Buongiorno a tutti. Ho 25 anni, da qualche mese ho iniziato a lavorare ed ho iniziato a nutrire il d

19 risposte
Buongiorno a tutti. Ho 25 anni, da qualche mese ho iniziato a lavorare ed ho iniziato a nutrire il desiderio di lasciare casa dei miei ed andare a convivere con il mio fidanzato. Ho trovato molto probabilmente un appartamenro e da quel momento ho iniziato ad essere molto triste, più che altro all'idea di non vivere piu con i miei e mio fratello. La scorsa settimana ho detto : Beh io me ne vado! (In un discorso che stavamo facendo con parenti) e ho visto che mio padre ci è rimasto male. Mi sento davvero in colpa. Come posso affrontate tutte queste emozioni?
Gentile utente, un cambio di abitazione può essere un evento che da un lato porta entusiasmo per la nuova casa, dall'altro, però può essere negativo per gli affetti. Si può sentire anche mancanza per l'ambiente stesso.
Credo che un percorso di supporto psicologico, in questo periodo, potrebbe esserle utile, per aiutarla a gestire le emozioni.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi

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Buongiorno,
sentire la voglia e il bisogno di lasciare il proprio nido per poter costruire un proprio futuro e diventare piano piano indipendenti è una cosa normale e naturale che spesso succede alla sua età. E' anche vero però che questo può far nascere pensieri e preoccupazioni sia rispetto al proprio futuro e sia rispetto al nido che si sta lasciando: anche per i genitori può essere un momento positivo nel vedere i propri figli crescere, ma anche malinconico nel vederli diventare adulti indipendenti. Le consiglio dunque di fare ciò che desidera nel profondo, di chiedersi se davvero voglia fare questa esperienza e qualora la risposta fosse si le chiedo di interrogarsi se la sua tristezza sia legata ad una preoccupazione per i genitori oppure no. In ogni caso sarebbe utile parlarne con loro in modo chiaro e trasparente in modo che sia lei che i genitori possiate affrontare insieme questa crescita e nuovo step di vita.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Buongiorno, Quello che descrive è un passaggio di vita di grande rilevanza e, come tale, molto delicato. Ci si separa dalla famiglia d'origine per costruire un proprio progetto abitativo e familiare e questo porta con sé significativi cambiamenti, personali e relazionali. In parte è normale provare sentimenti contrastanti, positivi e negativi al contempo. Per poterli affrontare al meglio potrebbe essere utile un percorso di supporto psicologico teso ad evidenziare, comprendere e gestire i molteplici significati che tale evento sta mobilitando dentro di lei. In bocca al lupo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, un cambio di vita così importante è sempre molto delicato e porta con sè un carico emotivo non indifferente. Le preoccupazioni e il senso di colpa si legano alla voglia di indipendenza e di libertà, creando una sorta di circolo vizioso da cui può sembrare complesso uscire. Se ci pensa spesso anche gli eventi belli posso essere particolarmente stressanti, è questo ne è un chiaro esempio. Non sempre le scelte che ci troviamo a dover fare hanno il potere di mettere d'accordo tutti ma questo non significa per forza doverci rinunciare. Quello che posso consigliarle è di riflettere su questo passo tenendo conto dei suoi desideri, dei suoi bisogni e delle emozioni che sente e parlarne apertamente con i suoi genitori. Magari scoprirà che, come per molti genitori, il fatto di vedere lun figlio uscire dal nido possa essere sì un dispiacere ma anche motivo di cui essere orgogliosi. Se vuole approfondire questa tematica non esiti a contattarmi anche per un colloquio conoscitivo online.
Le auguro una buona giornata, Dott.ssa Mini
Salve,il distacco ha sempre una doppia faccia. Da una parte c’è chi se ne va e dall’altra qualcuno che vede andar via.
È inevitabile il lutto da ambedue le parti,ci stiamo salutando rispetto ai ruoli che abbiamo sempre interpretato.
Lei sta semplicemente facendo quello che un figlio ha come missione di vita, ossia aprire le ali e volare.
Se la difficoltà è tanta faccia qualche seduta di psicoterapia in modo da essere più consapevole e meno in balia delle emozioni.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli

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Salve, grazie di aver condiviso questa sua difficoltà. Trasferirsi e lasciare la propria famiglia di origine può portare con sé sentimenti di tristezza. Dall'altro lato, però, si può sentire il desiderio di essere maggiormente indipendente e di allontanarsi da casa. Se ne sente la necessità le suggerisco di iniziare un percorso di sostegno psicologico per comprendere come mai si sente in colpa (e cosa significa per lei trasferirsi) e affrontare con maggiore serenità questo cambiamento. Rimango a disposizione. Dott.ssa Irene Ragaini
Salve, intanto grazie per la sua accurata condivisione! Spesso i momenti di passaggio implicano l'ambivalenza tra la gioia e il dolore. Può succedere che questa doppia valenza dell'esperienza non sia semplice poiché si fanno strada nuove questioni: come vive le separazioni? Perché non può deludere suo padre? Può costruire un altro modo di relazionarsi ai suoi genitori e a suo fratello? Perché vive un passaggio evolutivo come una colpa?
Di quanto appena suggerito e altro se vorrà potrà anche occuparsene insieme ad uno psicologo.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Buongiorno e grazie per aver condiviso i suoi sentimenti. I cambiamenti importanti come il trasferimento in un nuovo appartamento smuovono dentro di noi molte cose. È comprensibile provare emozioni contrastanti in un momento così significativo della sua vita. Il desiderio di indipendenza e la voglia di costruire una nuova vita con il suo fidanzato possono coesistere con la tristezza e il senso di colpa legati al lasciare la famiglia. Inoltre, nelle transizioni della vita capita che ci sentiamo confusi o in conflitto.
Non esitare a chiedere un supporto se ritieni di aver bisogno di fare un po' di chiarezza rispetto a quello che stai vivendo fuori ma soprattutto dentro di lei.
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Gentile, decisione importante e necessaria alla sua età ed è normali avere sentimenti contrastanti, da una parte la voglia di avere una propria indipendenza e dall'altra la sicurezza del nido famigliare. L'importante è che non ci siano dei sensi di colpa a lasciare i suoi genitori, nel qual caso le consiglio di farsi aiutare da uno psicologo durante questo importante e necessario passaggio di vita.
Gentilissima, è una persona molto sensibile e a fianco della naturale spinta evolutiva all'indipendenza, avverte la "mancanza", cioè quello che perderà e un sentimento di colpa nel privare i suoi genitori della convivenza con lei. Sono emozioni contrastanti molto naturali per un passo come questo. E' normale anche che i suoi genitori si dispiacciano un po', dall'altra potranno andare fieri di aver cresciuto una figlia che al momento giusto vuol spiccare il volo dal nido. Viva con naturalezza queste sue emozioni, anche se sono ambivalenti, elabori questo rito di passaggio verso la vita adulta senza sensi di colpa, che non servono a niente, se non a rovinarle il momento. Piuttosto, per la serenità di tutti, condivida con la sua famiglia questa decisione, li coinvolga eventualmente in cose pratiche (es vedere l'appartamento) e faccia sentire l'affetto e il legame che ha con loro. Quello rimarrà, si trasformerà com 'è giusto che sia. Tanti auguri per la sua nuova vita! Se vuole un confronto diretto io ci sono, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, comprendo i suoi stati d'animo in relazione ad una decisione così importante. Quella tristezza che riferisce potrebbe esser connessa anche ad un'ansia da separazione, molto frequente in situazioni del genere dove lasciare il nido familiare significa apporre un cambiamento importante alla propria vita. La paura di separarsi probabilmente da quello che racconta è reciproca, è presente anche nei suoi genitori che ci rimangono male di fronte all'idea che lei possa andarsene. Il nido familiare è un luogo dove ci si sente protetti e meno esposti ai pericoli, ha il ruolo fondamentale di farci crescere in un relativo stato di sicurezza, tuttavia prolungare la permanenza eccessivamente potrebbe portare anche a non misurarsi mai con le sfide successive, quelle della vita adulta, sfide che permettono di crescere e migliorarsi secondo tanti altri punti di vista, ecco il nido potrebbe poi diventare troppo stretto. Se desidera elaborare in maniera più approfondita il delicato momento decisionale che sta vivendo potrebbe esserle utile il confronto con un professionista. Penso che potrebbe essere importante anche discutere con i propri familiari dell'idea di lasciare casa, affrontare questa tematica insieme a loro, mettendo sul piatto i timori, il senso di colpa, le speranze.
Spero di esserle stato d'aiuto, resto a sua disposizione.
Un saluto, Dott. Marco Squarcini
Gentile Utente, comprendo pienamente le emozioni complesse che sta vivendo in questo momento di grande cambiamento. La tristezza e il senso di colpa derivano dal legame profondo che ha con la sua famiglia, fonte di sicurezza e conforto, tuttavia è anche importante ricordare che il desiderio di costruire una vita con il suo fidanzato è altrettanto legittimo e fa parte del naturale percorso di crescita e realizzazione personale. Allo stesso tempo, anche da parte dei genitori il processo di accettazione può essere altrettanto complesso e sfidante poiché questo cambiamento rappresenta non solo una tappa importante nella vita del figlio, ma anche una trasformazione significativa nel loro ruolo di genitori.
In questo momento di transizione, conceda a se stessa il tempo e lo spazio necessari per riconoscere e accogliere questi sentimenti; se lo ritiene necessario, potrebbe essere utile comunicare apertamente con i suoi familiari riguardo alle sue emozioni e alle sue motivazioni. Ricordi che andare via di casa non significa che sta “abbandonando” la famiglia, piuttosto significa trasformare i legami e adattarli ad una nuova fase della vita. Le auguro il meglio per questa nuova avventura e per il percorso che ha davanti a sé. Un saluto.
Gentilissima, un cambiamento così importante merita un supporto psicologico adeguato, in quanto è un cambiamento che sta avvenendo dentro di Lei e vanno comprese e chiarite tutte quell’emozioni che sta vivendo ora. Così da affrontare con serenità questo nuovo inizio, che aprirà a tante altre novità.

Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto
Buongiorno,
il passaggio dalla vita familiare a quella indipendente è un momento di grandi cambiamenti e può suscitare emozioni contrastanti, come la tristezza e il senso di colpa che sta provando. È naturale sentirsi legati alla famiglia, soprattutto quando si è cresciuti in un ambiente affettuoso. Allo stesso tempo, il desiderio di costruire la propria vita con il suo fidanzato è un segnale di crescita e autonomia.
Per affrontare queste emozioni, potrebbe essere utile parlare apertamente con i suoi familiari, esprimendo sia il suo desiderio di andare avanti, sia l'affetto e l'importanza che loro continuano ad avere nella sua vita. Spiegare a suo padre che il suo desiderio di indipendenza non significa allontanarsi affettivamente da loro potrebbe alleviare il senso di colpa. Allo stesso tempo, potrebbe essere importante riconoscere e accettare che queste emozioni fanno parte del processo di crescita e di transizione.
Prendersi del tempo per elaborare questi sentimenti e trovare un equilibrio tra i legami familiari e la nuova vita che sta costruendo potrà aiutarla a vivere questo passaggio in modo più sereno.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
Certo, posso rispondere senza usare un elenco numerato.

Capisco quanto possa essere difficile affrontare tutte queste emozioni contrastanti. È del tutto naturale provare un misto di eccitazione, tristezza, e forse anche un po' di senso di colpa quando si considera di lasciare la casa dei propri genitori per iniziare una nuova vita indipendente. Questo passaggio rappresenta un grande cambiamento, e con esso possono emergere sentimenti profondi legati al legame con la tua famiglia.

La tristezza che stai provando non significa che la tua decisione sia sbagliata. Piuttosto, riflette quanto tieni alla tua famiglia e al rapporto che hai con loro. Sentirsi in colpa per aver detto a tuo padre che stai pensando di andare via è comprensibile, soprattutto se hai notato che lui ci è rimasto male. Questi sentimenti sono naturali quando si fanno scelte che possono influenzare chi ci sta a cuore.

Un passo importante potrebbe essere quello di parlare apertamente con i tuoi genitori e con tuo fratello. Condividere con loro le tue emozioni può aiutare a chiarire i tuoi sentimenti e quelli degli altri, alleviando eventuali malintesi. Spesso, esprimere le proprie preoccupazioni e i propri desideri può portare a una comprensione reciproca e rafforzare i legami familiari.

È fondamentale accettare e riconoscere ciò che stai provando. Non c'è niente di sbagliato nel sentirsi triste o colpevole; queste emozioni indicano quanto valore dai alle tue relazioni familiari. Allo stesso tempo, desiderare di costruire una vita con il tuo fidanzato è un segno di crescita e indipendenza, un passo naturale nel tuo percorso di vita.

Ricorda che lasciare la casa dei tuoi genitori non significa rompere il legame con loro, ma piuttosto trasformarlo in una nuova forma. Pianificare momenti di incontro e mantenere il contatto può aiutare a rendere il distacco meno difficile, e col tempo ti sentirai più sicura della tua decisione.

È importante darti il permesso di sentire ciò che provi e affrontare queste emozioni con pazienza. Se ti senti sopraffatta, non esitare a cercare supporto da chi ti è vicino o anche da un professionista, parlare con qualcuno può aiutarti a elaborare meglio queste sensazioni e a trovare un equilibrio.

Spero sinceramente che questo nuovo capitolo della tua vita ti porti molta gioia e che tu riesca a mantenere un forte legame con la tua famiglia mentre costruisci la tua strada.
Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico
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Affrontare un cambiamento così grande può essere davvero difficile e le emozioni che stai provando sono del tutto normali.
Quando si prende una decisione importante come quella di andare a vivere con il proprio partner, è naturale sentire una certa tristezza per il distacco dalla famiglia. Questo non significa che tu stia facendo la scelta sbagliata, ma piuttosto che stai affrontando una transizione significativa nella tua vita.
È importante dare spazio a queste emozioni e non cercare di reprimerle. Parlare apertamente con i tuoi genitori e tuo fratello può essere molto utile. Spiega loro come ti senti e perché hai preso questa decisione. Questo può aiutare a ridurre il senso di colpa e a far capire loro che non stai rifiutando la tua famiglia, ma stai semplicemente crescendo e prendendo in mano la tua vita.
Inoltre, cerca di vedere questo cambiamento come un’opportunità di crescita personale. Andare a vivere con il tuo fidanzato è un passo importante e può portare molte nuove esperienze positive. È normale avere paura del cambiamento, ma è anche importante abbracciare le nuove opportunità che si presentano.
Concediti il tempo di adattarti alla tua nuova situazione. Le emozioni che provi ora potrebbero attenuarsi con il tempo, man mano che ti abitui alla tua nuova vita. Se le emozioni negative persistono, potrebbe essere utile parlare con un professionista che possa aiutarti a navigare attraverso questo periodo di transizione.
Ricorda, è normale sentirsi in conflitto durante i grandi cambiamenti, ma con il tempo e il supporto, troverai il tuo equilibrio. Sei sulla strada giusta e stai facendo del tuo meglio per affrontare questa nuova fase della tua vita. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, la tua situazione è molto comune, il fatto che tu ti senta in colpa a lasciare "soli" i tuoi genitori è una cosa normale per un figlio, tuttavia credo che i tuoi, come tutti i genitori, hanno un compito nella vita: rendere autonomi i propri figli e guidarli ad andare da soli.
Credo che tu sia in questa fase di transizione dove ti senti un po' triste ma in realtà è una conquista e vedrai che l'autonomia è il tuo bene così come quello dei tuoi, anche se ovviamente si dovranno abituare alla tua assenza quotidiana.
Detto questo l'idea della convivenza è un'altra cosa , e cioè sicuramente avrai dubbi su come sarà, su come andrà ecc... Ma anche questo fa parte dei cambiamenti, non avere paura di cambiare , c'è sempre tempo per riaggiustare le cose in corso d'opera, importante è andare avanti.
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Buonasera.
Le emozioni sono uno specchio sui propri bisogni e sono una fonte preziosa di informazioni.
Mi sento di suggerirle di accogliere ed esplorare cosa significa per lei questa tristezza subentrata nella situazione descritta, individuando anche i pensieri connessi.
Questo può farlo supportata da un professionista.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un augurio per questo nuovo inizio lavorativo.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi

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