Buonasera, Vorrei chiedere un consiglio in merito ad una situazione familiare. Io e mio marito sia
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Buonasera,
Vorrei chiedere un consiglio in merito ad una situazione familiare.
Io e mio marito siamo sposati da 3 anni a seguito di una relazione di 15.
Da qualche mese siamo diventati genitori, ma la nostra gioia è stata demolita dal lutto improvviso di mio suocero. Oltre a un dolore immenso ci siamo ritrovati con un'amara sorpresa perché era pieno di debiti di cui nemmeno sua moglie era a totale conoscenza. Nonostante sapessimo che aveva avuto qualche intoppo finanziario, aveva fatto credere che la cosa fosse stata risanata nel giro di 4/5 anni.
Ora è tutto sulle spalle di mio marito e mia suocera se può caricarlo ancora di più lo fa senza indugi il che sta comportando un forte stress in lui che anche il poco tempo che è a casa lo passa a fare conti e telefonate allontanandolo da noi 2. Lui non è figlio unico, suo fratello, però, ha abusato di molte sostanze in gioventù ed ora non ha la minima capacità di relazionarsi con gli altri, provare empatia, fare discorsi senza dire qualcosa di stupido, imbarazzante o che sia estremamente personale (ad esempio se ha avuto rapporti intimi con sua moglie) Lui (49) e sua moglie (44) lavorano entrambi da almeno 5 anni e da quando li conosco so per certo che sono stati aiutati da mia suocera ogni mese almeno negli ultimi 12 anni. Piccola parentesi loro sono andati in vacanza tutti gli anni, lei si è rifatta il seno, si è fatta dei tatuaggi, dei filler al viso grazie ai soldi di mia suocera.
Noi non abbiamo mai chiesto nulla e quando non potevamo andare al mare stavamo a casa.
A seguito della nuova situazione mia suocera ha dovuto mettere uno stop ai soldi che dava loro mensilmente.
Noi abbiamo disinvestito un cuscinetto di nostri risparmi per fare fronte a tutte le spese che stanno venendo a galla, e non basteranno, mia suocera idem, l'altro figlio invece non si è esposto di nulla.
Praticamente sta pagando mio marito (con i nostri soldi) e mia suocera anche per lui. In tutto questo con nostra cognata i rapporti sono glaciali, lei per anni ha trattato male e risposto male a chiunque perché faceva una vita che la rendeva insoddisfatta e se l'è sempre presa con chiunque le capitasse a tiro, suoceri compresi.
Io ho sempre taciuto, perché così mi era stato chiesto dalla famiglia poiché avevano paura che lasciasse il figlio, che sarebbe tornato ad essere un loro problema e di non vedere più il nipote, che ugualmente hanno visto con il contagocce.
Da quando è nata mia figlia però qualcosa dentro me è scattato, noi per nostro nipote ci siamo sempre interessati, prima che nascesse avevamo preso il lettino, abbiamo sempre chiesto loro cosa potesse servirgli o cosa volesse e quando è cresciuto gli abbiamo preso la cameretta, certo di un mobilificio a prezzo basso, ma comunque sempre una cameretta scelta da loro.
Quando mia figlia è nata le è stato regalato un completino (t-shirt e pantaloncino) preso al mercato per 6 mesi d'età. A 6 mesi sarebbe stato gennaio. Capisco che ognuno fa quello che si sente o che può, ci mancherebbe altro, ma i loro gesti sono sempre così, proprio non pensati. Inoltre mai una telefonata per sapere come stessi io, né durante né dopo la gravidanza o per sapere della nipote, di cui non si ricordavano nemmeno il nome. Potrei andare avanti ad aneddoti per ore.
Quando l'ho fatto notare a mia suocera ha preso per l'ennesima volta le loro difese dicendo poi a mio marito che parlandone con loro si è resa conto che noi abbiamo le nostre ragioni e loro le loro.
Io ora non riesco più a vederla con gli stessi occhi, loro non vorrei più averli nelle nostre vite perché sono aridi, invidiosi e cattivi.
Mia suocera vorrebbe la famiglia unita ma è impossibile con mia cognata che non si mette mai in discussione e io sinceramente vorrei usare le mie energie com cose più produttive.
Sono preoccupata per la mia famiglia, mio marito si sta ammalando per il forte stress di questo periodo, tant'è vero che sta facendo esami su esami perché non digerisce ed ha tutti i valori del fegato sballati senza contare che non riesce a godersi per nulla nostra figlia (ha la domenica e il lunedì come riposo e il lunedì è sempre in giro tra avvocato, commercialista , banca,ecc...). I nostri risparmi sono spariti, pensavamo ad un altro figlio ed ora più niente, siamo vicino ai 40 non abbiamo molto altro tempo per pensarci/lavorarci.
Quando faccio notare a mia suocera che suo figlio non sta bene cambia argomento e fa finta di niente. Si presenta a casa nostra senza avvisare, nonostante le abbia detto più volte di chiamare prima, viene sempre per vedere la bimba che la distrae e non la fa pensare quando è triste per suo marito. Ecco, anche queste cose le vivo male, non credo che alla bimba faccia bene assorbire la tristezza degli altri, perché comunque sono sensibili e non è il suo compito quello di farci stare meglio, non è venuta al mondo per questo, mentre a me a malapena mi saluta.
Ormai lo so che con mio cognato e mia cognata non ci potrà mai essere una relazione se non di circostanza, anche se me ne domando il senso, quello che mi infastidisce è però mia suocera.
I miei suoceri sono sempre stati buoni con me, con mio suocero avevo sicuramente un ottimo rapporto, mia suocera è sempre stata più concentrata a tutelare l' altro figlio che non a trattare equamente figli e nuore e nonostante non penso sia una cattiva persona e non riesco nemmeno a immaginare quanto possa stare male in questo momento, non riesco più a sopportare e a passare sopra a tutte queste cose. So benissimo che il rapporto che ha con l'altro figlio e l'altra nuora non sono affar mio, ma non mi va nemmeno di essere sempre quella che deve sopportare e fare un passo indietro per il quieto vivere e rinunciare a quello che vorrei e al bene della mia famiglia, chiedo solo di essere rispettata e non calpestata, se noi non stessimo contribuendo con il nostro tempo e il nostro denaro lei non riuscirebbe a fare nulla, sto forse sbagliando?
Vorrei chiedere un consiglio in merito ad una situazione familiare.
Io e mio marito siamo sposati da 3 anni a seguito di una relazione di 15.
Da qualche mese siamo diventati genitori, ma la nostra gioia è stata demolita dal lutto improvviso di mio suocero. Oltre a un dolore immenso ci siamo ritrovati con un'amara sorpresa perché era pieno di debiti di cui nemmeno sua moglie era a totale conoscenza. Nonostante sapessimo che aveva avuto qualche intoppo finanziario, aveva fatto credere che la cosa fosse stata risanata nel giro di 4/5 anni.
Ora è tutto sulle spalle di mio marito e mia suocera se può caricarlo ancora di più lo fa senza indugi il che sta comportando un forte stress in lui che anche il poco tempo che è a casa lo passa a fare conti e telefonate allontanandolo da noi 2. Lui non è figlio unico, suo fratello, però, ha abusato di molte sostanze in gioventù ed ora non ha la minima capacità di relazionarsi con gli altri, provare empatia, fare discorsi senza dire qualcosa di stupido, imbarazzante o che sia estremamente personale (ad esempio se ha avuto rapporti intimi con sua moglie) Lui (49) e sua moglie (44) lavorano entrambi da almeno 5 anni e da quando li conosco so per certo che sono stati aiutati da mia suocera ogni mese almeno negli ultimi 12 anni. Piccola parentesi loro sono andati in vacanza tutti gli anni, lei si è rifatta il seno, si è fatta dei tatuaggi, dei filler al viso grazie ai soldi di mia suocera.
Noi non abbiamo mai chiesto nulla e quando non potevamo andare al mare stavamo a casa.
A seguito della nuova situazione mia suocera ha dovuto mettere uno stop ai soldi che dava loro mensilmente.
Noi abbiamo disinvestito un cuscinetto di nostri risparmi per fare fronte a tutte le spese che stanno venendo a galla, e non basteranno, mia suocera idem, l'altro figlio invece non si è esposto di nulla.
Praticamente sta pagando mio marito (con i nostri soldi) e mia suocera anche per lui. In tutto questo con nostra cognata i rapporti sono glaciali, lei per anni ha trattato male e risposto male a chiunque perché faceva una vita che la rendeva insoddisfatta e se l'è sempre presa con chiunque le capitasse a tiro, suoceri compresi.
Io ho sempre taciuto, perché così mi era stato chiesto dalla famiglia poiché avevano paura che lasciasse il figlio, che sarebbe tornato ad essere un loro problema e di non vedere più il nipote, che ugualmente hanno visto con il contagocce.
Da quando è nata mia figlia però qualcosa dentro me è scattato, noi per nostro nipote ci siamo sempre interessati, prima che nascesse avevamo preso il lettino, abbiamo sempre chiesto loro cosa potesse servirgli o cosa volesse e quando è cresciuto gli abbiamo preso la cameretta, certo di un mobilificio a prezzo basso, ma comunque sempre una cameretta scelta da loro.
Quando mia figlia è nata le è stato regalato un completino (t-shirt e pantaloncino) preso al mercato per 6 mesi d'età. A 6 mesi sarebbe stato gennaio. Capisco che ognuno fa quello che si sente o che può, ci mancherebbe altro, ma i loro gesti sono sempre così, proprio non pensati. Inoltre mai una telefonata per sapere come stessi io, né durante né dopo la gravidanza o per sapere della nipote, di cui non si ricordavano nemmeno il nome. Potrei andare avanti ad aneddoti per ore.
Quando l'ho fatto notare a mia suocera ha preso per l'ennesima volta le loro difese dicendo poi a mio marito che parlandone con loro si è resa conto che noi abbiamo le nostre ragioni e loro le loro.
Io ora non riesco più a vederla con gli stessi occhi, loro non vorrei più averli nelle nostre vite perché sono aridi, invidiosi e cattivi.
Mia suocera vorrebbe la famiglia unita ma è impossibile con mia cognata che non si mette mai in discussione e io sinceramente vorrei usare le mie energie com cose più produttive.
Sono preoccupata per la mia famiglia, mio marito si sta ammalando per il forte stress di questo periodo, tant'è vero che sta facendo esami su esami perché non digerisce ed ha tutti i valori del fegato sballati senza contare che non riesce a godersi per nulla nostra figlia (ha la domenica e il lunedì come riposo e il lunedì è sempre in giro tra avvocato, commercialista , banca,ecc...). I nostri risparmi sono spariti, pensavamo ad un altro figlio ed ora più niente, siamo vicino ai 40 non abbiamo molto altro tempo per pensarci/lavorarci.
Quando faccio notare a mia suocera che suo figlio non sta bene cambia argomento e fa finta di niente. Si presenta a casa nostra senza avvisare, nonostante le abbia detto più volte di chiamare prima, viene sempre per vedere la bimba che la distrae e non la fa pensare quando è triste per suo marito. Ecco, anche queste cose le vivo male, non credo che alla bimba faccia bene assorbire la tristezza degli altri, perché comunque sono sensibili e non è il suo compito quello di farci stare meglio, non è venuta al mondo per questo, mentre a me a malapena mi saluta.
Ormai lo so che con mio cognato e mia cognata non ci potrà mai essere una relazione se non di circostanza, anche se me ne domando il senso, quello che mi infastidisce è però mia suocera.
I miei suoceri sono sempre stati buoni con me, con mio suocero avevo sicuramente un ottimo rapporto, mia suocera è sempre stata più concentrata a tutelare l' altro figlio che non a trattare equamente figli e nuore e nonostante non penso sia una cattiva persona e non riesco nemmeno a immaginare quanto possa stare male in questo momento, non riesco più a sopportare e a passare sopra a tutte queste cose. So benissimo che il rapporto che ha con l'altro figlio e l'altra nuora non sono affar mio, ma non mi va nemmeno di essere sempre quella che deve sopportare e fare un passo indietro per il quieto vivere e rinunciare a quello che vorrei e al bene della mia famiglia, chiedo solo di essere rispettata e non calpestata, se noi non stessimo contribuendo con il nostro tempo e il nostro denaro lei non riuscirebbe a fare nulla, sto forse sbagliando?
Buonasera signora, mi dispiace per la situazione in cui si trova. Brevemente mi sento di dirle che il proprio nucleo familiare va sempre tutelato e protetto; concentri le sue energie per stare vicino a suo marito, che sicuramente non si trova in una posizione facile tra la sua famiglia d'origine e il suo nuovo nucleo famigliare, e per dare serenità alla sua piccola. Dialogate e cercate insieme un modo per gestire questo nuovo assetto famigliare.
Resto a disposizione nel caso avesse bisogno.
Dott.ssa Alessandra Albanese
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Buonasera, dal suo racconto si evince quanta sofferenza si sta portando sulle spalle.
Purtroppo quando un membro della famiglia viene a mancare gli assetti familiari si disfano. Non è mai sbagliato provare qualcosa e dunque, per rispondere alla sua domanda, non può essere sbagliato ciò che sente.
Essendo diventata anche madre riporta la necessità di salvaguardare il suo nucleo e curare la sua famiglia. Ricordo anche che anche lei sta vivendo il lutto della perdita di suo suocero e questo lo può condividere con suo marito e le persone attorno a lei. Alle volte si possono dare per scontate certe emozioni ma esplicitarle aiuta a comprendere se è l'altro.
La ringrazio per la condivisione e le auguro il meglio
Dott.ssa Anna Lucia Mirone
Purtroppo quando un membro della famiglia viene a mancare gli assetti familiari si disfano. Non è mai sbagliato provare qualcosa e dunque, per rispondere alla sua domanda, non può essere sbagliato ciò che sente.
Essendo diventata anche madre riporta la necessità di salvaguardare il suo nucleo e curare la sua famiglia. Ricordo anche che anche lei sta vivendo il lutto della perdita di suo suocero e questo lo può condividere con suo marito e le persone attorno a lei. Alle volte si possono dare per scontate certe emozioni ma esplicitarle aiuta a comprendere se è l'altro.
La ringrazio per la condivisione e le auguro il meglio
Dott.ssa Anna Lucia Mirone
Comprendo la sua situazione e la sua preoccupazione per il benessere della sua famiglia. È evidente che stia affrontando molte sfide, compreso lo stress finanziario e emotivo causato dalla situazione attuale con la famiglia del marito. È importante riconoscere il proprio limite e prendersi cura di sé stessa e della propria famiglia. Se sente che i rapporti con i membri della famiglia del marito stanno avendo un impatto negativo sulla sua vita e sul suo benessere, potrebbe essere necessario prendere delle decisioni difficili per proteggere la sua famiglia. Chiedere rispetto per le proprie esigenze e limiti è fondamentale, e non è sbagliato farlo. Considerare la possibilità di stabilire dei confini chiari e di comunicare apertamente le proprie necessità potrebbe aiutare a gestire la situazione in modo più sano. Se necessario, cercare supporto da parte di un consulente o terapeuta potrebbe essere utile per affrontare le sfide attuali. Cordiali saluti
Salve, è una situazione complicata, abuso, sensi di colpa, lutto, sacrificio economico ed emotivo....stabilisca confini per tutelar-vi. In bocca al lupo
Buongiorno, è sicuramente una situazione molto intrecciata con una dinamica complessa che può essere sciolta e trattata solo in terapia andando a riclassificare le sue emozioni e trasformando i vari rapporti con dei confini per tutelarvi.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera signora, ciò che lei racconta è una storia articolata. Sarebbe utile comprendere in che modo le potrebbe essere utile iniziare un lvoro su di lei.
Buonasera leggo con molta attenzione il suo messaggio.
La sua grande preoccupazione si evince dalle sue parole.
Le consiglio di effettuare un colloquio di terapia con uno psicoterapeuta anche familiare affinché possa fare ordine nella sua vita purtroppo il caos emotivo è molto evidente. Ci sono emozioni variegate che creano interferenze tra di loro .
Stia tranquilla tutto si può risolvere.
Un saluto affettuoso
La sua grande preoccupazione si evince dalle sue parole.
Le consiglio di effettuare un colloquio di terapia con uno psicoterapeuta anche familiare affinché possa fare ordine nella sua vita purtroppo il caos emotivo è molto evidente. Ci sono emozioni variegate che creano interferenze tra di loro .
Stia tranquilla tutto si può risolvere.
Un saluto affettuoso
Buongiorno, sento dalle sue parole l'urgenza di mettere dei confini a queste persone e a questi problemi che stanno soffocando lo spazio vitale della sua famiglia. Si faccia aiutare da un terapeuta ad autorizzarsi a farlo e ad aumentare le sue risorse per affrontare questo momento particolare della vostra vita.
Un forte abbraccio
Un forte abbraccio
Salve, non c'è che dire il suo racconto dipinge bene le trame fitte in cui si articola la storia di questa famiglia. Talvolta la trama di un romanzo familiare però è realmente troppo fitta, ha maglie troppo strette e si rischia di rimanerne invischiati. Potrebbe essere utile iniziare un lavoro individuale o di coppia per riconoscere e definire i confini di questo nuovo nucleo familiare, che al di là delle vicissitudini allargate, merita calore e protezione. Dott.ssa Michela Saviano
Buongiorno, credo sia necessario lavorare sia individuale che in terapia familiare eventualmente, per raccogliere il filo di tutti questi avvenimenti particolarmente invischianti. In bocca al lupo
Buongiorno!
La situazione è complicata, molte le dinamiche in gioco, vecchie e nuove, per cui credo non sia possibile darle un parere in un messaggio, ma sia necessario chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta per gestirla e perchè lei sia supportata emotivamente.
La situazione è complicata, molte le dinamiche in gioco, vecchie e nuove, per cui credo non sia possibile darle un parere in un messaggio, ma sia necessario chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta per gestirla e perchè lei sia supportata emotivamente.
Signora buongiorno,
Mi sono soffermata molto sulla frase "da poco siamo diventati genitori ma la nostra gioia è stata demolita del tutto dalla morte del suocero", mi viene da pensare che sia lei che suo marito siete nella dimensione del lutto e nell' intento di risolvere tutta la questione economica sentendo poco la bellezza di questa nuova configurazione in cui siete voi ad essere genitori.
La genitorialita' porta già in se tante emozioni contrastanti se poi è concomitante a un lutto importante mi rendo conto di quanto questo possa creare una grande difficoltà. Certamente le consiglierei di convogliare tutte le sue energie sul piccolo/a, su suo marito e su se stessa cercando uno spazio terapeutico che possa fungere da contenitore per tutte queste emozioni forti.
Dott.ssa Federica Licata
Mi sono soffermata molto sulla frase "da poco siamo diventati genitori ma la nostra gioia è stata demolita del tutto dalla morte del suocero", mi viene da pensare che sia lei che suo marito siete nella dimensione del lutto e nell' intento di risolvere tutta la questione economica sentendo poco la bellezza di questa nuova configurazione in cui siete voi ad essere genitori.
La genitorialita' porta già in se tante emozioni contrastanti se poi è concomitante a un lutto importante mi rendo conto di quanto questo possa creare una grande difficoltà. Certamente le consiglierei di convogliare tutte le sue energie sul piccolo/a, su suo marito e su se stessa cercando uno spazio terapeutico che possa fungere da contenitore per tutte queste emozioni forti.
Dott.ssa Federica Licata
Buongiorno, ho letto con attenzione la sua richiesta e comprendo la sofferenza che sta vivendo. Il prorprio nucleo familiare va protetto e salvaguardato, alle volte le dinamiche familiari sono troppo invischianti e possono compromettere il proprio futuro. Diventa quindi necessario una giusta distanza. Chi si trapianta rinasce. per ogni chiarimento Dott.ssa Lucia Giammattei.
Salve, comprendo la sua sofferenza.
E’ una storia molto articolata e sembrerebbero esserci molti invischiamenti
Un percorso di psicoterapia vi aiuterebbe ad interrompere meccanismi radicati da diverso tempo
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
E’ una storia molto articolata e sembrerebbero esserci molti invischiamenti
Un percorso di psicoterapia vi aiuterebbe ad interrompere meccanismi radicati da diverso tempo
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice.
Riconosco che sta attraversando un momento difficile ed è giusto che sappia che ha diritto a chiedere aiuto ora che il percorso si fa tortuoso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
Tra l’altro, la sua domanda ha un contenuto rilevante, è preziosa per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare un’opportunità di conoscenza di sé.
La incoraggio vivamente a considerare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.
Le invio un caro saluto, restando a disposizione.
Tra l’altro, la sua domanda ha un contenuto rilevante, è preziosa per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare un’opportunità di conoscenza di sé.
La incoraggio vivamente a considerare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.
Le invio un caro saluto, restando a disposizione.
Gentile signora, comprendo bene il suo disagio e la preoccupazione, entrambe più che legittime. Lei è "entrata" in una famiglia disfunzionale, con problematiche emotive, di relazione e anche finanziarie. Il lutto recente con la scoperta del debito rende tutto più difficile, compreso dei chiarimenti e delle distanze che andrebbero messe. La cosa più importante è che lei si lasci toccare il meno possibile da questi problemi e non perda di vista la sua famiglia. La preservi il più possibile e stia vicino a suo marito non colpevolizzandolo ma facendogli sentire il suo sostegno.E importante per entrambi che siate coesi in questo momento. Non è una situazione giusta, ma al momento è vostro interesse sistemare le cose, poi sarà libera di mettere tutti i paletti che vuole. Non permetta a questa situazione di rovinarle la vita. Se si dovesse rendere conto che è gravoso per lei gestire questo momento, può richiedere un sostegno psicologico per poter fronteggiare al meglio questo momento, che comunque non sarà eterno. Io sono a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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