Buonasera vorrei sapere perché quando faccio sesso con la mia fidanzata al primo approccio ho diffic
20
risposte
Buonasera vorrei sapere perché quando faccio sesso con la mia fidanzata al primo approccio ho difficoltà , nel senso che si affloscia e non riesco, poi successivamente dopo pochi istanti continuiamo e se vengo stimolato manualmente l erezione ritorna e poi riesco a mantenerla e ha continuare senza particolari problemi con la penetrazione ..ho sempre sofferto di una forte ansia generale ,ho 23 anni e sono fidanzato con la mia attuale ragazza da 8 mesi dove per la prima volta sono riuscito ad andare oltre i preliminari e ad avere rapporti completi anche se in passato di occasioni ne erano capitate ma fino a quando sapevo di non spingerci oltre i preliminari ho sempre avuto erezioni forti , il problema stava quando sapevo che si andava oltre ,infatti molte volte evitavo per paura di fallire , invece con la mia attuale ragazza per fortuna sono riuscito a “superare “ questa cosa . Il fatto che mi fa stare un po’ male e che a volte le erezioni con lei sono spontanee e naturali e riesco a penetrare senza problemi al primo tentavito ..invece in altre occasioni ho bisogno di essere stimolato manualmente per raggiungere una buona erezione ,e quando poi mi decido di penetrare il pene si affloscia quasi subito ..infatti ho bisogno di essere di nuovo stimolato per riprenderla ,una volta che l erezione e di nuovo in grado di poter penetrare riesco a concludere e ad avere anche dei rapporti soddisfacenti. Vorrei sapere se può dipendere dal fatto che ci pensi in modo quasi ossessivo e quindi ripetutamente capita di nuovo .
Buonasera a lei.
Tutto quello di cui parla ruota attorno al tema del desiderio sessuale, una realtà molto complessa che va compresa proprio nella sua complessità. L'erezione è un aspetto, come lo è la penetrazione, come la soddisfazione dei "rapporti soddisfacenti di cui parla lei stesso, come pure il pensiero circa tutto ciò.
E' molto importante tenere conto di tutto.
La invito ad approfondire una buona riflessione sul tema. Se può esserle utile, possiamo incontrarci in un colloquio online per verificare se colloqui psicologici possono esserle di aiuto.
Tutto quello di cui parla ruota attorno al tema del desiderio sessuale, una realtà molto complessa che va compresa proprio nella sua complessità. L'erezione è un aspetto, come lo è la penetrazione, come la soddisfazione dei "rapporti soddisfacenti di cui parla lei stesso, come pure il pensiero circa tutto ciò.
E' molto importante tenere conto di tutto.
La invito ad approfondire una buona riflessione sul tema. Se può esserle utile, possiamo incontrarci in un colloquio online per verificare se colloqui psicologici possono esserle di aiuto.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente,
credo che la sua problematica rientri nella cosiddetta ansia da prestazione, nel suo caso sessuale. Il problema può essere risolto anche in poche sedute in modo strategico. Vede il problema è che più cerca di controllare l'erezione e più perde il controllo della suddetta, essendo una funzione che non è possibile controllare.
La aspetto volentieri per un colloquio online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
credo che la sua problematica rientri nella cosiddetta ansia da prestazione, nel suo caso sessuale. Il problema può essere risolto anche in poche sedute in modo strategico. Vede il problema è che più cerca di controllare l'erezione e più perde il controllo della suddetta, essendo una funzione che non è possibile controllare.
La aspetto volentieri per un colloquio online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Gentile utente, comprendo il disagio che ci racconti e le difficoltà che sperimenti. Potrebbe essere utile soffermarsi sui pensieri che ricordi di avere in quei momenti ed elaborarli secondo diverse prospettive, affinché possano man mano perdere la loro influenza.
Sono qui se ti andasse di approfondire questi o altri aspetti e vissuti. Cari saluti, dr.ssa Rita Desiderio
Sono qui se ti andasse di approfondire questi o altri aspetti e vissuti. Cari saluti, dr.ssa Rita Desiderio
Gentilissimo utente, la difficoltà di mantenere un'erezione al primo approccio sessuale con la tua fidanzata potrebbe essere legata all'ansia generale che hai sempre sperimentato. L'ansia può influenzare negativamente la risposta sessuale, portando ad una temporanea perdita di erezione o ad una difficoltà nel mantenere l'erezione durante l'atto sessuale.
Il fatto che tu abbia superato questa ansia con la tua attuale ragazza è positivo e mostra un progresso nella tua sessualità. Tuttavia, è possibile che continuare a pensare in modo ossessivo a queste situazioni passate possa contribuire a mantenere o peggiorare il problema.
Potrebbe essere utile lavorare con un terapeuta sessuale per esplorare e affrontare i tuoi sentimenti di ansia e le paure legate all'erezione durante il sesso. Il terapeuta può aiutarti a identificare eventuali fattori psicologici o relazionali che potrebbero influenzare la tua capacità di mantenere un'erezione, e fornirti strumenti pratici per gestire l'ansia e migliorare la tua risposta sessuale.
Inoltre, comunicare apertamente con la tua fidanzata riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni potrebbe aiutare a ridurre la pressione e l'ansia legate al sesso, creando un ambiente più confortevole e rilassante per entrambi.
In conclusione, è importante lavorare su questi aspetti psicologici e relazionali per migliorare la tua esperienza sessuale e per trovare un equilibrio emotivo che favorisca una sessualità soddisfacente e appagante. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Il fatto che tu abbia superato questa ansia con la tua attuale ragazza è positivo e mostra un progresso nella tua sessualità. Tuttavia, è possibile che continuare a pensare in modo ossessivo a queste situazioni passate possa contribuire a mantenere o peggiorare il problema.
Potrebbe essere utile lavorare con un terapeuta sessuale per esplorare e affrontare i tuoi sentimenti di ansia e le paure legate all'erezione durante il sesso. Il terapeuta può aiutarti a identificare eventuali fattori psicologici o relazionali che potrebbero influenzare la tua capacità di mantenere un'erezione, e fornirti strumenti pratici per gestire l'ansia e migliorare la tua risposta sessuale.
Inoltre, comunicare apertamente con la tua fidanzata riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni potrebbe aiutare a ridurre la pressione e l'ansia legate al sesso, creando un ambiente più confortevole e rilassante per entrambi.
In conclusione, è importante lavorare su questi aspetti psicologici e relazionali per migliorare la tua esperienza sessuale e per trovare un equilibrio emotivo che favorisca una sessualità soddisfacente e appagante. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno gentile utente.
Comprendo la sua preoccupazione. La vita intima è una parte importante del rapporto sentimentale e viverla al meglio, con serenità, è un obiettivo più che giustificato.
Le dico subito che quello che le accade è molto comune e probabilmente è qualcosa che si risolverà spontaneamente e attraverso l'esperienza. Aver trovato una partner comprensiva che sa comprendere il suo disagio e sa riportarla al giusto livello di eccitazione, è un vantaggio non da poco per lei!
L'ansia da prestazione nasce spesso dal timore di essere giudicati per la performance sessuale e di non essere in grado di soddisfare l'altra persona, motivo per poi far diminuire l'attrazione in generale. Nel suo caso, lei non viene giudicato, anzi tutt'altro. La sua compagna l'aiuta a rilassarsi e a riprendere l'erezione anche dopo una difficoltà iniziale. In quel momento, probabilmente riesce a rallentare il respiro e a far fluire di nuovo il sangue dove deve, verso le zone erogene, piuttosto che impegnarlo nell'attività cerebrale.
Ci sono discipline orientali che testimoniano come l'attività sessuale è collegata con il ritmo respiratorio e la circolazione sanguigna. Uno stato di ansia e di preoccupazione porta ad attivare numerosi centri cerebrali e ad assorbire energie mentali e fisiche preziose che potrebbero essere invece utilizzate per l'atto sessuale.
Un modo semplice che può sperimentare è di non focalizzare l'attenzione su sé stesso, nel momento dell'intimità, ma di rivolgere quell'attenzione alla sua partner! Dedicarsi a lei, con gentilezza e passione, stimolando il suo piacere come se fosse il suo. Il benessere dell'altra persona può restituirle quel giusto senso di rilassatezza e la percezione concreta di essere desiderato, che può aiutarla nella funzionalità sessuale. Si ricordi che fare l'amore è un reciproco donarsi all'altro, desiderando il suo piacere e concedendosi per ottenerlo.
Un'altra riflessione che può fare riguarda il concetto di accettazione. Non veda nella sua difficoltà un fallimento, piuttosto una normale dimostrazione di quanto ci tiene alla sua ragazza e al vostro rapporto intimo. In questo modo, trasformerà al sua insicurezza in motivazione a migliorare e a comprendere più lucidamente cosa accade in quei momenti, piuttosto che farsi prendere dall'ansia e dallo sconforto.
Spero di averla aiutata a elaborare meglio la sua situazione e a rielaborarla da una prospettiva più ampia.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Comprendo la sua preoccupazione. La vita intima è una parte importante del rapporto sentimentale e viverla al meglio, con serenità, è un obiettivo più che giustificato.
Le dico subito che quello che le accade è molto comune e probabilmente è qualcosa che si risolverà spontaneamente e attraverso l'esperienza. Aver trovato una partner comprensiva che sa comprendere il suo disagio e sa riportarla al giusto livello di eccitazione, è un vantaggio non da poco per lei!
L'ansia da prestazione nasce spesso dal timore di essere giudicati per la performance sessuale e di non essere in grado di soddisfare l'altra persona, motivo per poi far diminuire l'attrazione in generale. Nel suo caso, lei non viene giudicato, anzi tutt'altro. La sua compagna l'aiuta a rilassarsi e a riprendere l'erezione anche dopo una difficoltà iniziale. In quel momento, probabilmente riesce a rallentare il respiro e a far fluire di nuovo il sangue dove deve, verso le zone erogene, piuttosto che impegnarlo nell'attività cerebrale.
Ci sono discipline orientali che testimoniano come l'attività sessuale è collegata con il ritmo respiratorio e la circolazione sanguigna. Uno stato di ansia e di preoccupazione porta ad attivare numerosi centri cerebrali e ad assorbire energie mentali e fisiche preziose che potrebbero essere invece utilizzate per l'atto sessuale.
Un modo semplice che può sperimentare è di non focalizzare l'attenzione su sé stesso, nel momento dell'intimità, ma di rivolgere quell'attenzione alla sua partner! Dedicarsi a lei, con gentilezza e passione, stimolando il suo piacere come se fosse il suo. Il benessere dell'altra persona può restituirle quel giusto senso di rilassatezza e la percezione concreta di essere desiderato, che può aiutarla nella funzionalità sessuale. Si ricordi che fare l'amore è un reciproco donarsi all'altro, desiderando il suo piacere e concedendosi per ottenerlo.
Un'altra riflessione che può fare riguarda il concetto di accettazione. Non veda nella sua difficoltà un fallimento, piuttosto una normale dimostrazione di quanto ci tiene alla sua ragazza e al vostro rapporto intimo. In questo modo, trasformerà al sua insicurezza in motivazione a migliorare e a comprendere più lucidamente cosa accade in quei momenti, piuttosto che farsi prendere dall'ansia e dallo sconforto.
Spero di averla aiutata a elaborare meglio la sua situazione e a rielaborarla da una prospettiva più ampia.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentilissimo Utente,
posso comprendere il disagio della situazone che descrive, ma nel leggere le sue parole mi pare lei abbia autonomamente raggiunto una certa consapevolezza circa il problema che la affligge. Lei mi sembra già sapere la risposta alla sua ultima domanda; pertanto, mi sento di suggerirle di rivolgersi ad un* Collega per poter affrontare concretamente il problema. Si dia questa chance, penso ne valga la pena!
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
posso comprendere il disagio della situazone che descrive, ma nel leggere le sue parole mi pare lei abbia autonomamente raggiunto una certa consapevolezza circa il problema che la affligge. Lei mi sembra già sapere la risposta alla sua ultima domanda; pertanto, mi sento di suggerirle di rivolgersi ad un* Collega per poter affrontare concretamente il problema. Si dia questa chance, penso ne valga la pena!
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
Buongiorno, dalla sua narrazione posso pensare che la sua mente in alcuni momenti riproduca in automatico alcuni pensieri ansiosi che vanno poi ad interferire sulla sua prestazione sessuale, generando paura e portando ad un epilogo negativo, innescando poi in lei frustrazione. Non mi limiterei ad affrontare il momento stesso in cui accade, credo sia importante andare alla radice della causa; i colloqui psicologici credo potrebbero essere importanti in questa esplorazione, anche perchè l'aspetto legato alla soddisfazione della propria vita sessuale è importante. Se lo desidera mi scriva un messaggio andando sul mio profilo, oppure prenoti un colloquio on line. Un saluto!
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto personale. Da come ne parla, pare trattarsi di ansia da prestazione. E' comunque importante ricordare che vi sono vari modi per mantenere l'erezione ed uno di essi è proprio la stimolazione manuale e/o fisica. Perciò non vi è nulla di patologico nel fatto che, a volte, abbia necessità di essere stimolato nuovamente per riprendere l'erezione. Sembra comunque che, col tempo, abbia fatto enormi progressi ed abbia trovato delle strategie personali per portare a termine il rapporto sessuale. Da ciò che dice e da come lo racconta, ha raggiunto un alto grado di consapevolezza della situazione e credo che svolgere un percorso psicologico possa ulteriormente aiutarla nella gestione delle sue ansie e dei suoi pensieri intrusivi rispetto alla sessualità. Rimango a disposizione per eventuali domande e riflessioni, così come per consulenze online o in presenza dott.ssa Covri Annalisa.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno, la ringrazio per essersi aperto e aver condiviso la sua esperienza molto intima. Sicuramente, come le suggeriscono già altri colleghi, l'ansia da prestazione è un fattore di rilievo nella sua problematica. Il suo aver sempre sofferto di ansia generalizzata è un altro elemento degno di attenzione clinica da indagare in sede di consultazione psicologica. La sessualità rappresenta una metafora delle nostre modalità relazionali interiorizzate, soprattutto in relazione alle aspettative verso sè stessi, l'altro, sul cercare e l'essere cercati, sul rapporto con il corpo ecc... Ecco che potrebbe esserle molto utile comprendere più in profondità queste sue modalità relazionali e affettive tanto legate al problema che ci ha presentato. resto a sua disposizione e la saluto. Dott. Marco Squarcini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo, come lei stesso ha riferito, l'ansia che caratterizza il suo modo di essere rappresenta, in relazione ai problemi d'erezione, uno dei nemici principali. Difatti, uno stato di iperattivazione, nervosismo, preoccupazione e/o tensione può inibire la risposta di erezione che viene fisiologicamente determinata dall'attivazione del sistema parasimpatico responsabile del necessario rilassamento perché possa affluire sangue al pene e quindi verificarsi un'erezione. La presenza di alcuni pensieri distraenti e controproducenti, come alcune convinzioni relative alla sessualità (per es. la 'paura di fallire' di cui ha parlato), sono sicuramente dei facilitatori dello stato di tensione e nervosismo di cui sopra. La buona notizia, sempre stando a quanto ha generosamente raccontato (e che andrebbe comunque meglio esplorato nella giusta sede), è che le difficoltà incontrate appaiono saltuarie e non generalizzate a riprova di un funzionamento meccanico che appare integro e fisiologico. Infatti, attraverso un'adeguata e diversa stimolazione, lei riesce a riottenere un'erezione e quindi ad avere un rapporto sessuale. Infine sì, il pensare "ossessivamente", come dice lei, non fa altro che aumentare il portato ansioso, inibitore dell'erezione. Un ciclo di incontri di consulenza sessuologica potrebbero aiutarla molto a superare l'impasse che sta vivendo. Cordiali saluti
Buongiorno,
Sicuramente il fatto di pensarci può dare vita ad una sorta di circolo vizioso... Detto questo le consiglierei di rivolgersi ad un collega in modo da poter risolvere la situazione.
Dott. Marco Cenci
Sicuramente il fatto di pensarci può dare vita ad una sorta di circolo vizioso... Detto questo le consiglierei di rivolgersi ad un collega in modo da poter risolvere la situazione.
Dott. Marco Cenci
Pensare troppo non fa bene ma alla base cosa ci sarà? indagherei parlandone da vicino e spiegando bene il tutto. in bocca al lupo
Buonasera, da quanto descrive, il suo caso potrebbe rientrare nell'ambito dell'ansia da prestazione. La preoccupazione di non riuscire a ottenere o mantenere un'erezione diventa così dominante da interferire effettivamente con questa capacità . Questo può essere innescato dal timore del giudizio della sua partner o dalla preoccupazione di non essere all'altezza delle aspettative. Il fatto che riesca ad avere delle erezioni spontanee e a mantenere un rapporto soddisfacente in certe occasioni, mentre in altre no, suggerisce che si potrebbe trattare proprio di ansia da prestazione. Le consiglierei di comunicare apertamente questa difficoltà con la sua partner e di cercare di rimanere rilassato prima dell'atto, lasciandosi trasportare dal momento piacevole. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. Edoardo Bunone
Dott. Edoardo Bunone
Buonasera, è importante esplorare le varie possibili cause di questa difficoltà e trovare delle strategie per affrontarla.
La difficoltà di mantenere un'erezione può essere influenzata da diversi fattori, tra cui lo stato emotivo e mentale. L'ansia, in particolare, può avere un impatto significativo sulla funzione sessuale, poiché può interferire con il rilascio di sostanze chimiche nel cervello che regolano l'erezione.
È comprensibile che la preoccupazione per il prestare attenzione e l'ossessione su come si sta comportando durante il rapporto possano contribuire a questa difficoltà. La pressione autoimposta per avere un'erezione può aumentare l'ansia e creare un circolo vizioso che rende più difficile raggiungere e mantenere un'erezione.
Tuttavia, è positivo notare che ci sono momenti in cui riesce a raggiungere e mantenere un'erezione senza problemi, il che suggerisce che la sua capacità sessuale non è compromessa in modo permanente. È possibile che in quei momenti lei si senta più rilassato e meno focalizzato sulle prestazioni sessuali, permettendo al suo corpo di rispondere in modo più naturale e spontaneo.
Per affrontare questa situazione, potrebbe essere utile esplorare le dinamiche della sua ansia e del suo atteggiamento nei confronti del sesso con l'aiuto di un professionista che può aiutarla a identificare e cambiare i pensieri negativi e le credenze riguardanti la sessualità che possono contribuire alla sua ansia.
Inoltre, è importante comunicare apertamente con la sua fidanzata riguardo a queste preoccupazioni e coinvolgerla nel processo di trovare soluzioni insieme. La comunicazione aperta e onesta può contribuire a ridurre la pressione e l'ansia legate al sesso, permettendole di rilassarsi e godere pienamente dell'esperienza.
Infine, cercare di praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda può aiutarla a gestire lo stress e l'ansia, migliorando così la sua esperienza sessuale complessiva.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili nel comprendere meglio la sua situazione e nel trovare delle strategie per affrontarla in modo efficace, e se lo desidera sono a disposizione per ulteriori approfondimenti, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
La difficoltà di mantenere un'erezione può essere influenzata da diversi fattori, tra cui lo stato emotivo e mentale. L'ansia, in particolare, può avere un impatto significativo sulla funzione sessuale, poiché può interferire con il rilascio di sostanze chimiche nel cervello che regolano l'erezione.
È comprensibile che la preoccupazione per il prestare attenzione e l'ossessione su come si sta comportando durante il rapporto possano contribuire a questa difficoltà. La pressione autoimposta per avere un'erezione può aumentare l'ansia e creare un circolo vizioso che rende più difficile raggiungere e mantenere un'erezione.
Tuttavia, è positivo notare che ci sono momenti in cui riesce a raggiungere e mantenere un'erezione senza problemi, il che suggerisce che la sua capacità sessuale non è compromessa in modo permanente. È possibile che in quei momenti lei si senta più rilassato e meno focalizzato sulle prestazioni sessuali, permettendo al suo corpo di rispondere in modo più naturale e spontaneo.
Per affrontare questa situazione, potrebbe essere utile esplorare le dinamiche della sua ansia e del suo atteggiamento nei confronti del sesso con l'aiuto di un professionista che può aiutarla a identificare e cambiare i pensieri negativi e le credenze riguardanti la sessualità che possono contribuire alla sua ansia.
Inoltre, è importante comunicare apertamente con la sua fidanzata riguardo a queste preoccupazioni e coinvolgerla nel processo di trovare soluzioni insieme. La comunicazione aperta e onesta può contribuire a ridurre la pressione e l'ansia legate al sesso, permettendole di rilassarsi e godere pienamente dell'esperienza.
Infine, cercare di praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda può aiutarla a gestire lo stress e l'ansia, migliorando così la sua esperienza sessuale complessiva.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili nel comprendere meglio la sua situazione e nel trovare delle strategie per affrontarla in modo efficace, e se lo desidera sono a disposizione per ulteriori approfondimenti, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Le difficoltà che incontri durante i rapporti sessuali potrebbero essere influenzate da vari fattori, tra cui l'ansia e la pressione per eseguire. L'ansia può avere un impatto negativo sull'erezione e sulla prestazione sessuale. È possibile che il tuo atteggiamento ossessivo nei confronti delle prestazioni sessuali stia contribuendo al problema.
È importante ricordare che il sesso è un'esperienza intima e personale, e che la pressione su te stesso può creare tensione e interferire con l'eccitazione sessuale. Sia tu che la tua partner potreste beneficiare di una comunicazione aperta e onesta riguardo alle vostre aspettative, desideri e preoccupazioni.
Se il problema persiste e sta influenzando il tuo benessere emotivo e la tua relazione, potresti voler considerare l'opportunità di consultare un professionista della salute sessuale o uno psicologo specializzato in sessualità. Possono aiutarti a esplorare ulteriormente le ragioni dietro queste difficoltà e fornirti strategie specifiche per affrontarle.
Ricorda che la sessualità è un processo individuale e che ogni persona ha esperienze diverse. Non ti giudicare duramente o preoccuparti eccessivamente. Con l'aiuto adeguato e l'apertura nella tua relazione, è possibile superare queste difficoltà e raggiungere una sessualità soddisfacente.
È importante ricordare che il sesso è un'esperienza intima e personale, e che la pressione su te stesso può creare tensione e interferire con l'eccitazione sessuale. Sia tu che la tua partner potreste beneficiare di una comunicazione aperta e onesta riguardo alle vostre aspettative, desideri e preoccupazioni.
Se il problema persiste e sta influenzando il tuo benessere emotivo e la tua relazione, potresti voler considerare l'opportunità di consultare un professionista della salute sessuale o uno psicologo specializzato in sessualità. Possono aiutarti a esplorare ulteriormente le ragioni dietro queste difficoltà e fornirti strategie specifiche per affrontarle.
Ricorda che la sessualità è un processo individuale e che ogni persona ha esperienze diverse. Non ti giudicare duramente o preoccuparti eccessivamente. Con l'aiuto adeguato e l'apertura nella tua relazione, è possibile superare queste difficoltà e raggiungere una sessualità soddisfacente.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e posso solo immaginare quanto impatti nella sua quotidianità. Le consiglio innanzitutto di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la sua compagna, anche affrontando questo tema con la giusta sensibilità e delicatezza. Infine, le consiglio di rivolersi ad uno psicologo specializzato in sessuologia per affrontare queste sue difficoltà. Le auguro di trovare la serenità. Rimango a disposizione per qualunque informazione o chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile Utente,
Potrebbe essere, come ha sottolineato, un fattore legato all’ansia. Comprendere la fonte di ansia e affrontarla potrebbe esserle utile per superare l’impasse, beneficiando anche in altri ambiti della vita. Un percorso con un professionista potrebbe essere la strada migliore. Spero di esserle stato utile.
Cordiali Saluti
Potrebbe essere, come ha sottolineato, un fattore legato all’ansia. Comprendere la fonte di ansia e affrontarla potrebbe esserle utile per superare l’impasse, beneficiando anche in altri ambiti della vita. Un percorso con un professionista potrebbe essere la strada migliore. Spero di esserle stato utile.
Cordiali Saluti
Buongiorno, sono dispiaciuta per il suo malessere, da come racconta la sua vita è incentrata sul ruolo di mamma, mentre tutto il resto, lavoro, palestra, svaghi, in questo momento non ci sono.
Sento inoltre che è dubbiosa sul percorso che ha intrapreso con psicologa e psichiatra. Le consiglio di non lasciarsi scoraggiare, ma di proseguire, perché ci vuole del tempo per comprendere l'origine dei propri vissuti e per elaborarli.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Sento inoltre che è dubbiosa sul percorso che ha intrapreso con psicologa e psichiatra. Le consiglio di non lasciarsi scoraggiare, ma di proseguire, perché ci vuole del tempo per comprendere l'origine dei propri vissuti e per elaborarli.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità. Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza. Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.