Buongiorno A causa di un reflusso laringofaringeo mi si è scatenato di nuovo un disturbo di ansia ge
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Buongiorno A causa di un reflusso laringofaringeo mi si è scatenato di nuovo un disturbo di ansia generalizzata. Sono stata in cura già due volte con Cipralex e l'ho sempre interrotto dopo un paio di anni, ma mi sono trovata a doverlo riprendere per un ritorno dei sintomi. Adesso ero scesa a livello di gocce, ma con la riacutizzazione dell'ansia sono tornata alla dose iniziale, da circa 15 giorni. Al momento avverto una maggiore ansia e anche se so che ci vuole tempo, ho paura che questa volta il farmaco possa non fare effetto. Ritenete che sia solo una questione di tempo? Potrebbero volerci più settimane anche se non ero proprio senza farmaco, ma con una dose bassa? Mi sento molto preoccupata. Grazie a chi vorrà rispondermi.
Buonasera. Senza voler indurre confusione, debbo pero onestamente esprimere la mia valutazione negativa sul ricorso costante e reiterato ad una terapia farmacologica per un disturbo d'ansia, almeno senza aver prima esplorato con uno specialista la dimensione personologica ed eventuali elementi "scatenanti", presenti o più lontani. Non so se questo sia avvenuto per lei. Lo tenga in considerazione. Il fatto che a volte alcuni protocolli, pure indicati per i disturbi dello spettro ansioso (fatta salva sempre la valutazione se o meno assumerli), non rispondano più come in precedenti occasioni è una circostanza che può occorrere, come pure che debba attende ancora una o due settimane per valutare l'efficacia del trattamento. Un saluto
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Concordo con la risposta precedente; la terapia farmacologica è sicuramente un importante (ed a volte essenziale) presidio nei disturbi d'ansia, ma può essere potenziata associando un percorso psicoterapico o anche terapia psico-educazionale. Per rispondere direttamente alla domanda le consiglio di contattare lo specialista di riferimento per valutare eventuale modifiche di dosaggio e integrazione psicoterapia o psicoeducativa
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