Buonasera, vorrei sottoporvi un dubbio. Ho una grande difficoltà ad esprimere le mie perplessità sul

20 risposte
Buonasera, vorrei sottoporvi un dubbio. Ho una grande difficoltà ad esprimere le mie perplessità sulle modalità della psicoterapia che sto seguendo. Ho sentito vari pareri specializzati che convergono sul fatto che dovrei parlarne con la terapeuta, ma non riesco a trovare il modo per farlo. Non vorrei che la dottoressa possa sentirsi offesa in qualche modo o messa in discussione. Come mi consigliate di fare? Grazie in anticipo a chi risponderà
Buongiorno, credo che il fatto stesso che lei si preoccupi che la sua terapeuta potrebbe offendersi di fronte alle sue perplessità, possa essere un importante oggetto di discussione in terapia.
Come mai crede che uno psicoterapeuta, formato nel fare il suo lavoro, potrebbe sentirsi offeso dalle sue parole?

Inoltre ci tengo a rassicurarla sul fatto che se il terapeuta è formato, reggerà benissimo i suoi dubbi e sarà anzi felice di accoglierle di poterne parlare insieme in modo costruttivo.

In bocca al lupo!

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Se lei non affronterà a questa paura rimarrà sempre vittima dei pensieri catastrofici connessi alla aprirsi in maniera schietta e sincera, utilizzerà male il tempo della terapia e ciò accrescerà il senso di malessere generando un circolo vizioso che si andrà ad auto alimentare sempre di più. Accetti il rischio di confrontarsi con la terapeuta affrontando le possibili conseguenze di ciò: vedrà che imparerà molto sia dal confronto con la stessa che dall'affrontare queste paure.
In bocca al lupo.
Cordialmente, dott FDL
Salve, abbia più fiducia nella collega, si confronti con lei. Le paure vanno affrontate. Vedrà che le cose andranno bene.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, forse è proprio questa una delle sue difficoltà, esprimere delle sue opinioni pensando di ferire l'altro. La terapia è il luogo giusto per affrontare questi temi. Un caro saluto
Gentile Utente, la sua preoccupazione è comprensibile, ma potrebbe essere questo un passo necessario per portare in terapia qualcosa che sta evitando da tempo di condividere. La preoccupazione di come la collega possa reagire alle sue perplessità la sta limitando nella sua terapia, il rischio è che col tempo possa perdere fiducia nel lavoro fatto fino ad ora. Provi a guardarla da un altro punto di vista, provi a vedere la sua terapeuta come un professionista di cui si può fidare, che non si sentirà giudicato o messo in discussione dalle sue perplessità. Anzi potrebbe essere questo il modo per poter affrontare temi finora non toccati. Un caro saluto.
Buonasera, capisco bene la difficoltà nel solo immaginarsi di dover dire al proprio terapeuta che qualcosa non va. In ogni caso, un professionista non si offende, ma coglie l'occasione per lavorare insieme, questo è importante, in modo da ottenere i migliori risultati possibili. In più questo tipo di dialogo migliora anche la relazione terapeutica, parte indispensabile per la buona riuscita del vostro lavoro. Il non detto non fa mai bene e impedisce di andare avanti. Introduca pure l'argomento dicendo di sentirsi a disagio nel parlarne, ma che ha alcuni pensieri riguardanti la terapia che sente di volere e dovere condividere. A volte è difficile, ma spesso poi diventa un punto di svolta e si lavora meglio. Coraggio, ce la può fare. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Buongiorno,
Parte della terapia è anche esprimere le sue perplessità, servono al terapeuta per raddrizzare il tiro e a lei per sentirsi più compresa.
Gentile utente, convengo con i colleghi: se un mio paziente mi dicesse i suoi dubbi e anche perplessità o timori verso la terapia, lo ringrazierei. È un “regalo” che lei fa alla relazione terapeutica, da lì si possono solo aprire strade costruttive.
Un caro saluto
Solo uno psicoterapeuta gravemente immaturo potrebbe sentirsi offeso da un paziente che esprime le proprie perplessità o critiche. Un terapeuta maturo le accoglierà e ne farà tesoro sia per lavorare con lei che con altri pazienti. Non esiti a parlarne. Sarà la premessa per trovare strategie più adeguate.
Buona serata, Bruno Ramondetti
Buonasera, il suo dubbio è legittimo e ha diritto a delle spiegazioni se pensa che le modalità della terapia che sta seguendo non vadano bene per lei. Potrebbe iniziare il discorso dicendo alla terapeuta che ha difficoltà a dire qualcosa a qualcuno per paura che l'altro possa sentirsi offeso e che questo le sta succedendo anche nella psicoterapia... Un caro saluto, Dott.Valerio Mura
Gentile utente, mi colpisce come lei si preoccupi per i sentimenti della sua terapeuta. Forse potrebbe partire proprio da questo. La relazione terapeutica si fonda sull'onesta e la trasparenza poter parlare di tutto senza temere il giudizio dell'altro rende questa relazione così particolare e terapeutica. Si apra, e anche se la sua terapeuta dovesse offendersi forse quella cosa non le riguarda, ma sarà qualcosa su cui la terapeuta dovrà riflettere; ma non una sua preoccupazione.
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Caro utente,
Credo che non si scappi dal dover passare per il dialogo con la sua terapeuta. È una tappa importante. Questa sua paura potrebbe rispecchiare un suo funzionamento, per questo , cogliere l’occasione di affrontarlo in terapia è un grande dono. La sua terapeuta non si offenderà, saprà certamente usare questo suo dubbio dentro il processo terapeutico, abbia fiducia.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Perdisci
Salve sarà sicuramente utile per il vostro lavoro parlare di questi suoi vissuti i merito a cosa dire o non dire al terapeuta con cui lavora. Sono temi che rimandano al suo modo di vivere le relazioni e quindi sembrano molto interessanti per i fini del vostro lavoro. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,

in merito alle sue perplessità parlarne con il suo psicoterapeuta è la cosa migliore, questo anche al fine di non inquinare il setting terapeutico e la terapia stessa. Parlare dei suoi dubbi potrebbe esser ulteriore spunto di riflessione per lei e lo specialista a cui si è affidato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Non sono chiare le motivazioni. Comunque ne dovrebbe poter parlare indipendentemente dalla risposta che ne seguirà. e mi sembra pure questo un momento terapeutico. Cosa vuol dire che lei vuole risolvere un problema stabilendo però a priori quali sono le risposte che non le andrebbero bene?
Buongiorno, centrati su di te e sul tuo bisogno di comunicare le tue perplessita e prova a fidarti della capacità della tua terapeuta a gestire i confronti. Questi confronti sono molto preziosi alla terapia perché possono fare emergere vissuti transferasi o magari delle vulnerabilità del terapeuta che deve usare il confronto come occasione di crescita personale. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Lei si offende se qualcuno le muove una critica...?
Se ha una critica da esprimere nei confronti del prossimo, evita di farlo...? Parlarne con la sua terapeuta rappresenta un banco di prova decisivo che potrebbe riflette il suo funzionamento. La paura si affronta, non si evita.
MC
Buongiorno, credo che la difficoltà a parlarne è un aspetto importante di lei, della sua storia e della vostra relazione terapeutica; fa parte del transfert e perciò parte integrante del percorso. Se non riesce a parlare del contenuto di ciò che ha da dire, può affrontare il tema del timore di offenderla. Ci provi e rifletta se questo timore riguarda anche altre relazioni della sua vita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Esprimere le proprio perplessità sul percorso intrapreso insieme al proprio specialista è fondamentale per riuscire ad orientare in modo preciso il percorso stesso: gli esperti della salute mentale sono formati appositamente anche per gestire situazioni come queste e trovare la soluzione migliore nei casi in cui la relazione paziente-terapeuta si trovi in un momento di crisi. Comunicare in modo non giudicante, aperto e sincero è un passo fondamentale per instaurare un rapporto che possa effettivamente portare giovamento e lei e al percorso stesso. Non si preoccupi dunque di esprimere perplessità e dubbi alla sua terapeuta, in modo che possiate proseguire al meglio nel vostro percorso.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gentile utente, quali sono i dubbi a riguardo? uno spunto di riflessione per quanto riguarda la durata della terapia: per alcune persone un singolo incontro per altre un'intera vita.
Guardi alla relazione con la sua terapeuta e cerchi di capire se c'è la fiducia per continuare con lei il percorso, ne parli eventualmente in seduta.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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