Buongiorno a tutti e grazie in anticipo per chi avrà tempo di leggermi ed aiutarmi. Sono una ragazz
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Buongiorno a tutti e grazie in anticipo per chi avrà tempo di leggermi ed aiutarmi.
Sono una ragazza di quasi trent’anni e da più di un mese sono uscita da una relazione tormentata di due anni che mi ha lasciata priva di forze, energia e voglia di vivere. Sto malissimo. Ho dato tutto per questa relazione e ne sono uscita devastata.
Ci siamo messi insieme circa due anni fa e i primi mesi di relazione sono stati probabilmente i più belli della mia vita: credevo di avere trovato la persona giusta, mi sentivo libera di essere me stessa e sentivo di essere amata e stimata proprio così come sono. Sono (ero) una persona molto allegra, solare, piena di iniziative, romantica, che ama sorprendere e fare ridere, che si occupa di mille cose contemporaneamente. Lui, molto affascinante, ha sempre avuto una fitta rete di amici che lo coinvolgono in mille attività, ma in quei primi mesi l’equilibrio tra i nostri mondi era perfetto: facevamo parte reciprocamente uno della vita dell’altro, ci interessavamo alle rispettive vite e tutto andava bene. Con il tempo il suo interesse è andato scemando, ho avuto problemi di salute e lui era assente. Preferiva passare il tempo con gli amici rispetto che con me, organizzava l’estate senza di me davanti ai miei occhi, io ne soffrivo e cercavo di parlarne ma venivo sempre etichettata come esagerata e pesante. Dopo circa 6 mesi dall’inizio della relazione, mi ha lasciata con una telefonata. Non mi amava più. Ho passato l’estate più brutta della mia vita, ho perso un sacco di peso, però dopo due mesi circa ci siamo rivisti per parlare. Da lì è cominciato nuovamente un calvario di sesso occasionale e sporadici contatti, per circa altri sei mesi, dopo i quali ha capito di amarmi davvero e tornare davvero con me. Inutile dire che la mia fiducia era ormai estremamente compromessa nonostante mi dicesse che le cose fossero diverse. Da quel momento siamo stati insieme un altro anno. Un anno fatto di momenti sicuramente molto speciali e altri, invece, che mi hanno sempre caricato di ansia, paura e tensione. La paura e la sensazione radicata di non essere davvero una priorità. Abbiamo fatto molti viaggi e molte cose nuove in questa “nuova fase”, ma mentirei se dicessi che quasi tutto il bello della nostra relazione l’ho costruito io, pensato io. Ero sempre io a voler condividere, a voler proporre, a cercare di rafforzare davvero la nostra unione. Lui ha sempre dato un po’ meno, si è sempre sbottonato un po’ meno. Anche quando stavo male sentivo quasi di disturbarlo. Cercavo di ritagliare momenti soltanto per lui, nonostante la mia vita così piena. Cercavo sempre di trovare spazio per la condivisione e sopratutto cercavo di sempre di capirlo.
Verso la fine della nostra storia le uniche proposte che mi venivano avanzate riguardavano passare il fine settimana insieme ai suoi amici. E a me andava bene, anche lui aveva una vita caotica e comprendevo che quel poco tempo libero voleva dedicarlo anche ad altri. Soltanto che ho sempre sentito che l’interesse per la vita degli altri era sempre maggiore rispetto a quello per me e per noi. Ogni mio entusiasmo veniva spento: ogni proposta per l’estate, ogni proposta di qualcosa di nuovo. Finché, circa quattro mesi fa, mi ha detto che non sa se mi ama. O meglio: dice di non riuscire ad amarmi come dovrebbe, per la persona che sono. Dice che sente che io lo amo di più, che per me non farebbe ciò che faccio io. Ma voleva continuare a stare con me, voleva che riuscissimo a ricostruirci. Diceva di sentirsi oppresso dalla sua vita lavorativa e di non avere tempo per dedicarsi ad amici, a me, a se stesso. In questi mesi orribili ho provato con tutte le mie forze a far funzionare le cose, accettando anche umiliazioni e mancanze di rispetto quando in giro con gli amici non mi degnava di attenzione. Quando mi diceva di essere confuso anche a distanza di mesi, come se ormai fosse una cosa normale. Estenuata dal suo atteggiamento sono stata io stessa a chiedergli di riflettere meglio e tornare da me con una risposta. Avevamo litigato il giorno prima e mi aveva detto cose splendide sul fatto che non vuole perdermi, ma sapevo di non poter reggere ancora in quel limbo di ansia che ormai aveva divorato tutte le mie giornate e le mie energie e il mio naturale entusiasmo per la vita. Dopo questa pausa, mi ha lasciata. Inizialmente è tornato sui suoi passi immediatamente, forse tormentato dalla mia reazione. Ma il giorno dopo mi ha definitivamente stroncata con un messaggio di addio. Ho accettato la sua decisione con grande dolore. Però gli ho chiesto un ultimo incontro per poterci salutare davvero. Me lo ha negato. Non lo vedo da più di mese e l’ultimo ricordo che ho di lui è un nostro “normale” saluto mattutino con un “ci sentiamo tra poco”. Il mio cuore è traumatizzato da questa storia.
Lui dice in giro che voleva sentirsi libero, anche a me diceva che si sentiva in trappola. Mi chiedo cosa significhi. Ho sempre rispettato i suoi spazi e le sue necessità, d’altronde non mi ha mai esplicitamente detto quando avrebbe preferito fare altro piuttosto che vedermi. Mi sento in colpa: sento di averlo oppresso, non so neanche perché. Sento di avere perso me stessa per riuscire a fare funzionare tutto, di avere perso attrattiva ai suoi occhi per questa mia completa dedizione. Io lo amavo e mi fidavo di lui quando mi diceva di voler ricostruire qualcosa, dunque mi impegnavo tanto. A volte mi diceva che se fossi stata più sfuggente o stronza avrebbe avuto più voglia di vedermi e passare del tempo con me: invece io c’ero sempre. Incastravo
Impegni, studio, lavoro e amici per avere tempo per noi. Gli sono stata vicina in tutti i suoi momenti critici.
Sono tornata in terapia da circa un mese, mi piace molto il mio psicologo ma sento di vivere un incubo costante e di peggiorare giorno dopo giorno. Sto malissimo. Ho una sessione di esami a breve e ho completamente perso la motivazione.
Passo le giornate a darmi colpe sul mio opprimerlo, non fidarmi di lui, esser ormai una donna scontata e banale ai suoi occhi. Cosa ho fatto di sbagliato? Per meritarmi anche il suo silenzio e le sue porte in faccia? Lui già cerca nuove ragazze come se tutto quello che siamo stati fosse ormai solo un ricordo.
Aiutatemi a capire come si può uscire da questo buio che mi sta divorando lentamente. L’idea di averlo perso per sempre mi fa male ma so che non potrà tornare mai più: la gente intorno a me vede quanto devastata io sia, quanto questo due anni mi abbiamo cambiata nel profondo. Anche se un giorno tornasse, sarei da sola contro il mondo.
Come si supera questa ansia?
Grazie
Sono una ragazza di quasi trent’anni e da più di un mese sono uscita da una relazione tormentata di due anni che mi ha lasciata priva di forze, energia e voglia di vivere. Sto malissimo. Ho dato tutto per questa relazione e ne sono uscita devastata.
Ci siamo messi insieme circa due anni fa e i primi mesi di relazione sono stati probabilmente i più belli della mia vita: credevo di avere trovato la persona giusta, mi sentivo libera di essere me stessa e sentivo di essere amata e stimata proprio così come sono. Sono (ero) una persona molto allegra, solare, piena di iniziative, romantica, che ama sorprendere e fare ridere, che si occupa di mille cose contemporaneamente. Lui, molto affascinante, ha sempre avuto una fitta rete di amici che lo coinvolgono in mille attività, ma in quei primi mesi l’equilibrio tra i nostri mondi era perfetto: facevamo parte reciprocamente uno della vita dell’altro, ci interessavamo alle rispettive vite e tutto andava bene. Con il tempo il suo interesse è andato scemando, ho avuto problemi di salute e lui era assente. Preferiva passare il tempo con gli amici rispetto che con me, organizzava l’estate senza di me davanti ai miei occhi, io ne soffrivo e cercavo di parlarne ma venivo sempre etichettata come esagerata e pesante. Dopo circa 6 mesi dall’inizio della relazione, mi ha lasciata con una telefonata. Non mi amava più. Ho passato l’estate più brutta della mia vita, ho perso un sacco di peso, però dopo due mesi circa ci siamo rivisti per parlare. Da lì è cominciato nuovamente un calvario di sesso occasionale e sporadici contatti, per circa altri sei mesi, dopo i quali ha capito di amarmi davvero e tornare davvero con me. Inutile dire che la mia fiducia era ormai estremamente compromessa nonostante mi dicesse che le cose fossero diverse. Da quel momento siamo stati insieme un altro anno. Un anno fatto di momenti sicuramente molto speciali e altri, invece, che mi hanno sempre caricato di ansia, paura e tensione. La paura e la sensazione radicata di non essere davvero una priorità. Abbiamo fatto molti viaggi e molte cose nuove in questa “nuova fase”, ma mentirei se dicessi che quasi tutto il bello della nostra relazione l’ho costruito io, pensato io. Ero sempre io a voler condividere, a voler proporre, a cercare di rafforzare davvero la nostra unione. Lui ha sempre dato un po’ meno, si è sempre sbottonato un po’ meno. Anche quando stavo male sentivo quasi di disturbarlo. Cercavo di ritagliare momenti soltanto per lui, nonostante la mia vita così piena. Cercavo sempre di trovare spazio per la condivisione e sopratutto cercavo di sempre di capirlo.
Verso la fine della nostra storia le uniche proposte che mi venivano avanzate riguardavano passare il fine settimana insieme ai suoi amici. E a me andava bene, anche lui aveva una vita caotica e comprendevo che quel poco tempo libero voleva dedicarlo anche ad altri. Soltanto che ho sempre sentito che l’interesse per la vita degli altri era sempre maggiore rispetto a quello per me e per noi. Ogni mio entusiasmo veniva spento: ogni proposta per l’estate, ogni proposta di qualcosa di nuovo. Finché, circa quattro mesi fa, mi ha detto che non sa se mi ama. O meglio: dice di non riuscire ad amarmi come dovrebbe, per la persona che sono. Dice che sente che io lo amo di più, che per me non farebbe ciò che faccio io. Ma voleva continuare a stare con me, voleva che riuscissimo a ricostruirci. Diceva di sentirsi oppresso dalla sua vita lavorativa e di non avere tempo per dedicarsi ad amici, a me, a se stesso. In questi mesi orribili ho provato con tutte le mie forze a far funzionare le cose, accettando anche umiliazioni e mancanze di rispetto quando in giro con gli amici non mi degnava di attenzione. Quando mi diceva di essere confuso anche a distanza di mesi, come se ormai fosse una cosa normale. Estenuata dal suo atteggiamento sono stata io stessa a chiedergli di riflettere meglio e tornare da me con una risposta. Avevamo litigato il giorno prima e mi aveva detto cose splendide sul fatto che non vuole perdermi, ma sapevo di non poter reggere ancora in quel limbo di ansia che ormai aveva divorato tutte le mie giornate e le mie energie e il mio naturale entusiasmo per la vita. Dopo questa pausa, mi ha lasciata. Inizialmente è tornato sui suoi passi immediatamente, forse tormentato dalla mia reazione. Ma il giorno dopo mi ha definitivamente stroncata con un messaggio di addio. Ho accettato la sua decisione con grande dolore. Però gli ho chiesto un ultimo incontro per poterci salutare davvero. Me lo ha negato. Non lo vedo da più di mese e l’ultimo ricordo che ho di lui è un nostro “normale” saluto mattutino con un “ci sentiamo tra poco”. Il mio cuore è traumatizzato da questa storia.
Lui dice in giro che voleva sentirsi libero, anche a me diceva che si sentiva in trappola. Mi chiedo cosa significhi. Ho sempre rispettato i suoi spazi e le sue necessità, d’altronde non mi ha mai esplicitamente detto quando avrebbe preferito fare altro piuttosto che vedermi. Mi sento in colpa: sento di averlo oppresso, non so neanche perché. Sento di avere perso me stessa per riuscire a fare funzionare tutto, di avere perso attrattiva ai suoi occhi per questa mia completa dedizione. Io lo amavo e mi fidavo di lui quando mi diceva di voler ricostruire qualcosa, dunque mi impegnavo tanto. A volte mi diceva che se fossi stata più sfuggente o stronza avrebbe avuto più voglia di vedermi e passare del tempo con me: invece io c’ero sempre. Incastravo
Impegni, studio, lavoro e amici per avere tempo per noi. Gli sono stata vicina in tutti i suoi momenti critici.
Sono tornata in terapia da circa un mese, mi piace molto il mio psicologo ma sento di vivere un incubo costante e di peggiorare giorno dopo giorno. Sto malissimo. Ho una sessione di esami a breve e ho completamente perso la motivazione.
Passo le giornate a darmi colpe sul mio opprimerlo, non fidarmi di lui, esser ormai una donna scontata e banale ai suoi occhi. Cosa ho fatto di sbagliato? Per meritarmi anche il suo silenzio e le sue porte in faccia? Lui già cerca nuove ragazze come se tutto quello che siamo stati fosse ormai solo un ricordo.
Aiutatemi a capire come si può uscire da questo buio che mi sta divorando lentamente. L’idea di averlo perso per sempre mi fa male ma so che non potrà tornare mai più: la gente intorno a me vede quanto devastata io sia, quanto questo due anni mi abbiamo cambiata nel profondo. Anche se un giorno tornasse, sarei da sola contro il mondo.
Come si supera questa ansia?
Grazie
Buongiorno,
mi dispiace che stia passando un momento così difficile per lei: purtroppo quando una relazione finisce c'è spesso la tendenza a colpevolizzare sé stessi per non aver fatto abbastanza, aver fatto troppo o aver fatto il giusto ma di cose sbagliate, la verità è che probabilmente lei e il suo ex compagno avevate dei modi di vivere la relazione profondamente diversi, come diversi erano i vostri desideri rispetto a come vivere il tempo di coppia. Se lei sente di aver fatto quello che poteva per far funzionare le cose allora non ha niente di cui rimproverarsi, le serve solo un po' di tempo per riuscire a distaccarsi mentalmente da ciò che era o sarebbe potuta essere la sua relazione, e magari tornare a guardare avanti
Le faccio i miei auguri
Dott. Giacomo Caiani
mi dispiace che stia passando un momento così difficile per lei: purtroppo quando una relazione finisce c'è spesso la tendenza a colpevolizzare sé stessi per non aver fatto abbastanza, aver fatto troppo o aver fatto il giusto ma di cose sbagliate, la verità è che probabilmente lei e il suo ex compagno avevate dei modi di vivere la relazione profondamente diversi, come diversi erano i vostri desideri rispetto a come vivere il tempo di coppia. Se lei sente di aver fatto quello che poteva per far funzionare le cose allora non ha niente di cui rimproverarsi, le serve solo un po' di tempo per riuscire a distaccarsi mentalmente da ciò che era o sarebbe potuta essere la sua relazione, e magari tornare a guardare avanti
Le faccio i miei auguri
Dott. Giacomo Caiani
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Buongiorno gentile utente, purtroppo da troppo tempo lei ha vissuto l'idea di una relazione che è stata bella, normale e spensierata solo nei primi mesi, ma che poi si è deteriorata lentamente. A questo punto deve ritrovare la fiducia e darsi il giusto valore. Ha detto che il suo psicoterapeuta le piace ma non trova la strada giusta per uscirne, può darsi che non ci sia la giusta sintonia, se vuole un altro parere può prenotare una visita con me anche online, attraverso questa piattaforma. Un abbraccio, D.ssa Cristina Sinno
Gentile utente buongiorno.
Il suo racconto è molto sentito e coinvolgente. Sono lieto che lei abbia già intrapreso un percorso psicologico che le darà modo, con il tempo giusto, di elaborare questa separazione e ricominciare a vivere una vita degna e soddisfacente.
C'è molto giudizio in tutto quello che ci ha scritto. Soprattutto giudizio su sé stessa, sui comportamenti e sugli atteggiamenti avuti in passato. Giudizio sul modo in cui ha affrontato la relazione, su quello che andava detto o andava fatto. Liberarsi da questo giudizio deve essere un suo obiettivo. Il passato non torna e le cose accadute non possono essere cambiate, ma può cambiare e di molto il modo in cui le riguardiamo e le rivalutiamo. Per farlo è indispensabile che riesca a vivere con maggiore consapevolezza il suo presente, che è l'unica cosa che effettivamente può controllare e in cui può prendere le decisioni che condizioneranno, spero in meglio, il suo avvenire.
Investa tempo e risorse su sé stessa ora. Coltivi le sue attività, le sue relazioni sociali e famigliari, dedichi tempo al suo benessere personale e alle emozioni positive. Concentri il giusto sforzo solo sulla sua armonia interiore. Ci vorrà tempo e dedizione, perché le cose belle richiedono impegno e qualche sacrificio, ma non deve essere doloroso.
La separazione è come un lutto. Quella persona non farà più parte della sua vita (e forse ci sta guadagnando in questo) e il fatto va accettato e compreso tra le possibilità della vita. Costruendo, giorno per giorno, una nuova coscienza di ciò che è cambiato, di come si modificano le abitudini e gli schemi mentali precedenti è fondamentale. Così come imparare a descrivere le emozioni al fine di distaccarsene quel tanto che basta per valutarne l'utilità e la connessione con la realtà.
In fondo, dovrà decidere tra due opzioni: rimanere con la sua insoddisfazione, la sua mancanza e il pantano di negatività? oppure rialzarsi e riscoprire le sue potenzialità, i suoi valori e gli scopi che ha individuato per la sua vita?
Dietro ogni problema può nascondersi un'opportunità. Deve solo scoprire qual è la sua
Le auguro il meglio! un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Il suo racconto è molto sentito e coinvolgente. Sono lieto che lei abbia già intrapreso un percorso psicologico che le darà modo, con il tempo giusto, di elaborare questa separazione e ricominciare a vivere una vita degna e soddisfacente.
C'è molto giudizio in tutto quello che ci ha scritto. Soprattutto giudizio su sé stessa, sui comportamenti e sugli atteggiamenti avuti in passato. Giudizio sul modo in cui ha affrontato la relazione, su quello che andava detto o andava fatto. Liberarsi da questo giudizio deve essere un suo obiettivo. Il passato non torna e le cose accadute non possono essere cambiate, ma può cambiare e di molto il modo in cui le riguardiamo e le rivalutiamo. Per farlo è indispensabile che riesca a vivere con maggiore consapevolezza il suo presente, che è l'unica cosa che effettivamente può controllare e in cui può prendere le decisioni che condizioneranno, spero in meglio, il suo avvenire.
Investa tempo e risorse su sé stessa ora. Coltivi le sue attività, le sue relazioni sociali e famigliari, dedichi tempo al suo benessere personale e alle emozioni positive. Concentri il giusto sforzo solo sulla sua armonia interiore. Ci vorrà tempo e dedizione, perché le cose belle richiedono impegno e qualche sacrificio, ma non deve essere doloroso.
La separazione è come un lutto. Quella persona non farà più parte della sua vita (e forse ci sta guadagnando in questo) e il fatto va accettato e compreso tra le possibilità della vita. Costruendo, giorno per giorno, una nuova coscienza di ciò che è cambiato, di come si modificano le abitudini e gli schemi mentali precedenti è fondamentale. Così come imparare a descrivere le emozioni al fine di distaccarsene quel tanto che basta per valutarne l'utilità e la connessione con la realtà.
In fondo, dovrà decidere tra due opzioni: rimanere con la sua insoddisfazione, la sua mancanza e il pantano di negatività? oppure rialzarsi e riscoprire le sue potenzialità, i suoi valori e gli scopi che ha individuato per la sua vita?
Dietro ogni problema può nascondersi un'opportunità. Deve solo scoprire qual è la sua
Le auguro il meglio! un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, la ringrazio per aver condiviso i suoi vissuti personali. Mi dispiace poiché comprendo il disagio che sta vivendo. Ritengo utile che lei possa approfondire il tema e dunque richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare e comprendere meglio la situazione. Un caro saluto.
Mi dispiace molto per il dolore che stai attraversando. Le rotture possono essere incredibilmente devastanti, specialmente quando hai investito così tanto in una relazione. È normale sentirsi persi e sopraffatti in un momento come questo. Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a gestire questa situazione e trovare un modo per andare avanti:
1. Accetta i Tuoi Sentimenti
Riconosci il Dolore: È normale sentirsi devastati dopo una rottura, soprattutto una così intensa e significativa. Permettiti di provare il dolore senza giudicarlo.
Esprimi le Emozioni: Parla con amici di fiducia, scrivi un diario o trova un modo per esprimere i tuoi sentimenti. Questo può aiutare a liberare parte del dolore e della tensione.
2. Sostegno Psicologico
Continua la Terapia: È positivo che tu stia vedendo uno psicologo. Continua a lavorare con lui per esplorare i tuoi sentimenti e per trovare strategie per gestire l'ansia e la tristezza.
Gruppi di Supporto: Considera di unirti a gruppi di supporto per persone che hanno attraversato rotture simili. Questo può offrire un senso di comunità e comprensione.
3. Pratica l’Auto-compassione
Sii Gentile con Te Stessa: Evita di colpevolizzarti per la fine della relazione. Ricorda che hai fatto del tuo meglio e che non è colpa tua se le cose non hanno funzionato.
Focalizzati sui Tuoi Bisogni: Dedica del tempo a prenderti cura di te stessa. Fai attività che ti fanno sentire bene e che ti rilassano.
4. Ritrova il Tuo Equilibrio
Routine Quotidiana: Stabilisci una routine quotidiana che includa momenti di cura personale, esercizio fisico e tempo per le tue passioni.
Obiettivi Personali: Fissa piccoli obiettivi giornalieri e settimanali. Questo può aiutarti a ritrovare un senso di controllo e motivazione.
5. Riconnettersi con se Stessi
Scopri Nuovi Interessi: Prova nuove attività o riprendi hobby che ti piacevano prima della relazione. Questo può aiutarti a riscoprire chi sei al di fuori della relazione.
Socializza: Anche se può sembrare difficile, cerca di mantenere i contatti sociali. Passare del tempo con amici e familiari può offrire supporto emotivo e distrazione.
6. Gestione dell’Ansia
Tecniche di Rilassamento: Pratica tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per ridurre l'ansia.
Attività Fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare l'umore.
7. Accetta la Chiusura
Chiusura Emotiva: Anche se non hai avuto un incontro finale con il tuo ex, lavora sulla chiusura emotiva. Scrivi una lettera (che non devi necessariamente inviare) in cui esprimi tutto quello che senti.
Lasciare Andare: Accetta che questa relazione è finita e permettiti di andare avanti. Questo non significa dimenticare, ma riconoscere che meritavi di più e che è tempo di focalizzarti su te stessa.
8. Pianifica per il Futuro
Progetti Personali: Lavora su progetti personali che ti appassionano. Questo può includere il completamento dei tuoi studi, viaggiare, o sviluppare nuove competenze.
Visione Positiva: Cerca di mantenere una visione positiva del futuro. Ricorda che questa è una fase temporanea e che ci sono molte possibilità davanti a te.
Conclusione
Superare una rottura richiede tempo e pazienza. È un processo che varia da persona a persona. Circondati di supporto, sia professionale che personale, e dai a te stessa il tempo necessario per guarire. Con il tempo, ritroverai la tua forza e il tuo entusiasmo per la vita.
1. Accetta i Tuoi Sentimenti
Riconosci il Dolore: È normale sentirsi devastati dopo una rottura, soprattutto una così intensa e significativa. Permettiti di provare il dolore senza giudicarlo.
Esprimi le Emozioni: Parla con amici di fiducia, scrivi un diario o trova un modo per esprimere i tuoi sentimenti. Questo può aiutare a liberare parte del dolore e della tensione.
2. Sostegno Psicologico
Continua la Terapia: È positivo che tu stia vedendo uno psicologo. Continua a lavorare con lui per esplorare i tuoi sentimenti e per trovare strategie per gestire l'ansia e la tristezza.
Gruppi di Supporto: Considera di unirti a gruppi di supporto per persone che hanno attraversato rotture simili. Questo può offrire un senso di comunità e comprensione.
3. Pratica l’Auto-compassione
Sii Gentile con Te Stessa: Evita di colpevolizzarti per la fine della relazione. Ricorda che hai fatto del tuo meglio e che non è colpa tua se le cose non hanno funzionato.
Focalizzati sui Tuoi Bisogni: Dedica del tempo a prenderti cura di te stessa. Fai attività che ti fanno sentire bene e che ti rilassano.
4. Ritrova il Tuo Equilibrio
Routine Quotidiana: Stabilisci una routine quotidiana che includa momenti di cura personale, esercizio fisico e tempo per le tue passioni.
Obiettivi Personali: Fissa piccoli obiettivi giornalieri e settimanali. Questo può aiutarti a ritrovare un senso di controllo e motivazione.
5. Riconnettersi con se Stessi
Scopri Nuovi Interessi: Prova nuove attività o riprendi hobby che ti piacevano prima della relazione. Questo può aiutarti a riscoprire chi sei al di fuori della relazione.
Socializza: Anche se può sembrare difficile, cerca di mantenere i contatti sociali. Passare del tempo con amici e familiari può offrire supporto emotivo e distrazione.
6. Gestione dell’Ansia
Tecniche di Rilassamento: Pratica tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per ridurre l'ansia.
Attività Fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare l'umore.
7. Accetta la Chiusura
Chiusura Emotiva: Anche se non hai avuto un incontro finale con il tuo ex, lavora sulla chiusura emotiva. Scrivi una lettera (che non devi necessariamente inviare) in cui esprimi tutto quello che senti.
Lasciare Andare: Accetta che questa relazione è finita e permettiti di andare avanti. Questo non significa dimenticare, ma riconoscere che meritavi di più e che è tempo di focalizzarti su te stessa.
8. Pianifica per il Futuro
Progetti Personali: Lavora su progetti personali che ti appassionano. Questo può includere il completamento dei tuoi studi, viaggiare, o sviluppare nuove competenze.
Visione Positiva: Cerca di mantenere una visione positiva del futuro. Ricorda che questa è una fase temporanea e che ci sono molte possibilità davanti a te.
Conclusione
Superare una rottura richiede tempo e pazienza. È un processo che varia da persona a persona. Circondati di supporto, sia professionale che personale, e dai a te stessa il tempo necessario per guarire. Con il tempo, ritroverai la tua forza e il tuo entusiasmo per la vita.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso queste dinamiche. Sicuramente è tanto sofferente in questo momento, credo che un buon supporto psicologico possa farla stare meglio. È importante vedere le emozioni nei confronti di ciò che ha raccontato. Se ne avesse voglia, può scrivermi per un primo incontro gratuito. Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Resto a disposizione attraverso consulenze online. Dott. Luca Rochdi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno gentile utente, grazie per aver condiviso con noi questa tua situazione. È evidente quanto tu abbia sofferto e quanto tu sia stata coinvolta emotivamente in questa relazione. È comprensibile che ora ti senti persa e devastata, ma è importante ricordare che hai il diritto di sentirti come ti senti e che non sei sola in questo. È normale sentirsi tristi, arrabbiati, delusi e persi dopo una rottura così difficile. Accetta i tuoi sentimenti senza giudicarti. Consentiti di piangere, di arrabbiarti e di elaborare il dolore. Continua a frequentare il tuo terapeuta e parla apertamente dei tuoi sentimenti. Il supporto di un professionista può aiutarti a comprendere meglio ciò che hai vissuto e a trovare modi sani per affrontare il dolore. Concentrati sul prenderti cura di te stessa. Cerca di fare cose che ti rendono felice e che ti aiutano a sentirti bene, che sia fare una passeggiata, dedicarti a un hobby o trascorrere del tempo con amici fidati. Non colpevolizzarti per ciò che è successo nella relazione. Ricorda che sei una persona valida e degna di amore. Nessuno merita di essere trattato in modo poco rispettoso o manipolativo. Anche se può sembrare difficile al momento, pensa a cosa vuoi per te stessa nel lungo termine. Quali sono i tuoi obiettivi e i tuoi sogni? Focalizzati su come puoi lavorare verso di essi e su come puoi costruire una vita che ti renda felice e soddisfatta. È importante accettare che la relazione è finita e lasciar andare il passato. Concentrati sul presente e sul futuro e su come puoi muoverti avanti senza essere trattenuto dal dolore passato. Non aver paura di chiedere aiuto e di condividere i tuoi sentimenti con le persone che ti amano. Loro possono offrirti sostegno, conforto e prospettive diverse sulla situazione. Ricorda che la guarigione non è un processo lineare e richiede tempo. Sii gentile con te stessa e prenditi il tempo di guarire. Sebbene possa sembrare difficile ora, con il tempo, potrai guarire e trovare la felicità di nuovo. Un caro saluto, Dr. Vittorio Penzo.
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Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi questa delicata esperienza. Comprendo appieno il dolore che descrivi e ti sono vicina. Una relazione d’amore è sempre carica di forti emozioni che sono spesso difficili da metabolizzare, in special modo in occasione di eventi travagliati come quelli che descrivi. Una relazione ha anche bisogno di orizzonti, sentimenti e piani per il futuro in comune, oltre che di compassione per l’altro. In una fase come la tua, sarebbe importante reincontrarsi amorevolmente con se stessi in profondità, incontrando quelle parti ferite che generano dolore. Ti mando un caloroso saluto e resto a disposizione se vorrai approfondire in un percorso insieme,
Dott.ssa Claudia Cristiano.
Dott.ssa Claudia Cristiano.
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Da quello che ha scritto si percepisce tutto il suo dolore per questa relazione travagliata.
Una storia d'amore finita può essere un'esperienza profondamente dolorosa e trasformativa. Affrontare la fine di una relazione richiede tempo e spesso un approccio consapevole per gestire le emozioni e riorganizzare la propria vita.
Dal suo racconto noto una cosa però: lei dov’è? Dov’era in questa relazione? Probabilmente si è “annullata” per compiacere l’altro? Probabilmente ha fatto di tutto per farlo restare senza “rispettare se stessa”? Senza colpevolizzarsi, è proprio da questo punto che dovrebbe ripartire, riscoprire se stessa, la persona che ha cercato di annullare, di sacrificare in nome di una relazione che non stava in piedi. Le auguro “un buon lavoro su se stessa”
Una storia d'amore finita può essere un'esperienza profondamente dolorosa e trasformativa. Affrontare la fine di una relazione richiede tempo e spesso un approccio consapevole per gestire le emozioni e riorganizzare la propria vita.
Dal suo racconto noto una cosa però: lei dov’è? Dov’era in questa relazione? Probabilmente si è “annullata” per compiacere l’altro? Probabilmente ha fatto di tutto per farlo restare senza “rispettare se stessa”? Senza colpevolizzarsi, è proprio da questo punto che dovrebbe ripartire, riscoprire se stessa, la persona che ha cercato di annullare, di sacrificare in nome di una relazione che non stava in piedi. Le auguro “un buon lavoro su se stessa”
Buongiorno,
capisco quanto possa essere doloroso e difficile affrontare la fine di una relazione così significativa. È normale sentirsi devastati dopo aver investito tanto in una relazione e non è raro che le persone provino sensi di colpa o dubbi su se stesse in questi momenti.
Il fatto che sia tornata in terapia è un passo positivo. Il suo psicologo potrà aiutarla a elaborare questi sentimenti e a ricostruire la fiducia in se stessa. Cerchi di essere gentile con sé stessa e di non incolparsi troppo. Le relazioni sono complesse e spesso non ci sono colpe precise. È fondamentale prendersi il tempo per riflettere su ciò che desidera per sé stessa e su come può ritrovare il suo entusiasmo per la vita. Si concentri su piccoli passi ogni giorno per recuperare energia e motivazione.
a presto
capisco quanto possa essere doloroso e difficile affrontare la fine di una relazione così significativa. È normale sentirsi devastati dopo aver investito tanto in una relazione e non è raro che le persone provino sensi di colpa o dubbi su se stesse in questi momenti.
Il fatto che sia tornata in terapia è un passo positivo. Il suo psicologo potrà aiutarla a elaborare questi sentimenti e a ricostruire la fiducia in se stessa. Cerchi di essere gentile con sé stessa e di non incolparsi troppo. Le relazioni sono complesse e spesso non ci sono colpe precise. È fondamentale prendersi il tempo per riflettere su ciò che desidera per sé stessa e su come può ritrovare il suo entusiasmo per la vita. Si concentri su piccoli passi ogni giorno per recuperare energia e motivazione.
a presto
Gentilissima,
grazie per aver condiviso con noi la sua dolorosa esperienza. Posso immaginare quanto sia difficile per lei affrontare questa situazione dopo una relazione così significativa. È normale provare un senso di vuoto e confusione dopo una storia d'amore così intensa e travagliata. E' importante riconoscere che ha fatto tutto il possibile per far funzionare il rapporto, ma alcune situazioni non possono essere cambiate solo con la nostra volontà. Continuare a seguire la terapia con il suo psicologo è essenziale. Questo percorso le permetterà di elaborare i suoi sentimenti e di recuperare la sua energia e la sua gioia di vivere. Si concentri su attività che la rendono felice e che la aiutino a riscoprire se stessa. Eviti di colpevolizzarsi; le relazioni sono complesse e la responsabilità è sempre condivisa. Si prenda il tempo necessario per guarire e ritrovare la sua forza interiore. Circondarsi di persone che le vogliono bene e che la supportano sarà di grande aiuto. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
grazie per aver condiviso con noi la sua dolorosa esperienza. Posso immaginare quanto sia difficile per lei affrontare questa situazione dopo una relazione così significativa. È normale provare un senso di vuoto e confusione dopo una storia d'amore così intensa e travagliata. E' importante riconoscere che ha fatto tutto il possibile per far funzionare il rapporto, ma alcune situazioni non possono essere cambiate solo con la nostra volontà. Continuare a seguire la terapia con il suo psicologo è essenziale. Questo percorso le permetterà di elaborare i suoi sentimenti e di recuperare la sua energia e la sua gioia di vivere. Si concentri su attività che la rendono felice e che la aiutino a riscoprire se stessa. Eviti di colpevolizzarsi; le relazioni sono complesse e la responsabilità è sempre condivisa. Si prenda il tempo necessario per guarire e ritrovare la sua forza interiore. Circondarsi di persone che le vogliono bene e che la supportano sarà di grande aiuto. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni. Capisco benissimo il senso di vuoto che si prova quando una relazione termina, soprattutto se la relazione è stata difficile nell'ultimo periodo. Il mio consiglio è di parlarne apertamente con il suo parner, da quello che leggo secondo me c'è stato anche un difetto di comunicazione tra di voi. Le consiglio inoltre di rivolgersi ad uno specialista, che l'aiuterà a comprendere meglio le sue emozioni e le sue priorità. Se lo desidera, io sono a disposizione anche online. Dott.sa Elena Bonini
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Buongiorno,
la cosa più importante che potesse fare in questo periodo è tornare in terapia. Si sente forte la sua necessità di essere aiutata ad elaborare tutto questo dolore per una perdita così importante. Viene da una relazione in cui si è sbilanciata troppo, dando più di quanto potesse ricevere. Quando solitamente accade questo si rischia sempre di arrivare a soffrire e anche tanto. Mi sento di dirle di continuare il percorso di sostegno intrapreso, in quanto con il tempo potrebbe aiutarla a reimpossessarsi della sua vita e soprattutto di se stessa. In bocca al lupo per il suo futuro.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la cosa più importante che potesse fare in questo periodo è tornare in terapia. Si sente forte la sua necessità di essere aiutata ad elaborare tutto questo dolore per una perdita così importante. Viene da una relazione in cui si è sbilanciata troppo, dando più di quanto potesse ricevere. Quando solitamente accade questo si rischia sempre di arrivare a soffrire e anche tanto. Mi sento di dirle di continuare il percorso di sostegno intrapreso, in quanto con il tempo potrebbe aiutarla a reimpossessarsi della sua vita e soprattutto di se stessa. In bocca al lupo per il suo futuro.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno quest ansia si supera imparando a volersi bene. Relazioni come lo era la sua sono fagocitanti e distruttive e lasciano pieni di sensi di colpa, di se e di se avessi fatto. La psicoterapia l aiuta in questo percorso e nell imparare a scegliere persone che ci fanno stare bene e che per noi ci sono. Un caro saluto Rossella Chiusolo
Gentilissima quanta sofferenza nelle sue parole; dopo tutti questi mesi di tormento dove ha fatto di tutto per farsi accettare ora sarebbe veramente giunto il momento di lasciare andare e iniziare a prendersi cura di sè.
In tutta onestà credo sia sbagliato incolparsi per un fallimento, la storia non ha funzionato perché una delle persone coinvolte non era così maturo da poter investire sentimenti seri e reali in una relazione costruttiva.
Ma mi sento di dirle che avrà sicuramente altre occasione per incontrare una persona che la faccia sentire speciale; quindi insieme al suo psicologo si focalizzi sulla sua vita e si rappropri di essa, non lasci che persone incapaci di amare la distolgano dai suoi obiettivi.
So che non sarà facile, ma ogni momento buio è capace di concederci anche una tregua.
Vada avanti per la sua strada a testa alta, il passato con il tempo e un pò di coraggio vedrà che non tornerà più.
l abbraccio
Chiara Scotti
In tutta onestà credo sia sbagliato incolparsi per un fallimento, la storia non ha funzionato perché una delle persone coinvolte non era così maturo da poter investire sentimenti seri e reali in una relazione costruttiva.
Ma mi sento di dirle che avrà sicuramente altre occasione per incontrare una persona che la faccia sentire speciale; quindi insieme al suo psicologo si focalizzi sulla sua vita e si rappropri di essa, non lasci che persone incapaci di amare la distolgano dai suoi obiettivi.
So che non sarà facile, ma ogni momento buio è capace di concederci anche una tregua.
Vada avanti per la sua strada a testa alta, il passato con il tempo e un pò di coraggio vedrà che non tornerà più.
l abbraccio
Chiara Scotti
Salve, c'è un libro che si intitola "Donne che amano troppo", forse Le potrebbe essere utile leggerlo. Si capisce dalle Sue parole il tormento, l'angoscia e il dolore che Le ha procurato questa relazione. Non comprendo però il Suo bisogno di scrivere in questo spazio se ha già deciso di intraprendere un percorso psicologico con uno psicologo con il quale si trova bene. E' importante quando si entra in una relazione terapeutica viverla appieno senza cercare "scappatoie". Le faccio i migliori auguri!
Buongiorno, mi dispiace molto apprendere di questa situazione che la addolora e la tormenta. Penso che abbia fatto il possibile per tenere insieme la relazione, quindi non dovrebbe colpevolizzarsi per aver fatto qualcosa di sbagliato, di troppo o di troppo poco per il suo compagno, ma con l'aiuto del suo psicologo provare a capire cosa può fare la prossima volta per sè stessa! Ha fatto bene a chiedere aiuto per non affrontare questa situazione da sola, abbia pazienza e vedrà che lavorando in terapia le cose andranno meglio e riacquisirà fiducia in sè. In bocca al lupo! Dott.ssa Roberta Maccarone
Gentile utente, la soluzione è continuare il lavoro che sta facendo con il suo psicologo. Deve avere pazienza e perseverare nella ricerca del suo benessere psicologico. E' importante per lei capire i motivi che l'hanno fatta arrivare a questo punto. Continui nel suo percorso e, seppur doloroso, la porterà alla risposte che cerca.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Buongiorno e soprattutto grazie per la sua condivisione.
Mi spiace molto per il periodo di sofferenza che sta passando.
Reputo che la descrizione dettagliata che ha fornito sia un punto molto positivo. Mi fa supporre che la terapia stia dando uno dei frutti più importanti, cioè la capacità di saper osservare: cosa è successo a lei, alle sue emozioni, come si è evoluta la relazione e cosa ne sta raccogliendo. Mi rendo conto che tirare le somme di una relazione finita sia molto doloroso ma è anche con questo che si fa esperienza. Si ricava saggezza per comprendere come evolvere al meglio, per raggiungere i propri traguardi relazionali, personali e lavorativi.
L’inizio di numerose terapie è molto doloroso, proprio perché si iniziano a osservare componenti disfunzionali proprie e altrui. Con il tempo, la pazienza e la costanza, potrà intraprendere percorsi nuovi e gratificanti, proprio perché lei sarà più consapevole.
Volutamente non esprimo pareri su di lei e il suo ex-compagno, poiché questo non è uno spazio di giudizio.
Trovo utile lasciare una lista di attività che si rivelano spesso utili per poter avere del supporto ma sento che con il suo terapeuta può crearne una molto più efficace.
-Attività fisica, specie in gruppo.
-Coltivare vecchi o nuovi hobby.
-Organizzare alcune cene o attività con persone con cui si può essere sereni.
-coltivare del tempo da sola o in compagnia: al cinema, museo, mostra o teatro.
-dei massaggi fatti da professionisti (ci sono dei siti che offrono cupon a prezzi accessibili), per intervenire sugli effetti che l’ansia lascia sul corpo.
-in numerose città sono offerte sessioni gratuite di psicodramma (psico: anima + dramma: azione. quindi mettere in scena la propria anima), è un metodo psicoterapeutico di gruppo, che le può permettere di passare del tempo in un ambiente protetto e ricaricante.
-meditazioni MBSR (per la riduzione dello stress e delle ansie). In 8 settimane è comprovata scientificamente la riduzione dell’ansia e dello stress. è necessaria costanza giornaliera nelle pratiche meditative proposte. il costo si potrebbe aggirare sui 300/350 euro ma sono tecniche meditative che le rimarrebbero e potrebbe continuare da sola.
-porre attenzione alla propria alimentazione, in modo da potersi nutrire al meglio e trovare gratificazione anche nei momenti in cui sta mangiando.
-studiare con persone umanamente stimolanti.
Le componenti di fondo sono lo stare in un gruppo e con persone che le danno sensazioni ed emozioni positive; prendersi cura del corpo; aumentare le capacità attentive (che riducono lo stress e le ansie, favorendo il cambiamento e la crescita personale).
Le auguro il meglio in ogni sua forma.
Dottor Luca Leone
Mi spiace molto per il periodo di sofferenza che sta passando.
Reputo che la descrizione dettagliata che ha fornito sia un punto molto positivo. Mi fa supporre che la terapia stia dando uno dei frutti più importanti, cioè la capacità di saper osservare: cosa è successo a lei, alle sue emozioni, come si è evoluta la relazione e cosa ne sta raccogliendo. Mi rendo conto che tirare le somme di una relazione finita sia molto doloroso ma è anche con questo che si fa esperienza. Si ricava saggezza per comprendere come evolvere al meglio, per raggiungere i propri traguardi relazionali, personali e lavorativi.
L’inizio di numerose terapie è molto doloroso, proprio perché si iniziano a osservare componenti disfunzionali proprie e altrui. Con il tempo, la pazienza e la costanza, potrà intraprendere percorsi nuovi e gratificanti, proprio perché lei sarà più consapevole.
Volutamente non esprimo pareri su di lei e il suo ex-compagno, poiché questo non è uno spazio di giudizio.
Trovo utile lasciare una lista di attività che si rivelano spesso utili per poter avere del supporto ma sento che con il suo terapeuta può crearne una molto più efficace.
-Attività fisica, specie in gruppo.
-Coltivare vecchi o nuovi hobby.
-Organizzare alcune cene o attività con persone con cui si può essere sereni.
-coltivare del tempo da sola o in compagnia: al cinema, museo, mostra o teatro.
-dei massaggi fatti da professionisti (ci sono dei siti che offrono cupon a prezzi accessibili), per intervenire sugli effetti che l’ansia lascia sul corpo.
-in numerose città sono offerte sessioni gratuite di psicodramma (psico: anima + dramma: azione. quindi mettere in scena la propria anima), è un metodo psicoterapeutico di gruppo, che le può permettere di passare del tempo in un ambiente protetto e ricaricante.
-meditazioni MBSR (per la riduzione dello stress e delle ansie). In 8 settimane è comprovata scientificamente la riduzione dell’ansia e dello stress. è necessaria costanza giornaliera nelle pratiche meditative proposte. il costo si potrebbe aggirare sui 300/350 euro ma sono tecniche meditative che le rimarrebbero e potrebbe continuare da sola.
-porre attenzione alla propria alimentazione, in modo da potersi nutrire al meglio e trovare gratificazione anche nei momenti in cui sta mangiando.
-studiare con persone umanamente stimolanti.
Le componenti di fondo sono lo stare in un gruppo e con persone che le danno sensazioni ed emozioni positive; prendersi cura del corpo; aumentare le capacità attentive (che riducono lo stress e le ansie, favorendo il cambiamento e la crescita personale).
Le auguro il meglio in ogni sua forma.
Dottor Luca Leone
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