Buongiorno a tutti, volevo chiedere il parere di voi specialisti su un problema che mi affligge già

19 risposte
Buongiorno a tutti, volevo chiedere il parere di voi specialisti su un problema che mi affligge già anni. Tutto cominciò un inverno di 4 anni fa in cui cominciai a sentire degli scricchiolii alla mandibola, in primavera dello stesso anno invece mi si serrò completamente per un paio di giorni, finchè, forzandola, riuscii a sbloccarla. I mesi dopo li passai tranquilla, pensando che il problema si fosse risolto, ma invece si ripresentò in forma più "aggressiva": non avevo più il problema della mandibola che si bloccava, ma sentivo scricchiolii, mentre parlavo e mentre mangiavo, e i muscoli di tutto il corpo cominciai a sentirli tesi e rigidi, soprattutto nella parte alta della schiena e nel collo, ma anche su braccia e gambe. Mi accorsi che ormai non riuscivo più a muovermi con scioltezza, come se camminassi, mangiassi, o svolgessi qualsiasi altra azione a tratti e a scatti. Il problema al giorno d'oggi persiste, peggiorando sempre di più.
Mi hanno consigliato di cominciare a fare sport per sentirmi più sciolta, e la rigidità muscolare sembrava affievolirsi pian piano, ma ormai nemmeno quello mi aiuta. Ho fatto tutte le analisi ed esami possibili e immaginabili, ma risulto più sana di un pesce, con tutti i valori nella norma.
Inoltre, non so se possa essere collegato, ma nello stesso inverno in cui la mandibola cominciò a scricchiolare, si manifestò sul mio viso, sulla schiena, e sul petto, un tipo di acne cistica più o meno grave.
Tutto questo potrebbe essere un sintomo psicosomatico? Cosa potrei fare e chi potrei vedere?
Gentile Utente, mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo. Se dal punto di vista medico sono state escluse cause organiche, potrebbe esserle d’aiuto intraprendere un percorso di psicoterapia, che oltre a comprendere l’eventuale origine psicologica della sua “tensione muscolare” potrebbe anche apprendere delle tecniche di rilassamento.
Un cordiale saluto

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Gentile lettrice, i sintomi che descrive sono sicuramente invalidanti. A volte i medici non riescono a capire la.causa.organica dei problemi e allora liquidano la questione come psicosomatica, senza fare consulti con altri medici. Secondo il mio modo di vedere tutte le malattie hanno cause psicologiche e somatiche. Io non sono un medico, ma mi è capitato di avere in terapia una.persona con disturbi simili ai suoi e dopo anni è riuscita ad avere una diagnosi, mi sembra fosse distonia cervicale, non sto affermando che sia questo, però le sue parole mi hanno fatto pensare a quella persona...
Lei ha avuto giovamento dai trattamenti medici combinati con la.psicoterapia.
Le auguro di trovare presto qualcuno che sappia aiutarla.
Un saluto
Claudia m
Buonasera, immagino quanto sia doloroso per lei avere a che fare con una serie di sintomi, che non sono stati collocati all'interno di un quadro diagnostico e che quindi non fanno che rinforzare una serie di fantasie, certamente alla base di ansie e angosce quotidiane. penso che un aiuto psicologico potrebbe comunque aiutarla a fronteggiare la situazione emotiva di sofferenza che si trova peraltro da anni a fronteggiare. Le sono vicina e spero che possa trovare l'aiuto che merita. un caro saluto
Carissima, leggendola mi stavo chiedendo: perchè non provare ad allontanarsi dalla ricerca di una causa e provare magari a riflettere e conoscersi meglio, su altri aspetti? Forse l'origine potrebbe essere qualcosa ancora di poco consapevole tale per cui non visto, non sentito?
Potrebbe trattarsi di somatizzazioni, certamente. Quando la nostra mente è insofferenza e non è ascoltata, dà spazio al nostro corpo per farsi sentire.Provi a rivolgere l'ascolto più alla sua psiche che al suo soma, chissà che non abbia qualcosa di più significativo da dirla.
Sono certa che riuscirà a trovare la giusta chiave di lettura.
Un affettuoso saluto
Gentile Signora sulla base delle sue indicazioni è possibile solo avanzare delle ipotesi in quanto nella sua nota mancano delle informazioni che possono essere molto importanti. Ad esempio, in merito al blocco della mandibola non fornisce elementi relativi al consulto con un medico che sicuramente avrà fatto nell’immediatezza di questo evento. Relativamente alla rigidità muscolare si può solo affermare che questa può anche essere un sintomo ricollegabile ad un vissuto su base psicologica. Pensi ad esempi a cosa succede quando un soggetto si sta apprestando a mette in atto un comportamento fortemente aggressivo. Per rispondere alla sua domanda sulla possibilità che si tratti di un sintomo psicosomatico le ricordo che le malattie psicosomatiche sono state oggetto di lavori scientifici per molto tempo specie nell’ambito delle teorie psicodinamiche. In particolare sono stati molto seguiti i lavori di Franz G. Alexander che attualmente non suscitano più lo stesso interesse in ambito scientifico. Sicuramente potrà trovare facilmente una copia di un suo celebre libro (Alexander F. G., Medicina Psicosomatica, Giunti-Barbera, Firenze, 1951) ma le devo ricordare che questo tentativo di coniugare l’approccio fisiologico delle Teorie dello Stress con l’orientamento psicoanalitico non suscita più molto interesse fra gli esperti. In ogni caso le confermo che fra le varie affezione ricollegabili a fattori psicosomatici rientravano anche alcune alterazioni articolari. Ritornando alla sua domanda si solo ritenere una ipotesi da valuta la possibilità di una causa psicologica che provoca alcuni sintomi che lei indica, ma si tratta solo di una ipotesi che può trovare una sua validità solo se non esistono delle cause organiche che posso spiegare i sintomi che indica. Quindi da valutare con molta cautela. In situazioni come quella che lei descrive nella sua nota è una buona prassi escludere possibili cause organiche e solo in questo caso considerare che ci si trovi in presenza di un disagio su base psicologica. Sicuramente il suo medico di fiducia le saprà dare indicazioni in merito ad una struttura polispecialistica anche universitaria dove chiedere un consulto medico. In ogni caso il tenore delle sua nota è tale da sottoporre alla sua attenzione la possibilità di un consulto con un psicoterapeuta per valutare la portata del disagio psicologico legato a questa sua condizione. Concludo ricordandole che può anche valutare la possibilità di chiedere una psicodiagnosi con l’uso di strumenti psicometrici, che comunque ha un certo costo economico, ma le sottolineo prima la necessità di escludere le possibili componenti organiche. Un cordiale saluto
Mi pare che abbia iniziato il percorso di trattamento del suo sintomo nel modo più corretto, escludendo qualsiasi causa medica. Anch'io quando mi occupo di questo tipo di problemi richiedo che un medico o dei medici escluda o escludano una causalità organica, solo a quel punto a mio parere si può aprire il campo dello psichico. Il problema che lei porta più che di natura psicosomatica a prima vista sembrerebbe un sintomo di conversione, il che fa molta differenza, in quanto non si tratta di uno scaricamento immediato della pulsione e dell'angoscia nel corpo, che nella psicosomatica viene veramente intaccato a livello strutturale, non solo funzionale, ma di un conflitto o fantasia inconscia che parla attraverso il corpo: in questo caso la pulsione passa attraverso una simbolizzazione (inconscia) e il sintomo ha valore metaforico. Uno psicoanalista potrebbe aiutarla a decifrare il senso del sintomo, che parla attraverso una chiusura. Tramite la decifrazione e la relazione analitica le dinamiche "tengono in piedi" il sintomo possono essere sciolte. Tra l'altro potrebbe essere molto interessante per lei comprendere questa parte di sè che si esprime in questo modo ed eventualmente rintracciare, tramite il significante espresso dal sintomo, qualche tratto di personalità che ha a che fare con il sintomo (il sintomo si dà sempre nel contesto di un'organizzazione di personalità). Buone vacanze!
Buonasera, le hanno già dato degli ottimi stimoli, mi permetto di suggerire uno specialista corporeo, in modo da coniugare un'analisi psicologica con un lavoro corporeo
Saluti
Massimiliano
Salve, credo che per lei sia importante intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere meglio ciò che le sta succedendo.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buongiorno, un sintomo fisico spesso ha dietro uno scenario più ampio e complesso, mente e corpo non sono due entità distinte e solo se consideriamo la persona nella sua complessità, superando questa divisione, possiamo avere la possibilità di comprendere il disagio che talvolta prende forma e si esprime attraverso il corpo. Escluse pertanto le cause organiche, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a tradurre e decifrare ciò che il suo corpo sta esprimendo.
Cordiali saluti Dott.ssa Pusceddu
Gent.ma, innanzitutto le suggerirei di chiedere un consulto medico per capire l'origine dei problemi alla mandibola e della acne. Sicuramente la situazione deve averle causato non poco stress e in questi casi è difficile capire se "nasce prima l'uovo o la gallina". Proverei dunque a percorrere entrambe le strade, quella del consulto medico per chiarire il peso della componente fisica, e quella psicologica per gestire lo stress correlato. Un caro saluto
Buongiorno.
Emozioni trattenute possono manifestarsi a livello corporeo.
Rabbia, paura, tristezza e altro spesso vengono represse perché vissute negativamente e invece di esternarle vengono compresse finché non si manifestano su altri livelli.
Consiglio una psicoterapia corporea dove si lavora sulle emozioni in modo integrato
Gentile utente, se gli esami di tipo medico che ha svolto le hanno dato riscontri negativi, possiamo presumere che la sua sintomatologia sia di stampo psicosomatico. Le consiglio un primo consulto con uno psicoterapeuta per capire quale possa essere la causa. Saluti
Salve. Certo la natura psicosomatica non è da escludere. Sarebbe opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia, meglio se a indirizzo cognitivo-comportamentale.
Cara utente, mi dispiace molto per il suo disagio. Difficile però diagnosticare un disturbo psicosomatico senza conoscere la sua storia. Potrebbero esserci stati degli episodi stressanti o dolorosi nella sua vita e in particolare in quel periodo?Scongiurata la causa organica potrebbe chiedere una consultazione psicologica.

Resto a disposizione.
Cordialmente Dott.ssa Francesca Tardio
Buongiorno Gentile Utente
mi dispiace per la Sua sofferenza,
ha giustamente indagato le cause organiche, un lavoro specifico, psicoterapia individuale, la potrebbe aiutare a comprendere se si tratta di somatizzazione.
a disposizione se necessario
Cordiali saluti
Dott.ssa meloni Federica Maura
Gentile utente di mio dottore,

spesso il corpo diviene bersaglio della mente, lo dimostra il fatto che i diversi esami da lei effettuati sono risultati negativi. Il suo disagio effettivamente potrebbe avere origine psicogena. Sarebbe opportuno poter effettuare dei colloqui approfondimento con uno psicologo per poter meglio capire cosa si cela dietro al suo malessere. Qualora ve ne fosse bisogno potrà poi intraprendere un percorso psicoterapico con l'obiettivo di poter risolvere la problematica da lei descritta.
In bocca al lupo per tutto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, se ha fatto tutto gli esami e non ci sono cause organiche di nessun tipo, l'indicazione è quella di una psicoterapia. Scelga uno psicoterapeuta e inizi un percorso. Può anche procedere, parallelamente, ad una valutazione con un neuropsichiatra.
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

Le consiglierei in primo luogo di rivolgersi a un odontoiatra che sia in grado di capire e correggere ciò che è avvenuto alla sua mandibola e che ha sicuramente avuto forti e negative ripercussioni sulle sue "catene muscolari".

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