Buongiorno a tutti, vorrei chiedere un aiuto riguardo a una relazione che ho iniziato da poche setti

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Buongiorno a tutti, vorrei chiedere un aiuto riguardo a una relazione che ho iniziato da poche settimane. Da poco abbiamo avuto una conversazione dove è venuto fuori che entrambi non stiamo provando niente di forte, siamo in una situazione dove i sentimenti sono piatti e quello che proviamo è solo tranquillità e sentirsi a proprio agio. A livello fisico ci siamo spinti un po' oltre rispetto al punto in cui siamo, ma anche lì non si prova molto. Quando siamo lontani che non ci vediamo ci pensiamo tantissimo, vorremmo vederci e abbracciarci, ma quando ci vediamo siamo contenti, ma dentro non si smuove niente. Tuttavia siamo d'accordo sul fatto che per noi una relazione è valida anche se si parte da questo punto perchè ci vogliamo bene e c'è qualcosa di più rispetto agli altri. Diciamo che un po' ce ne siamo convinti perchè entrambi abbiamo avuto un modo estremamente ansioso di approcciarci alle relazioni (questa è la prima per entrambi) sia in passato che ora dove facevamo molta fatica a sentirci adeguati per una relazione e a vivercela normalmente; entrambi abbiamo avuto esperienze spiacevoli. Ci siamo detti che forse allora provare tranquillità è positivo in questo caso e che il fatto di non provare nulla quando ci siamo dichiarati era il modo che abiamo sempre avuto per difenderci a stare meglio azzerando tutto: così ovviamente l'ansia sparisce. Volevo sapere se potrebbe trattarsi solamente di un blocco e che magari è possibile che con il tempo si sblocchi dentro qualcosa, o se siamo insieme per confort per non perdere la possibilità di avere una relazione nella nostra vita. C'è qualcosa che al momento, dopo la conversazione avuta, mi ha lasciata in ansia, penso che sia l'ansia di un possibile rifiuto solo perchè ho capito che lui pensava le mie stesse cose e non ha sentimenti. Che cosa ne pensate di questa situazione? Grazie mille per l'attenzione.
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro e riflessivo. La situazione che descrive è complessa ma interessante, e il fatto che lei stia cercando di comprenderla dimostra quanto tenga a questa relazione e al suo benessere emotivo.

Quello che racconta mette in luce una relazione che sembra basarsi su un senso di affetto, conforto reciproco e tranquillità, ma che al momento non è accompagnata da emozioni più intense o da un coinvolgimento profondo, sia a livello sentimentale che fisico. È positivo che entrambi abbiate avuto una conversazione aperta e sincera su ciò che provate, perché il dialogo è fondamentale per costruire qualsiasi relazione.

La sensazione di tranquillità che descrive potrebbe effettivamente essere un cambiamento positivo, soprattutto se, come accenna, in passato entrambi avete affrontato relazioni o aspettative con molta ansia. La calma e la serenità possono rappresentare un buon punto di partenza, ma è comprensibile che lei si chieda se questo stato "piatto" sia una fase temporanea o un limite intrinseco alla vostra relazione.

È importante distinguere tra un blocco emotivo, che potrebbe sbloccarsi con il tempo e una maggiore intimità, e una relazione che si basa prevalentemente sul bisogno di conforto reciproco e sulla paura di perdere l’opportunità di vivere una relazione. Non c’è nulla di sbagliato nel volersi sostenere a vicenda, ma vale la pena chiedersi se entrambi desiderate costruire qualcosa di più profondo e autentico o se questa tranquillità rischia di diventare una zona di comfort che vi impedisce di esplorare altre possibilità.

Un aspetto su cui potrebbe riflettere è come si sente quando è con lui: il sentirsi a proprio agio e il desiderio di vedersi sono segnali positivi, ma sono sufficienti per nutrire il tipo di relazione che lei desidera? Allo stesso modo, il fatto che questa ansia emerga nel momento in cui si confronta con l'idea di un possibile rifiuto potrebbe indicare la presenza di una paura più ampia legata al senso di adeguatezza o di accettazione, un tema che sembra accomunare entrambi.

Se questa relazione è per entrambi un’opportunità per superare insicurezze e costruire una connessione più stabile, potrebbe essere utile darsi del tempo e osservare come evolve, evitando di forzare i sentimenti o di preoccuparsi eccessivamente per ciò che dovrebbe essere. Tuttavia, se con il passare del tempo continuerete a percepire che manca qualcosa di essenziale, potrebbe essere importante affrontare insieme questa riflessione e valutare se la relazione risponde davvero ai vostri bisogni più profondi.

Un percorso di psicoterapia potrebbe essere di grande aiuto, sia individualmente che come coppia, per esplorare i blocchi emotivi, gestire l’ansia legata alle relazioni e capire meglio cosa desiderate davvero. Anche se al momento questa possibilità non fosse facilmente accessibile, potrebbe iniziare con piccoli esercizi di consapevolezza: provi a riflettere su cosa la fa sentire bene con lui, su cosa desidera da una relazione e su come questa relazione la fa sentire rispetto a se stessa.

Si conceda tempo e spazio per capire come si sente realmente, senza giudicarsi per eventuali dubbi o incertezze. È normale che in una prima relazione ci siano tante domande, e il fatto che lei le stia ponendo è già un segno di maturità e di attenzione verso ciò che conta davvero per lei.

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Gentile signora,
io credo sia presto per fare una valutazione, le vostre relazioni passate possono avervi condizionati e frenati..lasciate spazio al vostro conoscervi e magari in parallelo iniziate un percorso per vedere i vostri blocchi ed elaborare le eventuali passate esperienze disfunzionali.
Sono disponibile se lo desidera.
Un saluto,
dr.ssa Elisa Paganini
Gentilissima,
leggo con un sorriso le sue parole in quanto le trovo legate ad un sentimento sincero e genuino che sta nascendo tra due persone di giovane età.
Ciò che mi verrebbe da aggiungere alla sua attenta analisi è che essendo una storia appena iniziata deve avere ancora il tempo per svilupparsi, soprattutto tra persone che hanno avuto delusioni precedenti.
Poter godere di una relazione tranquilla credo che sia un dono, quindi se mi posso permettere, io continuerei su questa strada mettendo più attenzione a ciò che lei sente quando trascorre del tempo con il suo compagno; ascoltare le proprie emozioni è sicuramente uno strumento molto utile per sapere quale direzione prendere.
spero di esserle stata d'aiuto
un caro saluto
Chiara Scotti
Bisognerebbe cominciare a definire quel “niente di forte”, e analizzarlo in base ai vostri desideri e aspettative rispetto alle relazioni in genere e confrontarli con la vostra, e capire se ci sono aspettative irrealistiche, se è basso il desiderio o se va tutto bene ma magari ai vostri occhi non sembra. Dato che siete entrambi in questo stallo, vi consiglio di chiedere un parere esterno che magari attraverso un breve percorso vi permetta di trovare risposta ai vostri dubbi.
Ciao! Capisco che la situazione che stai vivendo possa essere confusa e fonte di ansia, soprattutto quando si cerca di capire cosa si prova e cosa si vuole da una relazione. Da quello che racconti, sembra che entrambi stiate affrontando una relazione in modo molto razionale, cercando di affrontare le vostre paure e ansie, ma allo stesso tempo non sentendo una forte connessione emotiva. È interessante il fatto che entrambi abbiate riconosciuto di aver avuto esperienze passate che vi hanno portato ad essere cauti e a non voler vivere troppo intensamente le emozioni, forse come un meccanismo di difesa per non soffrire.

Il fatto che vi sentiate tranquilli e a vostro agio quando state insieme potrebbe essere un buon segno, ma è comprensibile che ti chieda se la mancanza di forti emozioni sia dovuta a un blocco temporaneo o a un'indicazione che la relazione non sia destinata a svilupparsi più a fondo. Il dubbio che provi, in particolare il timore di essere in questa relazione per non rimanere soli o per cercare conforto, è legittimo e comune quando ci si trova in situazioni simili. A volte, le persone possono rimanere in una relazione più per paura della solitudine o per abitudine che per una reale connessione profonda.

Potrebbe trattarsi effettivamente di un blocco emotivo che si sbloccherà con il tempo, soprattutto se entrambi avete vissuto esperienze traumatiche o difficili in passato che influenzano il modo in cui vi approcciate alle relazioni. Le emozioni non sempre si sviluppano immediatamente e a volte il tempo è necessario per costruire una connessione emotiva più profonda.

Detto questo, è importante essere onesti con te stessa riguardo ai tuoi bisogni e desideri. Se la relazione ti dà un senso di tranquillità, ma non ti permette di crescere emotivamente, o se percepisci una sorta di vuoto, potrebbe essere utile riflettere su cosa vuoi davvero da una relazione e se sei disposta a aspettare che la situazione cambi, o se preferisci lasciarla evolvere in altro modo.

Non c'è una risposta giusta o sbagliata, ma ascoltando te stessa e cercando di capire se hai bisogno di più emozioni o se quella tranquillità va bene per te, potrai fare chiarezza. È fondamentale che entrambe le persone coinvolte siano sincere sui propri sentimenti, senza la paura di rimanere delusi o di essere giudicati. Il fatto che abbiate avuto questa conversazione e che abbiate condiviso i vostri pensieri può essere un punto di partenza per decidere insieme quale strada prendere.

In ogni caso, non è mai facile affrontare questi dubbi, ma concederti del tempo per capire cosa provi e cosa desideri è sempre un passo importante.

Buongiorno.
La sua analisi è molto efficace. Le confermo che il quadro emotivo che lei descrive è molto diffuso e che è un tentativo di proteggersi da qualcosa.
Le propongo un colloquio per approfondire, dato che lei ha scritto problematizzandosi su questo stato.
Buongiorno,

grazie per aver condiviso la vostra situazione, che dimostra grande consapevolezza e desiderio di comprensione. È comune, in una relazione, vivere momenti di incertezza o avere dubbi su ciò che si prova, soprattutto se si è alle prime esperienze sentimentali e si porta con sé un vissuto di ansia relazionale o esperienze passate difficili.

Da quello che racconti, sembra che nella tua relazione ci sia un senso di tranquillità e connessione, ma anche una mancanza di emozioni intense che ti porta a riflettere sul significato di ciò che stai vivendo. È importante considerare che ogni relazione ha il proprio ritmo e non tutte iniziano con forti sentimenti o passioni travolgenti; spesso, la serenità iniziale può rappresentare una base solida su cui costruire qualcosa di più profondo. Tuttavia, il dubbio che descrivi, legato alla possibilità di vivere questa relazione solo per comodità o per evitare la solitudine, è un elemento da esplorare.

Ciò che potrebbe essere utile è riflettere insieme su alcune domande:

Quali sono i vostri desideri e aspettative per questa relazione?
Cosa significa per entrambi il voler stare insieme, al di là del comfort e della tranquillità?
Cosa accade dentro di voi quando pensate al futuro con questa persona?
Spesso, le emozioni possono evolversi nel tempo, ma è fondamentale anche ascoltarsi e concedersi lo spazio per comprendere ciò che si prova realmente, senza forzature. Se la situazione ti genera ansia o confusione, confrontati con un professionista potrebbe offrirti un'occasione preziosa per esplorare questi sentimenti, acquisire maggiore chiarezza e lavorare su eventuali blocchi emotivi o paure legate alle relazioni.

Rivolgersi a uno specialista sarebbe utile e consigliato per approfondire questa situazione e affrontare con maggiore serenità il percorso relazionale.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentilissima, direi che provare tranquillità, sentirsi a proprio agio, pensare all'altro quando si è distanti, desiderare di abbracciarsi, essere contenti di incontrarsi, temere un rifiuto del partner, è tanta roba e non la svaluterei dicendo di non provare "nulla"! Sicuramente le esperienze spiacevoli ci fanno tenere su la guardia per evitare un ulteriore dispiacere ma quello che provate mi sembra un sentimento che vi gratifica e che merita di essere esplorato. Relazioni affettive mature si costruiscono nel tempo e per questo la invito a cercare con minore timore ciò che questo legame rappresenta per entrambi. Cari saluti.
Leggendo il tuo messaggio emerge ancora una volta l'ansia o, meglio, la pre-occupazione: ti stai pre-occupando, cioè ti stai occupando prima di una cosa che non è ancora accaduta. La relazione è iniziata da poche settimane, un tempo in cui non è ancora nulla chiaro, certo e consapevole. Vivi le emozioni nel presente nel modo in cui le vivi, non proiettarti nel futuro. Le relazioni non sono prevedibili, soprattutto dopo un tempo così piccolo. Vivi le emozioni piacevoli che hai descritto quando state insieme nel presente: il bene, la tranquillità e la serenità. Il tempo ti farà capire di più
Buongiorno. Quello che descrive è un momento importante e delicato nella sua vita affettiva. La relazione che sta vivendo sembra essere caratterizzata da una serenità che entrambi riconoscete come nuova rispetto alle vostre esperienze passate, ma anche da una mancanza di sentimenti profondi che vi porta a interrogarvi sul suo significato. È positivo che abbiate avuto una conversazione aperta e sincera, poiché la comunicazione è alla base di qualsiasi rapporto sano.
È possibile che le vostre esperienze precedenti, unite a un’ansia relazionale, abbiano contribuito a creare una sorta di "blocco emotivo" come meccanismo di difesa. La tranquillità che state provando potrebbe essere una risposta a una relazione che percepite come sicura e priva di conflitti, ma è altrettanto comprensibile che vi chiediate se questa serenità sia sufficiente per alimentare un legame profondo nel tempo.
Darsi tempo per conoscersi meglio e vivere questa relazione con spontaneità potrebbe aiutarvi a capire se il legame può evolvere verso una maggiore intimità emotiva e sentimentale. Tuttavia, è importante ascoltare i propri bisogni e riflettere su cosa significhi per voi una relazione soddisfacente. Chiedersi se state insieme per reale affetto o per paura di non trovare altro è una riflessione preziosa e merita attenzione.
Le consiglio di considerare il supporto di uno psicologo, meglio se esperto in dinamiche relazionali. Questo percorso potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, a comprendere meglio i suoi desideri e a trovare maggiore sicurezza nelle relazioni. Se lo desidera, anche un confronto di coppia potrebbe essere utile per approfondire insieme questi aspetti.
Con il giusto supporto, potrà affrontare le sue preoccupazioni con maggiore serenità e chiarezza.
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità le tue riflessioni. La situazione che descrivi è davvero complessa, ma è anche molto umana e comprensibile. Sembra che tu e la persona con cui stai vivendo questa relazione stiate cercando di capire cosa significhi davvero stare insieme, specialmente dopo esperienze passate che vi hanno influenzato. È positivo che abbiate avuto una conversazione aperta e che vi siate trovati d’accordo sul voler vivere una relazione che parta dalla tranquillità, anche se non ci sono ancora forti sentimenti romantici.

Le emozioni nelle relazioni non sempre si sviluppano in modo lineare o immediato, e non è raro che inizialmente ci sia una sensazione di calma e comfort, senza la "passione" che spesso ci si aspetta all'inizio di una storia. A volte, la tranquillità è proprio il primo passo per costruire una connessione più profonda, anche se può essere difficile non farsi influenzare dai dubbi o dall’ansia di non provare subito qualcosa di forte.

Il fatto che vi sentiate a vostro agio e che ci sia una volontà reciproca di continuare a frequentarvi, pur senza forti emozioni al momento, può essere un segno che state costruendo una base solida su cui lavorare. A volte, l'ansia o la paura del rifiuto può rendere difficile vivere con serenità un periodo iniziale di calma, ma spesso è proprio in questi momenti che si ha la possibilità di "riscrivere" la propria esperienza affettiva, mettendo da parte le paure legate al passato.

Il blocco che senti potrebbe essere una risposta difensiva a esperienze dolorose precedenti, e sì, è possibile che con il tempo si sblocchi qualcosa. A volte, infatti, le emozioni si sviluppano piano piano, senza forzature, e con il giusto tempo e le giuste esperienze insieme, potrebbe esserci una maggiore apertura. Non è detto che debba esserci subito una "scintilla", e non tutte le relazioni devono iniziare con una grande passione per essere significative.

L'importante è che entrambi vi sentiate rispettati, ascoltati e a vostro agio nel percorso che state facendo insieme, anche se ancora non è chiaro dove vi porterà. Il fatto che tu abbia la consapevolezza dei tuoi sentimenti e che tu stia cercando di capire se ciò che provi è legato all'ansia o se sta nascendo qualcosa di più profondo, è già un passo importante.

Ti consiglio di continuare ad esplorare questo rapporto con pazienza, senza pressioni. Rimanere aperti alle proprie emozioni, senza forzare le cose, è un atteggiamento che può portare a una relazione sana e autentica. Non c’è una formula unica, ma ascoltare te stessa e il tuo partner, e permettere che il tempo faccia il suo corso, potrebbe davvero aiutarti a capire se e come qualcosa possa evolversi.
Credo che lei abbia fatto una buona analisi della situazione e che quindi probabilmente in questa situazione l'ansia stia giocando un ruolo preponderante per cui potrebbe essere buono, probabilmente per entrambi, capire bene, grazie anche ad un eventuale percorso terapeutico, come e quando attivate sentimenti di ansia all'interno della relazione in modo da potersi rispondere in maniera esaustiva all'interessantissima domanda che si pone.
buongiorno, è possibile che il bisogno di avere qualcuno accanto è più forte della paura della solitudine che potrebbe provare e quindi un angoscia insopportabile. Sarebbe da approfondire cosa la spinge a non voler star sola e quali "ombre" nasconde un rapporto tappo.

Dott Francesca R casinghini
Gentile utente , forse sta parlando di una paura ad approfondire. Io punto è che se si ha paura in due si rischia di non progredire, di restare fermi ecco perché si è angosciata quando lui le ha confermato il suo stesso vissuto facendo emergere delle angoscie abbandoniche. Partirei dall ipotesi di questa ultima paura. Cordialmente, giada di verolo
La situazione che descrive è senz’altro complessa e, al tempo stesso, molto umana. Si trova a vivere una relazione in cui i sentimenti sembrano essere caratterizzati da una tranquillità e un’assenza di intensità emotiva che potrebbe farla sentire confusa e in cerca di risposte. È comprensibile che si stia interrogando sulla natura di questa connessione e sul suo futuro. Un punto importante da considerare è che le relazioni non seguono un unico percorso predefinito. Non tutte le storie d’amore nascono con un’intensità travolgente; a volte, come sembra accadere nella sua esperienza, si sviluppano su basi più tranquille e graduali. In questo senso, è possibile che il “blocco” di cui parla sia in parte legato alle esperienze passate che sia lei sia il suo partner avete vissuto. Questi trascorsi, fatti di difficoltà a sentirsi adeguati e di ansia nelle relazioni, possono aver portato entrambi a costruire delle difese emotive per proteggervi dal rischio di soffrire. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che sta accadendo potrebbe essere analizzato come una combinazione di schemi di pensiero pregressi, ansie relazionali e una percezione ancora incerta delle emozioni. La vostra scelta di considerarvi reciprocamente “sicuri” potrebbe rappresentare una risposta al bisogno di stabilità e conforto, soprattutto se entrambi avete faticato a trovarli in passato. Tuttavia, questo bisogno di sicurezza potrebbe talvolta essere interpretato come “piattezza emotiva,” mentre invece è possibile che, sotto questa superficie di tranquillità, ci sia del potenziale che potrebbe emergere col tempo. La domanda cruciale che pone è se questa sensazione di calma possa evolversi in qualcosa di più profondo. La risposta non è univoca: per alcune coppie, la connessione emotiva si rafforza con il tempo, man mano che si sviluppa la fiducia e si superano le difese emotive; per altre, invece, il rapporto rimane un porto sicuro, ma non evolve verso una relazione più appagante dal punto di vista sentimentale. Una strada che potrebbe considerare per comprendere meglio la situazione è quella di esplorare, insieme al suo partner, il significato che attribuite a questa relazione. Che cosa cercate l’uno nell’altro? Quali sono i vostri bisogni emotivi e affettivi, e sentite che l’altro possa soddisfarli? Potreste provare a fare insieme delle esperienze nuove, che rompano la routine e vi permettano di scoprire lati di voi stessi ancora inesplorati, osservando come reagite emotivamente. Inoltre, la presenza di ansia potrebbe giocare un ruolo importante. L’ansia di essere rifiutati o di non essere “abbastanza” in una relazione può spingere a mettere in dubbio i propri sentimenti e quelli dell’altro. Lavorare su queste emozioni, magari con il supporto della terapia, potrebbe aiutarvi a ridurre le difese emotive e a esplorare cosa provate davvero quando vi lasciate andare, senza paura. È importante, infine, rispettare i vostri tempi e non giudicarvi per ciò che sentite (o non sentite). Le relazioni si costruiscono su un terreno di accettazione reciproca e autenticità, e il fatto che vi stiate interrogando su queste dinamiche è un segnale positivo della vostra volontà di capirvi e di dare una direzione consapevole al vostro legame. La invito a riflettere su come questa relazione la fa sentire nella quotidianità: si sente rispettata, vista, compresa? Sono questi gli aspetti fondamentali che possono aiutare a valutare se la tranquillità che prova ora può evolversi in una connessione più profonda e appagante. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno gentile Utente, la situazione che descrive è sicuramente complessa, ma anche interessante perché mette in luce il modo in cui i due partner, lei e il suo ragazzo, si stanno confrontando con le proprie emozioni e con la costruzione di una relazione affettiva. È normale che, in una prima relazione, ci siano molti dubbi e che ci si interroghi su cosa si prova, su cosa sia "giusto" o "normale" sentire, e su quali aspettative nutrire. Il fatto che abbiate condiviso apertamente i vostri sentimenti e dubbi è un buon punto di partenza, poiché la comunicazione è fondamentale per comprendere meglio voi stessi e il rapporto che state costruendo.

Il sentimento di tranquillità e il senso di agio che provate possono essere segnali di un legame potenzialmente positivo, soprattutto considerando che entrambi avete un passato di difficoltà e ansie legate alle relazioni. È possibile che il vostro bisogno di sentirvi sicuri e al riparo dall'ansia abbia momentaneamente "congelato" alcune emozioni più intense, come l'innamoramento o l'entusiasmo iniziale, ma questo non significa necessariamente che la relazione non abbia valore o che non possa evolversi.

Tuttavia, è altrettanto importante distinguere tra una sensazione di serenità che può essere la base di un legame sano e una mancanza di coinvolgimento emotivo più profondo. Provare tranquillità è sicuramente un buon punto di partenza, ma se a questa non si aggiungono altre emozioni nel tempo, potrebbe essere utile chiedersi se la relazione sia effettivamente appagante per entrambi o se rappresenti più una forma di conforto reciproco.

Riguardo alla possibilità che ci sia un "blocco", è plausibile che le vostre esperienze passate vi abbiano spinto a proteggervi inconsciamente da emozioni troppo intense o destabilizzanti, scegliendo una modalità relazionale più contenuta. Con il tempo e con la costruzione di una maggiore fiducia reciproca, potrebbe emergere qualcosa di più profondo, ma non c'è garanzia che ciò accada. Quello che è importante è monitorare come vi sentite entrambi nel tempo: se il desiderio di vedersi, di stare insieme e di condividere cresce, la relazione potrebbe evolvere in una direzione più appagante. Se invece il sentimento rimane immutato e voi stessi iniziate a sentirvi limitati o insoddisfatti, potrebbe essere un segnale che la relazione non sta portando alla crescita personale e affettiva che desiderate.

L'ansia legata alla possibilità di rifiuto che sente è del tutto comprensibile. Sapere che lui prova gli stessi dubbi può aver amplificato questa insicurezza, ma è importante ricordare che l'amore e le relazioni non seguono uno schema rigido. Ogni rapporto ha un percorso unico e non sempre c'è una risposta immediata o definitiva su cosa sia "giusto" o "sbagliato".

Le suggerirei di continuare a comunicare apertamente con il suo partner, osservando come evolve il vostro legame nel tempo. Permettetevi di esplorare la relazione senza pressioni e cercate di vivere il presente, anziché focalizzarvi troppo su un'idea di "dovere" o su aspettative future. Questo vi aiuterà a capire se quello che state costruendo è qualcosa che vi soddisfa pienamente o se rappresenta una tappa importante, ma non definitiva, nel vostro percorso personale.

Dott. Luca Vocino
Salve car, il punto focale della situazione è questa anzi che genera distacco dalle vostre emozioni. Entrambi spaventati del rifiuto attuate questa manovra. Io credo che se non ci fossero i giusti presupposti non sareste, nella condizione in cui siete, neanche a mettervi assieme, poiché i distacco emotivo genera spesso disinteresse. Lavorare il frate uno spazio in cui potervi esternare autenticamente, consci di potervi “perdere”, ma consapevoli ora del desiderio di stare assieme.
Consiglio ad entrambi di trovare momenti e persone con cui iniziare ad esternare il vostro mondo interiore. Per intimità con l’altro c’è bisogno di intimità con se stessi.
Dottoressa Anna Elena Comune
Salve, data la complessità della situazione la invito a intraprendere un percorso psicologico per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.

Dott. Fiori
Buongiorno,
grazie per aver condiviso una situazione così delicata e complessa. Dalle sue parole emerge una grande riflessione sulla relazione che sta vivendo, e questa consapevolezza è già un primo passo importante.

La tranquillità e il sentirsi a proprio agio con l'altro possono essere basi valide, soprattutto se entrambi venite da esperienze di ansia e difficoltà nel relazionarvi.

Potrebbe essere utile riflettere su ciò che vi spinge a stare insieme e su come vi sentite realmente quando siete con l'altro. Se le ansie e i dubbi dovessero persistere, valutare un supporto professionale potrebbe aiutarvi a comprendere meglio voi stessi e la relazione.

Resto a disposizione se volesse approfondire o fissare un appuntamento.
Dott. Giacomo Cresta
Buonasera! Partirei col dire che non c'è un "giusto" modo di stare in una relazione. Ci sono persone che si vogliono molto bene e a cui questo basta, l'importante è che sia un modo condiviso, che entrambi scegliete quotidianamente, per il resto, ogni coppia ha il suo. Tuttavia, quel che mi sembra di comprendere da ciò che scrive è che lei effettivamente accusa in qualche modo una mancanza di sentimenti più forti di quelli che sente nei confronti di questa persona; in tal caso, forse è opportuno riflettere su cosa lei voglia davvero. La sua domanda non può avere una risposta ad oggi: cosa succederà ve lo può dire solo il tempo, magari i vostri sentimenti cambieranno o magari no. Ciò che credo sia importante è provare a comprendere cosa realmente voglia in questo momento, perchè temo che ragionare sulla base di evoluzioni future non sia possibile, non sapendo effettivamente come potrebbe andare. E' una relazione che le da beneficio nonostante tutti i nonostante? Nonostante non provi determinati sentimenti e nonostante non li provi neanche il partner? Si ascolti, qualsiasi sia la risposta che le viene in mente, anche se dovesse essere molto difficile da accettare.

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