Buongiorno, approfitto di questo spazio per esprimere la situazione di paura e dolore in cui mi trov

17 risposte
Buongiorno, approfitto di questo spazio per esprimere la situazione di paura e dolore in cui mi trovo. Ho quasi 38 anni, vivo ancora con mia madre, che ha 76 anni, mio padre è morto 7 anni fa. Quello che mi angoscia è questo: che quando perderò anche mia madre non riuscirò a superare il dolore del lutto, essendo attaccatissima a lei. Come scacciare questo pensiero o risolvere il problema? Un percorso psicoterapeutico aiuterebbe?
Grazie a chi mi risponderà
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Eccomi qui per rispondere alla sua lettera. Comprendo quanto sia difficile affrontare il pensiero della perdita di una persona cara, soprattutto quando si tratta di un genitore con cui si ha un legame così forte. È normale provare ansia e dolore anticipando un evento così significativo come la perdita di tua madre. Potrebbe esserci anche la possibilità che il dolore e il trauma legati alla perdita di tuo padre, avvenuta sette anni fa, siano ancora presenti e irrisolti, contribuendo alla tua preoccupazione e ansia riguardo alla futura perdita di tua madre. In questo contesto, l'EMDR è senz'altro una risorsa utile per affrontare e risolvere eventuali traumi non elaborati legati alla perdita del padre, fornendo così un supporto aggiuntivo nel processo di gestione delle tue emozioni e pensieri. Un percorso psicoterapeutico integrato con l'EMDR potrebbe offrire uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti di attaccamento e le tue paure riguardanti la perdita, nonché individuare strategie e risorse che ti aiutino a gestire meglio questi pensieri e queste emozioni.
Uno psicoterapeuta EMDR può sostenerti e accompagnarti in questo percorso di crescita personale, utilizzando l'approccio terapeutico più adatto alle tue esigenze. Se sei interessato a esplorare l'EMDR come parte del tuo percorso terapeutico, puoi contattarmi per parlarne ulteriormente.
Abbia cura di sè
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile utente,
mi dispiace per la preoccupazione che sperimenta rispetto alla perdita di sua madre. Forse questo è un pensiero che non può scacciare, ma di cui deve prendersi cura. Cosa significa per le la perdita? E la separazione?
Un percorso psicoterapeutico potrebbe sicuramente aiutarla ad attivare le risorse che possiede e che forse fa fatica a vedere.
Se lo desidera, sono disponibile anche online
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Capisco quanto sia difficile immaginare il dolore della perdita di tua madre, specialmente se sei così legato a lei. È normale essere preoccupati e angosciati da questa prospettiva. Esplorare queste emozioni può essere un passo importante per trovare modi per affrontare il dolore e la paura del futuro. La psicoterapia offre un ambiente sicuro dove puoi esplorare questi sentimenti profondi e lavorare su strategie per gestirli. Non è una soluzione immediata, ma può essere un percorso significativo verso la guarigione emotiva e la resilienza.
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Gentilissima, comprensibilmente, forse anche alla luce della perdita di suo padre, si interroga su come sarebbe la sua vita in assenza di un legame così profondo e significativo come quello che descrive con sua madre. È interessante che pensi a un percorso psicoterapico, probabilmente una parte di lei ne avverte la necessità ed è sano che vi presti ascolto. Sicuramente un percorso la aiuterebbe molto, quantomeno a meglio comprendere questi pensieri angoscianti e nel prepararsi a fronteggiare, per quanto possibile, le temute conseguenze. Un caro saluto
Salve. Il pensiero della perdita di una persona a cui si è molto legati è angosciante. Ma può essere anche lo stimolo a vivere il più possibile la condivisione delle esperienze, delle piccole cose che riempiono la vita di piccoli piaceri e di bei ricordi condivisi. Contemporaneamente può essere lo stimolo a diventare più indipendente, a contare su di sé. Si, un percorso psicoterapeutico può aiutarla. Io personalmente lo chiamo percorso di crescita nella consapevolezza e chiarezza, per trovare quella fiducia in sé stessi che, nel suo caso, può aiutarla a trovare un equilibrio tra l'angoscia del pensiero della perdita e la solidità del ricordo dei vissuti condivisi. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buongiorno cara utente, credo che come lei ha già ipotizzato potrebbe esser buono per lei iniziare un percorso psicoterapeutico per iniziare ad affrontare le sue paure. Le separazioni e i lutti sono eventi spaventosi nel ns percorso di vita e anche il solo pensiero spesso crea profonde angosce come se fosse impossibile poterli superare. Non è così ma sicuramente è importante prendersi lo spazio giusto per diventare sufficientemente indipendenti e forti e centrati su di se' per poter affrontare con dolore ma non nella totale disperazione situazioni difficili. Inizi il suo percorso! Se vuole io sono disponibile per incontri on line o in presenza. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Si aiuterebbe fare un percorso.
Salve, indubbiamente un pensiero che si affaccia in noi,, a maggior ragione se intriso di cosi tante preoccupazioni è difficile da scacciare e prima o poi, anche se la nostra mente riuscisse a farlo, ci si ripresenterebbe perché ha che fare con degli affetti, delle relazioni profonde su cui si incentra anche la nostra crescita come individui. Non potendolo scacciare, può essere importante provare a dargli voce, a maggior ragione che in questo periodo si stia facendo sentire dentro lei questo timore.
Trovare uno spazio terapeutico dove portare ed elaborare tutti questi vissuti, in questo periodo, può aiutarla indubbiamente a vivere con minore pesantezza, e forse solitudine questa situazione che comunque le auguro, si presenti più lontano possibile.
Cordiali saluti.
Dr. Poma Riccardo
Buongiorno,
il pensiero della morte è di per sè molto potente e porta alla consapevolezza di irreversibilità. Ha perso suo padre, e immaginare di perdere sua madre le causa angoscia e dolore, dal momento che avete un legame molto forte.
Da quello che scrive, leggo la possibilità di trovare uno spazio di terapia in cui poter prendersi cura del suo dolore. Lavorare sui suoi sentimenti, sui legami e sulle preoccupazioni potrebbe portarla a una maggiore consapevolezza e chiarezza.
In bocca al lupo.
Gentile utente, ringraziandola per aver condiviso il suo racconto, mi permetto di fare qualche riflessione a riguardo.
Comprendo la preoccupazione e il dolore della possibile perdita e l'importanza del legame con la figura materna, ma il timore di cui parla sembra essere sotteso da una serie di motivi tali per cui a 38 anni "vive ancora con sua madre". Certamente, la perdita di un genitore è altamente impattante sul proprio senso di stabilità personale e sulla propria vita; un percorso di psicoterapia potrebbe sicuramente aiutarla ad affrontare i suoi timori e pertanto fare luce sulla sua condizione esistenziale e quindi sulle possibili scelte di vita. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso
Indubbiamente, un percorso psicoterapeutico la aiuterebbe ad acquisire determinate consapevolezze
Un caro in bocca al lupo!
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Gentilissima Utente,
penso di poter immaginare lˈangoscia che la affligge. Lˈidea di perdere un genitore a noi caro può essere assolutamente destabilizzante, ma ritengo Lei potrebbe trarre giovamento dallˈaffrontare consapevolmente questo tema con un* Collega di modo da cercare un equilibrio tale da continuar a provare lˈaffetto che prova per sua madre senza far sí che questa la intrappoli.
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
Gentile utente, mi dispiace per la preoccupazione che sperimenta rispetto alla perdita di sua madre. Ha perso suo padre, e immaginare di perdere sua madre le causa angoscia e dolore, dal momento che avete un legame molto forte. Da quello che scrive, leggo la possibilità di trovare uno spazio di terapia in cui poter prendersi cura del suo dolore. Trovare uno spazio terapeutico dove portare ed elaborare tutti questi vissuti, in questo periodo, può aiutarla indubbiamente a vivere con minore pesantezza, e forse solitudine questa situazione che comunque le auguro, si presenti più lontano possibile.
Gentilissima, grazie per essersi rivolta a noi innanzitutto. Capisco la siutazione che descrive, ed il dolore che immagina potrebbe attanagliarla. Credo che intraprendere un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad esternare e cercare di comprendere a fondo quanto sente nel qui e ora.
Cordiali saluti
AV
Buongiorno, il processo di elaborazione del lutto è condizionato da vari fattori e il modo in cui lo si vive dipende anche dalle proprie risorse emotive ed affettive. Porsi delle domande è una buona strtegia per indagare le proprie emozioni ma vivere all ombra del tempo che passa anticipando una sofferenza che non è attualmente resistente rischia di farle perdere la costruzione di quei ricordi che potrà custodire gelosamente quando la mancanza fisica delle persone a noi care sembrerà insormontabile. Resto a disposizione anche online. Un caro saluto
Salve, deve considerare che prima inizierà il percorso meglio é.
Vivere da adulti in una condizione di importante simbiosi con un genitore implica la necessità di elaborare e trasformare il legame.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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