Buonasera, Volevo chiedere un parere riguardo a una situazione particolare di coppia. Sto frequenta
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Buonasera,
Volevo chiedere un parere riguardo a una situazione particolare di coppia. Sto frequentando un ragazzo e mi sono accorta che quando si arrabbia mi eccita tantissimo. È normale? Da cosa dipende? Grazie :-)
Volevo chiedere un parere riguardo a una situazione particolare di coppia. Sto frequentando un ragazzo e mi sono accorta che quando si arrabbia mi eccita tantissimo. È normale? Da cosa dipende? Grazie :-)
Gentile utente, i comportamenti dell'altro possono attivare in noi reazioni ed emozioni diverse. Non utilizzerei il termine "normale" ma ogni emozioni viene accolta e decodificata in maniera individuale. Ti consiglio di esplorare con un professionista cosa la "rabbia" possa rappresentare nella tua vita e in quali modi l'hai vissuta. L'eccitazione è alla base della decodifica delle nostre emozioni.
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Buonasera,
l'oggetto dell'eccitazione è diverso da persona a persone,
concordo con la mia collega nel consigliarle un approfondimento sulla rabbia e sul vissuto ad essa correlato.
sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
cordialmente
Dott.ssa Laura Bova
l'oggetto dell'eccitazione è diverso da persona a persone,
concordo con la mia collega nel consigliarle un approfondimento sulla rabbia e sul vissuto ad essa correlato.
sono a sua disposizione per ulteriori chiarimenti
cordialmente
Dott.ssa Laura Bova
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, le emozioni e le reazioni che proviamo possono essere un grande aiuto per conoscerci meglio e capire come siamo, perché scaturiscono dalle parti più profonde del nostro essere. Se è normale dipende da cosa ognuno di noi intende per normalità; certo ritengo sia opportuno per lei verificare la capacità di gestione della rabbia da parte del suo ragazzo. Da cosa può dipendere la sua reazione potrebbe essere per lei interessante approfondirlo in una sede più riservata.
Gentile utente grazie per la sua condivisione. L’associazione tra l’eccitazione e la rabbia, emozione che potrebbe sfociare in aggressività può essere indicativo di una specifica personalità o sintomatologia. Questo aspetto dovrebbe essere esplorato con un professionista per comprendere a pieno l’esperienza, da dove essa scaturisca e come può evolversi.
Dott. Salvatore Augello
Dott. Salvatore Augello
Gentile utente, piuttosto che l'eccitazione in sè che dice di provare, che effetto le fa sentirsi così sollecitata a fronte di una manifestazione rabbiosa?
Non esiste un modo di reagire univoco o giusto, in quanto l'esperienza di ognuno è unica e irriducibile. In ogni caso, suppongo che non rappresenti un problema se la rabbia del suo partner non è rivolta contro di lei, in caso contrario mi limito semplicemente a suggerirle di stare attenta e pertanto tutelarsi. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Non esiste un modo di reagire univoco o giusto, in quanto l'esperienza di ognuno è unica e irriducibile. In ogni caso, suppongo che non rappresenti un problema se la rabbia del suo partner non è rivolta contro di lei, in caso contrario mi limito semplicemente a suggerirle di stare attenta e pertanto tutelarsi. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Ciao, quanto descrivi è un problema per te?
La tue domanda sono affascinanti e scivolose per noi psicologз psicoterapeutз perché implicano che disponiamo di una conoscenza che non disponiamo, una conoscenza che permette di dire cosa sia "normale" e cosa non lo sia e da cosa dipende.
Ad esempio un medico di base, magari con il sostegno di una consulenza di unǝ biologǝ nutrizionista può, attraverso un esame del sangue (esame oggettivo), fare una diagnosi di anemia ed individuare la causa in una dieta sbilanciata. Tu hai mai sentito di un esame del sangue per la rabbia? Se metti 10 colleghз in una stanza a parlare di rabbia giungerai facilmente alla conclusione che utilizzano 3 definizioni diverse della rabbia o di cosa sia una "emozione". In un recente dibattito pubblico tra Benelli e Turchi, autorevoli professori dell'università di Padova e clinici di lunga esperienza, Turchi ha affermato che le "emozioni non esistono".
Per darti un'altra indicazione sulla frammentazione che esiste in psicologia clinica, considera che in Italia ci sono circa 300 scuole di psicoterapia, tutte autorizzate dal ministero, ognuna della quali utilizza modelli leggermente diversi di "mente", "emozione", "corpo".
Si potrebbe dire che lз psicologhз non sono espertз di cosa sia normale e cosa non lo sia, ma sono espertз nel cercare di cambiare quelle situazioni che risultano problematiche, che generano sofferenza. La conoscenza che abbiamo prodotto in psicologia ci permette di intervenire, la letteratura lo conferma, ma non di dire in maniera concorde cosa sia normale. Mi rendo conto, è controintuitivo ma cruciale per capire come orientarsi.
Non posso rispondere alle tue domande se non tradendo la coerenza alla complessità e al livello di maturità della disciplina.
Ti posso suggerire, qualora tu abbia dei dubbi, di utilizzare la consulenza psicologica o psicoterapia come occasione per chiarire questi dubbi.
Ti posso infine suggerire di diffidare dellз professionistз della "normalità", di chi veste il camice per dirti se sei problematica o meno.
La sessualità è stata tra le vittime predilette delle "psicologie morali", penso che difenderla sia una responsabilità collettiva ;)
La tue domanda sono affascinanti e scivolose per noi psicologз psicoterapeutз perché implicano che disponiamo di una conoscenza che non disponiamo, una conoscenza che permette di dire cosa sia "normale" e cosa non lo sia e da cosa dipende.
Ad esempio un medico di base, magari con il sostegno di una consulenza di unǝ biologǝ nutrizionista può, attraverso un esame del sangue (esame oggettivo), fare una diagnosi di anemia ed individuare la causa in una dieta sbilanciata. Tu hai mai sentito di un esame del sangue per la rabbia? Se metti 10 colleghз in una stanza a parlare di rabbia giungerai facilmente alla conclusione che utilizzano 3 definizioni diverse della rabbia o di cosa sia una "emozione". In un recente dibattito pubblico tra Benelli e Turchi, autorevoli professori dell'università di Padova e clinici di lunga esperienza, Turchi ha affermato che le "emozioni non esistono".
Per darti un'altra indicazione sulla frammentazione che esiste in psicologia clinica, considera che in Italia ci sono circa 300 scuole di psicoterapia, tutte autorizzate dal ministero, ognuna della quali utilizza modelli leggermente diversi di "mente", "emozione", "corpo".
Si potrebbe dire che lз psicologhз non sono espertз di cosa sia normale e cosa non lo sia, ma sono espertз nel cercare di cambiare quelle situazioni che risultano problematiche, che generano sofferenza. La conoscenza che abbiamo prodotto in psicologia ci permette di intervenire, la letteratura lo conferma, ma non di dire in maniera concorde cosa sia normale. Mi rendo conto, è controintuitivo ma cruciale per capire come orientarsi.
Non posso rispondere alle tue domande se non tradendo la coerenza alla complessità e al livello di maturità della disciplina.
Ti posso suggerire, qualora tu abbia dei dubbi, di utilizzare la consulenza psicologica o psicoterapia come occasione per chiarire questi dubbi.
Ti posso infine suggerire di diffidare dellз professionistз della "normalità", di chi veste il camice per dirti se sei problematica o meno.
La sessualità è stata tra le vittime predilette delle "psicologie morali", penso che difenderla sia una responsabilità collettiva ;)
Dovrebbe dirci altro per dare una risposta più specifica...
Buonasera gentile utente, le informazioni da lei fornite non sono sufficienti per rispondere alle domande da lei poste e fornirle una risposta esaustiva. Se le interessa conoscersi meglio, e valutare ciò che significa per lei l'emozione della rabbia e quelli che sono i vissuti ad esso associati, potrebbe valutare di svolgere alcuni colloqui con un psicologo, per esplorare maggiormente questa area. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Magnani
gentilissima, nella sessuologia la sfera di eccitazione è multisfaccettata per cui non esiste la parola normale quando si parla di ciò che ci eccita. In questo caso però se ha voglia potrebbe esplorare da cosa dipenda questo tipo di eccitazione, cosa effettivamente significhi la rabbia per lei e che ruolo ha ricoperto nella sua vita e soprattutto nella sua infanzia.
Buongiorno, grazie per la sua domanda. Io credo che molto dipenda da come vive la rabbia e da cosa significa questa emozione per lei. Come detto dai colleghi, non c'è una situazione di baseline o normalità nella sessualità, ma c'è una grandissima variabilità individuale. Il punto è conoscersi per poter vivere al meglio questa sfera della nostra vita. Le consiglio di intraprendere un percorso che possa aiutarla ad esplorare meglio questo tema. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Cara, definire normale o non normale è molto complicato. L' eccitazione è molto personale e soggettiva, per capire da cosa dipenda sono necessari colloqui per esplorare le ragioni di questa attrazione.
Per qualsiasi informazione sono a disposizione.
Per qualsiasi informazione sono a disposizione.
Ciao
Grazie per aver condiviso la tua situazione. È normale avere reazioni emotive complesse e inaspettate in una relazione, e ciò che stai sperimentando potrebbe essere più comune di quanto pensi.
L'eccitazione sessuale associata all'ira o alla tensione emotiva può derivare da vari fattori psicologici e fisiologici. Ad esempio, potrebbe essere legato alla reazione del tuo corpo allo stress o all'adrenalina provocata dalla situazione di conflitto. In alcuni casi, potrebbe anche riflettere dinamiche più profonde nella tua relazione o nella tua storia personale.
Tuttavia, è importante esaminare più da vicino questa dinamica per comprendere meglio le sue cause e gli eventuali impatti sulla tua relazione. Potrebbe essere utile esplorare queste sensazioni con uno psicoterapeuta per ottenere una prospettiva più chiara e sviluppare strategie per gestire le tue emozioni in modo sano e costruttivo.
Inoltre, comunicare apertamente con il tuo partner sulla tua esperienza può essere fondamentale per affrontare la situazione insieme e stabilire confini chiari all'interno della vostra relazione.
Se hai altre domande o preoccupazioni, non esitare a chiedere ulteriori informazioni o supporto.
Sono disponibile anche online
Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini
Grazie per aver condiviso la tua situazione. È normale avere reazioni emotive complesse e inaspettate in una relazione, e ciò che stai sperimentando potrebbe essere più comune di quanto pensi.
L'eccitazione sessuale associata all'ira o alla tensione emotiva può derivare da vari fattori psicologici e fisiologici. Ad esempio, potrebbe essere legato alla reazione del tuo corpo allo stress o all'adrenalina provocata dalla situazione di conflitto. In alcuni casi, potrebbe anche riflettere dinamiche più profonde nella tua relazione o nella tua storia personale.
Tuttavia, è importante esaminare più da vicino questa dinamica per comprendere meglio le sue cause e gli eventuali impatti sulla tua relazione. Potrebbe essere utile esplorare queste sensazioni con uno psicoterapeuta per ottenere una prospettiva più chiara e sviluppare strategie per gestire le tue emozioni in modo sano e costruttivo.
Inoltre, comunicare apertamente con il tuo partner sulla tua esperienza può essere fondamentale per affrontare la situazione insieme e stabilire confini chiari all'interno della vostra relazione.
Se hai altre domande o preoccupazioni, non esitare a chiedere ulteriori informazioni o supporto.
Sono disponibile anche online
Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentilissima, grazie per essersi rivolta a noi innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e in momenti di intimità possono esserci pensieri o comportamenti dei quali fatichiamo a trovare una spiegazione. Credo che potrebbe approfondire questo suo vissuto tramite dei colloqui, in modo da esplorare e conoscersi meglio.
Cordiali saluti
AV
Cordiali saluti
AV
Molti le hanno già detto che non esiste la norma in psicologia, figuriamoci poi nella sfera della sessualità, dove giustamente qualcuno le faceva notare che se lei ci sta bene, che problema c'è?
Poi a ben vedere essere attratti da una persona che è in collera può essere simile al rapporto con una figura che domina, che esige senza sentire cosa ha da dire l'altro, l'opposto quindi di un rapporto basato sulla sensibilità e l'empatia.
Ma, ripeto, se nella coppia si sa cosa si fa, e si sa che stiamo interpretando ruoli che possiamo smettere di interpretare, che male c'è?
Esattamente come si fa nei giochi erotici.
Stia bene.
Dott. Alessandro Matteuzzi
Poi a ben vedere essere attratti da una persona che è in collera può essere simile al rapporto con una figura che domina, che esige senza sentire cosa ha da dire l'altro, l'opposto quindi di un rapporto basato sulla sensibilità e l'empatia.
Ma, ripeto, se nella coppia si sa cosa si fa, e si sa che stiamo interpretando ruoli che possiamo smettere di interpretare, che male c'è?
Esattamente come si fa nei giochi erotici.
Stia bene.
Dott. Alessandro Matteuzzi
Gentile utente, direi che è molto sana la curiosità rispetto a questo suo vissuto, poiché se ne è resa conto e si pone delle domande. Questi sono ottimi propositi per iniziare un percorso terapeutico che può aiutarla a trovare le risposte alla sua domanda. Voglio dirle che non ci sono reazioni emotive "anormali" e se la eccita un comportamento del genere ci sarà sicuramente un perché. Trovare una risposta a questa domanda potrà tranquillizzarla molto.
Se desidera continuare la conversazione non esiti a contattarmi.
Dott. Paolo Di San Diego
Se desidera continuare la conversazione non esiti a contattarmi.
Dott. Paolo Di San Diego
Salve, l’elaborato emotivo pur sottostando ad alcune invarianti, per cui le reazioni possono essere altamente soggettive.
Di certo vi è che le emozioni si legano in modo forte alle sensazioni corporee ed è quindi forse una sua modalità espressiva.
Se pensa però che si stiano palesando forti anomalie e che possano nascere dei problemi da questa attitudine,allora sarebbe utile una consultazione con un professionista.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Di certo vi è che le emozioni si legano in modo forte alle sensazioni corporee ed è quindi forse una sua modalità espressiva.
Se pensa però che si stiano palesando forti anomalie e che possano nascere dei problemi da questa attitudine,allora sarebbe utile una consultazione con un professionista.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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