Buonasera, sono una studentessa all'ultimo anno di liceo e in generale non ho mai avuto grossi probl

19 risposte
Buonasera, sono una studentessa all'ultimo anno di liceo e in generale non ho mai avuto grossi problemi con lo studio (tranne alcuni molto grossolani e generici come il prendere insufficienze perchè non avevo capito l'argomento, insomma cose comuni). Premessa che soffro di un disturbo d'ansia e di attacchi di panico da parecchi anni. Questi problemi hanno iniziato a mostrarsi nella prima adolescenza ma pure quando ero più piccola avevo alcuni sintomi. Detto ciò, insieme a questi problemi nell'ultimo periodo sto iniziando a manifestare anche una persistente disattenzione e deconcentrazione legate soprattutto allo studio e alla scuola Faccio un esempio: inizio a studiare e provo a leggere una pagina, ma la pagina è come se...non si leggesse, come se le parole non assumessero senso. Alla fine mi accorgo di non aver capito nè ricordato nulla, quindi devo rileggerla almeno altre 5 volte per poter capire qualcosa. Continuo a distrarmi, il mio cervello non vuole proprio processare le informazioni è come se le parole fossero vuote e prive di significato. Inoltre non riesco mai a organizzare i compiti/lo studio, non riesco a portare a termine vari lavori/progetti da quelli più basilari a quelli che richiedono più impegno, continuo a procrastinare ma allo stesso tempo ho momenti in cui vorrei fare tutte le cose contemporaneamente, solo che così non concludo un bel niente.
Ma questo non è un problema solo della scuola, si sta rivoltando su tutta la mia vita quotidiana. Ma accade anche un'altra cosa: finisco per avere dei periodi in cui mi "fisso" su un determinato argomento, mi informo solo su quello e parlo unicamente di quello, scordandomi persino di mangiare da tanto che sono concentrata su quella determinata cosa che mi piace tanto...in realtà questo comportamento ce l'ho dall'infanzia, da quel che io ricordi: mi vengono delle "fisse" periodiche e riesco a sapere tutto a riguardo e a parlarne anche per ore e ore, anche per questo mi è sempre stato detto che sono noiosa, che parlo troppo, che interrompo gli altri quando parlano, che finisco le loro frasi e non rispetto i turni a parlare, che mi concentro solo su qualcosa che mi piace, che sono fissata, che i miei discorsi non hanno senso e sono disorganizzati, che ho la testa tra le nuvole eccetera...tutto ciò capita fin da quando sono piccola, ma per quanto riguarda la disattenzione legata alla scuola è una cosa che sto sperimentando solo da quest'anno e prima d'ora non mi era mai veramente capitato, almeno non così intensamente...non so più che fare, perchè il mio comportamento sia a scuola che nella vita quotidiana non viene più accettato o tollerato. Ho sempre avuto dei sospetti che potessi avere qualcosa di diverso o strano rispetto agli altri, almeno così mi hanno sempre fatto notare...non so che fare! Cosa mi suggerite?
Buongiorno, grazie della condivisione. Capisco la sua preoccupazione. Non posso sapere cosa possa esserci sotto a questa difficoltà di attenzione senza svolgere una consulenza purtroppo. Potrebbe c'entrare l'ansia, come potrebbero esserci altre motivazioni. Forse sarebbe utile approfondire questo aspetto in un colloquio psicologico, per comprendere quanto l'ansia impatti nella sua vita quotidiana. Rimango a disposizione se ha altri dubbi o domande. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Gentile,
per comprendere meglio sarebbe utile comprendere il ruolo e il senso che quest'ansia ha ed ha avuto per lei e come e in che misura si lega al vissuto che descrive. Le difficoltà che lei sperimenta nell'attenzione potrebbero anch'esse essere legate all'ansia o dipendere da altri fattori che sarebbe utile capire.
Un consulto psicologico volto ad approfondire questi aspetti può certamente aiutarla
Cordialmente,
EP
Buonasera, avrei bisogno di altri elementi per poter esprimere un opinione o fornirle un consiglio.
Sarebbe comunque interessante ed utile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di poter prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifesta il suo disagio.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno, intanto volevo dirle che la sua spiegazione è stata molto chiara e ha dato l'idea di cosa sta vivendo. Tuttavia per capire meglio che cosa le sta accadendo e soprattutto il perchè, è necessario fare degli incontri per analizzare meglio la sua storia e capire anche come poter intervenire.
Cordialmente
Stefania Zonta
Salve,
dalla sua descrizione, precisa e accurata, si percepisce il disagio e la preoccupazione che sta esperendo.
Immagino vorrebbe subito una risposta ai suoi interrogativi, soprattutto dal momento che, come racconta, si trova ad affrontare queste problematiche da diversi anni.
Tuttavia, per comprendere a pieno la situazione che descrive e indirizzarsi verso la strada più giusta, è necessaria un'accurata raccolta di informazioni volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale.
A tal proposito, le suggerirei di considerare l'idea di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a fare chiarezza, inquadrare le problematiche che riporta, così da avviarsi verso una loro gestione ed eventuale risoluzione.
Augurandole una buona giornata resto a disposizione anche per un colloquio conoscitivo.
Cordiali Saluti
Buongiorno grazie per averci scritto.
La tua descrizione è molto accurata e precisa.
Il problema dell'attenzione potrebbe essere legato all'ansia così come alle "fisse" che descrivi, oppure potrebbe esserci un.funzionamento neuro divergente, non necessariamente grave, correlato ad ansia. Però, come precisato dai miei colleghi, la questione merita un approfondimento e non è possibile definire una diagnosi a priori.
Ti consiglio di rivolgerti ad un/a professionista per approfondire le questioni che descrivi e, soprattutto, per trovare un luogo in cui il tuo disagio può essere accolto anziché giudicato.
Sono disponibile in caso di bisogno
Ti auguro il meglio
D.ssa Simona Torrente -Torino
Buongiorno, grazie per averci raccontato i tuoi vissuti. Da quello che descrivi ti potrebbe essere di supporto un percorso di psicoterapia, che ti possa aiutare a comprendere meglio il tuo disagio e a tornare ad acquisire un maggior equilibrio e serenità. Resto a disposizione per ulteriori dubbi e domande, un caro saluto.
Cara utente, capisco la frustrazione che sta provando, ha fatto bene a rivolgersi a dei professionisti esperti del settore! Nel suo caso l’opzione migliore è effettuare un incontro con una psicologa in grado di fare un inquadramento diagnostico con la somministrazione di test psicologici, molto utili a dare un nome ai sintomi di cui parla e ad identificare il percorso più adatto a lei per la risoluzione dei suoi problemi. Questa è la via più indicata per poter stare meglio. Mi rendo disponibile per sentirci telefonicamente e scambiarci maggiori dettagli. Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per aver deciso di condividere la sua esperienza. Bisognerebbe analizzare più nel dettaglio il suo vissuto, comprendere il senso di queste difficoltà attentive, così come la componente ansiosa. Un colloquio psicologico, così come già descritto dai colleghi potrebbe essere il percorso più indicato. Qualora desiderasse, sono disponibile anche per consulenze online. Cordialmente, dott.ssa Maltauro Giulia.
Buongiorno, considerando che ai problemi legati all'ansia si aggiungono gli interessi speciali che cambiamo di tanto in tanto, ciò che indica come fisse, e che questo è qualcosa che conosce sin dall'infanzia, le direi di affrontare un percorso psicoterapeutico, magari in prima istanza diagnostico. Con la somministrazione di alcuni test si possono vagliare alcune ipotesi, quali ad esempio la neuro-divergenza o altro ancora per poter poi andare a comprendere quanta rigidità ci sia in questi pensieri/comportamenti e poter decidere che tipo di terapia intraprendere. In questo mi rendo disponibile. Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente,
grazie mille per la tua apertura, sicuramente non semplice. Andrebbe approfondito maggiormente questo suo periodo per interrogare queste "fisse" o questa disattenzione e capire cosa significhino per lei. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad esplorare tutto questo per cerare di alleggerire un pochino questo peso e dargli una forma diversa, meno invalidante per la sua vita.
Sono a disposizione per qualsiasi cosa.
Dottoressa Simona Bruno
Buongiorno, grazie per la sua condivisione con noi.
Ha fornito tante informazioni utili a descrivere chiaramente il suo malessere che però andrebbero meglio approfondite per capirne l'origine e le motivazioni.
Se volesse approfondirle sono a disposizione, anche online.
Un caro saluto
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Buongiorno, grazie per la personale condivisione. Dalla lettura emerge chiaramente la sua fatica nel vivere questo periodo. La fatica scolastica e la difficoltà nel mantenere l'attenzione potrebbero meglio essere approfonditi in un primo colloquio psicologico e in un successivo percorso di terapia personale che potrebbe portarle sollievo nel comprendere le motivazione di alcuni recenti cambiamenti. Se dovesse sentire la necessità di approfondire, rimango a sua disposizione. Un saluto. Dott.ssa Elena Quattrini
Mi spiace sentire che stai affrontando difficoltà con l'attenzione, la concentrazione e lo studio. Posso offrirti alcune indicazioni generali che potrebbero esserti utili.

I sintomi che descrivi, come la disattenzione, la deconcentrazione e la difficoltà nello studio, potrebbero essere collegati a diverse condizioni, tra cui il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). Tuttavia, solo un professionista esperto può diagnosticare in modo accurato tale disturbo.

È consigliabile che tu parli con un medico o uno specialista, come uno psichiatra o uno psicologo, che possa valutare attentamente i tuoi sintomi, esaminare la tua storia clinica e farti eventualmente sottoporre a un'adeguata valutazione. Un professionista sarà in grado di fornirti una diagnosi accurata e consigliarti il trattamento appropriato, se necessario.

Nel frattempo, ci sono alcune strategie che potresti provare a implementare per migliorare la tua attenzione e concentrazione durante lo studio. Ad esempio, puoi organizzare il tuo spazio di studio in un ambiente tranquillo e privo di distrazioni, ridurre al minimo il rumore e rimuovere oggetti che potrebbero attirare la tua attenzione.

Puoi anche provare a suddividere il lavoro in compiti più piccoli per renderlo più gestibile. Concentrati su un compito alla volta e premi te stessa dopo averlo completato. Inoltre, l'utilizzo di tecniche di gestione del tempo, come il metodo Pomodoro, potrebbe aiutarti a mantenere l'attenzione e prevenire la stanchezza mentale.

Sviluppare una routine di studio regolare, con orari e luoghi fissi, potrebbe abituare il tuo cervello a queste abitudini, rendendo più facile concentrarsi e mantenere l'attenzione. Inoltre, puoi sfruttare strategie di apprendimento attivo, come sottolineare parti importanti, prendere appunti o spiegare a te stessa ciò che hai appreso ad alta voce.

Tuttavia, ricorda che queste strategie possono essere utili, ma è sempre consigliabile cercare un aiuto professionale per una valutazione e un supporto adeguati. Un professionista sarà in grado di guidarti nella giusta direzione e offrirti un supporto personalizzato per gestire al meglio i tuoi sintomi.

Ti auguro il meglio per il tuo futuro e spero che tu possa trovare le risorse e il supporto necessari per superare queste difficoltà e ottenere il successo nello studio.
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Buongiorno.
Penso che potrebbe essere utile prendere contatto con uno psicologo per cominciare con colloqui di sostegno: un contesto in cui non c'è giudizio, il giudizio degli altri, ma la possibilità concreta di esprimere i propri disagi, di dare un nome a queste esperienze e una dimensione definita con un professionista, riducendo il peso di fantasie personali che spesso amplificano impedendo reali elaborazioni.
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà con l'ansia, la disattenzione e la deconcentrazione. Potrebbe essere utile consultare uno specialista in salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, per una valutazione approfondita. Questi professionisti possono aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e fornirti un supporto personalizzato. Potrebbe essere utile esplorare l'eventualità di un disturbo dell'attenzione, come l'ADHD, ma solo una valutazione professionale può confermare una diagnosi. Ricorda che non sei sola e che ci sono risorse disponibili per aiutarti a gestire queste sfide.
Cara studentessa,

Mi dispiace molto per le difficoltà che stai affrontando, sia con l'ansia e gli attacchi di panico che con i sintomi di disattenzione e deconcentrazione che stai riscontrando nello studio e nella vita quotidiana. È chiaro che queste sfide stanno influenzando notevolmente il tuo benessere e il tuo rendimento scolastico.

Prima di tutto, vorrei rassicurarti che non sei sola in questo e che ci sono molte persone che possono comprendere e aiutarti ad affrontare queste difficoltà. È positivo che tu abbia preso consapevolezza di queste problematiche e che stia cercando aiuto per affrontarle.

Dato che manifesti sintomi di disattenzione e deconcentrazione, potresti voler considerare la possibilità di consultare uno specialista per valutare se potresti avere il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). Questo disturbo comporta proprio difficoltà nell'attenzione, nella concentrazione e nell'organizzazione delle attività, e può influenzare significativamente la vita quotidiana e lo studio.

Una valutazione professionale potrebbe aiutarti a comprendere meglio le tue difficoltà e a individuare strategie di gestione e interventi appropriati. Potrebbe includere interventi psicoeducativi, terapie comportamentali e, in alcuni casi, anche trattamenti farmacologici, se necessario.

Inoltre, è importante considerare il supporto psicologico per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico, oltre che per gestire lo stress legato allo studio e alla vita quotidiana. Un terapeuta specializzato può aiutarti a sviluppare abilità di coping, a ridurre l'ansia e a migliorare la tua capacità di concentrazione e di organizzazione.

Infine, vorrei sottolineare l'importanza di essere gentile e compassionevole con te stessa. Le sfide che stai affrontando non definiscono la tua identità né il tuo valore come persona. È importante accettare te stessa e cercare il supporto di coloro che ti vogliono bene.

Se hai la possibilità, parla con i tuoi genitori o con un adulto di fiducia sulla tua situazione e chiedi il loro aiuto nel cercare il supporto di cui hai bisogno. Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.

Resto a tua disposizione per ulteriori domande o per offrirti ulteriore supporto.

Dott.ssa De Pretto
Buona sera, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Si sente, anche nelle parole scritte, come tutto questo di faccia sentire male, confusa, disorientata e anche un po' impaurita. Sicuramente c'è tanta carne al fuoco e così su due piedi è molto difficile riuscire a dire qualcosa che riesca a mettere ordine. C'è l'ipotesi ADHD, ma rimane tale perché comunque è necessario esplorare bene.
Un elemento a tuo vantaggio è che riesci a tenere traccia e delineare bene la situazione che stai vivendo, tracciandone anche un'evoluzione.
Un mio consiglio è rivolgerti a un professionista che possa aiutarti a capire meglio, all'interno di uno spazio non giudicante e accogliente, dove paura e preoccupazione possano trovare accoglimento.
Un caro saluto.

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