Buongiorno a tutti, sono una mamma di 36 anni dopo l'ultima gravidanza (due anni fa) il mio umore è
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Buongiorno a tutti, sono una mamma di 36 anni dopo l'ultima gravidanza (due anni fa) il mio umore è sempre più cambiato.. Ho lasciato il lavoro perché non mi dava tempo per star con le mie figlie nonché ero molto stressata tra casa lavoro e famiglia. Pensavo fosse quello che mi provocava questo malumore.. Ma invece a distanza di un anno e tutto come prima.. Sono triste e mi sento come se non avessi combinato niente si buono salvo le mie bambine. Ho chiesto al mio medico di base de dovessi parlare con uno psicologo e invece mi ha dato un appuntamento per un primo colloquio con uno psichiatra. Non se se è una cosa negativa o positiva.

Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Diventare madri rappresenta una tappa non povera di significati e di continui adattamenti, a volte difficili da sostenere. Ritengo fondamentale e lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei tuoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
cordialmente, dott FDL
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Gentilissima, grazie per aver condiviso questa esperienza personale ed intima; è stata coraggiosa a chiedere "consiglio" al suo medico di base. Rivolgersi ad un professionista per un percorso psicologico in questo momento potrebbe aiutarla a far emergere le sue personali risorse per far fronte alla situazione, dare un significato al suo "malumore" per poterlo affrontare, entrando in contatto anche con le sue emozioni. Cordialmente dott.ssa Chiara Piazzolla

Salve, credo che per lei sia importante intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere meglio l'origine della sofferenza che prova.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori

Buongiorno gentile utente, chieda al suo medico perché pensa che abbia bisogno di uno psichiatra, magari ritiene che la sua depressione possa trarre beneficio da un supporto farmacologico. Questo però non significa che lei non abbia bisogno soprattutto di un sostegno dal punto di vista psicologico. È importante capire le cause del suo malessere se, ad esempio, lasciare il suo lavoro sia stata una rinuncia gravosa o magari dedicarsi solo alla famiglia può risultare un po’ demotivante. Noi tutti abbiamo le risorse necessarie ad affrontare le varie vicissitudini della vita, ma a volte il meccanismo si inceppa ed occorre un aiuto per sbloccarlo.
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti

Buongiorno signora, l'aspetto positivo è che lei abbia preso coscienza di un problema e che abbia chiesto aiuto per affrontarlo. Può capitare, dopo la gravidanza, di sentirsi come lei si descrive. La persistenza di queste emozioni di tristezza e insoddisfazione depongono a favore di un percorso psicoterapeutico che la potrà aiutare sicuramente a capire cosa le succede e a stare meglio.
Un caro saluto. Giovanna Pinto
Un caro saluto. Giovanna Pinto

Buongiorno, la gravidanza e il diventare madri, per quanto meraviglioso, può mettere in discussione e in conflitto della parti di sé difficili da integrare. La realizzazione personale, la necessità di stare con le proprie figlie ed essere anche mamme, oltre che donne e lavoratrici. Credo che la possibilità di dare un senso e un significato alle proprie scelte tocchi delle dinamiche profonde che hanno a che fare con la sua identità e con la sua autostima. Lo psichiatra potrà capire meglio la situazione e indirizzarla da un professionista che possa aiutarla a comprendere l'origine dei suoi conflitti e del suo malessere.
Un caro saluto
Un caro saluto

Buonasera, la gravidanza è sicuramente un evento che modifica profondamente la vita di una donna e questo con i suoi lati positivi così come con le sue difficoltà, personalmente ritengo fondamentale una sinergia tra i professionisti della salute mentale in quanto utilizzano tecniche diverse ma a mio parere integrate se riescono a collaborare in maniera proficua. Immagino però che se ci si rivolge privatamente a dei professionisti, sia difficile sostenere il tutto da un punto di vista economico. Le consiglio pertanto di esporre eventuali sue remore al suo medico di base in modo da capire quale possa essere per lei l'intervento più adeguato, oppure confrontandosi direttamente con il professionista che le è stato consigliato. Ritengo comunque che, aldilà della necessità o meno di una terapia farmacologica, sia importante anche e soprattutto avere un supporto psicologico per il periodo che sta attraversando.
Resto a disposizione
Dott.ssa Sonia Ghirardelli
Resto a disposizione
Dott.ssa Sonia Ghirardelli

È sicuramente una cosa positiva, sei stata brava, hai capito che qualcosa non va e ti sei rivolta a un professionista di fiducia. Il medico di base avrà ritenuto opportuno farti avere un consulto con una figura più specifica, e ti ha consigliato uno psichiatra. La cosa non deve spaventarti, lo psichiatra ha gli strumenti per poter definire che tipo di aiuto potrebbe esserti maggiormente consono. Ci tengo però a sottolineare che questo consulto non esclude (anzi dovrebbe incoraggiare) che tu possa intraprendere un percorso di sostegno psicologico. Con questa modalità potresti trovare uno spazio tuo, dove sentirti accolta e compresa, per affrontare questa tristezza e riscoprire i tuoi aspetti positivi.

Gentile signora,
la nascita di un figlio, pur essendo un evento bellissimo, può creare stress e disorientamento perché rappresenta un cambiamento importante nelle abitudini e nello stile di vita. "Prendersi cura" di un bambino o di un neonato richiede un grande impegno sia emotivo che organizzativo, in particolare per una donna che deve riuscire a trovare il giusto equilibrio tra famiglia e il lavoro. Per questo, in questi momenti, può essere utile un sostegno psicologico. Un cordiale saluto
la nascita di un figlio, pur essendo un evento bellissimo, può creare stress e disorientamento perché rappresenta un cambiamento importante nelle abitudini e nello stile di vita. "Prendersi cura" di un bambino o di un neonato richiede un grande impegno sia emotivo che organizzativo, in particolare per una donna che deve riuscire a trovare il giusto equilibrio tra famiglia e il lavoro. Per questo, in questi momenti, può essere utile un sostegno psicologico. Un cordiale saluto

Salve,
da quello che scrive il suo malessere va avanti già da un po' di tempo ed ha provato a mettere in atto delle possibili strategie per migliorare la sua condizione ma non ha ottenuto i risultati che sperava. Il confronto con lo psichiatra potrà esserle utile per avere un quadro più chiaro di quello che sta accadendo e sarà lo psichiatra stesso a poterle consigliare uno Psicologo da contattare per ricevere un adeguato sostegno oppure uno Psicoterapeuta in cui sia necessario un intervento di psicoterapia. Il post parto è un moment delicato e complesso ed a volte possono insorgere problematiche relative all'umore in quel periodo che se opportunamente trattate possono essere superate positivamente.
da quello che scrive il suo malessere va avanti già da un po' di tempo ed ha provato a mettere in atto delle possibili strategie per migliorare la sua condizione ma non ha ottenuto i risultati che sperava. Il confronto con lo psichiatra potrà esserle utile per avere un quadro più chiaro di quello che sta accadendo e sarà lo psichiatra stesso a poterle consigliare uno Psicologo da contattare per ricevere un adeguato sostegno oppure uno Psicoterapeuta in cui sia necessario un intervento di psicoterapia. Il post parto è un moment delicato e complesso ed a volte possono insorgere problematiche relative all'umore in quel periodo che se opportunamente trattate possono essere superate positivamente.

Buonasera, penso che in questo momento sia importante per lei non sentirsi a disagio, sia verso se stessa sia verso i suoi figli. Il consiglio che posso darle è di contattare un professionista ed approfondire con lui il momento che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

Salve, il suo disagio e la sua difficoltà sono comprensibili. Innanzitutto non bisogna escludere un fattore importante, e cioè che effettivamente non è mai semplice per una donna conciliare casa, lavoro e famiglia. Si tratta di una circostanza rispetto alla quale ognuna si arrangia come può. Di fronte a questa difficoltà di fatto si sono aperte forse delle questioni che la riguardano più direttamente. Può considerare questa come un'occasione di rivedere alcune cose che non funzionano nella sua vita o delle quali non è contenta. Il pensare che non ha fatto altro di soddisfacente nella sua vita oltre le sue bambine può essere un punto di partenza per capire cosa non è andato e come poterlo realizzare in futuro. Le consiglierei di seguire, se vuole, il consiglio del suo medico di base ma di affiancare anche un primo colloquio psicologico. Penso che un lavoro di questo tipo le potrebbe essere maggiormente utile in base a ciò che domanda, anche con una certa chiarezza. La saluto cordialmente, Marina Montuori

Gentile Signora lei è libera di scegliere quale sia la strada migliore da percorrere. Come lei sicuramente saprà, un intervento psicoterapeutico effettuato da uno psicologo ha come limite quello di non far uso di psicofarmaci in quanto questi sono di esclusiva competenza medica. Sulla sola base delle sue indicazioni chiedere un consulto con uno psicoterapeuta sembra una buona possibilità. I passaggi teorici legati a questo consulto sono quelli legati alla comprensione delle ragioni che la spingono a mettere in atto i comportamenti e i vissuti che racconta e una valutazione delle possibili attività che mirano ad approfondire la conoscenza delle ragioni emotive che provocano questi risultati. Solitamente, questo porta ad un cambiamento degli equilibri e quindi una modifica della situazione psicologica. Ovviamente la scelta se indirizzarsi verso uno psicoterapeuta medico che può usare farmaci o verso uno psicoterapeuta psicologo che non li usa è solo sua. Un cordiale saluto

Buongiorno forse il suo medico ha valutato la necessità di un supporto farmacologico, per cui è necessario un consulto psichiatrico. In tale occasione avrà l'opportunità di fare tutte le domande in merito, ma ciò non esclude la possibilità di cercare uno spazio di lavoro psicologico.

Buongiorno,
posso solo immaginare quali difficoltà sta passando. Intanto è stata brava a chiedere aiuto, non tutti ci riescono!
Non si allarmi per la scelta del professionista, le consiglierei comunque di valutare un consulto con uno psicoterapeuta!
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
posso solo immaginare quali difficoltà sta passando. Intanto è stata brava a chiedere aiuto, non tutti ci riescono!
Non si allarmi per la scelta del professionista, le consiglierei comunque di valutare un consulto con uno psicoterapeuta!
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli

Cara utente,
Le consiglio, per comprendere appieno le motivazioni sottostanti questa infelicità, di intraprendere un percorso di supporto psicologico; e allo stesso tempo richiedendo al suo medico di base le motivazioni dell'invio da uno psichiatra.
Le consiglio, per comprendere appieno le motivazioni sottostanti questa infelicità, di intraprendere un percorso di supporto psicologico; e allo stesso tempo richiedendo al suo medico di base le motivazioni dell'invio da uno psichiatra.

Gentile utente di mio dottore,
mi chiedo sul senso dell’ invio che ha fatto il suo medico ad uno psichiatra, se sottintende l’emergere di altre dinamiche che lo giustificano.
Lei piuttosto, cosa sente di poter fare per se, quale è il suo bisogno? Ho la sensazione che la sua dimensione del “fare” attenga a quella degli altri, laddove sembra assurgere i bisogni e le esigenze degli altri. Lasciare il lavoro era quello che voleva?
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dottore Diego Ferrara
mi chiedo sul senso dell’ invio che ha fatto il suo medico ad uno psichiatra, se sottintende l’emergere di altre dinamiche che lo giustificano.
Lei piuttosto, cosa sente di poter fare per se, quale è il suo bisogno? Ho la sensazione che la sua dimensione del “fare” attenga a quella degli altri, laddove sembra assurgere i bisogni e le esigenze degli altri. Lasciare il lavoro era quello che voleva?
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dottore Diego Ferrara

Purtroppo la conoscenza approfondita di quale sia il ruolo dello psicologo nella relazione di aiuto è un ambito poco conosciuto dalla componente medica . Si affidi con tranquillità ad un professionista psicologo !

Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

Buongiorno, potrebbe esserle utile intraprendere una psicoterapia per dare voce a quello che sente, comprenderlo a fondo e gestirlo al meglio.
Saluti,
Dott.ssa Giancarli
Saluti,
Dott.ssa Giancarli

Gentile utente, dal suo scritto, emerge l’aver vissuto degli importanti cambiamenti nella sua vita (l’essere diventata mamma di due bambine e la fine della sua vita lavorativa con conseguente riorganizzazione delle altre sfere). Non sempre di fronte a questi cambiamenti riusciamo a gestirli al meglio, per cui, innanzitutto, le rimando la capacità di aver riconosciuto il suo malessere e il coraggio nella decisione di prendersene cura. Non conosciamo le motivazioni per cui il suo medico le ha consigliato uno psichiatra (che è un professionista, il cui intervento prevede, di solito, la prescrizione di farmaci) ma, trattandosi della sua salute psicologica, se ha delle remore, le consiglio di esporle esplicitamente. Infine ritengo comunque importante un intervento integrato che comprenda un adeguato supporto psicologico. Un caro saluto Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
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