Buonasera, vi scrivo perché avrei bisogno di un aiuto/consiglio. Ho 20 anni,la mia paura è quella

21 risposte
Buonasera,
vi scrivo perché avrei bisogno di un aiuto/consiglio.
Ho 20 anni,la mia paura è quella del vomito,mi fa paura la gente che beve perché ho sempre paura che poi stiano male e vomitino anche io in primis non bevo per paura che io posso star male,questa cosa però mi vincola perché,ad esempio,tra un po’ di giorni avrò una festa con delle mie amiche distante da casa e io sono già con un po’ ansia per questa situazione che magari loro bevono e poi stanno male .
Cosa posso fare? Come devo gestire questa cosa? Vorrei vivere più serenamente quando si presentano queste “occasioni”
Attendo una risposta,grazie.
Gentile utente, sicuramente dietro questi pensieri, ci sono delle cause. Sarebbe interessante vedere quali sono in modo da elaborarle ed essere più serena in queste situazioni che ha descritto. Quindi le consiglio un percorso di supporto psicologico.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno a lei. Il problema che descrive ha il nome di emetofobia. Un approccio utile per desensibilizzare tale fobia è quello cognitivo-comportamentale con orientamento al corpo. Si può intervenire anche online, nel caso volesse approfondire sono disponibile per consulenza o terapia. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile, le consiglio un'approfondimento personale attraverso lo spazio del colloquio psicologico, così da diventare più consapevole e ritrovare la sua serenità anche in queste occasioni.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Gentilissima, le paure che lei riporta sono legate al quadro dell’emetofobia, ovvero la fobia di vomitare o che qualcuno vomiti in sua presenza. Dietro le fobie specifiche ci sono altri elementi che vanno indagati perché non esistono “ricette” standard che vadano bene per chiunque e in qualunque stato di malessere. Inoltre utilizzare una strategia per eliminare un malessere, senza comprenderne la causa scatenante, non è risolutivo perché sarebbe come apporre un cerotto su una ferita infetta.
Un percorso psicologico la aiuterebbe sicuramente a comprendere sia l’origine della fobia che superare il malessere ad esso correlato.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ninonà
Buon pomeriggio, credo che il modo più indicato per poter affrontare tale problematica sia rivolgersi a uno psicologo. Attraverso un percorso di supporto psicologico potrà cercare di capire quali emozioni la attraversano durante queste occasioni e come imparare a gestirle al meglio. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Salve, mi dispiace, prima di tutto, di questo disturbo che La affligge. Sembra trattarsi di ematofobia e come tale andrebbe trattata con tecniche di tipo comportamentale, ma senza trascurare l'origine del problema che andrebbe ricercato indagando su cosa non vuole o non riesce a buttar giù per il timore di ributtarlo fuori, o meglio .. cosa succederebbe se riuscisse "finalmente" a vomitare senza mandare giù qualcosa o qualcuno che Le risulta indigesto? Quali sarebbero le conseguenze per Lei e per gli altri ?Probabilmente ci sono degli introietti che ha dovuto "ingoiare" in passato e l'idea di dover mandare giù qualcosa in più Le crea disgusto, mentre il terrore di poterlo risputare fuori (ovvero rifiutarlo) diventa ancor più grande...il tema è pregno di significati e Le auguro possa districarli uno per uno con l'aiuto di un professionista. Buon lavoro!
Buonasera, quello che posso dirle è che sicuramente un lavoro di tipo cognitivo-comportamentale la potrebbe aiutare in tempi anche relativamente brevi a risolvere il problema legato a tale fobia, tramite un lavoro di esposizione, e valutare anche quale sia il pensiero alla base di tale fobia per poi giungere ad una ricostruzione e ristrutturazione di tali pensieri e ragionamenti la generano. Nel caso avesse bisogno di altre informazioni o per un consulto resto a sua disposizione. Cordialmente , Dott. Antonino Genova
Salve, lei riporta un timore ben specifico.
Sarebbe utile approfondire la sua storia di vita e come questo si inserisce nel suo vissuto.
L’approccio che le suggerirei è di tipo cognitivo comportamentale per lavorare sui pensieri, emozioni, pian piano esporsi e desensibilizzare la sua paura.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dottoressa Daniela Chieppa
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue paure. Con il sostegno di uno psicologo potrà analizzare a le sue emozioni connesse alla paura e trovare modalità adeguate per gestirle in modo funzionale. Se lo desidera, io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Immagino quanto sia spiacevole pensare ad una festa e al fatto che invece di divertire porti a stare male.
Dalle sue parole però è difficile capire perché lei si senta spinta ad unire questi due elementi (divertimento e malessere) laddove non è scritto da nessuna parte che debbano stare uniti.
Quindi le propongo qualche colloquio psicologico, anche online, per chiarire meglio a se stessa questi pensieri.
Se può esserle utile, sono disponibile per questi colloqui online.
Gentile utente, la sua paura nei confronti del vomito potrebbe dipendere da trascorsi passati o di una sintomatologia scaturita da episodi specifici. La sua problematica potrebbe essere affrontata in sede di colloquio, in modo da poterle dare degli strumenti utili per la risoluzione del suo problema. Per qualsiasi dubbio, a disposizione
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stess0/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima,
La ringrazio per aver condiviso questa sua fobia con noi. Le paure che lei riporta sono legate al quadro dell’emetofobia, cioè la fobia di vomitare o che qualcuno vomiti in sua presenza. Dietro ogni paura specifica ci sono altre cause, elementi che vanno indagati e comprendere da dove deriva questo suo timore, non ci sono interventi “standard” da poter utilizzare con tutti, proprio perché le cause hanno origine profonda e personale.
Inoltre , utilizzare una strategia per eliminare un malessere, senza comprenderne gli eventi scatenanti, non è funzionale. Sicuramente attraverso un lavoro di esposizione si può cercare di identificare cosa sta alla base di tale fobia per poi giungere ad una ricostruzione e ristrutturazione di tali pensieri e i ragionamenti la innescano.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia
Gentile utente, per comprendere al meglio la sua paura le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo, al fine di poter intraprendere un percorso che le permetta di comprendere il senso di questa paura. Un cordiale saluto. Dott.ssa Elena Sonsino
Gentile Utente, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per effettuare un percorso che l'aiuti a risolvere questa problematica che rischia di frenarla nei rapporti sociali. Un caro saluto, a disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua paura e le problematiche ad essa legate. Potrebbe esserle utile cercare di approfondire in uno spazio psicologico il significato personale che lei lega al vomito, così da poter accedere ad una comprensione più profonda della sua fobia, esplorandone i vissuti ed i sentimenti ad essa connessi, così da poter vivere più serenamente e non limitare le sua attività. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Cara ragazza,
intanto non si preoccupi, la sua non è un'ossessione ma una grande paura. L'emetofobia, ovvero la fobia specifica per il vomito, è caratterizzata da ansia al solo pensiero di dover affrontare situazioni in cui si potrebbe vomitare o assistere ad altri che vomitano. Di solito la persona che ha questa fobia evita tutte le situazioni legate a questa paura alimentando così la paura e la propria incapacità di gestirla.
Potrebbe essere utile valutare un percorso che preveda l'esposizione graduale alla paura per desensibilizzarla, in modo tale da poter vivere più serenamente le situazioni che oggi evita o che affronta con ansia.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Ciao, capisco che la tua paura del vomito possa essere molto limitante e causare ansia in situazioni sociali come feste con amici. In ambito psicologico sistemico relazionale, potresti considerare di esplorare le origini di questa paura e come essa influenzi le tue relazioni e comportamenti.
Potresti iniziare con una riflessione su quando questa paura del vomito ha avuto origine nella tua vita e se ci sono stati eventi specifici che l'hanno scatenata. Potrebbe essere utile anche esplorare come questa paura influenzi le tue relazioni con gli altri e le tue abitudini quotidiane, come il fatto di non bere per paura di ammalarti.
Inoltre, potresti considerare di parlare di questa paura con un terapeuta specializzato in psicologia sistemica relazionale, che possa aiutarti a esplorarla più approfonditamente e a trovare strategie per gestire l'ansia in situazioni sociali. Potresti anche lavorare sulle tue abilità di autoregolazione emotiva e di gestione dell'ansia, attraverso tecniche come la respirazione profonda, la visualizzazione positiva e la consapevolezza del momento presente.
Infine, potresti anche coinvolgere le tue amiche nella tua paura e chiedere il loro supporto durante la festa, in modo che tu possa sentirsi più sicura e serena. Ricorda che è normale avere paure e che chiedere aiuto e supporto è un segno di forza, non di debolezza. Spero che queste riflessioni possano esserti utili e ti auguro di trovare il modo per affrontare questa paura in modo più sereno. Buona fortuna! Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Capisco che la paura del vomito possa essere molto limitante e causare ansia in situazioni sociali come feste o incontri con amici. E' importante sapere che è possibile affrontare questa paura in modo graduale e efficace.
Se ritieni che la tua paura del vomito stia influenzando significativamente la tua vita quotidiana e non sei in grado di gestirla da solo, potresti considerare di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato. Con il giusto sostegno e le giuste risorse, è possibile superare questa paura e vivere in modo più sereno e soddisfacente.
Buongiorno,
Le fobie vanno trattate con l'aiuto di un collega. In questo modo, oltre a capire come gestirle meglio, si può comprenderne anche il significato.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, come scrivono i colleghi, il problema che riporta è l'emetofobia. Rientrando nelle fobie potrebbe essere dipendere a un malessere legato all'ansia. Questo però va sicuramente accertato e valutato in uno spazio idoneo, inoltre, sicuramente si possono offrire delle tecniche e strategie per far fronte al disagio immediato, poi però è fondamentale risalire o almeno avvicinarsi a cosa c'è sotto questo malessere per evitare che possa ripresentarsi in futuro.
A disposizione, dott.ssa Carla Dilaghi

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