Buongiorno a tutti, scusate il disturbo. Sono un ragazzo da poco maggiorenne e da un anno vivo pens

21 risposte
Buongiorno a tutti, scusate il disturbo.
Sono un ragazzo da poco maggiorenne e da un anno vivo pensando di poter essere effettivamente omosessuale. Sono un ragazzo emotivo ma in contesti aperti estremamente freddo. Sin dalla tenera età ho avuto diverse infatuazioni per sole ragazze, con cui andavo d’accordo. Con i maschi il rapporto era abbastanza complesso: con la maggior parte non andavo d’accordo per motivi caratteriali, solo con pochi riuscivo ad aprirmi. Tutto è cominciato esattamente un anno fa quando ho cominciato a provare tantissima ammirazione e affetto, come fosse un fratello, per un compagno di classe con cui durante l’anno scolastico avevo avuto un rapporto conflittuale. Il periodo in cui il tutto si era sviluppato era alquanto negativo: un periodo di forte stress per motivi familiari. Più passava il tempo, più io mi sentivo male psicologicamente e anche fisicamente: nervosismo, attacchi d’ansia improvvisi, insonnia lieve, mal di testa, frequente bisogno di urinare. Ad un certo punto mi chiesi se l’affetto che provavo per lui fosse amore effettivo, che mediante le terapie ho scoperto essere dipendenza affettiva, e da questo “se” è scaturito un ulteriore “se”: il dubbio di essere omosessuale. Da allora ho provato un drastico calo dell’umore culminato con la depressione, calo della libido con arrivo all’impotenza, esasperazione e continui attacchi di ansia e di panico. Inoltre una parte di me sosteneva che non fossi più un uomo. Ogni volta che vedevo un maschio, fosse giovane o vecchio, avevo “visioni” in cui avevo un rapporto sessuale con loro. Durante l’anno scolastico, ho avuto diversi crolli emotivi ma anche dei miglioramenti. Nel corso di tutto l’anno scolastico ho effettuato quotidianamente compulsioni con fotografie di uomini e donne al fine di vedere quali mi eccitassero e ho avuto erezioni con quelle femminili. Quando vedevo le immagini maschili, molte delle volte avevo l’istinto di scappare pur di non vederle. Durante l’anno ho avuto un’infatuazione per una mia compagna di classe per qualche mese, a cui non ho mai detto nulla peri il timore del rifiuto. Attualmente è passato un anno e non riesco ancora a capire se mi eccitano e piacciono gli uomini o le donne o entrambi. Nel corso di quest’anno sono andato due volte in terapia: la prima l’ho chiusa perché non vedevo miglioramenti, la seconda è tutto sommato buona però ho continui crolli, causati soprattutto o da sogni omosessuali notturni oppure momenti di difficoltà generale. In questi giorni ho dubbi che durano tutto il giorno in cui che io penso di essere attratto dagli uomini o addirittura che io stesso non voglia ammettere il mio vero orientamento sessuale. Per caso quello che da un anno vivo potrebbe essere un doc (bisex-omo) oppure un orientamento effettivo bisex-omo (per quanto riguarda l’aspetto bisessuale, esso si è aggiunto verso la fine di quest’anno scolastico).
Grazie a tutti per la disponibilità.
P.S: non sono omofobo. Ho visto quasi tutti i generi di pornografia. Tuttavia, se nel periodo delle medie vedere le categorie non etero non mi preoccupava (mai posto il dubbio di esserlo), le volte che le vedo adesso (come se mi sentissi obbligato a farlo), mi eccito comunque ma, terminato il tutto, provo un forte senso di colpa unito a disperazione. Alle persone cui mi sono confidato mi hanno detto che si trattano di ossessioni, non di omosessualità effettiva.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Caro utente, posso solo immaginare quanto questa condizione le possa generare malessere. Dal suo racconto, per quanto, ricco di dettagli, non mi è possibile rispondere in modi diretto alla sua domanda. Potrebbero esserci i criteri per la diagnosi da lei ipotizzata. Ma credo che possa essere per lei utile condividere tale quesito con il suo terapeuta che avrà sicuramente un quadro più completo di lei e della sua storia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Dott.ssa Alessandra Notaro
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la ringrazio di aver condiviso i suoi timori e le sue preoccupazioni. In un mondo che ci dice chi essere e come essere, interrogarsi su se stessi è un percorso difficile e spinoso, ma che alla fine può darle dei bei frutti di cui godere per il resto della vita. Da quanto scrive, noto che il percorso per conoscere se stesso è già iniziato da un po' di tempo, ma teme quello che può scoprire perchè purtroppo viviamo in un mondo in cui i pregiudizi e il giudizio altrui fanno da padroni e hanno un peso sulle nostre vite. L'orientamento sessuale non è qualcosa da temere, ma resta comunque una sfera delicata dell'individuo in cui subentrano parametri culturali e pregiudizi sociali e, come ha evidenziato lo studio Kinsey, l'orientamento è anche fluido. Detto ciò, in questo suo percorso di esplorazione non è obbligato a definirsi e trovare un'etichetta a cui appartenere immediatamente, ma è attraverso le relazioni che potrà comprendere meglio e conoscersi. Per approfondire il suo percorso conoscitivo le consiglio film e serie tv sul tema. Questi i titoli se non li ha già visti, "Heartstopper" (serie Netflix), "Semantic Error" (su Viki) e "Your Name Engraved Herein" (film Netflix). Resto a disposizione per ulteriori confronti anche online, un cordiale saluto. Dott.ssa Alessandra Notaro
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, non si scusi per il disturbo, questo è lo spazio creato appositamente per le domande.
Ovviamente non è possibile fare diagnosi partendo da un messaggio, anche se stiamo parlando di un messaggio ricco di contenuti e precisazioni. Fatta questa premessa doverosa, le persone con cui si è confidato potrebbero aver centrato il problema. Le dirò di più, mi sembra da quel che ha scritto che non si tratti di un classico caso di ossessioni ma di una forma particolare di ossessioni. Particolare sì, ma conosciuta.
Ora le pongo io una domanda: adesso che ho risposto al suo quesito, cosa farà?
Dott.ssa Francesca Luongo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, grazie di aver condiviso con noi li suoi turbamenti e le sue difficoltà. Comprendere ed accettar il proprio orientamento sessuale può essere un percorso di crescita doloroso. Ho letto che sta facendo Psicoterapia e la invito a non mollare, ci sono dei momenti durante la terapia in cui a volte si fa difficoltà ad andar avanti. Si confronti col suo psicoterapeuta ogni qual volta ha desiderio di lasciare il percorso. Diciamo che far diagnosi con uno scritto è alquanto improprio, penso che le sue difficoltà a comprendere ed accettare il suo orientamento sessuale che sia etero, omo o bisex vada letto in un'ottica più ampia, che oltre che coinvolgere le sue credenze/convinzioni/giudizi va anche ad esplorare il contesto socio familiare in cui vive. Qualsiasi decisione prenderà per lei sarà quella giusta che la farà sentire più leggero. La ringrazio Dr.ssa Francesca Luongo
Dr. Federico Barzan
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, capisco che stia attraversando un momento molto complesso e confusionale nella sua vita. È positivo che abbia cercato aiuto e sia stato in terapia. L'ansia e le ossessioni che sta sperimentando sembrano essere diventate un problema significativo nella sua vita.
È importante comprendere che l'orientamento sessuale è una parte intrinseca della nostra identità e può essere complesso. Non c'è nulla di sbagliato nell'essere attratti da persone dello stesso sesso, del sesso opposto o di entrambi. È un aspetto della nostra individualità che può richiedere tempo per essere compreso appieno.
Ricordi che è importante accettarsi per quello che si è, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Dare tempo a se stessi per esplorare e capire i propri sentimenti è un processo naturale, e non c'è bisogno di sentirsi in colpa per questo.
Dott.ssa Serena Sgrosso
Psicologo, Psicologo clinico
Dueville
Gentile utente, ovviamente non posso risponderle riguardo al suo dubbio e che capisco che le provochi angoscia e che vorrebbe capirne di più. Condivida con il suo terapeuta quest’ansia, per il resto a volte “etichettare” qualcosa con bianco o nero…non ha molto senso perché perdiamo tutte le sfumature dei colori…Quindi indipendentemente che a lei piacciano uomini, donne o entrambi…le auguro di trovare l’amore. In bocca al lupo.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno,
immagino non sia facile condividere quanto le sta accadendo e perciò la ringrazio molto di averlo fatto.
Non mi è possibile rispondere alla sua domanda, diversi sono gli aspetti ancora da approfondire.
Tuttavia, credo sia molto importante condividere anche in terapia tutta la complessità del momento che sta attraversando, sono sicura che le sarà di beneficio e aiuterà la/il collega a svolgere al meglio il suo lavoro.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Dott.ssa Giorgiana Figus
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albano Sant'Alessandro
La situazione che sta vivendo sembra davvero insostenibile. Si faccia aiutare quanto prima, scelga un* psicolog* con la quale sente di potersi aprire per comprendere insieme le dinamiche sottese alle sue sensazioni e superare i suoi dubbi.
Dott.ssa Dora Pelullo
Psicologo, Psicologo clinico
Orta Nova
Carissimo, mi spiace per il vissuto che stai affrontando: i dubbi sanno essere logoranti. Mi rincuora, però, sapere che stai già facendo un percorso e ti consiglio vivamente di condividere le tue preoccupazione con il/la tuo/a terapeuta. Insieme potrete capire come alleviare il tuo bisogno di sapere. E' prematuro esprimersi senza conoscere la storia nel dettaglio, ma anch'io credo si tratti di un'idea ossessiva. E' necessario esplorare pienamente questa possibilità per toglierle gradualmente potere. Affidati a chi ti sta seguendo e abbi fiducia. Io resto a disposizione online per qualsiasi chiarimento. Un caro abbraccio.
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Carissimo, per prima cosa mi sento di esprimerle vicinanza per la sua attuale sofferenza che mi auguro possa ridursi anche in virtù del lavoro che sta facendo in terapia. Detto ciò, quello che descrive sembra avvicinarsi molto ad un funzionamento ossessivo come lei sembra aver già compreso e che merita un approfondimento in relazione ai significati che comporta e che vanno ricercati nella sua storia passata e nel suo presente. Sembra quasi che ci siano aspetti della sua vita a lei "proibiti", aspetti che lei per primo non vuole o non può concedersi. In questo rientra forse anche il tema dell'orientamento sessuale. Le suggerisco di proseguire la sua terapia, di favorire un rapporto di massima fiducia e libertà con chi la segue e di avere pazienza, i tempi della comprensione emotiva spesso non coincidono con quelli della comprensione cognitiva. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott.ssa Antonella Giardiello
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Monfalcone
Buongiorno, colgo e capisco la sua sofferenza ed il senso di confusione. Le consiglio di parlarne sinceramente e apertamente con il professionista che la sta seguendo per capire cosa stava succedendo nella sua vita nel periodo in cui sono iniziati tali preoccupazioni e cosa sta alla base del suo malessere. La consapevolezza di quali siano i bisogni e i desideri, per soddisfare i quali spesso agiamo in maniera poco funzionale, è il primo passo per intraprendere una strada di scoperta e di miglioramento dei modi in cui affrontare il disagio e le difficoltà. Resto a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Antonella Giardiello
Dott.ssa Laura Sozio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, Innanzitutto, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto, so quanto può essere difficile e coraggioso aprirsi su questi temi. È evidente che sta attraversando un periodo di grande confusione e sofferenza legato alla sua identità e all'orientamento sessuale, oltre a sintomi d'ansia e depressione. La sua preoccupazione e la sua ricerca incessante di risposte attraverso l'osservazione delle proprie reazioni emotive e fisiche davanti a stimoli vari può indicare un comportamento con aspetti ossessivi, che si manifesta in diverse forme e gradi. A titolo informativo, in alcuni soggetti può insorgere un disturbo che si manifesta attraverso ossessioni legate al dubbio sul proprio orientamento sessuale, anche se in precedenza non c'erano mai stati dubbi reali su di esso. Questo non significa che si è o non si è omosessuali, bisessuali o eterosessuali, ma piuttosto che il cervello sta focalizzando l'ansia su questa specifica preoccupazione. Tuttavia, è anche importante riconoscere che la sessualità è un continuum e non sempre rientra in categorie rigide. Molte persone possono avere esperienze o sentimenti che non si allineano perfettamente con ciò che hanno sempre pensato di se stesse. La chiave sta nel capire che ogni persona ha il suo percorso e che è assolutamente normale cercare di comprendere meglio se stessi. Sarebbe davvero utile continuare il suo percorso terapeutico, magari trovando uno specialista che ha esperienza con tematiche di orientamento sessuale, per esplorare e comprendere meglio questi sentimenti e ossessioni. E' essenziale un ambiente sicuro e supportivo in cui poter esprimere e esplorare le sue preoccupazioni. Mi auguro che trovi serenità e comprensione lungo il suo percorso. La strada può sembrare difficile ora, ma con il supporto giusto e una maggiore auto-comprensione, le assicuro che ci sono possibilità di trovare chiarezza e benessere. Cordialmente, Dr.ssa Laura Sozio
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Salve e grazie per la condivisione, comprendo a pieno la difficoltà di una persona così giovane nel doversi definire. Le categorie però servono per stare tranquilli, ma lei non deve cercare la tranquillità ma la felicità di viversi la sua vita sessuale. Questa è la cosa più importante per tutti gli esseri umani, anche se a volte lo dimentichiamo. Un consiglio che ho da darle è di lavorare molto su di sé al fine di conoscersi veramente, solo così potrà decidere da chi vuole farsi attrarre. Deve avere pazienza di aspettare i risultati, in terapia non arrivano sempre subito, ma se ha il coraggio e la tenacia di continuare vedrà che arriverà,se così la vogliamo chiamare la soluzione. Per qualsiasi chiarimento rimango a disposizione anche online.Buone cose. Dr.ssa Gabriella Cascinelli
Dott.ssa Catia Califano
Psicologo
Fiumicino
Buona sera capisco il tuo stato confusionale in un momento così delicato della tua vita. Hai potuto condividere con noi molti elementi ma purtroppo non sono sufficienti per poter dare un consiglio professionale. Vorrei solo incoraggiarti a non arrenderti ma anzi andare a fondo a tutto questo per poi poter essere libero di vivere la tua vita sociale e personale. Forza non arrenderti ! Un caro saluto.
Gentile Utente,
Ansia, depressione, attacchi di panico e altri sintomi sono dei “messaggi” rispetto a qualcosa che ci “parla”. In un modo o nell’altro, che il suo orientamento sessuale sia uno o l’altro, la questione dell’omosessualità è qualcosa che le fa problema. Continui il suo percorso e sono sicuro che arriverà al senso dietro tutto questo, ne ricaverà uno slancio per la sua vita. Un’altro consiglio che mi permetto di darle è di rivolgersi a qualche associazione LGBTQIA+, e trovare qualche gruppo in cui si trattano queste tematiche, in modo da poter portare il suo vissuto e potersi confrontare con altre persone senza aver paura del pregiudizio al quale la società ci ha abituati.
Spero di esserle stato d’aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Linda Trogi
Psicologo
Viareggio
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Mi dispiace sentire che stai vivendo un periodo così difficile e confuso riguardo alla tua sessualità. È importante sapere che molti individui attraversano momenti di incertezza e confusione riguardo alla propria sessualità, e può essere un processo complesso e personale comprendere i propri sentimenti e desideri.

È positivo che tu abbia già cercato aiuto da parte di professionisti come terapeuti, e ti incoraggio a continuare a lavorare con loro per esplorare questi sentimenti e trovare un modo per gestirli.

Ci sono alcune cose che potresti voler considerare mentre continui il tuo percorso:

Sii gentile con te stesso: È normale sentirsi confusi o spaventati riguardo a questioni di sessualità. Accetta i tuoi sentimenti senza giudicarti, e ricorda che non c'è nulla di sbagliato nell'esplorare la tua sessualità e nel capire cosa ti renda veramente felice.
Dai tempo al tempo: Il processo di comprendere la propria sessualità può richiedere del tempo e può essere un viaggio lungo e complesso. Non cercare di forzare le tue risposte o di arrivare a conclusioni definitive troppo rapidamente. Lascia che le cose si sviluppino naturalmente e sii paziente con te stesso.
Parla con persone di fiducia: Continua a parlare con persone di fiducia su ciò che stai vivendo. Questo potrebbe includere amici, familiari o professionisti della salute mentale. Avere un sostegno emotivo può aiutarti a sentirsi meno solo e a ottenere prospettive diverse sulla tua esperienza.
Esplora i tuoi interessi e desideri: Prenditi del tempo per esplorare i tuoi interessi, desideri e fantasie sessuali in un modo che ti faccia sentire sicuro e confortevole. Questo potrebbe includere l'esplorazione di relazioni romantiche o sessuali con persone di entrambi i sessi, se ti senti a tuo agio farlo.
Sii aperto al cambiamento: Ricorda che i nostri sentimenti e desideri possono cambiare nel tempo, e ciò è perfettamente normale. Non sentirti vincolato a etichette o definizioni fisse riguardo alla tua sessualità. Sii aperto alle possibilità e lascia che il tuo sé autentico emerga naturalmente.
Infine, se continui a sentirti sopraffatto o confuso riguardo alla tua sessualità, non esitare a cercare aiuto da professionisti qualificati come terapeuti o counselor specializzati in questioni LGBTQ+. Possono fornirti supporto, risorse e orientamento per aiutarti a navigare attraverso questo periodo della tua vita.
Dott.ssa Agnese Compagnucci
Psicologo, Psicologo clinico
Jesi
Salve, le sono vicina per la situazione di conflitto interiore che sta vivendo. Dalle sue pearole penso un aspetto rilevante sia capire cosa penserebbe lei di se stesso se effettivamente arrivasse alla conclusione di essere omosessuale? La spaventerebbe? penserebbe che potrebbe diventare motivo di litigio ed incomprensioni nella sua famiglia?.
Perchè dalle sue parole leggo un forte timore nel poter scoprire di essere omosessuale, più che una confusione rispetto al suo genere sessuale.
Le do la mia disponibilità qualora volesse un supporto di un professionista in merito alla questione.
Un caro saluto! dott.ssa Agnese Compagnucci.
Dr. Raffaello Pinelli
Psicologo, Psicologo clinico
Reggello
Buongiorno,

innanzitutto voglio ringraziarti per aver condiviso la tua esperienza, che dimostra una grande capacità di introspezione e il desiderio di comprendere meglio te stesso. Quello che stai vivendo non è affatto raro e può essere affrontato con il giusto supporto.

Da quello che descrivi, è possibile che tu stia sperimentando un tipo di disagio noto come Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), specificamente legato ai pensieri intrusivi sull'orientamento sessuale. Questo tipo di DOC può manifestarsi attraverso dubbi persistenti, pensieri intrusivi, comportamenti compulsivi (come la verifica tramite immagini) e sensi di colpa. È importante sottolineare che il DOC non riguarda tanto l'orientamento sessuale in sé, ma piuttosto il modo in cui la mente si aggancia a un'idea, generando ansia e incertezza.

Ecco alcuni aspetti chiave che potrebbero esserti utili:

Riconoscere i pensieri intrusivi:
I pensieri intrusivi sono tipici del DOC e non riflettono necessariamente i tuoi desideri o il tuo orientamento. Sono pensieri automatici che creano ansia proprio perché mettono in discussione qualcosa di importante per te.

Smettere di cercare risposte assolute:
È naturale voler trovare una risposta chiara e definitiva, ma cercare continuamente di "capire" o "verificare" può alimentare il ciclo ossessivo. Prova a osservare i tuoi pensieri senza cercare di giudicarli o combatterli.

Affrontare i sensi di colpa:
Sentirsi in colpa per ciò che si prova o si pensa è una reazione comune, ma è importante ricordare che non sei responsabile dei pensieri intrusivi. Accettare che questi pensieri fanno parte del momento che stai vivendo può aiutarti a ridurre la loro intensità.

Continua la terapia:
Anche se ci sono stati crolli emotivi, il fatto che tu stia lavorando su di te è già un passo importante. Se non lo stai già facendo, potresti considerare un approccio di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) specifico per il DOC. Questo approccio è molto efficace nel lavorare su pensieri intrusivi e compulsioni.

Normalizza la tua esplorazione emotiva e sessuale:
È del tutto normale avere momenti di confusione o di esplorazione rispetto alla propria sessualità. Indipendentemente dall'orientamento sessuale, ciò che conta è che tu viva le tue emozioni e i tuoi rapporti in modo autentico e rispettoso verso te stesso e gli altri.

Ti invito a continuare questo percorso con l’aiuto di un professionista, che potrà guidarti passo dopo passo a comprendere meglio i tuoi pensieri e a ritrovare equilibrio. Non sei solo in questo: è possibile affrontare questi momenti di difficoltà e riscoprire serenità e fiducia in te stesso.

Un caro saluto,
Raffaello Pinelli
Psicologo Clinico

Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente, grazie per aver condiviso con tutti noi il suo stato emotivo. Leggendo il suo scritto le consiglio di fare chiarezza su ciò che sono i suoi sentimenti , pensieri , emozioni e desideri. Per tanto le consiglio un sostegno psicologico. Rimango a sua disposizione anche online. Cordialmente Dott.ssa Rosa Argenti

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