Buongiorno, Avrei necessità di un consulto. In data 23 dicembre mi sono procurato un taglio all’al

1 risposte
Buongiorno,
Avrei necessità di un consulto.
In data 23 dicembre mi sono procurato un taglio all’altezza del V metacarpo.
Mi reco in pronto soccorso ove vengo suturato con 3 punti e colla medica sul dito mignolo.
A distanza di 13/14 giorni dove la ferita era praticamente guarita notavo una sensazione strana a carico del mignolo con scarsa motilità dello stesso in fase di estensione.
Di conseguenza il medico di base prescrive ecografia che recita Tendine estensore visualizzato con certezza fino al III prossimale del V metacarpo.
All'interno della guaina si reperta un versamento in parte corpuscolato per un'estensione di circa 18 mm.
In tale tratto le fibre apparentemente appaiono ridotte come ni prima ipotesi per postumi di lesione parziale del tendine stesso.
A questo punto mi viene prescritta una risonanza magnetica dove il referto recita L'esame RM documenta una rima fratturativa composta a decorso longitudinale-obliquo alla base del V metacarpo con apprezzabile quota edematosa osteomidollare per postumi traumatici non ancora stabilizzati.

L'esame documenta inoltre una lesione di alto grado del complesso tendineo estensore del Vraggio con moncone prossimale individuabile all'altezza del Il prossimale del V metacarpo e moncone distale situato in corrispondenza della testa metacarpale; apprezzabile imbibizione reattiva in corrispondenza del focolaio lacerativo.

A questo punto mi chiedo come mai in presenza di una frattura e di una lesione tendinea non avverto forte dolore?
La mano in questione riesco a muoverla a chiudere il pugno con forza senza particolare dolore.
Unico sintomo è che non riesco ad alzare completamente il mignolo ma ad abbassarlo si.
Inoltre all’altezza della nocca più verso l’esterno è presente una sorta di bozzo.

Inoltre sarà necessario intervento chirurgico Nonostante sia passato più o meno un mese dalla lacerazione?

Grazie in anticipo per le risposte
Non vedendo personalmente la sua mano, e gli esami che lei ha cosi minuziosamente riportato mi limito a darle qualche informazione.
1) il V° dito ha due muscoli estensori, i cui tendini spesso si fondono disattente, altre volte. rimangono separati (varianti anatomiche); pertanto, se permanesse un deficit, questo non dovrebbe , il condizionale è d'obbligo, esser grave.
2) la frattura evidenziata dalla RMN potrebbe essere un banale edema midollare in via di risoluzione, che comunque, oltretutto lei riferisce di non aver dolore né deficit di forza, dopo un mese, non dovrebbe costituire un problema. saluti

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