Buonasera. Vorrei chiedere un chiarimento riguardo gli “sgarri”. Sto seguendo una dieta per rimett

14 risposte
Buonasera.
Vorrei chiedere un chiarimento riguardo gli “sgarri”.
Sto seguendo una dieta per rimettere peso, dopo un periodo un po’ particolare e volevo sapere se gli sfizi dopo cena (un gelato, snack salati etc..), ovviamente non tutti i giorni, si devono considerare come sgarri o no. Ad esempio, questa sera dopo cena mi trovavo con il mio ragazzo fuori e mi sono presa un gelato dopo cena (premetto che a cena ho mangiato petto di tacchino con zucchine e poco pane). Che ne pensate?
Io penso che il termine sgarro debba essere ridefinito; credo che sia molto controproducente. Utilizzandolo, si dimentica il fatto più importante. Se stai bene e sei in forma, puoi mangiare qualsiasi cosa; tutto è concesso ma è solo questione di scelte. La maggior parte sceglierai di mangiare bene, in modo sano e completo (e non pensare che questo non possa essere gustoso) e qualche volta, in base alle tue possibilità sarai tu a scegliere liberamente e con grande tranquillità di sgarrare. Ecco perché allora in realtà non si tratterà di uno sgarro ma di una libera concessione o di un fatto più che normale. Imparare a mangiare in modo sano, capire quando concedersi qualcosa, ecco che allora si è davvero liberi dalle catene della dieta!
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Buonasera, qualche eccezione alle solite abitudini alimentari è più che normale. Secondo me, ciò che conta veramente è riuscire a identificare il proprio stile alimentare, da seguire nella quotidianità, che le consenta di trovare e mantenere un buon equilibrio. I prodotti che ha citato (dolci e snack salati), a mio parere, non dovrebbero essere consumati regolarmente. Insieme al suo nutrizionista, riuscirà sicuramente a trovare un buon compromesso tra quotidianità ed eccezioni
Gentile paziente, sono d'accordo anche io con il collega sul ridefinire il termine sgarro. Tendiamo, in questo modo, a dare sempre una connotazione negativa a quel particolare alimento, quando in realtà ormai si sa benissimo che non esistono cibi "buoni" e "cattivi".
Se non ci sono particolari indicazioni mediche, obiettivi particolari, fini agonistici, una alimentazione sana è rappresentata dal così detto 80% cibo sano e 20% cibo meno sano. Quel 20% può essere un gelato, un dolcetto che ci piace particolarmente, una piccola coccola giornaliera che inserita in un contesto di sana alimentazione costante e di attività fisica, non ha alcun tipo di rilevanza.
In questo modo si evita anche di cadere in abbuffate poiché non ci priviamo per troppo tempo di determinati alimenti.
La chiave per avere un buon rapporto con il cibo è proprio questa, cercare di mantenere un equilibrio!
Per qualsiasi cosa, rimango a disposizione. Dott.ssa Antonella Monteleone
Gentilissima paziente,
Concordo con i colleghi, deve vivere il rapporto con il cibo in modo rilassato e prestare attenzione alla quotidianità, ogni tanto qualche alimento goloso ci può solo far bene se scelto con consapevolezza.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buonasera. Gli "sgarri" durante una dieta possono essere considerati in diversi modi a seconda del contesto e della frequenza con cui si verificano. Dal punto di vista scientifico, è importante considerare diversi fattori.
Innanzitutto, occasionali indulgenze come un gelato dopo cena non dovrebbero essere considerate necessariamente degli "sgarri" se inserite all'interno di un piano alimentare bilanciato e moderato. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla quantità e alla frequenza di questi extra e assicurarsi che non compromettano gli obiettivi di perdita o aumento di peso.
Se l'obiettivo è aumentare di peso, è importante che le calorie aggiunte attraverso gli extra non consistano costantemente in alimenti prodotti dalla diet industry e ricchi di elementi innaturali (sciroppi di glucosio, farine raffinate, acidi grassi trans e molti altri) altrimenti l'incremento di peso si accompagnerebbe ad un peggioramento dello stato di salute globale. Ad esempio, un gelato potrebbe fornire principalmente zuccheri semplici e grassi saturi, mentre uno snack salato potrebbe essere ricco di grassi e sodio.
Infine, è importante mantenere una prospettiva equilibrata e flessibile sulla propria alimentazione. Gli extra occasionali possono essere parte di uno stile di vita sano e sostenibile, se restano solo "extra occasionali"!
saluti
Salve, tutto sta al piano e l'obiettivo che lei ha concordato con il suo nutrizionista. In soggetti che devono riprendere del peso perso sopra tutto per questioni delicate uno snack o sfizio post cena se non quotidiano è accettabile a mio avviso. La questione cambia nel momento in cui lei è un'atleta e l'aumento di peso (clean bulk) deve essere massimizzato a favore della muscolatura e non dell'adipe; o in caso posto al suo ovvero dove è necessaria una perdita di massa grassa, allora a quel punto l'alterazione del bilancio calorico giornaliero e settimanale influisce negativamente sul raggiungimento dell'obiettivo nei tempi prestabiliti.
Mangiare non deve essere un'ossessione nè in un verso nè nell'altro, deve essere un momento di convivialità, di conseguenza da ciò che lei riporta prendersi un gelato la sera con il suo ragazzo non inficerà in modo negativo.
Salve, sono pienamente d'accordo con il collega dott. Agostini.
In un regime alimentare sano ed equilibrato può essere inserito nel piano qualsiasi tipo di alimento. Tutto dipende dalla frequenza di consumo.
E' chiaro che assumere alimenti ricchi in zuccheri e sale tutte le sere non è un'abitudine sana ma mangiare del gelato 2 volte a settimana, ad esempio, va bene se inserito in un piano alimentare equilibrato costituito da alimenti ricchi in nutrienti essenziali per l'organismo (sali minerali, fibra, vitamine, amminoacidi essenziali).
Cordiali saluti,
dott.ssa Eleonora Cresti
Buongiorno, la tentazione di mangiare qualcosa di dolce, di sfizioso o di particolare soprattutto in alcune occasioni è più che normale ed è anche giusto. In un quadro di dieta sana ed equilibrata, l'andamento del peso non sarà influenzato da queste scelte. Il problema dal punto di vista della composizione corporea sorge quando i dolci, fritti o alimenti ricchi di grassi e zuccheri vengono consumati quotidianamente o comunque in una situazione di dieta non equilibrata o con già degli eccessi.
Buona giornata, Dott. Luca Macchi.
Gentile paziente, ovviamente ogni caso andrebbe valutato singolarmente ma, se è normopeso o addirittura sottopeso e non ha patologie particolari, un gelatino serale in compagnia, magari artigianale, non può assolutamente far male. Ovviamente non deve essere la regola, perché, come ci suggerisce la piramide alimentare, i dolci stanno sulla punta, ovvero vanno consumati solo occasionalmente.
Stesso discorso per degli snack salati. Le suggerisco di "sgarrare" con alimenti di qualità: un dolce fatto in casa, una pizza di una buona pizzeria, una fetta di salame nostrano... eviti prodotti confezionati da supermercato che contengono spesso troppi zuccheri semplici, grassi saturi e conservanti.
Cordialmente.
Dott.ssa Colciago
Gentile paziente, purtroppo ad oggi c'è una totale e cattiva idea di "dieta", basti pensare che "dieta" non significa "regime calorico" ma "alimentazione abituale dell'individuo". Essere troppo rigidi ad un piano alimentare spesso è controproducente e il termine sgarro incute solo un grande timore. Quello che mi sento di consigliarle è che, nel momento in cui sta seguendo il piano e si sente bene con se stess*, se nasce la voglia di un determinato alimento, che sia in questo caso il gelato, lo prenda senza problemi. Silenziare la voglia è solo controproducente, e soprattutto non sarà quel gelato in un contesto di alimentazione sana ed equilibrata a "rovinarle" i risultati.
Nella teoria quando si segue un piano nutrizionale e si deve raggiungere un obiettivo lo sgarro non c'è. Dopo il primo controllo nutrizionale, dal risultato ottenuto , il nutrizionista decide insieme con il proprio paziente come gestire lo sgarro sia in termini di frequenza settimanale e sia di schemi compensatori occasionali al fine di rendere il paziente autonomo e in grado di autogestirsi. Un abbraccio.
Buongiorno,
Gli "sgarri" durante una dieta dipendono molto dal contesto complessivo del tuo regime alimentare e dai tuoi obiettivi. In generale, concedersi uno spuntino occasionale come un gelato dopo cena non dovrebbe compromettere i tuoi progressi se è un'eccezione e non una regola.

Ciò che conta di più è mantenere un equilibrio complessivo e non farsi prendere dal senso di colpa per uno sfizio occasionale. Importante è assicurarsi che la maggior parte delle proprie scelte alimentari sia sana ed equilibrata. Sarebbe quindi importante definire in modo diverso il concetto di sgarro, proprio perchè non dovrebbe essere una privazione.

Da ricordare che il modo in cui ci si sente in relazione al cibo è importante. Se concedersi uno spuntino come il gelato dopo cena fa sentire soddisfatti e non privati, potrebbe essere un elemento positivo per il proprio benessere complessivo e la sostenibilità di una dieta nel lungo periodo.

Un saluto,
Francesco
Salve, penso che per un recupero ponderale del peso necessario nel suo caso, ed associato ad una buona composizione corporea, non sia propriamente adeguato utilizzare i cosiddetti ''sgarri'' perchè si rischia utilizzare o pensare il cibo come premio/punizione/concessione o privazione. Il consiglio che posso dare è cercare di vivere serenamente e con consapevolezza il rapporto col cibo. Un caro saluto.
Gentile paziente, se si sta facendo seguire da un/una nutrizionista è importante confrontarsi con lui/lei soprattutto dal momento che conosce la sua storia clinica, il suo periodo particolare e potrà sicuramente dare dei consigli più mirati e personalizzati. La parola "sgarro" personalmente non la preferisco, in quanto ritengo che un'alimentazione sostenibile nel tempo debba tener conto anche della convivialità, delle uscite, relazioni sociali ecc. ed è giusto a volte assecondare i segnali del proprio corpo.
Un saluto
Dott.ssa Fabiana Agostinelli

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