Buongiorno a tutti, volevo esporre la mia situazione che mi sta affliggendo da diversi anni. Ho un d
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Buongiorno a tutti, volevo esporre la mia situazione che mi sta affliggendo da diversi anni. Ho un dolore a livello inguinale che mi impedisce di fare qualsiasi sport, anche stretching, da circa 3/4 anni, ultimamente mi sta rendendo difficoltoso anche camminare in certi momenti della giornata.
Tutto iniziò 5 anni fa circa lamentando un dolore testicolare bilaterale, era varicocele. Mi sono sottoposto a 2 interventi di scleroembolizzazione, a dx e a sx, in entrambi recidiva. Allora ho eseguito molti altri esami che potessero interessare la zona pubica/testicolare, tutti negativi, eccetto la clamidia per la quale ho fatto un ciclo di antibiotici grazie ai quali è sparita. Tuttavia il dolore persisteva, ho provato di tutto tra cui anche l'agopuntura (sia in agopuntura che in una delle prime visite che avevo svolto avevano accennato a dei noduli a livello inserzionale, tra il bacino e la gamba). Il varicocele era diminuito di grado, ma comunque persisteva ed essendo l'unica disfunzione trovata, insieme al urologo ho deciso di effettuare l'intervento chirurgico. Il chirurgo mi aveva avvisato che il dolore poteva non essere dovuto al varicocele, ma data la negatività di tutti gli altri esami e lamentando dolore, ho deciso di sottopormi al intervento. L'intervento è riuscito, il varicocele è sparito, tuttavia durante la convalescenza di circa 3 mesi un po di dolore ancora lo avvertivo. Ho sempre fatto fatica a stare fermo senza attività fisica, tranne durante questi tre mesi ovviamente. Alla fine di essi non stavo ancora benissimo, l'attività fisica l'ho ripresa gradualmente da solo. Dopo 5 mesi dal intervento il dolore era sparito. Dopo circa 18 mesi dal intervento (passati ad allenarmi per i fatti miei), ho deciso di iscrivermi in palestra e sono bastate 3 settimane per la ricomparsa del dolore. Ho smesso subito, varicocele negativo, ma dopo qualche mese ho scoperto essere pubalgia. Sono passati 2 anni da allora ed ancora ho dolore. L'ecografia testimonia che oltre agli adduttori è infiammato anche l'osso pubico, ho fatto fisioterapia, osteopatia, laser, tecar ma il dolore persiste e si fa più accentuato la mattina dopo che vado in bagno (questo accadeva anche ai tempi del varicocele) tanto da impedirmi non solo lo sport (che eccetto qualche esercizietto non faccio più da tempo), ma anche una semplice camminata.
Mi è rimasta la "speranza" solo in un eventuale intervento chirurgico, la cosa mi deprime abbastanza, ma se è l'unica soluzione lo farei.
Spero possiate dedicarmi 5 minuti della Vostra attenzione.
Non saprei in quale "specializzazione" del forum chiedere questo aiuto/consiglio, ditemi se ho sbagliato specialista
Grazie a tutti.
Tutto iniziò 5 anni fa circa lamentando un dolore testicolare bilaterale, era varicocele. Mi sono sottoposto a 2 interventi di scleroembolizzazione, a dx e a sx, in entrambi recidiva. Allora ho eseguito molti altri esami che potessero interessare la zona pubica/testicolare, tutti negativi, eccetto la clamidia per la quale ho fatto un ciclo di antibiotici grazie ai quali è sparita. Tuttavia il dolore persisteva, ho provato di tutto tra cui anche l'agopuntura (sia in agopuntura che in una delle prime visite che avevo svolto avevano accennato a dei noduli a livello inserzionale, tra il bacino e la gamba). Il varicocele era diminuito di grado, ma comunque persisteva ed essendo l'unica disfunzione trovata, insieme al urologo ho deciso di effettuare l'intervento chirurgico. Il chirurgo mi aveva avvisato che il dolore poteva non essere dovuto al varicocele, ma data la negatività di tutti gli altri esami e lamentando dolore, ho deciso di sottopormi al intervento. L'intervento è riuscito, il varicocele è sparito, tuttavia durante la convalescenza di circa 3 mesi un po di dolore ancora lo avvertivo. Ho sempre fatto fatica a stare fermo senza attività fisica, tranne durante questi tre mesi ovviamente. Alla fine di essi non stavo ancora benissimo, l'attività fisica l'ho ripresa gradualmente da solo. Dopo 5 mesi dal intervento il dolore era sparito. Dopo circa 18 mesi dal intervento (passati ad allenarmi per i fatti miei), ho deciso di iscrivermi in palestra e sono bastate 3 settimane per la ricomparsa del dolore. Ho smesso subito, varicocele negativo, ma dopo qualche mese ho scoperto essere pubalgia. Sono passati 2 anni da allora ed ancora ho dolore. L'ecografia testimonia che oltre agli adduttori è infiammato anche l'osso pubico, ho fatto fisioterapia, osteopatia, laser, tecar ma il dolore persiste e si fa più accentuato la mattina dopo che vado in bagno (questo accadeva anche ai tempi del varicocele) tanto da impedirmi non solo lo sport (che eccetto qualche esercizietto non faccio più da tempo), ma anche una semplice camminata.
Mi è rimasta la "speranza" solo in un eventuale intervento chirurgico, la cosa mi deprime abbastanza, ma se è l'unica soluzione lo farei.
Spero possiate dedicarmi 5 minuti della Vostra attenzione.
Non saprei in quale "specializzazione" del forum chiedere questo aiuto/consiglio, ditemi se ho sbagliato specialista
Grazie a tutti.
Salve è solo un ipotesi ma i suoi sintomi potrebbe essere dovuti ad un problema di nervi. Le suggerisco una visita da un fisioterapista esperto in terapia manuale per valutare se effettivamente il problema potrebbe essere dato da una disfunzione lombo-sacrale. Saluti
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salve, la sua situazione sembra complessa però attraverso la valutazione pratica sicuramente si può individuare la disfunzione muscolo scheletrica o vertebrale che influisce sul dolore nevralgico. nel corpo umano esistono dei muscoli come per esempio l'ileopsoas che possono creare sintomi a distanza come il dolore inguinale, la cruralgia, la coxalgia o altro. un accurata visita osteopatica potrebbe esserle utile!
Buonasera,
Il suo quadro è complesso ma, nonostante questo, dovrebbe essere possibile identificare le cause che ancora sono presenti e che intervengono nel problema attuale. Ha risolto le due patologie (vascolare e batterica) ma, avendo subito un nuovo peggioramento dopo l’incremento dell’attività in palestra, è probabile che il problema muscolo-scheletrico esista e generi il suo dolore inguinale. L’ecografia conferma ciò che è la risultante del problema ma, per comprendere meglio i meccanismi sottostanti occorre una valutazione specifica del distretto lombo-pelvico e delle coxo-femoali (le due anche).
Mi rimane il dubbio sul tipo di intervento chirurgico le abbiano prospettato.
Per ora non posso aggiungere altro, se le occorre nessun problema da parte mia per un orientamento più specifico dopo una breve e libera conversazione telefonica finalizzata a qualche domanda diretta, per comprendere meglio.
Nell’attesa eviti il rinforzo addominale: specialmente gli esercizi detti per gli “addominali bassi”, nonché tutti quelli simili in cui la coscia non sia mantenuta ferma a 90° di angolo con l’addome.
Un saluto
Il suo quadro è complesso ma, nonostante questo, dovrebbe essere possibile identificare le cause che ancora sono presenti e che intervengono nel problema attuale. Ha risolto le due patologie (vascolare e batterica) ma, avendo subito un nuovo peggioramento dopo l’incremento dell’attività in palestra, è probabile che il problema muscolo-scheletrico esista e generi il suo dolore inguinale. L’ecografia conferma ciò che è la risultante del problema ma, per comprendere meglio i meccanismi sottostanti occorre una valutazione specifica del distretto lombo-pelvico e delle coxo-femoali (le due anche).
Mi rimane il dubbio sul tipo di intervento chirurgico le abbiano prospettato.
Per ora non posso aggiungere altro, se le occorre nessun problema da parte mia per un orientamento più specifico dopo una breve e libera conversazione telefonica finalizzata a qualche domanda diretta, per comprendere meglio.
Nell’attesa eviti il rinforzo addominale: specialmente gli esercizi detti per gli “addominali bassi”, nonché tutti quelli simili in cui la coscia non sia mantenuta ferma a 90° di angolo con l’addome.
Un saluto
Salve in alcuni casi dei blocchi articolari a livello della caviglia possono comportare uno squilibrio a livello inguinale/anca dovuto a postura sbagliata.. consigliato un controllo da un Fisioterapista Osteopata
Buongiorno, la complessità del suo caso merita una altrettanto accurata valutazione. Peggiorando la sintomatologia durante attività fisica dal momento in cui ha ricominciato a frequentare la palestra, sarebbe opportuno considerare ogni esercizio fatto e capire la meccanica che la porta a sviluppare dolore. Così facendo potrebbe riuscire a risalire alla causa del problema, o quantomeno ad identificare tutto quanto peggiora la situazione così da poterlo evitare. Non avendo descritto che tipo di trattamento le è stato sottoposta dall'Osteopata, potrebbe indagare con il professionista a cui fa riferimento per capire se e come sono state indagate eventuali tensioni viscerali o aderenze cicatriziali, conseguenti agli interventi fatti, che potrebbero inficiare fortemente sul modo in cui il suo fisico lavora durante lo sport: questo sarebbe indubbiamente di aiuto al fisioterapista per capire quali esercizi evitare.
Saluti e buona guarigione.
Saluti e buona guarigione.
Buongiorno, il caso è sicuramente complesso, per cui meriterebbe sicuramente molta attenzione ed accuratezza una futura valutazione. Non sappiamo quali tipologie di trattamenti le sono stati proposti in passato, ma con un varicocele negativo e un peggioramento a seguito dell'attività fisica il problema potrebbe facilmente essere muscolo-scheletrico, da individuare funzionalmente nei movimenti che esegue e come li esegue. In secondo luogo i carichi di lavoro a cui sottopone il fisico durante lo sport. Se è vero che è stata diagnosticata una pubalgia, l'iter terapeutico migliore è quello di eseguire un progressivo rinforzo delle strutture che concorrono alla pubalgia, ma per questo deve necessariamente essere inquadrato da un fisioterapista specializzato in ambito muscolo-scheletrico. Non escludo un coinvolgimento del pavimento pelvico, dati i sintomi che vengono in bagno. Buona giornata!
Ciao, sicuramente il suo quadro molto complicato merita un’accurata valutazione, le consiglierei un professionista esperto in riabilitazione del pavimento pelvico per poter indagare meglio organi pelvici e struttura pelvica, attraverso esercizio terapeutico specifico, lavoro addominale e cicatriziale e buona terapia manuale potrebbero aiutarla a risolvere il suo problema .
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
cordialmente
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