Buongiorno a tutti, scrivo per avere un po’ di conforto, e dei consigli per avere modo di tornare a

16 risposte
Buongiorno a tutti, scrivo per avere un po’ di conforto, e dei consigli per avere modo di tornare a ragionare. Mia madre dovrà effettuare una biopsia per delle micro calcificazioni al seno e dei linfonodi ascellari gonfi e da 2 giorni sto vivendo un vero e proprio incubo. Ho perso mio padre due anni fa, e mia madre sono due giorni che piange e si dispera ininterrottamente, non va a dormire la notte, è convinta di morire e io non posso aiutarla o darle supporto perché sono più negativa di lei. Ho sofferto di depressione in passato e ora sto cercando di riprendere la psicoterapia con qualche professionista anche se hanno appuntamenti molto in là. La sera non riesco a dormire, mi addormento con le cuffie nelle orecchie per non sentire il suo pianto, e il peggio del percorso ancora deve arrivare. Sono preoccupata di perdere mia madre, sono preoccupata perché sono figlia unica da sola e senza parenti, mia madre non vuole aiuti e neanche vuole dirlo ai parenti. minaccia di togliersi la vita ma che non lo fa perché crede in dio e io ho anche paura di uscire per distrarmi perché ho paura che si uccide. Ho un ragazzo a 600 km da me, penso al fatto che dovrò seguire mia madre da sola e senza aiuti, che la mia storia vada a quel paese, sono preoccupata e spaventata di tutto perchè questa grande sofferenza psicologica non posso affrontarla, ho pensato di togliermi io la vita. mi servirebbe anche solo qualcosa per tranquillizzarmi.
Gentile utente,

Posso immaginare quanto sia difficile e doloroso per lei affrontare questa situazione così complessa e emotivamente carica.

La sofferenza che sta vivendo è profonda e comprendo le sue preoccupazioni riguardo a sua madre, la sua storia personale e il suo futuro. Vorrei offrirle alcune considerazioni e suggerimenti sperando di essere di supporto e sottolineando i limiti che una conversazione in questo contesto ha e superabili soltanto in un setting strutturato e professionale:

la sofferenza è parte della vita umana, e accettarla può essere il primo passo verso la guarigione. Cerchi di dare spazio ai suoi sentimenti e pensieri senza giudicarli. E' una risposta normale a situazioni difficili.
Sia per sua madre che per sé stessa, l’ascolto empatico è fondamentale. Cerchi di essere presente per sua madre, anche se non può risolvere tutti i suoi problemi. L’empatia e la comprensione possono fare la differenza.

Inoltre, è decisamente positivo che stia cercando di riprendere la psicoterapia. Anche se gli appuntamenti sono in futuro, potrebbe considerare di cercare un supporto immediato, come una linea di ascolto o un consulente. Non è necessario affrontare tutto da sola.
La sua salute mentale è importante. Cerchi di trovare momenti per prendersi cura di sé stessa, anche se è difficile.

Parli con il suo ragazzo apertamente riguardo alla situazione. La comunicazione è essenziale per mantenere una relazione sana e per condividere i propri sentimenti. Anche se è preoccupata per sua madre, non si isoli completamente. Avere un supporto sociale è importante. Parli con amici o familiari di ciò che sta vivendo.

E non ultimo, se si sente in pericolo o pensa di fare del male a sé stessa, cerchi aiuto immediato. Chiami un numero di emergenza o parli con qualcuno di fiducia.

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Gentilissima,
Questo è un momento doloroso e fatto di tensioni…un supporto empatico che possa essere per lei una sorta di stampella e che possa aiutare anche sua mamma credo sia il modo migliore per affrontare questa situazione. Spesso ci si sente persi e soli e durante questo viaggio ha bisogno di qualcuno che la aiuti a vedere al di là dei problemi,le sue risorse.
Resto a disposizione anche online
Dott.ssa Colaiacovo Teresa
Quando tutto sarà finito apprezzerai ogni piccolo momento della tua vita.
Questo é il regalo che tua madre ti farà con il suo sacrificio.
Comincia già adesso a ringraziarla.
Un carissimo abbraccio
Buonasera, è un momento difficile e carico di paure per lei e sua mamma, entrambe avete aspettative negative rispetto alla situazione sanitaria, che potrebbero risultare diverse. Anche un'eventuale diagnosi di tumore al seno oggi ha buone prospettive di affrontarla efficacemente e nell'ambito sono previsti interventi psicologici per i malati ed i familiari. Entrambe in questo momento di incertezza ed attesa avete bisogno di ascolto e sostegno, lei si apra con il suo fidanzato, anche eventulmente il medico di base può orientarvi a servizi di supporto psicologico per lei e la mamma. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Salve, lei risente di una situazione familiare non facile, ma anche di una proiezione negativa e pessimistica del futuro. Il presente va affrontato in maniera realistica e non è detto che lo scenario sanitario possa essere per forza negativo. Entrambe avete necessità di un supporto psicologico che vi aiuti ad accedere ad una visione diversa e ad attivare delle risorse di fronteggiamento delle difficoltà. Invece di chiedervi dentro le vostre paure. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
la situazione che descrive è molto complessa. Avrebbe bisogno di un supporto nell' immediato. Contatti quanto prima uno specialista, magari servendosi proprio della piattaforma mio dottore, la aiuterà a sentirsi accolta e meno sola difronte ad una situazione troppo più grande di lei.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, la situazione che lei sta vivendo è veramente difficile e comprendo come lei possa sentirsi sola e non vedere sbocchi positivi. Se non riesce trovare appuntamenti a breve le consiglio di rivolgersi ai servizi di salute mentale del suo territorio, loro sapranno prendersi in carico una situazione che appare in fase acuta, così da non rischiare di ricadere nella depressione e perdere la lucidità che ha in questo momento. Questo vale anche per sua madre, di solito nei reparti di oncologia c'è un servizio di supporto psicologico, o strutturato o tramite associazioni, che può essere utile anche in fase di accertamenti pre-diagnostici per alleviare l'angoscia che la paura di morire porta con sé. Le auguro che la situazione si risolva quanto prima. Cordialmente. Dott. Samuele Bellagamba
Buon pomeriggio mia cara. Comprendo la sua situazione, tutto quello che lei sta vivendo emotivamente e psicologicamente.
Il supporto psicologico per lei e la sua mamma è fondamentale. Avete bisogno entrambe di essere guidate, sostenute, avete bisogno di uno spazio dove poter comprendere ed elaborare ciò che accade in voi e tra voi, fuori e dentro. Come state già sperimentando, essere sole in questo momento delicato della vostra vita, non è salutare. Una presenza professionale è indicata per il benessere di entrambe, anche solo suo ( se sua madre non vorrà).
Un caro saluto, dottoressa Teresita Forlano
Buonasera, mi dispiace molto e comprendo quanto lo spettro della morte, soprattutto in chi ha già patito un lutto, sia insopportabile. Fa bene a scegliere un percorso che le sia di supporto durante questa tempesta. Sottolineo però che gli esiti degli esami non li conoscete e si può nutrire sempre una speranza. Le suggerisco, in attesa di un percorso, di prendere almeno un rimedio fitoterapico come "emergency", non ha controindicazioni e le potrà essere di aiuto. Per quanto riguarda la sua mamma, sarebbe opportuno discutere con lei e valutare l'idea di raccontare l'accaduto ad un parente o ad una persona cara che possa esservi di supporto. Le auguro il meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, comprendo le sue paure, però le faccio notare che sta correndo troppo e sta vivendo già la catastrofe.
Al momento ci sono si le premesse per pensare che il problema possa essere importante.
Lei però è già entrata nel tunnel e non vede luce.
In questo momento sua madre è con lei, e non sta male.
La invito a chiedere aiuto tempestivamente, un percorso di elaborazione del problema la potrà aiutare a trovare slancio e risorse, che forse ora nemmeno pensa di avere.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera carissima utente, mi dispiace molto per la tua disperazione, la diagnosi di cancro è un evento che sconvolge la vita, e le vostre reazioni sono del tutto normali. Prima di tutto aiuta tua mamma a capire bene e informarsi sulla diagnosi, fortunatamente dal tumore al seno si può guarire, incoraggiala a cercare un terapeuta che possa supportarla in questo momento e aiutarla a gestire le sue emozioni. Al contempo affidati anche tu ad uno psicoterapeuta perché è importante che tu prenda cura di te stessa, non puoi aiutare tua madre se non stai bene. Con il sostegno giusto riuscirete ad affrontare questo momento con la lucidità giusta. Sono disponibile anche subito e anche online. Ti sono vicina, d.ssa Cristina Sinno
Buonasera, la sua testimonianza trasmette tanto dolore e disperazione, ma anche dei punti di forza sui quali si deve appoggiare.: il voler riprendere la psicoterapia e il suo ragazzo, anche se lontano, c'è. La sua situazione non può essere vissuta da sola, non può farsi carico lei da sola del suo dolore, di quello di sua madre, del lutto ancora recente del padre. Non so in che città vive, ma parli con il suo medico di base e vedete insieme se ci sono associazioni o reparti ospedalieri che si occupino anche dell'assistenza psicologica, oltre quella sanitaria. Lei come caregiver di sua madre deve essere sostenuta ed anche sua madre, oltre le cure mediche va seguita.Valuti anche con il medico qualcosa, anche di naturale, che le favorisca il sonno e il rilassamento. Deve poter dormire e staccare qualche ora prima di ricominciare la giornata.Ha bisogno di lucidità in questo momento. SE lei si prende cura di sè, sarà poi anche di maggiore aiuto a sua madre. Stia sui fatti concreti e non sulle fantasie, aspetti il risultato della biopsia e poi realisticamente farà quello che si deve fare. Accompagnata e non da sola. L'aiuto qualche volta viene da solo, ma il più delle volte lo dobbiamo chiedere. Non è segno di debolezza ma di intelligenza. Si rivolga subito ad uno psicoterapeuta, non perda tempo. Le faccio tanti auguri di cuore, dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, mi spiace per la situazione che sta vivendo: è sicuramente una situazione molto negativa e data la condizione clinica precedente di suo padre, immagino anche quanto il clima emotivo familiare si carichi negativamente in misura maggiore; a ciò dobbiamo aggiungere anche le minacce di morte di sua madre e la sua vulnerabilità storica alla depressione. Le consiglio di rivolgersi a un professionista anche per un supporto di tutte queste emozioni che sta vivendo, comprensibili ma allo stesso tempo ingestibili. Inoltre, le consiglio di fare lo stesso con sua madre, in quanto a volte parlare con estranei risulta più facile e liberatorio perché si può parlare apertamente essendo indirizzati da professionisti.
Le consiglio altresì di parlarne anche con il suo fidanzato, la aiuterà a creare una relazione più autentica oltre che ad avere un punto di riferimento in questo periodo "buio".
Infine, ma non meno importante, se pensa di farsi del male, cerchi aiuto, in questo può aiutarla il suo medico di base o sulla piattaforma MioDottore a trovare il professionista che può accompagnarla in questa fase della sua vita. Le auguro una buona ripresa e spero di esserle stata di aiuto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rosita Mirgaldi
è un momento veramente difficile, mi spiace, non esiti a chiedere un aiuto psichiatrico se l'urgenza le sfugge di mano, per il resto parliamone, saluti
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Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta vivendo e per la perdita che ha subito due anni fa. Sicuramente quest'ultima ha influenzato il suo equilibrio emotivo ed è possibile che si sia sviluppata in lei una forte angoscia abbandonica, che ora sta rivivendo con sua madre. Spesso, quando un dolore viene percepito come intollerabile, per acquisire controllo ed equilibrio su di Sè si possono attivare ideazioni suicidarie; ovviamente non è il modo giusto per affrontare un trauma. La forza sicuramente ce l'ha, solamente che adesso è inibita ed offuscata dagli eventi che la stanno circondando. Non ha nessuna colpa. Le consiglio di cercare un appoggio da psicoterapeuti che hanno disponibilità nel breve termine e di valutare la possibilità di contattare uno psichiatra affinchè possa prescriverle un farmaco per alleviare ansia e preoccupazione.
Se ha bisogno, mi rendo disponibile anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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