Buonasera, sono una studentessa di 26 anni e di seguito cercherò di esporre il problema che mi aff

19 risposte
Buonasera,
sono una studentessa di 26 anni e di seguito cercherò di esporre il problema che mi affligge.
Da dicembre circa mi sono trovata "costretta" a lasciare il mio fidanzato con cui stavo insieme da giugno 2023. é stata una decisione molto sofferta, io lo amavo molto e ancora adesso provo forti sentimenti per lui, ma mi ha detto che non era pronto per una relazione stabile e seria ( nonché monogama) e io non volendo assolutamente un rapporto di questo tipo ho messo uno stop. Nei mesi successivi ci sono state un paio di volte in cui ci siamo rivisti, ma la situazione non è cambiata. Ora gli ho esplicitamente chiesto di non cercarmi più perché sentirlo continuamente non mi permette di andare avanti.
Questa è in breve la vicenda. Il problema che continuamente e quotidianamente mi affligge è la nostalgia dei momenti con lui. Mi spiego meglio: avendo trascorso la scorsa estate insieme, ogni giorno mi vengono in mente quelle serate estive passate con lui. So che detto così sembra pateticamente poetico, ma anche l'odore dell'erba tagliata o le ore tarde del pomeriggio quando mi preparavo per vederlo, e tutte cose di questo tipo, é una nostalgia continua e massacrante che non mi lascia tregua, Non riesco ad essere presente e concentrata nei miei studi, starei a letto tutto il giorno perché non ho voglia di fare niente. Ho cercato , e cerco tutt'ora di reagire e farmi forza. Mi sono iscritta a un corso di yoga, ogni tanto vedo le mie amiche, cerco di non pensare troppo ma non ci riesco. Quando questi ricordi mi assalgono io non riesco più ad essere lucida e concentrata.
Ho scritto qui perché mi piacerebbe avere qualche consiglio professionale da parte vostra. Non esiste certo una formula magica, però ho pensato che qualche dritta potrebbe essere utile per aggirare e piano piano superare questo problema, in modo che io possa condurre serenamente la mia vita. Grazie mille.
Buonasera, intanto ti ringrazio per la condivisione che ci hai fatto! Penso che quando si vivono sentimenti ed emozioni così intensi, sia normale ricordarle anche a distanza di tempo. Tuttavia le relazioni di coppia a volte sono molto complicate, ciò che è successo è che: lui è stato chiaro con te su quello che in questo momento vuole; tu sei stata chiara con lui dicendo in modo esplicito che non ti cerchi più perché vuoi andare avanti con la tua vita. Di fronte alla tua affermazione si è creato quello spazio utile per te, per andare oltre la relazione precedente (immagino non sia facile, ma questo strappo è utile per andare verso una relazione che soddisfi anche il tuo bisogno di serietà e monogamia).

Quando viviamo relazioni intense che poi svaniscono, molte volte ci focalizziamo su di esse, dando meno importanza a tutto il resto (università, lavoro, ecc); questo però toglie energia, e provoca stanchezza e stress mentale.

Per passare oltre, può esserti utile un confronto con un professionista che può permetterti di rielaborare quanto tu stai vivendo, e aiutarti ad affrontare la tua situazione, per passare ad altre cose che la vita di sicura ti saprà donare.

Se può esserti utile, sono disponile in presenza nel mio studio, oppure in modalità on-line.

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Cara studentessa di 26 anni, lei sta parlando di una esperienza meravigliosa e che purtroppo non c'è più. Quindi anzitutto ritengo che sia necessario attribuire a ciò che sta vivendo il nome corretto: lutto.
Quando si è in lutto, si arriva anche a non volersi alzare dal letto... Si ricordano mille esperienze condivise con chi non c'è più. Insomma si percepisce nelle viscere l'assenza dell'altro, ed è inutile girarci intorno: tutto questo dà dolore.
Questa però è una parte di quanto lei descrive. L'altra parte è la sua scelta di chiudere una relazione che le ha risvegliato il bisogno sacrosanto di difendersi.
E mettere insieme le due parti è decisamente difficile.
Perciò provo a proporle un colloquio online, per approfondire insieme.
Salve, ciò che prova e' perfettamente comprensibile. Era innamorata, stava bene con quel ragazzo, ma poiché non avevate compatibilità nel pensare il Vs rapporto, lei ha deciso deciso - da un punto di vista 100% razionale- di porvi fine. Però non era ciò che la sua parte emotiva desiderava e lei ora si trova a dover elaborare una perdita importante. Per questo ci vuole TEMPO. Potrebbe considerare di parlarne con un terapeuta per affrontare meglio questo necessario processo. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, ho percepito tutta la sua sofferenza. Come dice anche lei, non ci sono formule magiche per darle un soluzione, è importante che si affidi ad uno psicologo per intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Se ne avesse voglia, può contattarmi per un primo incontro gratuito.
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.Saluti, VD
Buona sera, grazie mille per aver condiviso questo aspetto importante del suo vissuto. Elaborare questa sofferenza richiede sicuramente tempo e consapevolezza. Sarebbe interessante comprendere come è nata la vostra storia per avere più chiari i motivi di rottura, al di là di quello che razionalmente ci raccontiamo. Un momento di supporto e confronto con un professionista può certamente aiutarla ad
affrontare meglio le sue giornate e a vederle le risorse dentro di sé per rinascere da questo momento buio. Forza e coraggio!
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Buonasera, la decisione sofferta di terminare la relazione per la diversità con il partner nell'intendere il rapporto di coppia è stato il primo passo. La richiesta a lui di non cercarla più perché sentirlo continuamente non le permette di andare avanti, è un altro step nel distaccarsii emotivamente dal suo ex. Occorre tempo per elaborare il fine storia e disinvestire affettivivamente. E' natuarale la difficoltà a concentrarsi nello studio e la diminuzione del piacere rispetto a passioni ed interessi. Le amicizie sono una risorsa importante nel riprendere la sua vita. Immagini i ricordi di lui come nuvole che arrivano e poi passano, non cerchi di contrastarli. Può essere di supporto rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buona sera, la fine di una storia d'amore necessita di una rimodulazione dell'intera vitae, pertanto, occorre elaborare e attraversare il dolore.
Se interessata, sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Emanuela Barretta
Buonasera comprendo il.suo disagio. Lei si trova in una situazione di lutto/ perdita di un rapporto ed ha bisogno di un po di tempo per riprendersi.in questo momento particolarmente nostalgico sta idealizzato il vostro essere insieme. Se questa fase dovesse durare provi a farsi aiutare attraverso dei colloqui psicoterapici di valutazione. Io sono a disposizione anche on line
Buongiorno,
la fine di una relazione è sempre qualcosa di molto doloroso. L' elaborazione del dolore, a volte può essere lunga e faticosa. Nel caso non riuscisse da sola a superare tale sofferenza, si apra alla possibilità di esser supportata da uno specialista. Resto disponibile, qualora ne avesse bisogno. Ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Quello che lei descrive è del tutto legittimo e non certo patetico. Quello magari lo sarà lui. Lei ha avuto il coraggio di abbracciare le emozioni che viveva ed agire di conseguenza. Non è una cosa da tutti. Purtroppo le relazioni di coppia possono essere molto frustranti perchè non è così automatico trovare corrispondenza di emozioni ed intenzioni. Ora il suo problema è riuscire a non fissarsi sull'esperienza conclusa per poter andare avanti serenamente. Potrebbe avvalersi del supporto di qualche collega se lo trovasse eccessivamente difficile.
Comprendo la sofferenza legata alla situazione che descrive. La fine di una relazione significativa porta inevitabilmente a un sentimento di nostalgia, con cui bisogna fare i conti. È del tutto comprensibile sentirsi tristi, perdere la motivazione e avere difficoltà a concentrarsi, mentre i ricordi affiorano spontaneamente. Le “costrizioni” esterne che l’hanno portata a questa scelta potrebbero essere da lei accettate razionalmente, ma non pienamente a livello emotivo. Un supporto psicologico può aiutarla a integrare le sue emozioni con l’esperienza che sta vivendo, favorendo un'elaborazione più consapevole del suo vissuto. Se lo desidera, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Romagnano
Buon giorno e grazie per la condivisione, benchè sofferente, ma grazie! Io posso dirle che innamorarsi è una forma di ipnosi dove il cervello sperimenta tutta una serie di gratificazioni e di accadimenti che altrimenti potrebbe sperimentare solo in altre situazioni complesse. Questo tipo di umana risorsa, cioè innamorarsi, fà dell'essere umano quanto di più speciale nell'universo conosciuto. E' come un uccellino che prende dal becco della madre il cibo... vibra tutto in attesa di ciò che in quel momento ha bisogno, cioè il cibo. Così per noi umani il miglio cibo è l'amore. Ora si consideri a dieta e a sensazione è di vera mancanza di cibo emozionale di altro livello. Le allego il versetto 22 del vangelo di Tommaso per farle capire il vero cibo: . Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, “Questi neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno.”
E loro gli dissero, “Dunque entreremo nel regno come neonati?”
Gesù disse loro, “Quando farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l’uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.”. Resto a sua disposizione per chiariamenti o incontri.
Salve, grazie per aver condiviso in piattaforma la sua sofferenza.
Quando finisce una storia, non è facile riprendersi, occorre tempo, e fare chiarezza con un percorso psicoterapeutico può essere molto d'aiuto, perché le angosce di separazione che accompagnano sempre questi momenti della vita, se restano inelaborate, possono creare molta confusione.
Sperando di esserle stata utile, la saluto cordialmente,
Patrizia Formicola
Gentile utente, cè una frase che è quasi un mantra, "impara a dire addio per entrare da padrone nella tua vita".
Direi che la prima parte è fatta, ora si tratta di costruire la seconda.
Procurarsi nuovi interessi, costruire un nuovo senso di autoefficacia, insomma ricominciare piano piano a "mordere" la vita, stimolare i sensi con nuove esperienze, fare un viaggio, una vacanza e così via...
Resto a disposizione,
dott.ssa Sandra Petralli
buongiorno, grazie per aver condiviso sentimenti ed emozioni. Non è semplice e non è scontato. Ci sono parole ed espressioni nel suo racconto molto eloquenti, "costretta" e "pateticamente poetico". Si riferiscono a quelle parti da integrare, la parte razionale che ha maturato la decisione e quella emotiva che in qualche modo ancora la subisce. Tendiamo a ritenere che le decisioni, quelle ben ponderate, quelle che meglio rispondono alle nostre aspettative e all'orientamento che abbiamo scelto di dare alla nostra vita, siano poi sostenibili. La dimensione emotiva è profonda, talora insondabile, tuttavia è in quello spazio che possiamo provare a far vibrare la domanda. C'è pathos e poesia tra le righe del suo racconto (pateticamente poetico) sono risorse preziose che potranno aiutarla ad attraversare il dolore e l'assenza. Resto a disposizione. Dott.ssa Maria Sepe
Salve, comprendo la sua fatica, è normale sentirsi tristi, confusi o nostalgici dopo la “perdita” di una relazione significativa.
La premessa con cui lavoro rispetto a questo tema è che non esiste la persona “sbagliata”, è l’incastro che può o meno funzionare: la relazione appartiene a entrambi e c’è una corresponsabilità nel prendersene cura. Capisco quindi che la sua decisione sia stata difficile da prendere e che abbia lasciato emozioni contrastanti.
Se la stanchezza che descrive è travolgente, tanto da avere un impatto significativo sulla sua vita, può essere utile parlare con una professionista.

Un caro saluto,
Giulia Nicolino – Psicoterapeuta sistemico relazionale
Capisco quanto sia difficile affrontare la nostalgia di una relazione passata. È normale sentirsi così dopo una separazione, soprattutto quando ci sono stati momenti significativi con il partner. Cerca di accettare e onorare questi sentimenti, ma fai anche del tuo meglio per concentrarti sul presente. Praticare la consapevolezza, impegnarti in attività che ti appassionano e cercare sostegno da amici o familiari possono aiutarti a superare gradualmente questa fase. Considera anche di parlare con uno psicologo per esplorare ulteriormente i tuoi sentimenti e sviluppare strategie di adattamento efficaci. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o supporto. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Quando finisce una storia, non è facile riprendersi, a volte occorre tempo. Come dice anche lei, non ci sono formule magiche per darle un soluzione, ma le consiglio di affidarsi ad uno psicologo e intraprendere un percorso di supporto psicologico. Se ne avesse voglia, può contattarmi. Resto a disposizione anche attraverso consulenze online.
Dott.ssa Martina Panzeri

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