Buonasera, volevo sapere che tipo di sintomi vengono curati con l'uso congiunto di anti-ansiolitici
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Buonasera, volevo sapere che tipo di sintomi vengono curati con l'uso congiunto di anti-ansiolitici come Daparox-Paroxetina e Alprazolam (in compresse, dosaggio 20 mg e 0,50 mg al giorno) e quali i principali effetti indesiderati. In passato ho sofferto di stati di depressione, angoscia, alterazioni dell'umore e altri sintomi legati alla personalità, che ho affrontato (parzialmente) con cure farmacologiche e psicoterapeutiche, anche se attualmente ho sospeso entrambe. Essendomi stati di recente prescritti i due farmaci di cui sopra, mi chiedevo che che tipo di psicoterapia in generale viene consigliata in questi casi? E quale è la funzione degli anti-ansiolitici? Vorrei evitare effetti collaterali indesiderati. Grazie per la risposta.
Buongiorno. Credo sia opportuno sottoporre il quesito al medico prescrivente il farmaco. Con tutta la professionalità e l'umanità del caso, ma nn si può fare ne' diagnosi a distanza ne' tantomeno dare un consiglio. Con la salute non si fanno prove
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Buonasera, in questa sua domanda mancano dei dati importanti, la sua età e che cosa stava avvenendo nella sua vita quando sono comparsi i suoi sintomi. Inoltri per quanto riguarda le sue domande riguardo ai farmaci si dovrà consigliare con lo specialista che glieli ha prescritti, noi non possiamo fare delle diagnosi non conosciamo la sua storia ed inoltre sarebbe poco serio, distinti saluti, dott. ssa Eugenia Cardilli.
Buonasera! Qualsiasi informazione su dosaggi e interazioni di farmaci deve essere discussa con il medico che glieli ha prescritti. In linea generale i farmaci è meglio associarli ad una psicoterapia.Non si può consigliare il percorso più idoneo non avendo il quadro completo della sua situazione e soprattutto non avendolo visitato.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Di solito è lo psichiatra che definisce la cura farmacologica. Ma se ha bisogno una terapia psicoterapeutica di accompagnamento rimango a disposizione.
Buona vita
Buona vita
Salve, per quanto riguarda le informazioni inerenti i farmaci dovrebbe chiedere allo psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Rispetto al tipo di psicoterapia da intraprendere per il suo suo disagio 'depressione, angoscia, alterazioni dell'umore e altri sintomi legati alla personalità', la psicoterapia ad orientamento psicoanalitico in sinergia con la presa in carico da parte anche di uno psichiatra funziona abbastanza bene. Resto a sua disposizione. Saluti. Dottoressa Barbara Gizzi
Gentile utente, per quanto riguarda i farmaci dovrebbe rivolgersi al medico che li ha prescritti. Anche per la psicoterapia potrebbe chiedere al medico se collabora con qualche psicoterapeuta: il lavoro di team tra i professionisti le potrebbe essere molto d'aiuto. In alternativa, non credo che ci sia una tipologia migliore delle altre, ma ritengo che sia sempre il professionista la fare la differenza. Scelga chi le ispira più fiducia e le pare appropriato a sé! Un caro saluto
Gentile Utente,
le informazioni sui farmaci prescritti e i loro effetti è sempre bene siano condivise con il medico che li ha prescritti, per assicurare una continuità di trattamento. In linea di massima non c'è un approccio terapeutico specifico che si sposi più di altri ad una terapia farmacologica parallela, dipende molto dalla sensibilità individuale e dallo stile relazionale del terapeuta. In ogni caso, i farmaci hanno un prevalente effetto stabilizzante, che crea le condizioni perché una terapia possa attecchire, a meno che il problema non sia lieve e necessiti solo di una "spinta" per risolversi. Si confronti con lo Psichiatra che le ha prescritto i farmaci che ha citato, ed eventualmente valuti la possibilità di riprendere una psicoterapia che ne valorizzi davvero gli effetti. Un caro saluto
le informazioni sui farmaci prescritti e i loro effetti è sempre bene siano condivise con il medico che li ha prescritti, per assicurare una continuità di trattamento. In linea di massima non c'è un approccio terapeutico specifico che si sposi più di altri ad una terapia farmacologica parallela, dipende molto dalla sensibilità individuale e dallo stile relazionale del terapeuta. In ogni caso, i farmaci hanno un prevalente effetto stabilizzante, che crea le condizioni perché una terapia possa attecchire, a meno che il problema non sia lieve e necessiti solo di una "spinta" per risolversi. Si confronti con lo Psichiatra che le ha prescritto i farmaci che ha citato, ed eventualmente valuti la possibilità di riprendere una psicoterapia che ne valorizzi davvero gli effetti. Un caro saluto
Buon giorno. Per cortesia, cerchi un sito di psichiatria. Gli psicologi non sono autorizzati a parlare di psicofarmaci. Cordialmente.
Buon giorno,
La invito a sottoporre tali quesiti al suo medico che conosce più approfonditamente la situazione, condividendo con lui le sue perplessità.
In bocca al lupo.
La invito a sottoporre tali quesiti al suo medico che conosce più approfonditamente la situazione, condividendo con lui le sue perplessità.
In bocca al lupo.
Salve. Come le ha suggerito già qualche mio collega sarebbe opportuno che lei rivolgesse le sue domande al medico di riferimento, questo alfine di garantirle una continuità ed una coerenza senza la quale la sua cura sarebbe non pienamente efficace. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buonasera concordo con i colleghi nel sostenere che l’uso farmacologico è un percorso delicato e andrebbe seguito da uno specialista (psichiatra), o in alternativa sé già prescritto consultare il medico curante. Cordiali saluti Dott.ssa Elisa Galantini
Buongiorno, per quanto riguarda il trattamento psicoterapico le suggerisco un approccio psicoanalitico ma è fondamentale che lei scelga sulla base dell'incontro con il terapeuta: la persona che la seguirà deve ispirarle fiducia . Per i consigli inerenti ai farmaci senta uno psichiatra, lo scelga con lo stesso criterio dello psicoterapeuta.
Un saluto.Daniela Bianchi
Un saluto.Daniela Bianchi
Buon pomeriggio, come già specificato dai colleghi l'aspetto farmacologico è di competenza medica di conseguenza le suggerisco di affrontare i suoi dubbi con il medico che la segue.
Rispetto alla psicoterapia, non si chieda quale potrebbe essere quella più indicata poichè in questa prima fase è importante darsi la possibilità di cominciare un nuovo percorso utile al miglioramento della sua situazione.
Cordiali saluti.
Rispetto alla psicoterapia, non si chieda quale potrebbe essere quella più indicata poichè in questa prima fase è importante darsi la possibilità di cominciare un nuovo percorso utile al miglioramento della sua situazione.
Cordiali saluti.
Caro utente, mi soffermo sulla sua prima richiesta, non potendo risponderle sui farmaci in quanto psicoterapeuta. Una psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico sarebbe molto efficace per i sintomi che descrive. Se ha bisogno rimango a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentilissimo utente, per quel che riguarda la terapia farmacologica,come le hanno già indicato i miei colleghi, sarebbe opportuno che lei si rivolgesse al suo medico psichiatra che conosce la sua situazione clinica. Nel suo caso è necessario affiancare una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico. Cordiali saluti
La sindrome ansiosa viene brillantemente curata con la terapia cognitivo comportamentale che si rivela fra le più efficaci e brevi. E' affiancabile al supporto farmacologico che sta già ricevendo.
Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
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Buongiorno gentile utente, per l 'aspetto farmacologico la rimando ad un consulto col dottore. Lo psicoterapeuta cura senza farmaci e usa tecniche professionali per aiutare il paziente a stare meglio e a risolvere il suo problema. Rispetto alla psicoterapia "giusta" per il suo specifico problema, in realtà esiste lo psicoterapeuta e psicoterapia che lei sente più giusta ed efficace per ritrovare il suo benessere e risolvere il suo problema. Per cui la invito ad iniziare un percorso terapeutico, e a valutare, nel momento in cui lo vive, se quel professionista ed il metodo che utilizza sono giusti per lei . Le auguro buona giornata
Gentile utente , per quanto riguarda l 'aspetto farmacologico ,come hanno già scritto i miei colleghi , deve rivolgersi allo psichiatra che glieli ha prescritti .e potrebbe chiedere allo stesso che tipo di approccio psicoterapico le consiglia . CIò che fa la differenza, più che iil tipo ti psicoterapia , è lo psicoterapeuta ,con cui si intraprende il percorso e la relazione terapeutica che ne scaturisce .
Cordiali saluti
Dott.ssa Aparo Paola
Cordiali saluti
Dott.ssa Aparo Paola
Gentile utente,
La farmacologia solitamente viene utilizzata per cercare di ridimensionare i sintomi nell’ immediatezza, e per quello può consultare lo psichiatra che la teneva in cura. Per quanto riguarda la psicoterapia, puó esser utile al fine di poter capire la funzione dei suoi sintomi e quando tendono solitamente a riemerge al fine di poter nel tempo trovare delle strategie che le consentano di ridimensionare la modalità e l’ intensitá con si presentano.
Prenda in considerazione nuovamente il duplice approccio.
Cari saluti
Dott. Diego Ferrara
La farmacologia solitamente viene utilizzata per cercare di ridimensionare i sintomi nell’ immediatezza, e per quello può consultare lo psichiatra che la teneva in cura. Per quanto riguarda la psicoterapia, puó esser utile al fine di poter capire la funzione dei suoi sintomi e quando tendono solitamente a riemerge al fine di poter nel tempo trovare delle strategie che le consentano di ridimensionare la modalità e l’ intensitá con si presentano.
Prenda in considerazione nuovamente il duplice approccio.
Cari saluti
Dott. Diego Ferrara
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