Buongiorno a tutti, sono Anna ho 22 anni, frequento l'università e sono fidanzata da 3 mesi. Prima

26 risposte
Buongiorno a tutti,
sono Anna ho 22 anni, frequento l'università e sono fidanzata da 3 mesi. Prima di esporre il mio problema voglio fare una piccola premessa. Ho una situazione familiare al quanto complessa, mio padre se n'è andato (nel 2018) e non abbiamo più rapporti, mio fratello è stato a Milano fino a poco tempo fa, ora è andato a Trento e ha voluto rompere i rapporti con noi. Siamo rimaste io mia madre e mia sorella (che ha 29 anni). Da quel giorno abbiamo fatto tutto insieme, condiviso tutto, fino a quando io mi sono fidanzata (nel 2022), pur stando sempre con loro e nei weekend stavo con il mio ex, le avevo contro perchè dicevano che stavo più con lui e non con loro (quando durante la settimana stavo sempre con loro e nei weekend quando il mio ex non lavorava stavo con lui). Ci siamo lasciati e loro sembravano contente di questa cosa, (nonostante lui si fosse comportato bene con loro: le ha sempre invitate a uscire, mangiare qualcosa insieme, ma loro hanno sempre rifiutato). In tutta questa situazione il problema non era tanto mia madre quanto mia sorella: se uscivo con lui non mi parlava più (addirittura per mesi), oppure rispondeva male al mio ex, lui la invitava a uscire con noi e lei non rispondeva proprio. Da quel giorno ho iniziato un po' a distaccarmi da loro, perché nel momento peggiore in cui avevo bisogno di loro non ci sono mai state, mentre io per loro ci sono sempre stata. Dopo che mi sono ripresa dalla rottura, ho iniziato a essere me stessa, ho fatto un percorso psicologico, mia madre mi ha chiesto scusa per non essere stata vicina nel momento peggiore e tutto sembrava come prima. Durante l'anno, per motivi di studio ero fuori casa ma tutti i giovedì andavo da loro e passavo il weekend con loro (da precisare che facciamo insieme tuttora il corso di salsa ogni giovedì, il venerdì e sabato andiamo a ballare nei locali), mia sorella ha avuto il coraggio di dirmi che studiavo troppo, che non funzionava cosi (lei non ha mai frequentato l'università) e anche in quel caso ha avuto la faccia di non parlarmi. Cosa che durò pochi giorni perché le ho parlato dicendo che l'università non è una cosa da poco e che richiede impegno. Infatti aveva capito e mi aveva chiesto scusa a modo suo. Tutto andava rose e fiori, quando ad agosto di quest'anno conosco un ragazzo, all'inizio per me era semplicemente un amico, anche per lui la stessa cosa, finché poi non siamo usciti che ci siamo innamorati. Abbiamo deciso di frequentarci, ma nel frattempo io avendo passato brutte esperienze in famiglia, ho detto a lui, a malincuore, che non potevo per questa situazione. Da parte sua, non mi aspettavo una cosa simile, è venuto fino a casa mia e mi ha detto che lui non mi avrebbe lasciata in questa situazione e che l'avremmo affrontata insieme. Continuiamo la frequentazione, ma io non facevo altro che pensare, ma cosa succederebbe se mi rimettessi in relazione? Non avevo altro in mente che rivivere tutto, perciò gli dico nuovamente che non era possibile. Ci sono stata male per tutta la giornata, anche lui, fino a che la sera, io e lui riprendiamo il contatto ed entrambi avevamo voglia di frequentarci e conoscersi meglio. Dopo qualche tempo ci mettiamo insieme ma entrambi avevamo deciso di non dire a nessuno della relazione. Fino a che le cose non si sapevano, io sono stata benissimo con mia madre e mia sorella. A dicembre, decido di dirlo, tutti erano contenti, fuori che mia sorella. Come immaginavo le cose sono ritornate come prima. Mia madre no, anzi stavolta vedo che anche lei è felice per me e lo sta dicendo a tutti che è felice per me e tutto. Il problema è mia sorella. Tutti i giorni mi chiedo, ma perché non posso amare una persona che lei subito non mi parla più, non mi guarda in faccia, appena faccio una chiamata con lui, lei prende sbatte, risponde male a tutti. Io durante la settimana studio, la sera sto con loro e il weekend (quando lui non lavora) esco con lui dopopranzo (sia sabato che domenica proprio per passare il pranzo in famiglia), io giovedì vado al corso con lei, venerdì sto con loro tutta la giornata....ma cosa devo fare? Io non ne posso più, la mia famiglia glielo sta dicendo ma lei non vuole sentire niente, mia madre anche, ma le risponde male. Io sto all'esasperazione di andare via da casa perchè questo attaccamento morboso che lei ha nei miei confronti mi sta facendo solo che male. Mi fa pensare che io sia sbagliata a stare con la persona che amo.....il mio ragazzo mi ha fatto il regalo di Natale, il buono di salsa o bachata, che posso usarlo solo io oppure condividerlo con lei, io ho pensato lo condivido con lei per recuperare un po' il rapporto, niente, mi ha risposto male anche in questo caso. Ho bisogno di un parere psicologico, perchè vi giuro non so più cosa fare. Vi chiedo scusa del messaggio troppo lungo e vi ringrazio a ognuno di voi per la vostra disponibilità e cordialità.
Buon pomeriggio e grazie per la condivisione.
Percepisco grande sofferenza per questa situazione che la fa sentire sbagliata. Ma in questo caso sento di dirle che non sta facendo nulla di sbagliato, anzi sta iniziando un processo di “svincolo” dalla famiglia di origine. Un processo normale e fisiologico, però il comportamento di sua sorella tende a farle interpretare in maniera erronea e sbagliata il suo comportamento. È importante che in questo momento non modifichi i suoi comportamenti per venire incontro ai bisogni di sua sorella, cosi farebbe felice sua sorella ma non se stessa.
È importante la comunicazione, potrebbe provare a spiegare a sua sorella come si senti e come questi comportamenti la fanno sentire. Potrebbe ragionare insieme a sua sorella provando a chiederle come si sentirebbe lei se la situazione fosse capovolta.
Resto a disposizione
Dr.ssa Marina Dattoma

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Ciao Anna, molto piacere. Intanto vorrei far leva sull’ascolto interiore che hai avuto e che ti ha spinto a chiedere nuovamente supporto. Continua con questa attitudine e vedrai che verrai a capo di questa situazione. La tua è una dinamica familiare delicata. L’assenza del maschile può aver condotto te, tua madre tua sorella a fare molta leva sul sostegno e la vicinanza reciproca, ma pare aver anche confuso alcuni ruoli e smascherato alcune dinamiche di gelosia tra sorelle. Sono contenta che tua madre sia tornata sui suoi passi perché lei rappresenta un modello femminile sano, una donna che sostiene la felicità di un’altra. Per quanto concerne tua sorella, le tue ambizioni la infastidiscono poiché è possibile che stia vivendo un senso di insoddisfazione personale. In questa fase della tua vita è utile che impari a crearti uno spazio di autonomia, contentezza e condivisione con le persone che in questo momento sostengono la tua felicità. Ti consiglio di chiedere supporto per esplorare le possibilità con cui affermarti nel tuo ambiente senza sentirti in colpa di quel che desideri e ti fa stare bene. Per qualsiasi cosa, rimango a disposizione e sono certa ne verrai a capo.
Dott.ssa Anna Elena Comune
Buongiorno, mi sembra di aver capito che nella sua famiglia ci siano delle relazioni invischianti.
Forse vale la pena di riprendere i suo percorso terapeutico. Tutto ciò per ridurre quell'aspetto simbiotico che descrive. Tanti auguri. Omar Vitali
Buongiorno Anna,

Grazie per aver condiviso la sua storia in modo così dettagliato e sincero. Comprendo quanto sia difficile e frustrante affrontare una situazione familiare così complessa, in cui il suo desiderio di amare e vivere la sua vita è ostacolato da dinamiche che sembrano rigide e difficili da modificare.

Il comportamento di sua sorella potrebbe essere interpretato come una forma di attaccamento emotivo non sano. Lei sembra avere difficoltà ad accettare i cambiamenti nella vostra relazione, specie quando questi riguardano la sua autonomia e le sue scelte di vita. Questo potrebbe derivare da insicurezze personali, da un senso di abbandono o dalla paura di perdere il ruolo che ha avuto finora nella sua vita. La resistenza che mostra potrebbe non essere un rifiuto diretto verso di lei, ma un segnale del suo disagio nel dover adattarsi a una nuova realtà in cui lei sta costruendo un legame significativo al di fuori della famiglia.

È evidente che lei sta facendo ogni sforzo per mantenere un equilibrio, dedicando tempo sia alla sua famiglia che al suo compagno, ma è altrettanto importante riconoscere che non può controllare le reazioni o i comportamenti di sua sorella. Continuare a cercare di soddisfare le sue aspettative potrebbe portarla a sacrificare troppo di sé stessa, senza necessariamente ottenere il cambiamento desiderato.

Alcune riflessioni utili potrebbero essere:

Proteggere il suo spazio personale e la sua relazione. È importante che lei si senta libera di vivere i suoi sentimenti senza sensi di colpa. La felicità che sta costruendo con il suo compagno è legittima e merita rispetto.
Mantenere un dialogo aperto con sua madre, che sembra mostrare un atteggiamento più positivo. Avere il suo sostegno può aiutarla a sentirsi meno sola in questa situazione.
Considerare l'idea di stabilire confini più chiari con sua sorella, comunicandole con calma e fermezza che il suo comportamento la ferisce e che non è accettabile. Questo non significa interrompere il rapporto, ma proteggerlo da dinamiche che rischiano di diventare tossiche.
Il passo che sta considerando, ovvero quello di un percorso psicologico, è una scelta estremamente valida. Lavorare con un terapeuta potrebbe aiutarla a esplorare a fondo le emozioni legate alla sua famiglia, alla relazione con sua sorella e al senso di colpa che prova. Inoltre, potrebbe fornirle strumenti utili per affrontare queste dinamiche in modo più efficace, preservando la sua serenità e il rapporto con il suo compagno.

Resto a disposizione per supportarla ulteriormente, e le auguro di trovare presto un equilibrio che le consenta di vivere pienamente la sua vita e i suoi affetti.

Un caro saluto.
Buonasera Anna, grazie per la sua condivisione. Comprendo il suo stato d’animo, ‘esasperazione’ cosi come lei stessa l’ha descritta. Rompere i rapporto con suo padre e con suo fratello, immagino siano stati due eventi destabilizzanti per tutto il sistema familiare. la possibilità di amare non dovrebbe essere accompagnata mai dal senso di colpa. riguardo all’atteggiamento di cui ci parla, che sente riposto nei suoi confronti da sua sorella, sembra essere sintomo dí sofferenza per lei. Penso forse un’espressione ‘forte’ dell’amore accompagnata dalla paura? Non possiamo saperlo, magari la inviterei nel provare a parlare con sua sorella di questi suoi sentimenti e chiedere un confronto sui sentimenti che di controparte vengono riposti e espressi da quest’ultima. andare via penso non sia mai la soluzione definitiva in nessuna situazione, ‘ i problemi fanno giri immensi per poi tornare sempre se non vengono affrontati ‘ . Resto a sua disposizione, sono la Dott.ssa Calamita, psicologa ad orientamento sistemico relazionale, effettuo consulenze anche online singole e familiari
Cara Anna, la situazione che descrive è sicuramente complessa e carica di emozioni profonde, perché riguarda legami familiari significativi e il bisogno di vivere pienamente la sua vita affettiva e personale. Partiamo dal fatto che il desiderio di costruire una relazione amorosa e di vivere il proprio amore senza sentirsi in colpa è del tutto legittimo. Il suo racconto mostra chiaramente come lei stia cercando di equilibrare il rapporto con la sua famiglia e il suo fidanzato, dedicando tempo e attenzioni a entrambi. Tuttavia, la difficoltà sembra risiedere nel fatto che sua sorella non riesce a vivere questo cambiamento senza sentirsi minacciata o esclusa.

La dinamica che descrive tra lei e sua sorella potrebbe essere spiegata da un forte attaccamento maturato negli anni, probabilmente alimentato dalle difficoltà familiari e dall’assenza di altre figure significative come suo padre e suo fratello. In questi contesti, è comune che le relazioni tra i membri della famiglia diventino molto intense, quasi simbiotiche. Quando uno di voi prende una direzione che implica maggiore indipendenza, come nel suo caso con il fidanzamento, l’altro potrebbe viverlo come un “abbandono”, anche se oggettivamente non lo è.

Sua sorella potrebbe percepire il suo rapporto di coppia come una minaccia al legame che ha con lei, anche se razionalmente sa che non è così. Questo non giustifica però il suo comportamento, che sembra piuttosto rigido e poco aperto al confronto. La sua difficoltà ad accettare il fatto che lei possa dedicare tempo a una relazione amorosa può essere il riflesso di sue insicurezze o del timore di perdere il ruolo centrale che sente di avere nella sua vita.

Quello che mi colpisce è il suo enorme sforzo per cercare di mantenere l’equilibrio, arrivando persino a mettere in discussione sé stessa e le sue scelte. Vorrei sottolinearle con forza che il suo desiderio di amare e di avere una relazione appagante non è in alcun modo sbagliato, né deve essere motivo di colpa. Anzi, il fatto che lei stia cercando di coinvolgere sua sorella in attività condivise e che continui a dedicare tempo alla sua famiglia dimostra quanto tenga al loro benessere, anche se forse questo sforzo non viene riconosciuto come meriterebbe.

Per affrontare questa situazione, le suggerirei di parlare con sua sorella in un momento di tranquillità, cercando di esplorare insieme a lei i motivi del suo disagio. Potrebbe provare a esprimere i suoi sentimenti con frasi del tipo: “Io ti voglio bene e il nostro rapporto è molto importante per me. Sento però che quando sto con il mio fidanzato tu ti senti messa da parte, e questo mi fa stare male. Vorrei che tu capissi che il mio amore per lui non toglie nulla al nostro legame”. È importante che il dialogo si concentri sui sentimenti, senza accusare o cercare di cambiare la sua visione, ma mostrando invece quanto lei tenga a preservare la relazione tra voi due.

Nel caso in cui sua sorella non fosse disponibile al dialogo o continuasse a manifestare un comportamento ostile, è fondamentale che lei consideri con attenzione i suoi bisogni e la sua serenità. Non può sacrificare la sua felicità per assecondare le insicurezze di sua sorella. Allontanarsi temporaneamente potrebbe essere una scelta utile, non come una forma di rottura ma come un modo per ridurre la tensione e permettere a entrambe di riflettere sulle dinamiche tra voi.

Infine, il fatto che lei abbia già affrontato un percorso psicologico dimostra che ha la capacità di prendersi cura di sé e di analizzare le sue emozioni con grande maturità. Potrebbe essere utile riprendere un confronto con un professionista per approfondire questi temi e trovare strumenti ancora più efficaci per gestire la situazione. La sua volontà di affrontare questa difficoltà con apertura e rispetto per tutti è ammirevole, ma ricordi che anche lei ha il diritto di essere felice e di vivere la sua vita con pienezza.

Le auguro di cuore di trovare un equilibrio che le consenta di vivere serenamente sia i suoi rapporti familiari sia la sua relazione di coppia. Se desidera, resto a disposizione per ulteriori riflessioni.

Dott. Luca Vocino
Gentilissima,
mi sembra che sua sorella le stia dicendo: “Scegli, o me o lui!” e visto che non sceglie la sottopone a continue prove di forza che, in questo momento, la stanno svilendo.
I motivi per cui sua sorella si comporta così possono essere molti primo fra tutti l’invidia, invidia verso una sorella che riesce a studiare, a divertirsi e ad avere una vita affettiva.
Oppure potrebbe essere la paura, paura di restare sola con mamma mentre tutti quanti se ne sono andati (sorella compresa).
Questi sono solo due esempi per sottolineare la complessità che è alla base del comportamento di sua sorella.
Ma qualunque sia il motivo, lei ha bisogno di perseguire il suo proprio benessere.
Saluti
Ciao Anna, immagino la tua confusione e sofferenza nell'affrontare tutto ciò, forse tua sorella si sente tradita nel momento in cui i tuoi occhi vedono qualcun altro e teme che tu possa lasciarla come è già successo nel caso di papà e vostro fratello. Forse ha delle paure molto forti e grandi legate all'abbandono e non riesce a tirarle fuori se non nella modalità che ti arriva. Potrebbe esservi d'aiuto una terapia familiare? Potrebbe aiutare te ma anche lei nell'affrontare le difficoltà della famiglia, immagino anche che per tua mamma non sia semplice vedere tua sorella reagire in un determinato modo e te che soffri dall'altro.
Cara Anna
É stato bello leggerti.
La famiglia é un sistema complesso, che non significa difficile, ma fatto di tante cose.
Il rapporto con tua madre e tua sorella ne fa parte e anche quello con il tuo attuale fidanzato; mettere i giusti confini e trovare il proprio spazio é un compito evolutivo importante. Circolano forti emozioni, a cui spesso é difficile dare un significato. Ci sono stati dei cambiamenti da come hai scritto, dei movimenti nel tempo, tu sei all’Universitá, tua madre ti sostiene, appoggiati alle persone che senti vicine, condivi con tua sorella quello che senti e se lei non é disposta non sentirti responsabile.
Datti un abbraccio tu, se lei non riesce.
Credo sia importante in questi momenti prendersi un tempo per riflettere e dialogare, se ne senti il bisogno rivolgiti ad un professionista.
Un caro saluto
Dott.ssa Sara Bochicchio
Gentile utente,capisco quanto possa essere difficile per te vivere questa situazione,soprattutto dopol'esperienza passata. E' normale sentirsi in conflitto quando ci si trova a dover bilanciare i propri bisogni affettivi con quelli della famuglia.L' atteggiamento di tua sorella sembra influire profondamente sul tuo benessere,generando sensi di colpa e la sensazione di dover continuamente giustificare le tue scelte sentimentali.Questo comportamento potrebbe riflettere una difficoltà di tua sorella di nell'accettare i cambiamenti nei vostri equilibri familiari,probabilmente legata a una sua insicurezza o al timore di essere esclusa. Tuttavia,è importante riconoscere che i suoi vissuti non devono limitare la tua libertà di costruire relazioni signficative al di fuori del contesto familiare. Potrebbe essere utile lavorare su alcuni aspetti fondamentali; sul senso di colpa per esplorare da dove nasce questo tuo senso di responsabilità nei confronti di tua sorella e della tua famiglia e capire come poterlo ridimensionare, riconoscendo i tuoi bisogni come laltrettanto eggittimi. Imparare a definire confini relazionali per proteggere il tuo spazio personale senza sentirti in colpa e sulla gestione delle dinamiche familiari cosi da riconoscere eventuali schemi ripetitivi e trovare strategie per affrontarli in modo più funzionale.Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a sentirti più sicura nelle tue sceltee a vivere la tua relazione con maggiore serenità, senza doverti sacrificare per mantenere un equilibriofamiliare che sembra pesare solo su di te.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
Gentile Anna, la situazione che descrive appare complessa e certamente carica di emozioni contrastanti. È evidente che lei sta vivendo una dinamica familiare caratterizzata da un forte attaccamento emotivo, in particolare con sua sorella, che sembra fare fatica ad accettare i cambiamenti nella vostra relazione, soprattutto legati alla sua vita sentimentale. Questo potrebbe derivare da un bisogno inconscio di mantenere una certa "esclusività" o stabilità nei rapporti familiari, specialmente dopo gli eventi che hanno segnato la vostra storia (come l'allontanamento di suo padre e di suo fratello).
Le difficoltà che riscontra nel rapporto con sua sorella potrebbero essere legati anche a una resistenza al cambiamento: ogni passo che lei compie verso l'indipendenza (sia affettiva che personale) sembra attivare in sua sorella un senso di perdita o di insicurezza, che si traduce in comportamenti oppositivi o svalutanti. Tuttavia, è importante sottolineare che i suoi bisogni e desideri, anche quello di costruire una relazione sentimentale sana, sono altrettanto validi e meritevoli di rispetto.
Da ciò che scrive, ha già dimostrato grande maturità e sensibilità, cercando di mantenere un equilibrio tra i suoi affetti familiari e la sua vita personale. Tuttavia, sembra che il problema non risieda in ciò che lei fa o non fa, ma piuttosto in come sua sorella percepisce la situazione. Non è particolarmente raro, in contesti familiari uniti, che un cambiamento venga vissuto da qualcuno come una minaccia o un rifiuto, anche se non è questa la sua intenzione.
La dinamica che descrive potrebbe riflettere una difficoltà di sua sorella a elaborare il fatto che il vostro rapporto sta evolvendo e che lei, Anna, sta costruendo una vita autonoma. Questo può attivare sentimenti di insicurezza, gelosia o paura dell'abbandono, che si manifestano attraverso comportamenti conflittuali o di chiusura.
Di fronte a questa situazione, le suggerirei di continuare a perseguire un dialogo aperto e onesto con sua sorella, cercando di comprendere le sue emozioni senza rinunciare ai suoi bisogni. Può essere utile sottolineare che l'amore che prova per lei come sorella non viene meno con l'amore per il suo partner, e che desidera che entrambi possano far parte della sua vita in armonia. Tuttavia, è anche importante stabilire dei limiti chiari: il suo benessere personale e la sua felicità non devono essere sacrificati per accontentare chi non accetta la sua autonomia.
Infine, vista la complessità delle dinamiche familiari, potrebbe essere utile continuare o riprendere un percorso psicologico individuale, o, se possibile, valutare un percorso familiare con un professionista. Questo potrebbe aiutare tutti a esplorare i nodi emotivi sottostanti e a trovare un equilibrio che rispetti le esigenze di ciascuno.
Le auguro di trovare presto la serenità che merita. Non esiti a rivolgersi a un professionista per un supporto più approfondito e personalizzato.
Gentile Anna,
leggendo la tua storia, emerge chiaramente quanto tu abbia a cuore sia la tua famiglia che il tuo desiderio di vivere serenamente la tua relazione. La situazione che descrivi sembra nascere da un intreccio complesso di affetti e dinamiche familiari che, col tempo, si sono cristallizzate in una forma di attaccamento molto forte, specialmente con tua sorella. Questo legame, pur avendo radici nella vostra storia condivisa e nelle difficoltà affrontate insieme, sembra ora pesarti, trasformandosi in una fonte di conflitti e incomprensioni.
Tua sorella potrebbe vivere la tua autonomia come una minaccia alla stabilità del rapporto che avete costruito. A volte, quando i legami sono così intensi, il cambiamento di uno dei membri – come la tua scelta di avere una relazione – può essere percepito dall’altro come un abbandono, anche se in realtà non lo è. Questo non giustifica i suoi comportamenti, ma può aiutarti a comprendere meglio da dove nascono il suo disagio e la sua ostilità. È probabile che, più che essere arrabbiata con te, tua sorella stia lottando con le sue paure e insicurezze, esprimendole in modo disfunzionale.
È molto importante che tu riconosca il tuo diritto di amare e di costruire una vita che rispecchi i tuoi desideri, anche se questo significa che qualcuno vicino a te potrebbe non approvarlo o fatichi ad accettarlo. La tua disponibilità e i tuoi tentativi di coinvolgere tua sorella, come il regalo condiviso del buono per la salsa, dimostrano quanto tu tenga a lei. Ma è anche fondamentale riconoscere che non puoi cambiare il comportamento di un’altra persona se questa non è pronta a farlo.
Ciò che puoi fare è comunicare in modo chiaro e fermo il tuo punto di vista, esprimendo con serenità i tuoi sentimenti e il tuo bisogno di rispetto per le tue scelte. Puoi provare a dirle quanto è importante per te, ma anche quanto sia doloroso sentirti ostacolata nel vivere la tua felicità. Allo stesso tempo, è essenziale che tu metta dei confini sani. L’amore e l’affetto non significano sacrificare te stessa per compiacere chi ti è vicino, soprattutto quando questo ti causa sofferenza.
La tua decisione di andare via di casa potrebbe sembrare drastica, ma potrebbe rappresentare anche un’opportunità per ristabilire gli equilibri e lasciare a ciascuno lo spazio necessario per riflettere e crescere. A volte, una distanza fisica aiuta a creare una nuova prospettiva nelle relazioni. È importante, però, che questa scelta venga fatta con consapevolezza e non come una fuga dalla situazione, ma piuttosto come un atto di cura verso te stessa.
Non sei sbagliata, amare qualcuno e costruire una relazione non è un tradimento verso la tua famiglia, ma un naturale passo verso la tua realizzazione personale. Tua madre sembra averlo capito, e questo è un segnale positivo. Con il tempo e il giusto equilibrio, anche tua sorella potrebbe arrivare a riconoscere che il tuo amore per lei non è in competizione con la tua relazione sentimentale.
Ti invito a continuare a prenderti cura di te stessa e a considerare la possibilità di riprendere il percorso psicologico che hai già intrapreso in passato. Un supporto esterno potrebbe aiutarti a gestire meglio questa situazione e a rafforzare ulteriormente la tua consapevolezza e il tuo benessere.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
Gentilissima Anna,
Comprendo profondamente la difficoltà che sta vivendo in questo momento, in cui si trova a dover affrontare la percezione di dover scegliere tra due bisogni emotivi fondamentali: il senso di appartenenza familiare, legato al suo rapporto con la madre e la sorella, e la relazione con il suo ragazzo. È del tutto comprensibile che queste due dinamiche possano sembrare difficili da conciliare, come se fossero in contrasto e richiedessero una scelta esclusiva. Le emozioni che sta vivendo sono assolutamente legittime, poiché sia il legame familiare che quello di coppia rappresentano aspetti vitali e significativi della sua vita affettiva.
Tuttavia, è importante considerare che non sempre è necessario scegliere tra due opzioni che si escludono a vicenda. Piuttosto, si potrebbe trattare di esplorare modalità per integrare questi due ambiti relazionali in modo armonioso, cercando di rispettare e valorizzare sia il legame familiare che quello di coppia. Una riflessione più approfondita sui suoi bisogni emotivi e sulle priorità che sente più urgenti potrebbe rappresentare un primo passo in questa direzione.
Allo stesso tempo, potrebbe rivelarsi utile aprire un dialogo sincero e aperto con le persone coinvolte, affinché possano comprendere le sue difficoltà e insieme cercare soluzioni che soddisfino i bisogni affettivi sia della famiglia che del partner, senza compromettere l'integrità di nessuna delle due relazioni.
Alla luce di quanto mi ha raccontato, ritengo che potrebbe essere utile intraprendere un percorso di terapia individuale, che la aiuti a prendere consapevolezza dei suoi bisogni e a dare voce alle sue emozioni, permettendole di comprendere più a fondo le difficoltà che incontra nel processo di crescita e autonomia all’interno del contesto familiare. Al contempo, non escludo che possa essere prezioso avviare un percorso di terapia familiare, al fine di esplorare insieme le dinamiche che contribuiscono a questo blocco che sembra coinvolgere l'intero sistema familiare. La terapia familiare potrebbe favorire una maggiore comprensione e comunicazione reciproca, permettendo a tutti i membri della famiglia di affrontare insieme le difficoltà che emergono.
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori riflessioni o chiarimenti, qualora desiderasse approfondire il percorso migliore da intraprendere.

Cordiali saluti,
Dr.ssa Alessia Penzavecchia
Gent.ma Anna,

Mi permetto di darti del tu, capisco che tu stia vivendo una situazione molto difficile e dolorosa, dove i tuoi legami familiari e il tuo desiderio di costruire una relazione sana con il tuo ragazzo sembrano entrare in conflitto. È chiaro che ami la tua famiglia e vuoi mantenere una connessione, ma allo stesso tempo è fondamentale che tu possa vivere la tua vita come desideri, anche attraverso relazioni che ti fanno stare bene.
Riguardo alla tua domanda, è importante sapere che non spetta a nessuno, nemmeno a uno psicologo, dirti cosa fare in queste circostanze. Ciò che possiamo fare, come professionisti, è aiutarti a esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti, le tue emozioni e i tuoi desideri. Questo ti può permettere di prendere decisioni che siano coerenti con i tuoi bisogni e valori, senza sentirti intrappolata o in colpa.
Il comportamento di tua sorella sembra riflettere difficoltà nella gestione del cambiamento e dei legami familiari, e forse ha bisogno di tempo per adattarsi alla nuova situazione. Tuttavia, è altrettanto importante che tu possa stabilire dei confini sani per te stessa e per la tua relazione, affinché tu non ti senta sacrificata o in colpa per aver scelto di amare e stare con qualcuno che ti fa stare bene.
Prenditi il tempo di cui hai bisogno per riflettere su ciò che ti rende felice, tenendo sempre in considerazione il tuo benessere emotivo. Sarebbe utile anche parlare apertamente con tua sorella, se te la senti, cercando di comprendere meglio le sue difficoltà senza però permettere che queste ostacolino la tua felicità.
Infine, ti incoraggio a non sentirti in colpa per aver preso una decisione che ti riguarda. Sei una persona che ha il diritto di fare scelte per la propria vita e per la propria felicità. Spero che tu possa trovare la serenità che meriti e che la tua famiglia possa comprendere meglio le tue necessità.

Rimango a disposizione per consulenze, anche online

Un abbraccio virtuale e un augurio di cuore
Salve Anna, intuisco quanto questa situazione possa essere pesante e frustrante. Si trova a cercare un equilibrio tra il diritto di vivere la sua relazione e il desiderio di mantenere un rapporto sereno con sua sorella, ma sembra che questi due aspetti entrino spesso in conflitto. Voglio rassicurarla che i suoi sentimenti sono validi e comprensibili: non è sbagliato amare qualcuno e, allo stesso tempo, desiderare il supporto della propria famiglia. Il comportamento di sua sorella potrebbe riflettere una difficoltà nell’accettare il cambiamento del rapporto che aveva con lei. È possibile che, vedendola più indipendente e focalizzata sulla sua vita, provi un senso di abbandono o gelosia, anche se non lo esprime apertamente. Tuttavia, le sue reazioni, come il rispondere male o ignorarla, non sono giustificate e non rappresentano un modo costruttivo per affrontare queste emozioni. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, una strategia utile potrebbe essere cercare di affrontare la situazione con una comunicazione chiara e serena. Potrebbe prendersi un momento per parlare con sua sorella in un contesto tranquillo, spiegandole con sincerità i suoi sentimenti. Ad esempio, potrebbe dirle: "Capisco che ti senti messa da parte o che il nostro rapporto sia cambiato, ma per me sei sempre importante. Vorrei che capissi che la mia relazione non toglie nulla al nostro legame, e che ho bisogno del tuo sostegno per vivere serenamente entrambe le cose." È importante mantenere un tono empatico e non accusatorio, cercando di farle comprendere che non sta scegliendo "tra lei e il suo ragazzo," ma che desidera equilibrio e rispetto reciproco. Tuttavia, è altrettanto fondamentale riconoscere che i cambiamenti nella vita possono far emergere conflitti irrisolti in una famiglia, e questi non sempre dipendono solo da lei. Se sua sorella non è pronta a cambiare atteggiamento nonostante i suoi sforzi, questo non significa che stia sbagliando qualcosa. A volte, il percorso di crescita di una persona può mettere alla prova le relazioni, e sta a ciascun individuo decidere come adattarsi. Infine, è importante che lei continui a proteggere il suo spazio emotivo. Vivere costantemente nell’ansia di accontentare gli altri rischia di esaurirla e di farle mettere in secondo piano i suoi bisogni. Se sente che la situazione diventa troppo pesante, potrebbe essere utile valutare se prendere temporaneamente una certa distanza fisica, ad esempio considerando la possibilità di andare a vivere per conto suo, qualora sia fattibile. Questo potrebbe aiutarla a ritrovare serenità e a ricalibrare i rapporti familiari. Le consiglio di proseguire il suo percorso psicologico o di cercare un professionista con cui esplorare ulteriormente questa dinamica. A volte, un aiuto esterno può offrire strumenti concreti per gestire situazioni così complesse. Le auguro di cuore di trovare un equilibrio e la serenità che merita. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno Anna, le sensazioni descritte sono legittime e normali e grazie di averle condivise. Ascoltare i tuoi bisogni e cercare un equilibrio tra vita familiare e personale, è lecito, e posso capire la difficoltà che stai vivendo all'interno dell'ambiente familiare. Un percorso psicologico potrebbe essere utile per lavorare sulle tue sensibilità e adottare strategie funzionali nella quotidianità e nelle relazioni. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un caro saluto.
Buongiorno Anna, grazie per aver condiviso la Sua esperienza. Da quanto scrive, sembra che stia vivendo una grande difficoltà nel conciliare la Sua nuova relazione con le dinamiche familiari, in particolare con Sua sorella, che sembra faticare ad accettare i cambiamenti. Il suo comportamento potrebbe riflettere una gelosia o una paura di essere esclusa, ma è evidente che questa situazione Le sta causando molto stress.

In questo momento, è importante che Lei riconosca che merita di vivere liberamente i Suoi sentimenti e la Sua felicità, senza sentirsi in colpa per il legame affettivo che ha con il Suo ragazzo. La relazione con Sua sorella, seppur difficile, non deve impedire il Suo benessere. Continuare a cercare supporto psicologico può aiutarLa a gestire questo conflitto, a fare chiarezza su ciò che desidera e a proteggere il Suo equilibrio emotivo.

Le auguro di trovare la serenità per fare le scelte che La rendano felice, senza sensi di colpa.

Un saluto.
dott. Giuseppe Saracino
Buongiorno, mi spiace per la situazione di tensione che sta vivendo e per gli effetti che essa genera sul suo benessere. In primo luogo, dal messaggio, si evince il bisogno di avere uno spazio di parola in cui poter approfondire la problematica. Non possiamo modificare pensieri e comportamenti delle altre persone ma, attraverso un lavoro su se stessi, possiamo affrontare le difficoltà e reagire al comportamento dell'altro in modo funzionale per il nostro benessere. Il confronto con un professionista potrebbe aiutarla a riconoscere e manifestare le sue emozioni, nonché a circostanziare le resistenze di sua sorella, da lei riscontrate, nel lasciarle sperimentare nuove esperienze e relazioni.

Un caro saluto.

Dott.ssa Siria Dal Santo
Buonasera Anna. Grazie della sua condivisione così personale.
Immagino sia difficile per lei vivere in questa situazione di continuo conflitto.
Immagino che sua madre e sua sorella abbiano paura, visto i trascorsi, che un suo allontanamento da loro costituisca una rottura...
Lei ha tutto il diritto di vivere la sua relazione in libertà, e in taluni casi è necessario sopportare un contrasto di questo tipo, anche per autodeterminazione e non dipendere dalle scelte altrui.
A presto
VB
Buongiorno Anna, posso capire che il comportamento di tua sorella ti avvilisca molto. Da quello che dici, avete vissuto degli anni difficili e probabilmente contate tutte e tre sul supporto reciproco. Mi sembra che tua sorella possa covare un pò di gelosia e un pò di paura di perderti e questo la porta ad avere reazioni aggressive nei tuoi confronti quando teme che qualcuno ti possa allontanare. Le cose che puoi tentare a fare sono due. Prima di tutto, puoi provare a dirle che hai notato le sue reazioni ostili di fronte ai ragazzi che hai frequentato e che questo ti fa rimanere male. Quindi le chiedi cosa la infastidisce, inoltre la inviti ad assumere il tuo ruolo e immaginarsi come lei vivrebbe tutta questa situazione se si trovasse al tuo posto. In secondo luogo, un'altra cosa fondamentale è che tu allontani il senso di colpa rispetto a quello che stai facendo, cioè seguire i tuoi desideri e a stare con le persone per te importanti. Infatti è un tuo diritto quello di essere felice e di coltivare relazioni di valore. Quindi, per quando sia difficile, ti auguro di riuscire a trarre gioia da quello che stai vivendo e di trovare un equilibrio anche all'interno della tua famiglia. Dott.ssa Anna Tosi
Cara Anna,

grazie per aver condiviso la tua storia e le tue difficoltà. Da ciò che racconti, emerge una situazione complessa e carica di emozioni, che coinvolge sia dinamiche familiari sia relazioni personali. È evidente che hai affrontato e stai affrontando molte sfide, cercando di mantenere un equilibrio tra i tuoi bisogni personali e quelli delle persone a cui tieni.

La relazione particolarmente con tua sorella sembra essere difficile, caratterizzata da comportamenti che indicano un attacco molto forte, che però si manifesta in modo disfunzionale. Il suo atteggiamento potrebbe essere influenzato da sentimenti di gelosia, insicurezza o paura di perdere il rapporto speciale che hai avuto fino ad oggi. Queste emozioni, tuttavia, non giustificano i comportamenti che ti fanno soffrire e che limitano la tua libertà di vivere serenamente le tue scelte.

Dal tuo racconto emerge anche la tua grande sensibilità e il desiderio di mediare e recuperare il rapporto con lei, nonostante tutto. È un gesto molto bello da parte tua, ma è importante ricordare che il benessere personale e la libertà di amare chi desideri sono diritti fondamentali. Non è tuo compito risolvere le difficoltà emotive di tua sorella, soprattutto se lei non mostra apertura al dialogo o al cambiamento.

Per affrontare meglio questa situazione, potrebbe essere utile:

Stabilire dei confini chiari: Fai capire a tua sorella che, pur volendo mantenere un buon rapporto con lei, la tua vita personale e le tue relazioni meritano rispetto.
Confrontarti in modo assertivo: cerca un momento tranquillo per parlare con lei, esprimendo i tuoi sentimenti senza accusarla, ma spiegandole come il suo comportamento ti fa sentire.
Coltivare il tuo benessere: Continua a dare spazio alla tua crescita personale, al tuo percorso universitario e alla tua relazione di coppia.
Tuttavia, le dinamiche familiari che descrivi sono complesse e richiedono un'analisi approfondita per essere comprese a fondo. Sarebbe molto utile e consigliato approfondire questi temi con il supporto di uno specialista che possa aiutarti a gestire al meglio le emozioni, a definire i tuoi confini e a costruire relazioni più sane con le persone che ami.

DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Cara Anna, comprendo perfettamente il tuo disagio e la complessità della situazione che stai vivendo. La tua famiglia sembra attraversare un periodo di profonde trasformazioni e la tua relazione sentimentale sta innescando dinamiche complesse e dolorose. Il legame con tua sorella è forte ma sembra caratterizzato soprattutto da una forte dipendenza emotiva e da dinamiche di controllo. È importante che tu stabilisca dei chiari limiti con tua sorella, e che non è colpa tua se tua sorella non accetta la tua relazione. Ti consiglio di chiedere aiuto iniziando un percorso di psicoterapia, un professionista potrà aiutarti a gestire meglio le tue emozioni e trovare strategie per affrontare questa situazione complessa. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno.
Salve Anna, purtroppo da come parla sembra che sua sorella senta minaccioso il suo avvicinarsi sentimentalmente a un uomo. Capisco che questo abbia delle ricadute sul vostro rapporto e sul suo benessere, vedo anche che lei fa sforzi sovrumani per dare alla sua famiglia attenzioni, presenza e non deluderle, ma nessuno dovrebbe essere sottoposto alla scelta impossibile di scegliere tra un fidanzato e una sorella, nè al compito impossibile di compensare le assenze di altri membri della famiglia. Tutti noi abbiamo bisogno di vivere entrambi i rapporti e non possono essere reciprocamente escludentisi. Probabilmente tutti questi legami importanti recisi in modo netto avranno creato delle ferite tali per cui ogni possibile intrusione esterna al nucleo familiare viene percepita come fortemente minacciosa a priori. Se pensa ci siano i margini per una domanda interiore di approfondimento, suggerirei una terapia familiare o individuale per indagare meglio le ragioni del senso di minaccia esperito o quanto meno per trovare lei stessa un modo per vivere con serenità la sua vita nonostante i muri messi da sua sorella. Un caro saluto e in bocca al lupo per ogni cosa.
Buonasera, comprendo il suo disappunto ma l'atteggiamento di sua sorella mostra un disagio personale che non è causato da lei. Posso ipotizzare che il suo attaccamento eccessivo, in cui mostra di volere l'esclusività assoluta nella sua vita (lo studio, il ragazzo... Sono aspetti che la allontanano) possa avere qualche relazione con la vostra storia e con questi uomini che sono andati lontano. Il tema del distacco sembra di difficile risoluzione all'interno del suo contesto familiare. D'altra parte però è lei che si sente in dovere di"nutrire"sua sorella e sua madre con la sua costante presenza. È su questo punto che dovrebbe lavorare e sicuramente per sua sorella servirebbe un aiuto specialistico. Seguire inconsapevolmente l'idea illusoria che si rimarrà sempre unite è nociva per entrambe.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,

nella vita non possiamo pensare di avere tutti dalla nostra parte, nemmeno in famiglia. La sua felicità non può dipendere da quella altrui. Ritengo che di questi aspetti ne abbia parlato all' interno delle sedute del precedente percorso. Qualora ne sentisse nuovamente il bisogno, riprenda pure il cammino terapeutico da dove lo aveva lasciato, ricontatti lo specialista da cui è stata già seguita, magari potreste decidere di fare un altro pezzetto di strada insieme.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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