Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e da ormai quasi 2 mesi la mia vita credo abbia preso
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Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 21 anni e da ormai quasi 2 mesi la mia vita credo abbia preso una scossa molto strana che ad oggi, mi sta creando molti sensi di colpa. Ormai due mesi conobbi questo ragazzo, presentato da un’amica (in comune), lui è di Milano e io del Veneto, e mi è stato praticamente presentato in un occasione in cui ero a Milano (ci andavo spesso). Da subito scatta una bella chimica tra me e lui, ci iniziamo a sentire e da subito mi sembra carino e stavo bene. Era da 2 anni che non mi sentivo con un ragazzo, mi ero chiuso in me stesso e avevo paura di ogni persona dopo una frequentazione mega tossica. Io torno in veneto, Dopo diversi giorni di scambio di messaggi, videochiamate e anche incomprensioni, sempre più o meno risolte, anche grazie alla mediazione della mia amica, io gli dico che mi sento come se non gliene importasse più, non faceva più complimenti come i primi giorni, i buongiorno/buonanotte erano ormai spariti, mi sentivo trascurato e stavo rivivendo i miei traumi passati. E qui inizia la prima crepa che ha portato alla grande rottura poi del rapporto. Lui mi dice che da qualche tempo ha una confusione in testa che non lo fa vivere bene, che non lo fa aprire con i propri sentimenti alle persone, che non sa bene se si sta comportando in questo determinato modo perché in passato era stato abituato semroe a cercare l’amore che non aveva per se stesso negli altri, e che quindi stesse recitando un copione o se realmente era lui. Mi ripete che è interessato, che non vuole chiudere e che non gli sono indifferente ma che non sa bene cosa vuole e chi è. Sa che non vuole stare solo, che vorrebbe qualcosa di simile a una relazione, ma che forse doveva stare da solo. Non si capisce, e questo mi ha mandato nel PANICO. Da qui letteralmente sono iniziati i VERI problemi. Perché questa sua confusione ha preso dentro me, e ho ripensato a quando a dicembre mi aveva detto : non so chi sono o cosa voglio. Questa cosa è motivo ovviamente di grande discussione, lui mi dice che non gli sembra che le cose fra me e lui stiano andando male e che sarebbe stato male se avessi voluto chiudere tutto. Gli dico : dimmi che vuoi chiudere e basta perché a me sta cosa mi sa di quelle tipiche frasi. Lui mi ripete che non lo dice finchè non lo sente e che il suo cambiamento è anche nel fatto che non si tiene le cose che non gli interessano e che quindi mi avrebbe già detto se non volesse più. Nessuno dei due ha coraggio a chiudere. Passano i giorni, lui si opera, decidiamk di ricominciare, ma era tutto diverso. Non dimostrava più, spariva per ore, non rispondeva bene, non parlava più di vederci, non avevo più dimostrazioni di interesse. Una sera scopro pure dei tweet suoi molto fraintendibili e strani ad altri ragazzi, mi dice che lui lo ha fatto veramente senza pensare che fosse un problema. Poi ci incontriamo, ma lui era distaccato. Sembrava tutto andato bene. Ma poi ecco l’ennesima discussione per via delle sue mancanza di dimostrare… avevo davvero bisogno di sentire il suo interesse anchr im piccole cose, ma non vedevo più nulla da parte sua e io ormai stavo andando avanti in qualcosa che mi stava lacerando. Lui era ancora nelke app di incontri, e a dei profili fake che mi facevo per capire se le mie pare avessero un senso, lui rispondeva non specificando che era impegnato. Io stavo veramente male, mi facevo del male, Piangevo molto , ma una cosa che ho apprezzato di lui era il suo interesse nel mio passato e il voler stare attento a non fare cose che mi avrebbero fatto stare male. Al che quella sera mi apro, racconto molto di me e dei miei problemi di ansia e di depressione, lui pure mi dice cose molto intime. Mi promette che avrebbe dato dimostrazioni in più, che nonostante i corsi che aveva impegnativi in un accademia ci saremmo almeno visti una volta asettimana, che avrebbe tolto quell’app di incontri e che questo weekend, quando sarei venuto a milano, ci saremmo visti ma che non sapeva se sarebbe rimasto a dormire. Apprezzo molyo questa cosa dj crearci una mezza eslusiva, molto, ma c’era ancora qucloda che non funzionava. Lunedì notte esplodo, letteralmente, per me era un periodo durissimo perché 2 anni fa uscivo dalla relazione passata tossica, e lui mi stava ricordando tutti gli atteggiamenti. Così finalmente mi dice la verità. “Non me la sento di andare oltre sotto quel punto di vista” , io rimango di sasso ma me l’aspettwvo. Avevo pensato: aspetto il weekend di milano, vedo come va, se non è cosa basta. Mi fa stare molto male il fatto che quando io mi sono aperto pochi giorni prima sul mio passato lui sapesse già che voleva chiudere sotto quel pumto di vista, e nonostante ciò aveva fatto promesse. Alla fine discutiamo ma arriviamo alla conclusione di rimanere amici, nonostante la forte attrazione fisica. Adesso, ho paura di aver rovinato tutto io con le mie ansie, mi faccio mille domande su come sarebbero andate le cose se se tutto fosse andato bene senza sparizioni, freddure, paranoie, ansie. Tutto ciò mi crea un senso di autocolpa… enorme. Ci sto proprio male, sento di aver rovinato tutto io, nonostante lui abbia detto che anche se le cose sarebbero andate bene probabilmente saremmo arrivati a questo punto causa impegni personali e confusione sua su se stesso. Non so come sentirmi, la frase del momento sbagliato poi mi spaventa. Perché sembra sempre come se una persona allora debba tornare, e io sento che tornerà…
Sono molto confuso… a ogni fine rapporto mi faccio 100.000 colpe e questo mi distrugge. Ho giorni che prendo coscienzq della cosa e giorno che mi attanaglio la testa di pensieri e pensieri. Se fosse tutta colpa mia? Magari il fatto di voler “certezze” subito l’ha fatto allontanare pian piano in quanto ha visto che non ero una persona che se la viveva alla giornata.
Non capisco se é colpa e se ho perso l’ennesima persona che forse sarebbe stata giusta a causa del mio bisogno di sicurezze troppo presto. Trovo sempre le persone nel loro momento sbagliato… o forse sono io sbagliato e non me lo vogliono dire? Potreste darmi un consiglio su come affrontare la mia situazione? Vi ringrazio
Sono molto confuso… a ogni fine rapporto mi faccio 100.000 colpe e questo mi distrugge. Ho giorni che prendo coscienzq della cosa e giorno che mi attanaglio la testa di pensieri e pensieri. Se fosse tutta colpa mia? Magari il fatto di voler “certezze” subito l’ha fatto allontanare pian piano in quanto ha visto che non ero una persona che se la viveva alla giornata.
Non capisco se é colpa e se ho perso l’ennesima persona che forse sarebbe stata giusta a causa del mio bisogno di sicurezze troppo presto. Trovo sempre le persone nel loro momento sbagliato… o forse sono io sbagliato e non me lo vogliono dire? Potreste darmi un consiglio su come affrontare la mia situazione? Vi ringrazio
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
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Gentile ragazzo, la storia che riporti è davvero complessa e ricca di eventi, emozioni, speranze e aspettative che si intrecciano tra loro; è facile trovarsi disorientati e pieni di domande e di dubbi di fronte ad essa, soprattutto se si è i protagonisti. Capisco quindi il tuo senso di smarrimento nelle relazioni che vivi; forse cercare di comprendere quali siano i presupposti con cui ti avvicini all'altro, quali speranze, quali aspettative hai può essere un buon punto di partenza per capire come affrontare la situazione. Credo che farti supportare da un professionista psicologo possa essere utile ad orientarti nel groviglio di dubbi e forti emozioni che in questo momento ti affatica.
Resto a tua disposizione e ti saluto con calore.
dott.ssa Roberta Sala
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Buonasera, le relazioni sono relazioni. Potrà sembrare ovvio ma vista la sua lunga descrizione forse occorre rifletterci. Relazione significa essere in due, la dinamica è a due sempre. Il mio esserci di confronta con il tuo esserci. Quell'esserci è unico e particolare per ognuno di noi. A volte i contesti di vita, le aspettative, le attese sull'altro possono non convergere. Dunque il primo passo è eliminare questo senso di colpa che non le serve per riappropriarsi in modo veritiero di quello che è accaduto. Poi visto il disagio, parlarne in un colloquio psicologico potrebbe esserle utile per uscire da questa condizione in cui vede solo quelli che lei definisce "i suoi difetti" e meno ciò che l'altro è stato nel rapporto.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, le dinamiche di questa storia sono assai complesse, forse anche perché le persone sono complesse.
Non posso dirle delle risposte rispetto all'altra persona, che sicurante da ciò che riporta è una persona con tante fatiche e complessità che porta con sè.
Ma per quanto riguarda lei, forse potrebbe essere importante capire perchè ha bisogno di così tante rassicurazioni, frequenti, continue e immediate? Come mai si addossa sempre la colpa della fine di una relazione? dopo tutto nelle relazioni (più o meno stabili, più o meno profonde) si è sempre in due.
Comprendere meglio cosa la spinge a pensare certe cose di lei e del perchè mette in atto alcuni comportamenti potrebbe essere un ottimo lavoro da fare con uno psicologo/psicoterapeuta. Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Non posso dirle delle risposte rispetto all'altra persona, che sicurante da ciò che riporta è una persona con tante fatiche e complessità che porta con sè.
Ma per quanto riguarda lei, forse potrebbe essere importante capire perchè ha bisogno di così tante rassicurazioni, frequenti, continue e immediate? Come mai si addossa sempre la colpa della fine di una relazione? dopo tutto nelle relazioni (più o meno stabili, più o meno profonde) si è sempre in due.
Comprendere meglio cosa la spinge a pensare certe cose di lei e del perchè mette in atto alcuni comportamenti potrebbe essere un ottimo lavoro da fare con uno psicologo/psicoterapeuta. Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve caro ragazzo, stare nelle relazioni sentimentali è sempre difficile! Da quello che racconta lei ha dubbi e apprensioni su come comportarsi e poi tanti sensi di colpa. Probabilmente sarebbe utile riflettere sullo stile di attaccamento e l'insicurezza che l'attanaglia da sempre. Questo per stare meglio e per avere relazioni più mature e serene. Per quanto riguarda la relazione che ci ha esposto probabilmente entrambi non siete ancora pronti ad affrontare una relazione di coppia, avete bisogno di tempo
Ciao, mi dispiace per la tua sofferenza. La storia che racconti non è affatto fluida. Ci sono tanti tira e molla, sembra che entrano siate confusi. Sicuramente fare un percorso psicoterapeutico ti potrà aiutare a fare chiarezza sulle tue confusioni, sui tuoi sensi di colpa, sul tuo sentirti tradito....
Ti auguro di riuscire a sciogliere qualche modo e di trovare la leggerezza che meriti.
Un saluto
Claudia m
Ti auguro di riuscire a sciogliere qualche modo e di trovare la leggerezza che meriti.
Un saluto
Claudia m
Buongiorno, la situazione che sta vivendo, pur nella sua forte sofferenza, può rappresentare per lei la giusta occasione per riflettere su come approccia la relazione con l'altro. Credo che un percorso con una psicoterapeuta possa esserle di aiuto nel comprendere prima e trasformare poi le forze e le dinamiche che oggi le stanno creando grande sofferenza. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Buongiorno, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo. Credo che possa essere utile iniziare un percorso di psicoterapia per comprendere meglio sé stesso e la sua modalità di entrare in relazione con l'altro così da trovare strategie che le permettano di vivere con maggior serenità l'incontro con l'altro. Rimango a disposizione, Dott.ssa Valeria Minola
Salve, credo che lei abbia bisogno di una conversazione chiarificatrice onesta col suo compagno più che la consulenza psicologica . Tuttavia, nel caso continuasse ad avere problemi, anche un colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a chiarire alcuni punti. Non c'è nulla che non va in lei perché spesso le relazioni affettive ci creano tante preoccupazioni . Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera,
la relazione avviene in due, è difficile che sia esclusivamente "colpa" sua.
Se sente tutto questo come soverchiante, e desidera approfondire questa sua modalità relazionale, un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
la relazione avviene in due, è difficile che sia esclusivamente "colpa" sua.
Se sente tutto questo come soverchiante, e desidera approfondire questa sua modalità relazionale, un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buongiorno, ho letto la sua accorata mail, dove si sente la sofferenza che sta vivendo. Mi sento di consigliarle di intraprendere un percorso psicoterapeutico, attraverso cui potrà sicuramente cominciare a districarsi nei suoi pensieri e sentimenti, che al momento appaiono confusi e sovrapposti. Il senso di colpa purtroppo non fa che aumentare la confusione, ma spesso, come dice lei, traumi passati non elaborati vanno a inficiare la fiducia in se stessi e qui il senso di colpa entra prepotentemente. Purtroppo funziona così, non è lei ad essere 'sbagliato'. Attraverso il lavoro con un professionista capace, vedrà che piano piano ritroverà fiducia in se stesso, fiducia in ciò che sente, si districheranno i nodi dei suoi pensieri e sentimenti e potrà quindi avere relazioni affettive più nutrienti e soddisfacenti. Le auguro tutto ciò! Un caro saluto
Buongiorno,
dal suo racconto arriva tutta la sua sofferenza e tutta la responsabilità che si attribuisce in questa relazione, che essendo tale implica però un'altra persona, con tutta la sua complessità, i propri bisogni e le proprie paure. Il primo consiglio che mi sento di darle è quello di confrontarsi con l'altro tanto più che avete deciso di rimanere amici. Un secondo consiglio è quello di intraprendere un percorso psicologico per poter elaborare le sue paure e le sue ansie che si porta dalle esperienze passate e che si riflettono e condizionano le nuove relazioni. Le auguro di fare spazio al nuovo con serenità al più presto e nel frattempo resto a disposizione anche on line. Annamaria
dal suo racconto arriva tutta la sua sofferenza e tutta la responsabilità che si attribuisce in questa relazione, che essendo tale implica però un'altra persona, con tutta la sua complessità, i propri bisogni e le proprie paure. Il primo consiglio che mi sento di darle è quello di confrontarsi con l'altro tanto più che avete deciso di rimanere amici. Un secondo consiglio è quello di intraprendere un percorso psicologico per poter elaborare le sue paure e le sue ansie che si porta dalle esperienze passate e che si riflettono e condizionano le nuove relazioni. Le auguro di fare spazio al nuovo con serenità al più presto e nel frattempo resto a disposizione anche on line. Annamaria
Gentile Utente di MioDottore, nella sua narrazione parla di problemi di ansia e depressione preesistenti, trascurati, che suscitano colpa e pensieri ricorrenti di perdita. Le suggerirei di prendersi cura di questo disagio. Resto a disposizione per una prima visita psicologica o per un consulto online. Cordialmente, dr.ssa M Di Iorio.
Buonasera,non è possibile dare una risposta così immediata ,la situazione è complessa . Potresti pensare di chiedere una consulenza psicologica ed affrontare con calma le tue problematiche .Necessita un approfondimento ,la soluzione si trova in una tua maggiore consapevolezza su di te e questa relazione Resto a disposizione dottoressa Luciana Harari
Salve,
ai suoi interrogativi non è possibile dare delle risposte che per lei possano essere risolutive, piùttosto rappresentano un interessante spunto su cui poter riflettere e lavorare mediante un percorso psicoterapico.
Contatti quanto prima uno specialista ed inizi una psicoterapia, potrà aiutarla molto.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
ai suoi interrogativi non è possibile dare delle risposte che per lei possano essere risolutive, piùttosto rappresentano un interessante spunto su cui poter riflettere e lavorare mediante un percorso psicoterapico.
Contatti quanto prima uno specialista ed inizi una psicoterapia, potrà aiutarla molto.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Caro utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua situazione.
Immagino la sofferenza che sta provando; a volte quando ci relazioniamo con gli altri capita di perdere di vista i nostri bisogni.
Ogni tanto occorre fermarci e ricordarci di cosa abbiamo bisogno e cosa vogliamo: desideriamo una relazione in cui c'è reciprocità oppure una relazione ad un'unica direzione? desideriamo tante attenzioni quante ne diamo noi? desideriamo che l'altro ci ascolti e che ci venga incontro tanto quanto siamo noi disposti a farlo?
Visto che le relazioni, soprattutto all'inizio, sono un turbinio di emozioni, è importante ogni tanto riuscirsi a fermare e pensare in modo un pochino più razionale a ciò che sta realmente accadendo, alle dinamiche e se stiamo andando verso la direzione che desideriamo.
Spero di averle dato un punto di riflessione,
Dott.ssa Giada Valmonte
innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua situazione.
Immagino la sofferenza che sta provando; a volte quando ci relazioniamo con gli altri capita di perdere di vista i nostri bisogni.
Ogni tanto occorre fermarci e ricordarci di cosa abbiamo bisogno e cosa vogliamo: desideriamo una relazione in cui c'è reciprocità oppure una relazione ad un'unica direzione? desideriamo tante attenzioni quante ne diamo noi? desideriamo che l'altro ci ascolti e che ci venga incontro tanto quanto siamo noi disposti a farlo?
Visto che le relazioni, soprattutto all'inizio, sono un turbinio di emozioni, è importante ogni tanto riuscirsi a fermare e pensare in modo un pochino più razionale a ciò che sta realmente accadendo, alle dinamiche e se stiamo andando verso la direzione che desideriamo.
Spero di averle dato un punto di riflessione,
Dott.ssa Giada Valmonte
Buongiorno, comprendo il profondo turbamento che sta vivendo, dato che questa situazione sembra aver scatenato emozioni molto intense e dubbi su sé stesso. Il suo bisogno di certezze e il timore di aver rovinato la relazione sono sicuramente legati a una forte ansia, che amplifica i suoi pensieri e la fa sentire responsabile per ogni dinamica che si è creata. La terapia breve strategica potrebbe aiutarla ad affrontare questo circolo vizioso, lavorando per ridurre l’ansia e la tendenza a rimuginare continuamente sugli eventi passati. Un approccio pratico potrebbe aiutarla a comprendere come smettere di ruminare sui “se” e “ma” del passato e imparare a gestire meglio la paura del rifiuto e il bisogno di certezza. Le consiglierei di lavorare su tecniche che la aiutino a vivere il presente e a ridurre l’auto-colpa, focalizzandosi su piccoli passi concreti per migliorare la sua serenità.
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