Buongionoo Che differenza ce tra bosteo e fisio? Ho molta confusione in merito Grazie

15 risposte
Buongionoo
Che differenza ce tra bosteo e fisio?
Ho molta confusione in merito
Grazie
Buongiorno, le differenze sostanziali sono due: il tipo di trattamento e i principi su cui si basano.
In maniera semplicistica la fisioterapia ha come scopo riabilitare le strutture corporee non funzionali dopo i traumi (esempio: molto utile dopo una distorsione di caviglia per ridurre infiammazione e gonfiore e per migliorare la propiocezione articolare riducendo le recidive).
L'osteopatia invece è utile per ridurre gli stati dolorosi tramite un approccio unitario in cui non si analizza esclusivamente la zona dolente ma si tiene in considerazione tutto il corpo e si cerca la causa che ha determinato la sintomatologia (esempio: un sintomo come la lombalgia può dipendere da differenze di altezza degli arti inferiori o da disturbi viscerali/ginecologici).
Per quanto riguarda il tipo di approccio: la fisioterapia prevede, oltre che l'esecuzione di esercizi motori, anche l'utilizzo di elettromedicali come tecar, onde d'urto, ultrasuoni, ecc; l'osteopatia prevede invece il solo trattamento manuale da parte del professionista.
Rimango disponibili per eventuali domande o curiosità :)

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Buongiorno

Fisioterapista e osteopata sono attualmente 2 figure sanitarie facente parte della facoltà di medicina
Hanno entrambe corsi di laurea di 3 anni
(Questo a partire da quest’anno, prima l’osteopatia si studiava in 5-6 anni in scuole private)

Entrambe le figure lavorano con tecniche manuali ma, solo il fisioterapista può per formazione utilizzare apparecchiature elettromedicali quali Tecar, laser,ultrasuoni etc…últimamente è stato confermato dall’albo dei fisioterapisti anche il diritto di utilizzare l’’ecógrafo ad uso preventivo e non diagnostico.

Il fisioterapista utilizza anche come approccio la posturale

L’osteopata lavora solo manualmente ed approccia il paziente in maniera globale
Si interessa di tutti i sistemi corporei
Viscerale
Craniale
Muscolo scheletrico
Vascolo nervoso
Potendo quindi interessarsi di problematiche anche molto diverse da una lombalgia per esempio, può essere molto utile nelle emicranie, vertigini, sinusiti gastralgie.
Questa è stata la formazione che abbiamo ricevuto noi osteopati prima dell’istituzione della triennale, che ahimè con questo programma di studi che hanno istituito purtroppo non formerà più osteopati con questo bagaglio. Starà a loro fare tanti corsi dopo se vogliono.


Il fisioterapista si occupa molto del sistema muscolo scheletrico e soprattutto delle riabilitazioni, ortopediche respiratorie neurologiche.

quando vai a visita se vuoi capire se sei davanti a un osteopata formato con questi principi di globalità
Osserva sempre se prima di trattarti ti fa domande non solo sul sintomo ma anche su altre zone del corpo e se ti chiede più cose riguardanti la tua storia clinica

E che quando inizia il trattamento ti testi in maniera globale
Valutando per esempio il cranio o l’addome
Allora sì questo collega starà prendendo tramite i suoi test tutte le informazioni sul tuo corpo e potrà quindi svolgere un vero trattamento osteopatico.
L'osteopata ed il fisioterapista sono due figure professionali che si occupano della salute muscolo-scheletrica e del benessere fisico ma ci sono alcune differenze fondamentali tra i due in termini di approccio terapeutico, formazione ed ambito di intervento.

Formazione
- Osteopata: In Italia, l'osteopatia è riconosciuta come professione sanitaria dal 2018 ma la sua regolamentazione completa è ancora in via di definizione. L'osteopata si forma in scuole specifiche di osteopatia che richiedono un percorso di studi di almeno 5-6 anni. Questo percorso prevede la comprensione approfondita dell'anatomia, dell’ortopedia, della neurologia, della fisiologia e della biomeccanica umana con particolare attenzione alla manipolazione del sistema muscolo-scheletrico ed alla relazione tra il corpo e le sue funzioni.

- Fisioterapista: Il fisioterapista è un professionista sanitario con una formazione universitaria triennale (laurea in Fisioterapia). Il percorso di studi include una formazione teorico-pratica con stage clinici in diversi ambiti come la neurologia, l'ortopedia, la cardiologia e geriatria. Il fisioterapista ha quindi una formazione atta alla riabilitazione fisica post chirurgica, post traumatica e per patologie degenerative.

Approccio Terapeutico
- Osteopata: L'approccio osteopatico è fondato sul principio che il corpo ha una capacità innata di guarire se stesso quando le strutture anatomiche sono in equilibrio. L'osteopata utilizza tecniche manuali come manipolazioni articolari, stretching e pressioni mirate per ristabilire la mobilità e migliorare il funzionamento del sistema muscolo-scheletrico ma anche di altri sistemi corporei come quello nervoso e circolatorio. L'osteopata valuta il corpo nel suo insieme considerando anche fattori come la postura, l'equilibrio tra diverse strutture e lo stato di salute generale del paziente.

- Fisioterapista: Il fisioterapista adotta un approccio più orientato alla riabilitazione funzionale. Le tecniche utilizzate includono esercizi terapeutici, terapia fisica (ultrasuoni, laser, elettrostimolazioni), massaggi e mobilizzazioni articolari. L'obiettivo del fisioterapista è recuperare o migliorare la funzionalità fisica dopo un trauma, un intervento chirurgico o in caso di patologie croniche come l’artrite, la sclerosi multipla o il Parkinson. Il fisioterapista lavora su protocolli basati sull'evidenza scientifica, spesso in collaborazione con medici specialisti.

Ambiti di Intervento
- Osteopata: L'osteopata si concentra su problemi legati alla struttura muscolo-scheletrica come dolori alla schiena, al collo, disturbi articolari, cefalee tensionali, problemi posturali e dolori muscolari. Tuttavia, l'osteopatia si applica anche a problemi funzionali che potrebbero non essere direttamente collegati alla colonna vertebrale o alle articolazioni come disturbi digestivi, respiratori e del sistema nervoso autonomo, disfunzioni masticatorie, problematiche correlate alla deglutizione, problematiche ginecologiche etc e sempre considerando l’interconnessione tra i vari sistemi del corpo.

- Fisioterapista: Il fisioterapista lavora con una varietà di pazienti da coloro che hanno subito traumi ortopedici, come fratture o distorsioni, a pazienti con patologie neurologiche (ictus, paralisi), cardiopolmonari o pediatriche. L’intervento è più specificamente orientato alla riabilitazione funzionale per migliorare o ripristinare la mobilità, la forza muscolare e la coordinazione.

Obiettivi e Filosofia di Cura
- Osteopata: L’obiettivo principale dell'osteopata è quello di migliorare il benessere generale del paziente attraverso il riequilibrio del corpo. L'osteopatia adotta una visione olistica del corpo cercando di correggere disfunzioni che non sempre si manifestano con sintomi diretti ma che possono influenzare la salute globale del paziente.

- Fisioterapista: Il fisioterapista mira a trattare specifici disturbi fisici od a migliorare la funzionalità compromessa dell’area che mostra sintomatologiamente una determinata problematica ma che potrebbe non essere la causa del malessere generale del paziente. Il suo lavoro è maggiormente focalizzato sulla riabilitazione dopo un evento traumatico o un intervento chirurgico, sulla prevenzione delle disabilità e sull’educazione del paziente riguardo all'autogestione della propria salute fisica.

Esempi di Trattamento
- Un osteopata potrebbe trattare un mal di schiena cronico utilizzando tecniche di manipolazione vertebrale per migliorare l’allineamento e la mobilità della colonna, favorendo così il ripristino del normale equilibrio corporeo.

- Un fisioterapista invece, potrebbe trattare lo stesso mal di schiena prescrivendo esercizi specifici per rinforzare i muscoli della schiena e migliorare la postura, integrando eventualmente con terapie fisiche come il calore o l'elettrostimolazione per ridurre il dolore.

Collaborazione e Sovrapposizioni
Nonostante le differenze, ci sono situazioni in cui osteopati e fisioterapisti lavorano insieme o i loro approcci si sovrappongono. Ad esempio, un paziente con problemi posturali o muscolari complessi potrebbe beneficiare sia dell'approccio manuale dell'osteopata che della riabilitazione funzionale del fisioterapista.

In sintesi, la principale differenza tra osteopata e fisioterapista risiede nell’approccio e nella filosofia terapeutica. L'osteopata si focalizza sull'equilibrio del corpo nel suo insieme, utilizzando tecniche di manipolazione per migliorare il funzionamento generale, mentre il fisioterapista è maggiormente orientato alla riabilitazione e al recupero funzionale in seguito a traumi o patologie. Entrambe le figure possono essere complementari in diversi contesti di cura e benessere.

Ruth Rolando Lacatus
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Buongiorno, cercando di essere più sintetico possibile, la differenza sostanziale è che il fisioterapista lavoro in loco e con strumenti elettromedicali ovviamente in base alla causa, ovvero se ti fa male la spalla lavora quella zona e le strutture circostanti che possono infierire sulla mobilità della spalla. Mentre l'osteopata lavora più a livello globale cercando di utilizzare tutti i sistemi del nostro corpo al fine di ripristinare lo stato di salute del paziente inducendolo ad un concetto di autoregolazione che tra l'altro è uno dei principi fondamentali dell''osteopatia.
Un esempio banalissimo può essere sempre il caso della spalla in cui l'osteopata può lavorare sia direttamente la spalla stessa oppure lavorare un'anca o un ginocchio o una caviglia che con un atteggiamento posturale sbagliato protratto nel tempo può aver portato questo dolore alla spalla.
Per qualsiasi altra informazione rimango a disposizione.
Dr. Nicolò Lupo
Buongiorno, l'osteopata ha una visione molto olistica del corpo e durante il trattamento oltre a trattare la zona di competenza del dolore andrà a controllare ed eventualmente trattare anche strutture a distanza dal punto di sintomatologia, controllerà anche più sistemi oltre quello muscolo-scheletrico ad esempio viscere, sistema vascolare e nervoso.si avvale principalmente di tecniche manuali e pochi esercizi di mantenimento! lavora molto sulla prevenzione generale del benessere del corpo nella sua totalità!
il fisioterapista è specializzato nella riabilitazione patologica di disturbi come ad esempio il ripristino delle strutture post intervento chirurgico e si avvale principalmente di esercizi funzionali per il recupero e meno trattamento manuale rispetto l'osteopata!
Salve dipende da molti fattori es oggigiorno ci sono molti osteo che fanno anche le cose fisio e viceversa unica cosa se uno nasce osteo difficilmente avrà ka capacità di avere una visione generale a 360° come anche il contrario chi nasce fisio ha una capacità maggiore in determinati aspetti dei protocolli riabilitativi. Diciamo che l osteopata ha una visione più ampia ed olistica mentre il fisio lavora per protocolli e per settori sempre generalizzando. Ci sono molte altre differenze ma eviterei di entrare nei dettagli. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
La differenza principale è nell'approccio e nelle tecniche dovuto a filosofie differenti...
Buongiorno Avrei necessità di maggiori dettagli Mi invii il suo numero di telefono in que3sto sito Senza impegno economico. Grazie-
Buongiorno! La differenza principale tra fisioterapia e osteopatia sta nell’approccio e negli obiettivi del trattamento.

Fisioterapia: Si concentra sul recupero e la riabilitazione funzionale di muscoli, articolazioni e tessuti danneggiati, spesso dopo infortuni, interventi chirurgici o malattie. Utilizza tecniche come esercizi terapeutici, terapie fisiche (ultrasuoni, laser, elettrostimolazione) e mobilizzazioni per migliorare forza, mobilità e ridurre il dolore.

Osteopatia: Ha un approccio più globale, mirando a riequilibrare il corpo nella sua totalità attraverso manipolazioni manuali. L'osteopata lavora non solo su muscoli e articolazioni, ma anche su organi e tessuti, cercando di migliorare la salute generale attraverso un corretto allineamento e bilanciamento del corpo.

Entrambe le discipline possono essere complementari a seconda delle esigenze del paziente. Saluti!
Il fisioterapista dovrebbe trattare la riabilitazione, l'osteopata tratta con manovre mirate l'intera postura
Visto le risposte esaustive dei miei colleghi, cercherò di rispondere in maniera molto sintetica e pragmatica, forse un po' riduttiva, ma utile per comprendere meglio dal punto di vista del paziente:
Se ho male ad un ginocchio (escludiamo per semplificare traumi diretti e patologie importanti) posso trattare l'articolazione e tutto ciò che è annesso all'articolazione con la fisioterapia (manualmente e/o con elettro medicali: tecar, magneto ecc.), per drenare, diminuire l'infiammazione e successivamente rinforzare i muscoli per ripristinare la funzione.
Con l'Osteopata, invece, si apre una finestra terapeutica che vorrebbe rispondere alla seguente domanda: cosa ha causato il dolore? Per cui si tratteranno non solo gli annessi, ma tutti i connessi in relazione ad un possibile rapporto con il ginocchio dolente: quali nervi, arterie, muscoli, vene, giungono al ginocchio? da dove partono? quali altri distretti parlano con il ginocchio (es. anca, caviglia, lombare, cervicale ecc.)? Quali organi/visceri possono interferire con le strutture appena citate? E così via.

Spero di averle chiarito un poco di più la differenza sostanziale che passa tra queste due figure.
Ci tengo a precisare che l'una non esclude l'altra nello stesso percorso terapeutico, anzi, spesso risultano essere complementari.

Saluti
Le differenze tra fisioterapista e osteopata sono molteplici, ma purtroppo in Italia è comune che uno svolga il lavoro dell'altro. Innanzitutto, l'approccio è diverso: il fisioterapista si concentra maggiormente sulla terapia fisica, utilizzando esercizi, mentre l'osteopata lavora principalmente tramite la terapia manuale, manipolando i tessuti. Il fisioterapista è specializzato nella riabilitazione e dovrebbe operare sotto prescrizione del fisiatra, mentre l'osteopata, dove la professione è riconosciuta (come all'estero), è in grado di formulare una propria diagnosi. L'osteopatia, inoltre, si occupa sia della prevenzione che del trattamento di infortuni acuti e cronici, adottando una visione olistica dell'individuo
Salve, le due figure sono ormai entrambe riconosciute come professioni sanitarie volte però a due tipi di obiettivi differenti. Il fisioterapista si occupa nella maggior parte dei casi di riabilitazione ovvero di ridare a quell'articolazione o a quella struttura corporea la mobilità che per qualsiasi motivo aveva perduto; questo lo fa lavorando principalmente sulla regione che manifesta il sintomo. L'osteopata si occupa sempre del benessere psico-fisico del paziente, quindi se necessario agendo in termini ultimi sul recupero della mobilità, ma lo fa analizzando tutti i fattori che possano aver causato quella riduzione di mobilità. L'osteopata dunque ha come fine ultimo quello di stimolare il processo di autoguarigione della persona tramite delle manipolazioni sui vari sistemi (viscerale, scheletrico, fasciale, muscolare ecc), il fisioterapista invece si concentra sulla condizione necessaria a recuperare la mobilità e non sulla causa stessa, e molto spesso ricorre all'utilizzo di macchinari. Spero di essere stata il più chiara ed esaustiva possibile. Per qualsiasi dubbio resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Certo! Ecco una versione più discorsiva della spiegazione:

La fisioterapia e l'osteopatia sono due approcci diversi, ma complementari, per trattare i problemi fisici, e spesso si sente parlare di entrambe. Tuttavia, hanno delle differenze significative.

Partiamo dalla **fisioterapia**, che si concentra principalmente sul recupero del movimento e della funzionalità del corpo, specialmente dopo traumi, interventi chirurgici o malattie che hanno compromesso la capacità di muoversi correttamente. Il fisioterapista lavora per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita attraverso esercizi specifici, manipolazioni fisiche e, in alcuni casi, l'uso di tecnologie come gli ultrasuoni o la stimolazione elettrica. Spesso ci si rivolge a un fisioterapista per problemi come lesioni sportive, mal di schiena, riabilitazione post-operatoria o persino problemi respiratori.

L'**osteopatia**, invece, ha un approccio diverso. Si basa su una visione più globale del corpo, considerando come tutto sia interconnesso. L'osteopata non si limita a trattare il sintomo, ma cerca di individuare la causa profonda del problema. Ad esempio, un mal di schiena potrebbe essere legato a una cattiva postura, ma anche a disfunzioni in altre parti del corpo. L'osteopata utilizza principalmente tecniche manuali delicate, come manipolazioni delle articolazioni e dei tessuti molli, per riequilibrare l'intero corpo e favorire il processo di autoguarigione. Questo approccio olistico lo rende una scelta popolare per chi soffre di dolori cronici, mal di testa, problemi digestivi e altre condizioni complesse.

Quindi, la **differenza principale** è nell'approccio: la fisioterapia è più mirata al trattamento di sintomi specifici legati a lesioni o disfunzioni muscolari e articolari, mentre l'osteopatia adotta una visione più ampia, cercando di capire come tutto il corpo lavori insieme e intervenendo per ristabilire l’equilibrio generale. Entrambe, però, hanno lo stesso obiettivo: aiutare le persone a stare meglio.

In pratica, spesso può essere utile combinare entrambi gli approcci per ottenere il massimo beneficio, specialmente se il problema è complesso.
Buongiorno, le differenze sono sostanzialmente nel tipo di trattamento e nelle competenze delle due figure. Il fisioterapista si occupa principalmente di riabilitazione di un distretto corporeo, specie post trauma, ed effettua sia trattamenti manuali che con elettromedicali (tecar, laser, ultrasuoni,...) e punta alla riabilitazione ed al recupero funzionale di articolazioni e muscoli.
L'osteopata invece effettua principalmente terapia manuale, ed utilizza una visione d'insieme del corpo, a prescindere dalla zona del dolore; l'osteopata tratta sicuramente in modo da andare a ridurre e togliere quelle che sono le zone di dolore, ma non tratta e non si basa esclusivamente sulla zona 'dolorante', ma va a valutare e trattare tutte quelle zone del corpo che non stanno funzionando in maniera corretta, zone che possono essere correlate al dolore con più o meno importanza, andando a ridare un funzionamento più fisiologico a tutte queste parti, così che poi il paziente vada a giovarne in termini di dolore, ma anche in termini di 'funzionamento' generale di tutto il corpo, ritornando ad uno stato più benefico globale.

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