Buongiorno, ai primi di gennaio ho deciso di fare una camminata veloce di 1 ora tutti i giorni o in

16 risposte
Buongiorno, ai primi di gennaio ho deciso di fare una camminata veloce di 1 ora tutti i giorni o in alternativa fare la ciclette a casa sempre in maniera sostenuto per almeno 40 minuti, e addominali per appiattire l'addome, tutto ciò per diminuire il peso e la ritenzione idrica che avevo (il mio peso iniziale a gennaio era 65kg e sono alta 1.63). Nel contempo ho deciso anche di fare dei massaggi linfodrenaggi alle gambe. In un mese e mezzo il peso è diminuito (sono arrivata a 62kg) associato anche un alimentazione più sana, ma verso la fine di febbraio durante una camminata (era da sola) mi è successo che i battiti sono arrivati a 180 (ho il cardiofrequenzimetro) mi si è chiusa la gola, il torace ed anche lo stomaco e mi sembrava di non respirare più. Premetto che nei giorni prima di questo episodio mi sembrava di avere dei dolori toracici, soprattutto a livello di stomaco. Da quando ho avuto questo episodio non riesco più ad andare a camminare, ho sempre la sensazione che mi possa ritornare quell'episodio. In queste settimane, inoltre, ho la sensazione di avere sempre un nodo in gola e di avere qualcosa nello stomaco che mi impedisca di respirare, l'appetito è diminuito e ho perso interesse nel fare le cose perchè ho paura di farle e di star male, e poi da fine gennaio non riesco più a dormire una notte completa, ho molti risvegli notturni e poi verso le 4/5 del mattino se mi risveglio non riesco più ad addormentarmi pensando sempre tutto in negativo.
In questi giorni mi sento molto agitata, con tremori che vanno e vengono, mi sembra di avere sempre caldo e quando è sera che sono a casa mi sembra di non avere nulla e che tutto sia passato, ma al mattino successivo tutto ricomincia.
Il mio medico curante mi ha prescritto rx torace (risultato tutta nella norma) e visita cardiologica che non ha riscontrato nessuna anomalia.
Sempre in questo periodo ho molta tensione muscolare a livello dorsale e cervicale che spero di risolvere con massaggi fisioterapici (che sto facendo). Ho eseguito anche le analisi del sangue, ma sono in attesa dei risultati.

Da quanto evidenziato sopra cosa potrebbe essere secondo voi?
Vi ringrazio
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buon giorno a Lei e grazie per la sua domanda. Mi affianco al collega nell'affermare che mi spiace per la situazione di disagio da lei descritta che certamente non la sta facendo condurre una vita serena. Nel caso come da Lei descritto bisognasse escludere una sintomatologia medica e direi per fortuna credo che sia opportuno lavorare a livello psicologico sui suoi vissuti emotivi per cercare di provare a capire come rinforzarla emotivamente e psicologicamente magari impostando con lei un lavoro di psicoterapia individuale che la possa aiutare a meglio entrare in contatto con le sue risorse e cercare con lei differenti strategie di cura volte al raggiungimento di maggior benessere. Coraggio. Cordialmente e a sua disposizione per chiarimenti. Gian Piero dott. Grandi
Buongiorno, dopo aver fatto tutti gli accertamenti medici ed esclusa una patologia organica, direi che sono tutti sintomi che riconducono ad uno stato ansioso.
Le consiglierei pertanto di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare a gestire queste sensazioni per far sì che lei possa riprendere il suo stile di vita salutare e che la fa stare bene
Buona giornata
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso
Appurata l'assenza di disfunzioni organiche, le consiglierei una consultazione psicologica, laddove i sintomi di iperattivazione fisiologica da lei descritti, potrebbero essere ascrivibili ad un quadro ansioso (e/o ansioso depressivo)
Non azzardo ulteriori ipotesi, giacché sarebbe preferibile la presa di contatto con uno specialista del settore, che meglio la aiuti ad esplorare i suoi vissuti in uno spazio protetto
Resto a disposizione, anche online
Un cordiale saluto
Dr Eliana Nola
Buongiorno, dal suo racconto emerge la possibilità che il suo malessere abbia una componente psicologica. La paura di un episodio simile a quello avuto durante la camminata potrebbe aver generato un'ansia che si manifesta con sintomi fisici come la sensazione di avere un nodo in gola, difficoltà a respirare e la diminuzione dell'appetito. Inoltre, la perdita di interesse nel fare le cose e la difficoltà a dormire potrebbero essere segnali di un possibile disturbo d'ansia o di umore. È positivo che Lei abbia già fatto alcune visite mediche e analisi del sangue per escludere eventuali cause fisiche dei suoi sintomi, ma Le suggerisco di parlare con un professionista della salute mentale per ottenere ulteriori informazioni su come gestire questi sintomi e per aiutarla a risolvere la causa sottostante. Rimango a disposizione. Cordiali saluti, dott. Sebastiano Zanetti
Gentile utente,
come anche i colleghi le hanno scritto, esclusa ogni causa collegata a disfunzioni organiche, e dagli accertamenti che lei ha effettuato sembra che non sia emerso nulla in tal senso, si potrebbe, dunque, pensare che possa trattarsi di un disturbo d'ansia il quale si esprime attraverso sintomi fisici. Ogni sintomo aiuta a tirar fuori un disagio interiore, è un campanello di allarme che le consiglio di prendere in considerazione ,sarebbe, dunque, opportuno che lei si rivolgesse ad uno specialista psicologo psicoterapeuta per capirne la causa ed approfondire il disagio espresso che si è slatentizzato a partire da quell' episodio specifico ma che molto probabilmente si porta dentro da tempo. Cordiali Saluti, Dott.ssa Baldassarre Diana
Buongiorno, grazie per averci contattato. Il fatto che abbia già iniziato a svolgere degli esami per scartare disturbi di natura medica è positivo; se dagli ultimi esiti non riscontrasse anomalie, le consiglierei un percorso di psicoterapia, perché potrebbe essere un disagio di natura psicologica, nel corso del quale riuscirà a trovare un maggiore benessere psicofisico grazie al lavoro su stessa. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Buon pomeriggio, come già detto dai colleghi esclusa un’origine organica i sintomi potrebbero essere riconducibili ad un stato di origine ansiosa. A tal proposito le suggerirei di intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale per gestire lo stato ansioso ed intervenire sui comportamenti protettivi che ad oggi sembrino ostacolare alcune attività della sua vita come per esempio evitare di andare a camminare.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile Utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Come già suggerito dai miei colleghi, se non si evidenziano cause organiche, è probabile che quello che le sta accadendo abbia un significato psicologico che meriterebbe di essere approfondito per comprendere meglio cosa questi sintomi stiano cercando di dirle. Le consiglio quindi di rivolgersi ad un professionista per dare voce al malessere che sta attraversando.
Saluti dott.ssa Camilla Raccosta
Salve, se il suo medico curante ha escluso ogni possibilità di natura fisiologica, potrebbero essere sintomi di un disturbo d'ansia. Le suggerisco un incontro chiarificatore con uno psicologo al fine di chiarire con la dovuta chiarezza quanto le sta accadendo e nel caso decidere di intraprendere un percorso terapeutico. Non esiti per tornare ad avere una qualità della vita migliore. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, mi associo con le risposte dei colleghi, escludendo ogni patologia medica credo che siano sintomi di un disturbo d'ansia.
Le consiglio un colloquio con uno psicoterapeuta per approfondimenti sul caso.
Un saluto
Dott.ssa Alessia Supino
Gentile utente, grazie per la sua preziosa esperienza, anche se dolorosa. Le consiglio vivamente di incominciare dei colloqui psicologi per interrompere questo circolo vizioso di ansia-depressione. Sicuramente, il fattore scatenante del suo malessere è stata la percezione di allarme del suo battito cardiaco (forse ha pensato di avere un infarto) con la conseguenza di una reazione a catena di pensieri-emozioni e comportamenti che la fanno stare in uno stato di paura e di evitamento. Paura che si possa ripresentare lo stesso sintomo e quindi evitamento di ritornare a correre da sola. Pertanto, esclusa ogni diagnosi medica-organica, è importante una valutazione psicologica.
Saluti
Paolo Lippi
Mi dispiace sentire che sta affrontando questi sintomi fisici e psicologici che stanno influenzando la sua qualità di vita. Posso darle alcune informazioni generali che potrebbero aiutarla a comprendere meglio la situazione anche se poi è necessario approfondirle attraverso un percorso ad hoc.
I sintomi che lei descrive, come la sensazione di oppressione al torace, difficoltà a respirare, nodo alla gola, perdita di appetito, ansia, agitazione e difficoltà nel dormire, possono essere associati all'ansia, che può manifestarsi con sintomi sia fisici che psicologici simili a quelli che lei ha descritto. L'ansia può essere causata da diverse ragioni, tra cui lo stress, preoccupazioni, cambiamenti nella routine o problemi di salute.
È positivo che lei abbia già consultato il suo medico curante e che abbiano escluso problemi cardiaci o altre anomalie fisiche attraverso gli esami del torace e la visita cardiologica. Tuttavia, potrebbe essere utile continuare la sua collaborazione con il medico curante per esplorare ulteriormente le cause dei suoi sintomi.
Potrebbe essere opportuno considerare una visita con uno specialista, come uno psicologo o uno psichiatra, che potrebbe valutare meglio i suoi sintomi di ansia e fornirle un supporto specifico. Uno specialista potrebbe esaminare più approfonditamente la sua storia clinica, i sintomi attuali e il contesto generale per formulare una diagnosi più accurata e proporre un piano di trattamento adeguato. Ci potrebbero essere diverse opzioni di terapia, come la terapia cognitivo-comportamentale, sistemica o psicodinamica. Potrebbe informarsi e scegliere quella che sente più idonea a se stessa e al suo modo di essere. Nell'approccio psicodinamico l'ansia viene considerata una segnale di un conflitto emotivo che si fatica a gestire, e che può riguardare se stessi, le proprie aspirazioni o la propria vita relazionale. Per questo è importante farse carico per avere la possibilità di riprendere il controllo della propria vita.
Le auguro il meglio e spero che lei possa trovare un sollievo dai suoi sintomi.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno, i sintomi da lei descritti, in assenza di patologia organica, farebbero pensare a un disturbo d'ansia.
Le suggerisco, come i colleghi, di darsi la possibilità di affrontare la sua problematica in psicoterapia; avrà così la possibilità di approfondire e di esplorare un eventuale significato del sintomo, rinforzare le sue risorse e apprendere strategie che la possano aiutare a ritrovare l'equilibrio e la serenità che racconta di aver perso. Un caro saluto
Buongiorno, ha fatto bene a far subito i controlli medici, così ha escluso cause organiche. A questo punto si tratterà senz'altro di un problema d'ansia. Consulti uno/una psicologa per un percorso psicologico. Vedrà che andrà meglio. Cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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