Buonasera, tre anni fa per una caduta è iniziato il mio calvario: diagnosi di distorsione alla cavig

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Buonasera, tre anni fa per una caduta è iniziato il mio calvario: diagnosi di distorsione alla caviglia, dopo due mesi di riabilitazione (quaranta sedute di laser venti di tecar, quaranta di mobilitazioni) e dolori crescenti la rmi ha evidenziato due edemi all'interno dell'astragalo, frammenti all'interno dell'articolazione e rottura in più parti della cartilagine. Sono stata operata in artroscopia per rimuovere tali frammenti ed inserire un (inutile) gel piastrinico. Dopo un mese di immobilità e altri due per rimettere sul piede il pieno carico, facendo fisioterapia, ultrasuoni, magneto e laser tutti i giorni, mi sono ritrovata con dolori ancora peggiori di prima dell'operazione. L'ortopedico che mi ha operato mi ha sottoposto ad un ciclo di infiltrazioni al cortisone direttamente in un nervo che ha ammesso di aver tirato con l'artroscopia. Passano altri due mesi ma non riesco a camminare senza un forte dolore. Sento il parere di altri ortopedici, mi prospettano una nuova operazione perché la prima non è fatta bene, mi propongono una operazione ai legamenti, mi consigliano altri mesi di terapie. Mi rivolgo ad una fisiatra e, dopo più di un anno dal trauma, sento parlare per la prima volta di algodistrofia. Tentiamo con una nuova serie di magneto, laser e recarsi e, soprattutto, riabilitazione fisica (vengo ricoverata per tre settimane) ma non ci sono miglioramenti. Sento altri ospedali ma tutti mi dicono una sola cosa: l'algodistrofia o viene curata subito o non c'è niente da fare. La mia vita è stata stravolta, ho quaranta anni, due figli piccoli e da tre anni non riesco più ad avere una vita normale, perché dopo qualche centinaia di metri mi devo fermare per il dolore, salite e discese sono impraticabili, non posso più guidare. Possibile che non ci sia davvero niente da fare? Aiutatemi se potete, siete la mia ultima speranza.Grazie
Da come racconta la sua storia, la diagnosi di algodistrofia mi sembra verosimile. E' vero anche che la diagnosi precoce è fondamentale ma questo non vuol dire che una adeguata terapia farmacologica (che mi pare per ora non abbia fatto) può essere molto utile. Le consiglio visita reumatologica; vi sono diversi specialisti che si occupano in particolare di questa problematica. Cordiali saluti

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