesse di lei. La consapevolezza di avere una difficoltà o una buona motivazione possono essere buoni motivi per iniziare un percorso di terapia. Provi a capire se per sua figlia va tutto bene o qualcosa della sua vita non le piace o fatica a gestirlo, così potrebbe agganciarla sulla possibilità di chiedere aiuto.
Cordiali saluti
Buongiorno,
mi sembra di capire che la ragazza fatica a regolare le emozioni (aggressività/rabbia, gioia/sorriso senza motivo apparente) che a loro volta guidano alla messa in atto di comportamenti disfunzionali (incostanza nelle attività). Non per ultimo il rapporto con il suo corpo (si vede brutta).
E' evidente che un percorso di crescita personale potrebbe mettere in luce i suoi punti di forza e di debolezza. Consentirebbe inoltre di lavorare sull'ansia e umore basso, rafforzare e sviluppare l'autostima.
Saluti
Dott.ssa Zito
Buonasera, considerata l'età della ragazza si può supporre una difficoltà nel tollerare le frustrazioni proprie dell'entrata in età adulta (tratto che potrebbe essere già caratteristico della persona), difficoltà che, quando profonda, può causare rabbia, chiusura, burrascosità. È consigliabile un percorso di Psicoterapia.
Saluti
Dott.ssa Bellomo Marina
Buongiorno sig.ra,
occorre un colloquio col la ragazza prima di dire cose sensate a lei.
Un cordiale saluto
dott.ssa Marzia Sellini
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Un colloquio psicologico clinico con la ragazza, potrà certamente aiutare ad inquadrare la situazione. Un caro saluto.
Buongiorno, grazie per la sua domanda.
E' altresì importante che la giovane donna di cui parla sia consapevole e condivida la necessità di chiedere un aiuto. L'esperienza di vita procede in modo "autentico", con un senso "proprio", nel dire, nel fare, nel progettare, ecc. Uno spazio personale potrebbe aiutarla a contestualizzare le difficoltà e a gettare una nuova luce.
Un caro saluto.
Gentilissima, credo che un colloquio con la ragazza possa essere utile al fine di comprendere meglio la situazione ed eventualmente aiutarla, lavorando sulle sue difficoltà e promuovendone le risorse personali. Resto a disposizione, dott.ssa Giarratano.
Gentile utente, un colloquio psicologico clinico può sicuramente aiutare ad inquadrare la situazione.
Dott.ssa Federica Monte
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Gentile utente, in questo caso chiederei un consulto.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Buonasera, La ringrazio per aver condiviso una sua preoccupazione.
Gli elementi da Lei descritti non sono sufficienti per un inquadramento clinico: sembra che si tratti di problematiche relative all'autostima e alla percezione di delle risorse della ragazza, ma potrebbe essere solo la punta dell'iceberg...
Le consiglio di prendere appuntamento da uno psicologo, spesso la rabbia è conseguenza di una mancata comunicazione o una richiesta di aiuto.
Io mi occupo di giovani adulti, non esiti a contattarmi se ha bisogno.

Buona serata,
dott.ssa Sara Passavanti
Buongiorno, purtroppo la descrizione che lei ha fornito della situazione permette di inquadrare alcuni aspetti ma non in modo preciso: sembra di cogliere la sua preoccupazione ( è relativa a questo periodo di vita di sua figlia? Sta mostrando degli aspetti di sè che può riconoscere anche in precedenza? ) e il suo senso di frustrazione nel non riuscire a comprenderla. Immagino sua figlia in un periodo faticoso della sua vita, è importante che sia lei a chiedere aiuto per se stessa e che sia in grado di poterlo fare. Lei ritiene sua figlia in grado di poter fare questo passaggio? Quello che sto cercando di dirle è che forse questa situazione merita molta attenzione e invito davvero a prendersene cura anche chiedendo una consulenza, dove può trovare il tempo e l'attenzione che merita. Rimango a disposizione, dott.ssa Sara Corona

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