Buonasera, sono una studentessa al terzo anno di università. Purtoppo credo di avere alcuni problemi
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Buonasera, sono una studentessa al terzo anno di università. Purtoppo credo di avere alcuni problemi con la procastinazione e con un po' di ansia.
Il primo anno è andato benino, sono riuscita a fare quattro esami su sette. Mi ero riproposta di recuperare gli esami mancanti nell'anno successivo, al secondo anno; a novembre di quell'anno, però, ho deciso di iniziare a lavorare nel weekend, per essere un po' indipendente economicamente e per non essere un "peso" per i miei genitori.
Da lì, credo di essermi creata un circolo vizioso: rimandavo sempre gli esami, dicevo sempre "non importa, c'è tempo", e arrivavo all'ultimo momento con l'acqua alla gola. Non riuscivo più a organizzarmi per via anche del lavoro e non arrivavo preparata a nessun esame. Colta dal panico, mi disiscrivevo agli appelli. Fatto sta che nel secondo anno ho svolto solo un piccolo esame semplice da 3 crediti.
A settembre del terzo anno ho deciso di licenziarmi dal lavoro per dedicarmi esclusivamente alla scuola: sono riuscita a fare un parziale, e a poi concludere l'esame in questa sessione. Avevo in piano anche un altro esame: mi sono riposata 5 giorni dall esame precedente (credo di aver esagerato), ma quando ho riprovato a mettermi nei libri ho fatto fatica a cominciare. Ora, mi trovo nella stessa situazione dell'anno scorso: manca poco all'esame e non mi trovo preparata. L'idea di preparare tutto di fretta mi fa salire l'ansia e la tachicardia.
Per cortesia, volevo chiedere dei consigli per evitare la procastinazione e per gestire meglio quest'agitazione.
Il primo anno è andato benino, sono riuscita a fare quattro esami su sette. Mi ero riproposta di recuperare gli esami mancanti nell'anno successivo, al secondo anno; a novembre di quell'anno, però, ho deciso di iniziare a lavorare nel weekend, per essere un po' indipendente economicamente e per non essere un "peso" per i miei genitori.
Da lì, credo di essermi creata un circolo vizioso: rimandavo sempre gli esami, dicevo sempre "non importa, c'è tempo", e arrivavo all'ultimo momento con l'acqua alla gola. Non riuscivo più a organizzarmi per via anche del lavoro e non arrivavo preparata a nessun esame. Colta dal panico, mi disiscrivevo agli appelli. Fatto sta che nel secondo anno ho svolto solo un piccolo esame semplice da 3 crediti.
A settembre del terzo anno ho deciso di licenziarmi dal lavoro per dedicarmi esclusivamente alla scuola: sono riuscita a fare un parziale, e a poi concludere l'esame in questa sessione. Avevo in piano anche un altro esame: mi sono riposata 5 giorni dall esame precedente (credo di aver esagerato), ma quando ho riprovato a mettermi nei libri ho fatto fatica a cominciare. Ora, mi trovo nella stessa situazione dell'anno scorso: manca poco all'esame e non mi trovo preparata. L'idea di preparare tutto di fretta mi fa salire l'ansia e la tachicardia.
Per cortesia, volevo chiedere dei consigli per evitare la procastinazione e per gestire meglio quest'agitazione.
Salve, credo che sia importante per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per gestire meglio la sua ansia. Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Gentile ragazza,
La procrastinazione è la soluzione alla quale la sua mente ricorre per gestire uno stato interno che andrebbe meglio definito per essere compreso. Nell’atto di iniziare lo studio, o di programmarlo, cosa accade che ci porta a rimandare? E nell’atto di rimandare ufficialmente, o cancellarsi dagli appelli, cosa va a spegnere questo comportamento? Sono domande che dovrebbe approfondire con un terapeuta, dalle cui risposte passa la possibilità di dare senso alla procrastinazione, che altrimenti rischia di ridursi ad una semplice assenza di volontà. Un caro saluto
La procrastinazione è la soluzione alla quale la sua mente ricorre per gestire uno stato interno che andrebbe meglio definito per essere compreso. Nell’atto di iniziare lo studio, o di programmarlo, cosa accade che ci porta a rimandare? E nell’atto di rimandare ufficialmente, o cancellarsi dagli appelli, cosa va a spegnere questo comportamento? Sono domande che dovrebbe approfondire con un terapeuta, dalle cui risposte passa la possibilità di dare senso alla procrastinazione, che altrimenti rischia di ridursi ad una semplice assenza di volontà. Un caro saluto
Buongiorno, penso che un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire a cosa è legata la sua difficoltà nello studio, cosa “nasconde” il suo procrastinare e se sente che questo è il percorso di studi giusto per lei. Una volta esclusa la possibilità di cambiare strada potrebbe aiutarla a gestire la sua ansia e la sua difficoltà ad affrontare la preparazione degli esami in serenità. Parlare con un professionista dei questo e intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla a trovare risposte a queste domande e aiutarla a ritrovare armonia nella sta vita. Insieme potrete cercare di capire quello che hanno dentro, cosa prova, qual è il bisogno che porta ed identificare un lavoro mirato. Cordiali saluti. Dott.ssa Samanta Travini
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi di ansia onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe Inoltre opportuno lavorare sugli evitamenti e sui motivi che la spingono a manifestare elevati livelli di ansia dinanzi a una performance.
cordialmente, dott FDL
cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Spesso nella procrastinazione si nascondono paure profonde ed inconsapevoli, che spingono la persona ad immobilizzarsi e ad essere incapace di prendere qualsiasi decisione. Quando si è spaventati si troveranno sempre scuse e giustificazioni per rimandare ciò che si vorrebbe o si dovrebbe fare Tale comportamento nel tempo diventa un automatismo difficile da controllare e da evitare. E' per questo che è importante farsi aiutare da uno psicologo-psicoterapeuta per comprendere le motivazioni emotive e profonde del suo malessere, trovare modalità e strategie per superarlo, così che lei possa riprendere con serenità e piacere il suo percorso di vita. La saluto. Paola Cavallotto
Gentilissima, grazie per aver condiviso questa sua situazione. L'ansia "paralizza" e non pernette di fermarsi a pensare. Rivolgersi ad un professionista potrebbe esserle utile per gestire questa ansia che pare invadente e darsi l'opportunità di capire come affrontarla. La fretta le fa aumentare l'ansia: con l'aiuto di un professionista potrebbe approfondire la sua percezione del tempo, dare un nuovo significato al suo tempo e attivare risorse per gestirlo al meglio.
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Cordialmente
Dott.ssa Chiara Piazzolla
Salve.
L'ansia, il bisogno di procrastinare nascondono qualcosa che non riusciamo a vedere chiaramente, spesso possono anche proteggere da qualcosa che non riusciamo ad affrontare.
Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere se ciò che sta facendo, la strada che sta percorrendo è realmente la sua strada, il percorso che sente in sintonia con lei o se è una strada programmata attraverso aspettative, ideali o altro, può esserle utile. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
L'ansia, il bisogno di procrastinare nascondono qualcosa che non riusciamo a vedere chiaramente, spesso possono anche proteggere da qualcosa che non riusciamo ad affrontare.
Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere se ciò che sta facendo, la strada che sta percorrendo è realmente la sua strada, il percorso che sente in sintonia con lei o se è una strada programmata attraverso aspettative, ideali o altro, può esserle utile. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Gentile utente di mio dottore,
sarebbe utile allontanarsi per un attimo dalla dimensione del Fare e soffermarci sui suoi vissuti in relazione allo studio e al lavoro.
Le rimando questo aspetto perché ho la sensazione che nella volontà di fare, di studiare, di lavorare ci si é allontanati da ciò che si desidera, se studiare, lavorare nel suo caso specifico. Ci si é dati la possibilità di scegliere secondo il proprio Sentire?
Fermarsi e Stare...
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti
Dottore Diego Ferrara
sarebbe utile allontanarsi per un attimo dalla dimensione del Fare e soffermarci sui suoi vissuti in relazione allo studio e al lavoro.
Le rimando questo aspetto perché ho la sensazione che nella volontà di fare, di studiare, di lavorare ci si é allontanati da ciò che si desidera, se studiare, lavorare nel suo caso specifico. Ci si é dati la possibilità di scegliere secondo il proprio Sentire?
Fermarsi e Stare...
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti
Dottore Diego Ferrara
Talvolta procrastinare ed evitare lasciano un sapore amaro che ricorda la frustrazione, questa innesca un circolo vizioso che intacca l'immagine che ho di me stessa (sono diventata poco capace?). L'ansia e il panico possono rappresentare la spinta per elaborare materiale rimasto sotto soglia che spinge per raggiungere la corteccia ed essere quindi elaborato. Esistono tecniche utili per gestire ansia e panico efficaci, bisognerebbe provare!
Serena giornata CT
Serena giornata CT
Buongiorno gentile utente, la mia sensazione è che la procrastinazione e l'ansia siano una conseguenza del problema, non "il" problema. Per quello che leggo nel suo messaggio lei rimanda lo studio. Quando decide di iniziare a lavorare non sembra tergiversare, e nemmeno quando decide di smettere di lavorare. La mia impressione è che lei abbia un rifiuto verso lo studio (non so legato a cosa.. forse la scelta del corso, le materie, gli esami..., però si obbliga ad andare avanti lo stesso). E' sicura che quello che vuole veramente per sè stessa è fare l'università? Forse a lei piacerebbe di più andare subito a lavorare e avere la sua indipendenza economica.. Forse vuole andare all'università per compiacere i suoi familiari... Sono solo ipotesi.
Credo che sarebbe importante che lei si ascoltasse rispetto a quello che lei vuole fare e a quello che fa stare bene lei. Laurearsi non è obbligatorio nella vita! E' più importante che lei faccia qualcosa che a lei dà piacere e che la fa stare bene. Un cordiale saluto.
Credo che sarebbe importante che lei si ascoltasse rispetto a quello che lei vuole fare e a quello che fa stare bene lei. Laurearsi non è obbligatorio nella vita! E' più importante che lei faccia qualcosa che a lei dà piacere e che la fa stare bene. Un cordiale saluto.
Cara ragazza, l'unico consiglio che mi viene da darti è provare a parlare con uno psicoterapeuta, per approfondire l'ansia e il tuo "problema con la procrastinazione", ma soprattutto cosa vuoi davvero da te stessa. L'ansia è una sensazione legata soprattutto alla sfera del futuro (cosa succederà) e non ci permette di vivere a pieno la il presente, il cosiddetto qui ed ora, unica dimensione dove poter davvero affrontare i nostri problemi e disagi.
Ti invito a rifletterci e ti auguro buona fortuna.
Rosella Pettinari
Ti invito a rifletterci e ti auguro buona fortuna.
Rosella Pettinari
Gentile ragazza,
prima di capire come non procrastinare, deve capire le ragioni che la portano a rimandare gli esami o a prepararsi all'ultimo momento. Quali sono i motivi che l'hanno portata scegliere questo corso di studi? Quali sono i suoi obiettivi per il futuro? Queste sono alcune delle domande a cui potrebbe provare a darsi una risposta. Un percorso di orientamento potrebbe essere utile per definire meglio le scelte giuste per il suo futuro, capire l'ansia legata allo studio e comprendere la sua motivazione verso il percorso formativo che ha scelto. Un cordiale saluto
prima di capire come non procrastinare, deve capire le ragioni che la portano a rimandare gli esami o a prepararsi all'ultimo momento. Quali sono i motivi che l'hanno portata scegliere questo corso di studi? Quali sono i suoi obiettivi per il futuro? Queste sono alcune delle domande a cui potrebbe provare a darsi una risposta. Un percorso di orientamento potrebbe essere utile per definire meglio le scelte giuste per il suo futuro, capire l'ansia legata allo studio e comprendere la sua motivazione verso il percorso formativo che ha scelto. Un cordiale saluto
Cara studentessa, il problema del procrastinare è una esperienza comune per gli studenti universitari, io penso di aver letto e studiato il problema in tutte le sfaccettature ed ho tenuto un seminario in proposito. Qui posso dirti che è comune agli universitari perchè prevale il il qui ed ora il volere fare cio' che ci piace discapito di cio' che è il dovere ed alla tua età è più frequente. Ora dietro ci potrebbero essere anche altre problematiche ad esempio una questione anche di scelta di studio, quello che posso consigliarti è un consulto psicologico per indagare un po' meglio e riacquisire un po' di serenità
Gentilissima, grazie per aver condiviso il suo vissuto in merito al percorso da lei intrapreso. Leggendo quanto riporta, mi sto chiedendo quale significato abbia oggi per lei il percorso intrapreso; cosa, invece, l'ha spinta qualche anno fa a iscriversi a quella specifica facoltà e con quali aspettative verso il futuro e sogni ad oggi sceglie di continuare il suo percorso. Per lavoro ho occasione di confrontarmi spesso con studenti ai primi anni dei loro percorsi accademici e mi rendo conto che dietro questa scelta non è raro che ci siano motivazioni che non riguardino ad esempio esclusivamente lo studente, ma anche il pensiero, l'opinione e il sogno di terzi. Chissà cosa significherebbe, quindi, conseguire con costanza questo percorso, tra l'altro non obbligatorio. Credo possa essere importante per lei porre attenzione a queste tematiche e riflettere in merito agli obiettivi che si è posta e che può porsi in futuro.
Resto a disposizione,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Resto a disposizione,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Di Martino Maira
Salve, mi sarebbe utile capire più chiaramente quali sono stati i suoi tentativi di affrontare il problema. Il suo problema è abbastanza diffuso, e spesso non si risolve perchè si tende ripetere a disco interrotto tentativi comunque dimostrati infruttuosi. Resto in attesa della sua cortese risposta.
Gentile utente concordo sul fatto che prima di capire “come non procrastinare” per te sia più utile capire quali sono i motivi che ti portano a preparare gli esami all'ultimo momento o a rimandarli.
Riflettere su cosa ti ha spinta a fare una determinata scelta formativa, quali sono i tuoi progetti, quali sono le competenze che pensi di possedere e come possono essere utilizzate nello studio potrebbe aiutarti a fare chiarezza su di te. Infine un percorso psicologico di orientamento volto alla riscoperta delle tue risorse unito all’esplorazione della tua ansia verso lo studio può aiutarti a comprendere/riscoprire la tua motivazione verso il percorso formativo scelto e trovare modalità e strategie più efficaci per superare le tue difficoltà. Un caro saluto, Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Riflettere su cosa ti ha spinta a fare una determinata scelta formativa, quali sono i tuoi progetti, quali sono le competenze che pensi di possedere e come possono essere utilizzate nello studio potrebbe aiutarti a fare chiarezza su di te. Infine un percorso psicologico di orientamento volto alla riscoperta delle tue risorse unito all’esplorazione della tua ansia verso lo studio può aiutarti a comprendere/riscoprire la tua motivazione verso il percorso formativo scelto e trovare modalità e strategie più efficaci per superare le tue difficoltà. Un caro saluto, Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Gentile, il tema della procrastinazione che lei porta è interessante e dovrebbe essere approfondito per comprendere quale sia la finalità inconscia e inconsapevole che tale tendenza rivela. La nostra vita in qualche modo è guidata da una linea direttrice o, in senso più ampio, da una meta attorno alla quale si costruisce un vero e proprio piano, che secondo Alder (Psicologia Individuale Comparata) costituisce il contenuto più importante dell'inconscio. Questa tendenza a rimandare è qualcosa che caratterizza unicamente il suo attuale percorso universitario o, pensandoci meglio, è in grado di riconoscerne i segni anche in altri ambiti o contesti? Per rispondere alla sua domanda sarebbero necessarie numerose altre informazioni, perchè la mèta cui accennavo prima si forma in qualche modo precocemente sotto la spinta dell'ambiente, del contesto, del proprio temperamento, degli eventi significativi della propria vita. Indubbiamente, un percorso mirato di tipo psicologico / psicoterapeutico potrebbe aiutarla a trovare risposte e nel contempo a migliorare la sua qualità di vita. Un cordiale saluto. Silvia Rondi
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione difficile e faticosa.
L'università è sempre una sfida impegnativa e capita frequentemente che emergano ansie e difficoltà. Si entra in un circolo vizioso: più gli esami si accumulano e più passa il tempo, più l'ansia aumenta.
Mi sento di consigliarle due possibili percorsi, paralleli e a mio parere utili entrambi: da una parte credo sia importante rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno, un suo spazio in cui parlare di come ha vissuto e sta vivendo questo percorso universitario e di come questa situazione la fa sentire. Dall'altra potrebbe essere molto utile rivolgersi ad un professionista specializzato, che possa supportarla ed affiancarla nello studio, nella preparazione degli esami. E' un lavoro che faccio da molti anni e in un numerose occcasioni ho notato che, con un sostegno individuale mirato, ci si può sbloccare e si può vivere con maggiore serenità sia il momento della preparazione sia il momento dell'esame.
Per qualsiasi domanda o necessità, sono a disposizione.
Le auguro intanto una buona domenica,
un caro saluto.
Dott.ssa Alice Carbone
L'università è sempre una sfida impegnativa e capita frequentemente che emergano ansie e difficoltà. Si entra in un circolo vizioso: più gli esami si accumulano e più passa il tempo, più l'ansia aumenta.
Mi sento di consigliarle due possibili percorsi, paralleli e a mio parere utili entrambi: da una parte credo sia importante rivolgersi ad uno psicologo per un sostegno, un suo spazio in cui parlare di come ha vissuto e sta vivendo questo percorso universitario e di come questa situazione la fa sentire. Dall'altra potrebbe essere molto utile rivolgersi ad un professionista specializzato, che possa supportarla ed affiancarla nello studio, nella preparazione degli esami. E' un lavoro che faccio da molti anni e in un numerose occcasioni ho notato che, con un sostegno individuale mirato, ci si può sbloccare e si può vivere con maggiore serenità sia il momento della preparazione sia il momento dell'esame.
Per qualsiasi domanda o necessità, sono a disposizione.
Le auguro intanto una buona domenica,
un caro saluto.
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno.
A volte capita di usare delle strategie che crediamo possano essere utili alla gestione dei nostri stati negativi, ad esempio l'ansia in questo momento. Sul lungo termine però, la procrastinazione alimenta questo stato e non la aiuta a spezzare il circolo vizioso.
Mi dispiace molto per questo momento, mi sembra che sia consapevole di alcuni aspetti di sé stessa. Se avesse bisogno di aiuto a fare ordine e costruire strategie più utili per gestire e affrontare questi momenti mi trova a disposizione.
Saluti
Dr.ssa Simona Goffredo
A volte capita di usare delle strategie che crediamo possano essere utili alla gestione dei nostri stati negativi, ad esempio l'ansia in questo momento. Sul lungo termine però, la procrastinazione alimenta questo stato e non la aiuta a spezzare il circolo vizioso.
Mi dispiace molto per questo momento, mi sembra che sia consapevole di alcuni aspetti di sé stessa. Se avesse bisogno di aiuto a fare ordine e costruire strategie più utili per gestire e affrontare questi momenti mi trova a disposizione.
Saluti
Dr.ssa Simona Goffredo
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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