Buonasera, Vi contatto perché ho un bimbo di tre anni con ipertrofia adenoidea e tonsillare e soffre

4 risposte
Buonasera, Vi contatto perché ho un bimbo di tre anni con ipertrofia adenoidea e tonsillare e soffre di apnee notturne. All’ultimo elettroencefalogramma eseguito sono uscite fuori anomalie aspecifiche frontali. Possono essere dovute alle apnee nel sonno? Inoltre volevo chiedere l’ipoacusia trasmissiva quanto possa inficiare sull’acquisizione del linguaggio da parte di un bambino.

Grazie infinite per la cortese attenzione che avrete voluto riservarmi.

Distinti saluti,

A.Iovino
Buonasera,
la sindroma OSAS è un'entità abbastanza recente.
Non è certo che le anomalie frontali possano essere dovute alle apnee sebbene questo dipenda anche dalla gravità delle stesse.
Consideri comunque che da linee guida nazionali una sindroma OSAS o complicanze (tipo l'otite catarrale cronica) danno già indicazione ad un intervento di adenotonsillectomia, anche relativamente rapido.
Il ritardo nel linguaggio dipende in larga misura dal grado dell'ipoacusia trasmissiva, ma in genere se quest'ultima è abbastanza costante durante la vita del piccolo paziente si apprezzerà sempre un certo grado di ritardo o quantomeno di anomalie della pronuncia.

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l'ipoacusia, anche se di natura trasmissiva, può compromettere l'acquisizione del linguaggio (di solito lo ritarda) se arriva ai 40-50 decibel, se è costante ; è per questo aspetto che occorre l'otorino specialista nel linguaggio, figura presente in tutta l'unione europea (in questo sito chiamato logopedista ma il termine corretto è il foniatra). E' solo il medico otorino foniatra ad avere una competenza specifica sul linguaggio, argomento molto delicato, dove ogni caso va valutato in modo molto personalizzato. Per quello che riguarda le anomalie frontali, è chiaro che lo specialista in neuropsicologia infantile , come neurologo dell'infanzia, è il medico che ha la competenza per esprimersi in modo specialistico su questo aspetto, fermo restando che l'esperienza sulle OSAS, come detto nel post del mio collega, è limitata perchè sono recenti. Certamente le apnee , se molto ripetute, possono creare sofferenza del tessuto nervoso e per questo vengono oggi considerate e curate in centri specialistici.Cordialmente
L'ipertrofia adenotonsillare nel bambino, se marcata, è quasi sempre causa di disturbi dell'orecchio con conseguente diminuzione dell'udito, e, a volte, disturbi del linguaggio (dipende dall'età del bambino all'inizio del problema e della gravità della diminuzione uditiva, specialmente se bilaterale): se, come spesso accade, le terapie non sono risolutive, è necessario eseguire l'intervento di asportazione delle adenoidi e/o delle tonsille.
Anche per quanto riguarda le apnee notturne, che sono causa di diminuzione del livello di ossigeno nel sangue e conseguente serie di sintomi (stanchezza e svogliatezza diurna, inappetenza, difficoltà di concentrazione, minor resa scolastica, ecc.) è consigliato l'intervento chirurgico, anche perchè non esiste una terapia farmacologica che riduca il volume delle adenoidi e delle tonsille.
Le anomalie specifiche dell'elettroencefalogramma sono possibili in caso di apnee notturne molto gravi e persistenti
Nel caso di sindrome da apnee ostruttive nel bambino la prima cosa da fare sono gli esami per la valutazione oggettiva della gravità dell'apnea e una terapia che possa liberare il naso dalle secrezioni che tutti bambini. Solo dopo si può comprendere se sia il caso di fare l'intervento chirurgico o proseguire con la terapia medica.

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