Buongiorno a tutti, mi chiamo Mattia ho 18 anni e sono obeso. Questa mia condizione, mi fa sentire a

20 risposte
Buongiorno a tutti, mi chiamo Mattia ho 18 anni e sono obeso. Questa mia condizione, mi fa sentire a disagio in estate. Inadeguato quando nuoto, cammino e soprattutto quando parlo con la ragazza che mi piace. Guardo gli altri e vedo che si sentono a loro agio, sicuri e hanno riscontri positivi dalle ragazze. Anch’io vorrei piacere agli altri. Vorrei sentirmi apprezzato. Vorrei sentirmi meglio…
La mia più grande insicurezza nasce dal mio petto pronunciato e dalle smagliature. Per molto tempo, fino al cambio della scuola, ho subito battute e frasi crudeli, da ragazzi e ragazze (Le più crudeli, anche se si crede il contrario), proprio sul mio petto e smagliature. Battute il cui obiettivo era minare la mascolinità e che mi hanno causato grande rabbia e tristezza.
Iniziando a pensare al desiderio di dimagrire, di avere un corpo atletico che rispecchi il mio ideale, ho realizzato una cosa che in fondo già sapevo ma che non volevo vedere… Non c’è sicurezza che dimagrendo, gli altri mi percepiscano in modo diverso, e soprattutto che io mi senta diverso, più a mio agio quando mostro il mio corpo a gli altri e parlo con chi mi piace…
Questo nuovo pensiero mi ha provocato un profondo sconforto, distruggendo quelle che per me erano certezze, e bloccando il mio percorso. Non sopporterei che tutto il mio impegno non venisse ripagato e non cambiasse nulla.
Non sapendo cosa pensare, cosa sia giuso o sbagliato, i miei pensieri si alternano tra "Si, dimagrire è la soluzione. Sei solo pigro." a "No, dimagrire non è la soluzione. Non cambierà nulla".
Sto malissimo per questa situazione d'incertezza, di confusione. Cosa dovrei fare?
Molti parlano e scrivono che bisogna accettare il proprio corpo, ma cosa fare quando gli altri non lo accettano e di conseguenza io non lo accetto?

Gazie a tutti.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Caro Mattia, tutti noi in adolescenza abbiamo l'arduo compito di accettare il nostro corpo che cambia. Nel tuo caso essere vittima di derisione e crudeltà non ti ha certo aiutato. L'insicurezza è parte di tutti noi, soprattutto quando si tratta di affrontare il giudizio altrui. Il corpo è modificabile grazie all'esercizio fisico ed alla chirurgia estetica, questa è una certezza. I pensieri e le emozioni che ti creano sconforto possono essere gestiti ed elaborati attraverso il colloquio con uno specialista. Sono certa che hai le risorse per uscire da questo periodo di incertezza e confusione, pronto per godere appieno delle gioie che il cambiamento può dare. Ti auguro il meglio. Per qualsiasi necessità puoi contattarmi. Un caro saluto. Dott.ssa Anna Verrino
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Buonasera Mattia, grazie per la sua condivisione.
L'obesità porta con sé tanti significati che vanno oltre il solo peso corporeo e si connettono al momento sociale, culturale e storico che stiamo vivendo. Mi pare di capire che lei si trovi in un momento di blocco che la porta a mantenere le cose come stanno, nonostante si senta a disagio. Per comprendere al meglio cosa lei, Mattia, possa davvero desiderare e quali significati personali ma anche sociali e familiari possono celarsi, può essere importante e utile un percorso terapeutico.
Chiedere aiuto è il primo passo verso il proprio benessere e lei l'ha già compiuto scrivendo la sua richiesta, non si fermi qui.
A disposizione, le auguro ogni bene
dott.ssa Veronica Gorni
Gentile utente, quello che racconti è un malessere importante, che è connesso, ma probabilmente solo in parte, alla tua fisicità. Il problema dell'obesità, come già saprai, non risiede esclusivamente sull'estetica ma, in generale, sulla salute del proprio corpo. Allo stesso tempo è ormai superata da anni la dicotomia mente/corpo: siamo un corpo che si emoziona, e questo è ineluttabile. Ciò significa che se le emozioni con cui incontriamo il mondo sono perlopiù negative, inevitabilmente il nostro corpo "si attiverà" negativamente. Avviare un percorso relativo al dimagrimento senza prima mettere in ordine quello che senti, provi, le emozioni e le sensazioni che ti accompagnano nella tua quotidianità potrebbe rendere quello stesso percorso più complesso di quanto non sia, e gli obiettivi più difficili da raggiungere. Il mio consiglio è quello di provare a rivolgerti ad uno psicologo che possa accompagnarti in un percorso di supporto e comprensione della tua identità, che non riguarda solo la tua fisicità. Se ti va io ricevo anche online, basta prenotare sul mio profilo cliccando su "consulenza online" e scegliendo il giorno e la fascia oraria che ti sono più comodi. Resto a disposizione, cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
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Gentile utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso questo pensiero molto delicato. Sicuramente avrebbe bisogno di un valido supporto psicologico per sostenerla in questo momento.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno carissimo, grazie per aver condiviso il tuo pensiero. Prima di tutto bisogna stare bene con se stessi e di conseguenza con gli altri . Un percorso psicologico può aiutarla a prendere consapevolezza di tanti aspetti e prendersi cura di sé non solo dal punto di vista emotivo ma anche fisico. Spero si sentirà presto più sicuro e che realizzi i suoi sogni nel mentre la saluto caramente e son disponibile a supportarla.
Gentile Mattia, grazie per la sua condivisione sincera e profonda.E' comprensibilissimo il malessere che lei prova e il conflitto tra forze opposte al suo interno. Le dirò una cosa che non la consolerà, ma la dico per allargare l'orizzonte e non proiettare all'esterno tutto il bene e all'interno tutto il male. Facendo questo lavoro, parlo con molti adolescenti. Lei non si immagina quanti/e ragazzi/e vivono il suo stesso problema per aspetti fisici, caratteristiche fisiche che il più delle volte sono ingigantite o distorte dalle stesse giovani e invisibili agli altri.L'adolescenza è una età terribile per il rapporto con il proprio corpo. Con questo non vorrei minimizzare il suo problema, ma relativizzarlo. Conosco una persona che ha un volto sfigurato da un incidente. E' una delle persone più solari che conosco, brillante, allegro, si è sposato, è ricercatissimo da ragazze e ragazzi perchè dirige una scuola ed è sempre disponibile. La sua testa deformata, lr cicatrici non la vedo più, vedo la persona che è. Da questa esperienza ho capito che non è quello che si è che fa la differenza, ma come lo si porta. So che ancora non le ho risposto. Le suggerisco un percorso psicoterapeutico:lei è consapevole dei suoi stati d'animo e questo le permette di partire già da una buona predisposizione. E' importante che rafforzi l'autostima, l'assertività e gestisca a suo favore il giudizio degli/lle Altri/e. Sapere che si sta prendendo cura di sè dovrebbe darle la motivazione a fare una scelta sul suo conflitto.Le faccio tanti auguri e rimango a sua disposizione. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Caro Mattia, grazie innanzitutto per la sua sincera condivisione. Comprendo il disagio e il sentirsi in un punto di stallo, senza sapere cosa fare. Quello che mi sento di dirle è che è giovane e ha tutte le possibilità per affrontare un percorso verso il cambiamento psicofisico per stare meglio con se stesso.
L'obesità si può sconfiggere ma il processo non è breve e richiede determinazione, volontà, atteggiamento propositivo, qualità che sono possibili ricercare all'interno di un percorso psicologico oltre ad un supporto con un nutrizionista competente.
Proprio perché è giovane può prendere la situazione "in mano" senza trascurarla nel tempo prolungato e lavorarci per piacere prima di tutto a se stesso.
A disposizione
dott.ssa Monia Battarra
Salve Mattia, grazie per la condivisione della sua esperienza. Circa la sua situazione, c'è da prendere in considerazione sia la parte medica, con le relative conseguenze da un punto di vista di salute fisica (maggiori probabilità di patologie cardiovascolari, ipertensione o diabete), sia la parte psicologica. Circa quest'ultima mi sembra che abbia già fatto un grande sforzo di riflessione su di sé, e questo mi sembra positivo, denota che è attento alla sua situazione. Per questo le suggerirei di iniziare un percorso di psicoterapia, volto a capire meglio questa incertezza di cui parla, e approfondire la questione dell'accettazione da parte degli altri, definendola meglio e capendo in che modo impatta sulla concezione che ha di sé. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Caro Mattia, da ciò che scrivi sento la tua sofferenza e immagino questa lotta con i pensieri che si alternano. La mia attenzione è andata sul "vorrei sentirmi meglio", che può proprio rappresentare la spinta che ti permette di intraprendere e un percorso con un professionista, uno spazio in cui potrai approfondire quella che nomini "la tua più grande insicurezza" e di conseguenza elaborare i vissuti più difficili, mettendo ordine nella confusione che descrivi. Spero tu possa sentirti meglio, un saluto. Dott.ssa Giorgia Signorini
Buongiorno Mattia,
si percepisce che non è una situazione piacevole e se lei ha scritto vuol dire che vuol uscirne. Io le consiglio di affidarsi ad uno specialista per approfondire l'argomento e arrivare a comprendere quello che lei vuole veramente per stare bene fisicamente e psicologicamente, perchè così non ci sono elementi a sufficienza. Se vuole sono disponibile anche online.
Buona giornata.
Dott.ssa Grazia Chianetta
Ciao Mattia,

Grazie per aver condiviso la tua storia. So che non è facile aprirsi su temi così personali e delicati, e già il fatto che tu abbia trovato il coraggio di farlo è un segno di grande forza.

Essere obesi e vivere con le insicurezze che descrivi, specialmente in un contesto sociale come quello dell'adolescenza, può essere estremamente difficile. Le battute crudeli e le insicurezze legate al proprio corpo possono lasciare cicatrici profonde e influenzare la percezione che hai di te stesso. È normale che queste esperienze ti abbiano portato a dubitare di te stesso e a vivere con la paura che anche dimagrendo, nulla possa cambiare.

Vorrei partire proprio da questo punto. È vero, dimagrire può portare benefici per la salute e magari migliorare il modo in cui ti senti nel tuo corpo, ma non è la soluzione a tutto. La tua autostima, la sicurezza in te stesso e il modo in cui ti relazioni con gli altri sono legati anche a come percepisci il tuo valore come persona, non solo al tuo aspetto fisico.

Quello che descrivi – il dubbio che anche dopo aver perso peso potresti non sentirti diverso – è un pensiero comune. Dimagrire potrebbe migliorare alcune cose, ma non è una garanzia che tutto cambierà come desideri. Per questo, è importante lavorare anche sulla tua autostima, sulla tua percezione di te stesso e sul modo in cui affronti il giudizio degli altri.

Accettare il proprio corpo non significa rassegnarsi, ma imparare a riconoscere il proprio valore al di là dell'aspetto fisico. La società ci impone spesso standard irrealistici, e può sembrare che per essere accettati dobbiamo conformarci a certi ideali. Ma la verità è che il valore di una persona non risiede nel suo peso o nel suo aspetto esteriore.

Inizia a lavorare su di te, non solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale ed emotivo. Se decidi di intraprendere un percorso per perdere peso, fallo per te stesso, per la tua salute e il tuo benessere, non solo per cercare l'approvazione degli altri. Allo stesso tempo, esplora modi per costruire una maggiore fiducia in te stesso, magari parlando con un terapeuta o un consulente che possa aiutarti a navigare questi sentimenti complessi.

Ricorda che sei molto più del tuo aspetto fisico. Sei una persona con pensieri, emozioni, passioni e talenti unici. Meritano di essere valorizzati, da te stesso prima di tutto.

Sono qui per sostenerti nel tuo percorso, qualsiasi direzione decida di prendere.
Ciao Mattia, si percepisce la sua sofferenza. Deve essere molto doloroso quello che sta provando, per questo credo che possa essere importante per lei avere un supporto psicologico, in modo da poter affrontare questi pensieri che ha descritto. Rimango a disposizione
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Ragaini
Salve Mattia, la vorrei confortare perché la sua è una condizione spesso riscontrata e non è da solo ad affrontare questo problema.
Le domande che lei si pone, sono indubbiamente in parte corrette.
Le faccio notare altresi che se vuole iniziare un percorso di dimagrimento è necessario che trovi stimoli e motivazioni interne, mentre lei adesso è centrato sul riconoscimento sociale dei suoi sforzi.
La invito perciò iniziare un percorso terapeutico che la possa motivare a dare il meglio di sé, per il suo stesso benessere e per migliorare il suo senso di autoefficacia.
In questo modo potrà ottenere dei risultati stabili e duraturi nel tempo.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno gentile utente, intanto la ringrazio per aver espresso e richiesto un aiuto. Inizia tutto da qui, perseveri una parte di se vuole iniziare un percorso di cambiamento, la assecondi lo sforzo più grande lo sta già facendo. Sicuramente dimagrire la potrebbe aiutare, ma non è cosa semplice come sottolinea lei e nemmeno immediata, ci vuole il giusto tempo. Per cui la inviterei a farsi affiancare contemporaneamente da uno specialista, psicologo/psicoterapeuta e da un nutrizionista. È fondamentale lavorare contemporaneamente su entrambi i fronti per raggiungere l'obbiettivo che quella parte di lei l'ha portata a richiedere qui un'aiuto.
Buongiorno Mattia, capisco quanto possa essere difficile convivere con queste insicurezze, specialmente in un'età in cui l'opinione degli altri sembra avere un peso enorme. La sua riflessione sulla possibilità che dimagrire non risolva automaticamente i suoi problemi di autostima è molto lucida. È vero, il cambiamento fisico può portare benefici, ma non garantisce automaticamente una trasformazione del modo in cui si percepisce se stessi o si viene percepiti dagli altri.

La questione centrale sembra essere il rapporto con se stesso, più che con il suo corpo. Le offese che ha subito hanno lasciato segni profondi, minando la sua sicurezza e alimentando dubbi che vanno oltre l'aspetto fisico. Dimagrire potrebbe farla sentire meglio fisicamente, ma il vero lavoro sta nell'accettarsi e apprezzarsi per chi è, indipendentemente da come appare. Questo è un percorso che richiede tempo e può richiedere anche l'aiuto di uno specialista, come uno psicologo, che la guidi nella costruzione di un'autostima solida.

Le persone che parlano di accettazione del proprio corpo non lo fanno per minimizzare la sua sofferenza, ma per sottolineare che la vera sicurezza viene da dentro, non dall'approvazione esterna. L'obiettivo non è diventare perfetti agli occhi degli altri, ma imparare a sentirsi sufficienti per se stessi. Se il dimagrimento è un obiettivo per migliorare la sua salute e il suo benessere, lo persegua, ma non faccia di questo la condizione per sentirsi amabile o degno di rispetto. Lavori anche sulla sua mente, oltre che sul corpo, perché è lì che si costruisce la vera fiducia in se stessi.

Cordialmente, Dott.ssa Cristina Borghetti Psicologa
Ciao Mattia, capisco quanto possa essere difficile e doloroso affrontare queste insicurezze e i giudizi degli altri. È importante riconoscere che i tuoi sentimenti sono validi e che non sei solo in questa situazione.

La tua esperienza con il bullismo e le battute crudeli ha sicuramente avuto un impatto significativo sulla tua autostima e sulla percezione del tuo corpo. È naturale desiderare di essere accettato e apprezzato dagli altri, ma è altrettanto importante imparare ad accettare e apprezzare te stesso.

Il desiderio di dimagrire per sentirsi meglio è comprensibile, ma come hai giustamente notato, non è garantito che il dimagrimento risolva tutte le tue insicurezze. La sicurezza in se stessi e l'autostima non dipendono esclusivamente dall'aspetto fisico, ma anche da come ci percepiamo e ci trattiamo.

Potrebbe essere utile lavorare su due fronti: da un lato, perseguire obiettivi di salute e benessere che ti facciano sentire meglio fisicamente, e dall'altro, lavorare sulla tua autostima e sulla tua percezione di te stesso. Questo può includere parlare con un professionista che può aiutarti a esplorare e affrontare le tue insicurezze e a sviluppare strategie per migliorare la tua autostima.

Ricorda che il cambiamento è un processo che richiede tempo. È importante essere gentile con te stesso e riconoscere i piccoli progressi che fai lungo il percorso. Circondati di persone che ti supportano e ti accettano per quello che sei, e cerca di focalizzarti su ciò che ti rende unico e speciale.

Infine, ricorda che il valore di una persona non è determinato dal suo aspetto fisico, ma dalle sue qualità interiori, dai suoi talenti e dalle sue azioni. Lavora per diventare la migliore versione di te stesso, non solo fisicamente, ma anche emotivamente e mentalmente.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Mi dispiace molto per quello che racconta: vivere il proprio corpo con disagio può essere molto doloroso. Il corpo è la nostra manifestazione fisica nel mondo, perciò è spesso al centro, mediatore, dei nostri rapporti con gli altri. Quando lei si chiede cosa cambierebbe se dimagrisse, effettivamente la risposta a questa domanda è sul piano prettamente fisico: una buona dieta e un allenamento costante, supervisionati da professionisti, possono dare con il tempo risultati molto visibili sul proprio corpo. Il dubbio che le resta - se un corpo diverso cambierebbe le sue relazioni con gli altri - è del tutto legittimo. Perché il punto è come si vede lei, come si percepisce lei. Se anche con un corpo diverso continuasse a giudicarsi e a dare priorità al punto di vista degli altri su se stesso invece che al suo, come la farebbe sentire? In ogni caso, questo non precluderebbe percorsi di consapevolezza e di autodeterminazione, per aumentare la sua autostima e, in definitiva, l'amore e l'accettazione di se stesso. Quando lei inizia a pensare a se stesso come a qualcosa di prezioso e inizia a settare i confini e i limiti di quello che è accettabile o no (per lei), allora anche il suo rapporto con le persone inizia a cambiare. Perché è lei che definisce per se stesso chi e cosa far entrare nella sua vita o tenere lontano. Un po' come con il cibo: capire che cosa sia veramente nutriente e che cosa invece è meglio scartare. Un percorso psicologico potrebbe sostenerla nel caso in cui decidesse di iniziare una dieta, per cambiare anche lo sguardo che ha su se stesso, oltre che ciò che vede nello specchio.
Salve gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione. Comprendo la profondità delle emozioni che sta vivendo: la confusione, l'incertezza e la sofferenza derivante dalle difficoltà legate al suo corpo e al modo in cui gli altri lo percepiscono. La sensazione di non essere accettato, soprattutto quando le critiche e le battute dolorose riguardano aspetti molto personali, può minare la fiducia in se stessi e il proprio benessere emotivo. È naturale desiderare un cambiamento che rispecchi meglio l'idea che abbiamo di noi stessi e per sentirci più apprezzati dagli altri, ma la vera domanda che emerge è come possiamo fare pace con noi stessi indipendentemente dal giudizio esterno.

Il percorso verso l’accettazione del proprio corpo non è semplice, soprattutto quando si è influenzati da esperienze passate dolorose. Tuttavia, è importante riflettere sul fatto che il corpo non è l’unico aspetto che definisce il nostro valore, e che l'autoconsapevolezza e l’amore per se stessi partono dal riconoscere il nostro valore intrinseco, oltre all’aspetto fisico. Dimagrire o cambiare il corpo può certamente essere parte di un percorso verso una maggiore salute fisica, ma non è detto che questo risolva tutte le difficoltà emotive o cambierà come gli altri ci vedono.

Il mio consiglio è di esplorare le sue insicurezze in modo più profondo, senza giudicarsi troppo severamente, e di lavorare sulla costruzione di un'autostima che non dipenda solo dall’aspetto esteriore. Potrebbe essere utile anche parlare con un professionista che l’aiuti a districare questi pensieri e a creare un piano che sia incentrato su un benessere globale, che comprenda corpo, mente e relazioni.

Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito. Un caro saluto, Dott Mauro Terracciano.

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