Buongiorno a tutti,a chiunque arriverà il mio messaggio.Sono una ragazza di quasi 19 anni,sono fidan

17 risposte
Buongiorno a tutti,a chiunque arriverà il mio messaggio.Sono una ragazza di quasi 19 anni,sono fidanzata e scrivo qui per avere un parere di più esperti,sempre se questo sia possibile.Descrivo in breve la mia vita e il mio problema.Ho perso mio padre fine 2018 e mio nonno l'anno scorso,entrambi a causa di un tumore.Sono stata sempre una ragazza timida,chiusa,spaventata dal giudizio altrui,per paura di non piacere e di essere esclusa,insomma,le solite paure di noi adolescenti,accentuato dal fatto che ho sofferto di bullismo fin dalle elementari,infatti ho sempre fatto difficoltà a fare amicizie,fino a qualche mese non ne avevo più,se non una mia cara compagna di classe,non mi sono mai accettata,non mi sono mai piaciuta ma una cosa che amavo di me era il mio essere indipendente e volerlo essere davvero, qualche anno fa mi ripetevo sempre che quando avrei compiuto 18 anni e avrei finito scuola,avrei voluto costruire il mio futuro,ero entusiasta al solo pensiero.Nel 2020 sono iniziati alcuni problemi,da quando è arrivato il covid nella nostra vita e ci siamo rinchiusi,si è aperto un altro capitolo,oltre la paura,i cambiamenti,io mi sono ritrovata completamente cambiata,quei mesi anche il rapporto tra me e il mio ragazzo si è rovinato,in quel periodo stavamo insieme già da 4 mesi,dei mesi bellissimi,ero felice da morire con lui,ero felice della vita,apprezzavo ogni piccola cosa,ma da quando siamo dovuti stare in casa,quei tre mesi erano un continuo litigare,oltre che distanza, freddezza,in quei tre mesi mi sono resa conto che anche in me stava cambiando qualcosa,stavo sempre male,tra litigi e covid,ogni tanto, sporadicamente,iniziavo ad avvertire qualcosa dentro di me ma a cui non davo importanza,credendo fosse normale.Dopo qualche mese,intorno a settembre 2020, è iniziato l'inferno.Iniziavo ogni giorno a non stare bene fisicamente, è iniziato tutto con problemi gastrointestinali,non digerivo più nulla,pesantezza,gonfiore, acidità,credendo che fosse l'alimentazione iniziai a mangiare bene e sotto consiglio del medico presi due antiacidi,ma invece di passare,sembrava peggiorare.Lì era il periodo in cui già iniziavo a controllare troppo il mio corpo,a spaventarmi e mi venne il mio primo attacco di panico,credendo in più fosse un infarto.I giorni passavano fino ad aumentare i sintomi,fiato corto,nodo in gola,dolori al petto,giramenti di testa, tremori sparsi,mal di testa,perdita di appetito,senso di svenimento,cosa che mi portò nel giro di 3 mesi a fare tante e varie analisi del sangue,ecografia,gastroscopia(con biopsia per celiachia,l'unico risultato fu gastropatia antrale ma mi dissero che non avevo nulla),esami urine,il mio medico di base e il mio gastroenterologo mi dissero che era stress non trovando niente,erano delle somatizzazioni.Passai mesi a chiedermi cosa avessi,a piangere,a non credere neanche più agli esami,a stare su internet per vedere i sintomi e mi sono diagnosticata tante malattie, perché io stavo davvero male,e quando tutti mi dicevano che era ansia e stress,io mi arrabbiavo e soffrivo.Andando avanti feci anche altre analisi del sangue, ecocardiogramma,ma niente,tutto perfetto.Ma purtroppo ancora non ci credevo,per me fare analisi ed esami mi faceva sentire "protetta",come se fosse una via d'uscita in quel momento,anche se nello stesso momento avevo paura.Intanto io inizio ad avere anche alcune fobie,iniziai ad avere attacchi di panico e ansia molto frequentemente e da lì avevo paura anche ad uscire di casa e sentirmi male,ho evitato tantissime situazioni,ero spaventata,anche perché ogni piccolo male che sentivo pensavo al peggio,e si accentuava,ho creduto molte volte che stavo per morire.Ora sono seguita da una psicologa da 8 mesi,è per me come un'amica,mi ha fatto capire tanto,in questi mesi ho capito tanto e sono migliorata sull'ambito sociale,ho fatto amicizie,sono molto più aperta,ho fatto cose che prima non mi sognavo di fare,anche se non le ho fatte frequentemente,ma purtroppo mi rendo conto che quel mio lato pessimista c'è ancora, è come se la mia mente non si volesse convincere di non avere nulla perché,a distanza di quasi due anni,io quei sintomi li ho ancora e mi limitano tanto,alcuni li ho sporadicamente,altri invece mi tormentano ogni giorno,parlo di problemi a stomaco-intestino tra cui gonfiore, difficoltà a digerire,pesantezza, acidità e vertigini,sbandamenti,testa vuota,questi ogni giorno si fanno sentire (a volte di più a volte di meno),a volte fiato corto,tachicardia,gambe leggere,tensione a tutto il corpo,dolori muscolari,pressione alla testa.Insomma,a livello fisico non sono ancora al top,ed è questo che mi tormenta,da una parte non credo siano "somatizzazioni", dall'altra sto male perché vorrei tanto stare bene ma sembra che il mio corpo mi vuole fare sempre del male,non riesco a capire il perché di tutto questo.Non riesco a godermi tanto le giornate,a stare bene per via dei miei sintomi,a cui purtroppo faccio ancora tanto caso.A causa di questo,il mio ultimo anno di scuola l'ho fatto da privatista,tra qualche giorno inizieranno gli esami,mentre a volte ancora evito alcune situazioni,non riesco a rilassarmi,a godermi al 100% la vita e non sono capace di capire cos'è che non va,ho mille progetti in testa ma sembra ci sia qualcosa che sembra impedirlo,tra cui il mio stato fisico che mi fa stare tanto male mentalmente.Sono cambiata anche per quanto riguarda il mio ragazzo,il rapporto è migliorato,ho cambiato modo di pensare su alcune cose ma su questo ambito sembra non riesco,a volte sembra di tornare all'inizio.Voi cosa ne pensate di tutto questo?Ringrazio a chi risponderà
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, grazie per la sua personale condivisione!
Ci vuole tempo e pazienza. Ma vedrà che raggiungerò i suoi obiettivi. Continui con il suo percorso. In bocca al lupo per gli esami!
Buonasera. Comprendo quanto siano ingombranti i sintomi che riporta e quanto possano far sentire espropriati delle esperienze che si auspicano. Ha condiviso queste sensazioni con la sua terapeuta? Penso che condividerle apertamente vi potrà aiutare a tollerare i tempi del processo di cambiamento e consapevolezza che sta affrontando. Sia clemente con sé stessa, se si è innescata questa "protezione" c'è un motivo, e continuando il suo percorso di conoscenza riuscirà a trovare le spiegazioni ed il cambiamento che cerca. Consideri anche gli eventi emotivamente impegnativi che le si sono presentati negli ultimi anni e che in otto mesi ha raggiunto obiettivi importanti. In bocca al lupo per la sua crescita personale e scolastica. Dott.ssa Daniela Pedriale
Salve sicuramente continuare il percorso che ha iniziato è una buona possibilità per lei. Sarà certamente utile al vostro lavoro parlare alla sua terapeuta di questo suo desiderio di condividere con altri specialisti la sua situazione emotiva. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
si dia tempo. Vedrà che raggiungerà i suoi obiettivi. Continui con il suo percorso e in bocca al lupo per gli esami!

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. A mio avviso è importante che continui il lavoro psicologico che ha intrapreso, condividendo con la sua terapeuta i suoi vissuti, le sue domande la sua esperienza, ecc. con l'obiettivo di affrontare le proprie difficoltà e riconoscere le proprie risorse passo dopo passo, permettendosi il tempo necessario per prendersi cura di sè, comprendere più a fondo la relazione con il suo corpo e rispondere gradualmente alle domande che si sta ponendo. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, in un percorso sono normali e frequenti le ricadute soprattutto se il malessere che ci descrive è stato il suo compagno di vita per un lungo periodo. Continui nella sua terapia e si concentri giorno per giorno su ciò che sta sperimentando di sé. I sintomi si manifestano sempre in certi contesti emotivi. Ci faccia caso e li riporti alla sua terapeuta. Vedrà che troverà la chiave per uscirne.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera,prosegua il suo percorso psicologico ,ci sono stati progressi ,c è ancora ansia e necessita tempo per curare i segnali di malessere tuttora presenti .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera, ho letto la sua storia e penso davvero che sia sulla buona strada! Lei stessa si è resa conto dei progressi che ha fatto e dei traguardi che ha raggiunto: deve essere contenta e soddisfatta dei suoi risultati. Le consiglio di darsi dei piccoli obiettivi intermedi in modo che, gradualmente, riuscirà a realizzare i suoi progetti. E' però molto importante essere consapevoli dei passi compiuti ed essere grati a se stessi per avercela fatta.
I migliori auguri per i gli esami!
Dott.ssa Silia Lafortezza
Buongiorno, complimenti per il percorso intrapreso. Come lei stessa ha visto, i cambiamenti ci sono stati e credo che 8 mesi siano pochini per vedere tutti quelli che desidera. Continui così e parli con la sua dottoressa di tutto ciò che la tormenta così come ha scritto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve. Ci vuole tempo per ritrovare la serenità. Lei ha già visto dei buoni risultati in 8 mesi di terapia. Per quanto riguarda le somatizzazioni, la sintomatologia e il malessere sono presenti come in una situazione patologica ma senza patologia. Sta male veramente ma non c'è malattia. Il vissuto emotivo si manifesta in vissuti e malesseri fisici. È importante individuare la causa, comprendere da cosa ci si difende, qual'è la paura o la vergogna che blocca la realizzazione dei desideri e progetti, se è presente il mito del perfezionismo che impedisce di far emergere la fiducia in sé, che permetterà di affrontare le difficoltà della vita con più serenità. Tutto questo, richiede tempo. La psicoterapia è un percorso di crescita nella chiarezza e come ogni crescita richiede il tempo giusto di maturazione. Si fidi di sé e del percorso che ha intrapreso. Distinti saluti
Buonasera, grazie per aver condiviso con noi la sua storia e i suoi vissuti. La incoraggio nel proseguire la terapia con la collega, deve infatti darsi tempo e avere fiducia nel percorso psicoterapeutico per far sì che possa avvenire il cambiamento. Conoscere se stessi e volersi più bene è un cammino che richiede il giusto tempo e spazio personale. Le auguro ogni bene, un caro saluto
Ciao!
Lo so che quando si sta male anche solo un giorno sembra durare un mese, ma comunque devi avere pazienza; le cose per migliorare hanno bisogno di tempo e impegno, non ti abbattere e continua col tuo percorso dalla psicologa. Vvedrai che piano piano le cose andrano a posto.
Un caro saluto
La sua situazione è complessa, ma lavorando con la terapeuta, pazientemente potrà risolverla. Ascolti il Podcast LE STANZE DELLA PAURA disponibile gratuitamente su Google e Spotify. E' un podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia. Troverà approfondimenti e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare nei momenti più difficili. Segua la pagina Facebook Le stanze della Paura. Buona giornata. Bruno Ramondetti
Salve, il suo racconto è stato esauriente e molte delle risposte alle sue domande le ha già date lei. Lei purtroppo non è stata l'unica ad avere ripercussioni nella vita privata a causa del lockdown che ha messo in evidenza piccoli e grandi problemi di comunicazione e convivenza forzata. Avendo escluso tutte le possibilità fisiologiche ha fatto la giusta scelta nell'iniziare una terapia. Potrà avere dei momenti in cui le sembrerà di tornare indietro e perdere i progressi che ha già ottenuto ma non molli perché col tempo necessario alla terapia, che non deve essere troppo lungo, le cose andranno meglio. Tenga duro e continui a lavorare sulla cosa. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile ragazza,
la sua è una storia molto difficile.
Il fatto che sia in terapia è un'ottima cosa.
Vedrà che, col tempo e la pazienza necessari, migliorerà ancora.
Cordialmente, EP
Gentilissima, grazie per aver espresso con tanta chiarezza il suo vissuto. La perdita di suo padre e di suo nonno, insieme alle esperienze di isolamento e bullismo, ha avuto un impatto forte, e comprendo il peso che ancora porta con sé. La sua apertura e il coraggio nel condividerlo mostrano quanto stia cercando di dare un senso a ciò che sente. Riconosco i progressi fatti, sia nelle amicizie sia nella relazione con il suo ragazzo. I sintomi fisici che descrive sono spesso una risposta del corpo alle emozioni non espresse, un modo che la sua mente utilizza per manifestare preoccupazioni e tensioni. In terapia, potrebbe essere utile esplorare queste emozioni, interpretando i segnali del corpo come una via per conoscere meglio se stessa. La invito a considerare questo come un viaggio: i sintomi possono attenuarsi col tempo, mentre continua a costruire nuovi strumenti per affrontare ciò che sente. Il percorso che sta seguendo è promettente. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo

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