Buonasera sono una ragazza ipocondriaca di 30 anni e che soffre da tanti anni di attacchi di panico.
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Buonasera sono una ragazza ipocondriaca di 30 anni e che soffre da tanti anni di attacchi di panico. Più di un anno fa ho rischiato un incidente in autostrada e ho smesso di guidare, anche in strada normale, se non per piccoli tratti. Da lì ho sviluppato la paura di guidare nonostante io abbia la patente dai 18 anni.
Vorrei sapere se mettendosi alla guida e soffrendo di attacchi di panico, è possibile morire se questi attacchi di panico vengono di continuo per un periodo di tempo prolungato (es. 30-35 min di strada). Grazie
Vorrei sapere se mettendosi alla guida e soffrendo di attacchi di panico, è possibile morire se questi attacchi di panico vengono di continuo per un periodo di tempo prolungato (es. 30-35 min di strada). Grazie
Gentile utente, gli attacchi di panico se adeguatamente trattati posso essere risolti, riportando così la persona che ne soffre ad uno stile di vita normale. Ad oggi l'episodio che le è accaduto e la sua ansia di fondo, dai lei descritta, la stanno invalidando in diversi aspetti della sua vita.
Lei ci chiede una rassicurazione rispetto alla possibilità di non morire alla guida per attacchi di panico. Darle una rassicurazione, dal mio punto di vista, potrebbe essere solo un ulteriore comportamento di sicurezza da lei messo in atto, come l'evitamento di guidare.
Credo invece potrebbe essere molto importante per lei riflettere sulla possibilità di ritagliarsi uno spazio per lavorare su questi vissuti con il supporto di un professionista. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Lei ci chiede una rassicurazione rispetto alla possibilità di non morire alla guida per attacchi di panico. Darle una rassicurazione, dal mio punto di vista, potrebbe essere solo un ulteriore comportamento di sicurezza da lei messo in atto, come l'evitamento di guidare.
Credo invece potrebbe essere molto importante per lei riflettere sulla possibilità di ritagliarsi uno spazio per lavorare su questi vissuti con il supporto di un professionista. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
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Buona sera,
Mi dispiace per il disagio che sta vivendo ma, il rischio principale legato agli attacchi di panico alla guida, è legato alla perdita di concentrazione o a reazioni impulsive, come fermarsi improvvisamente o fare manovre non sicure. Perciò, è consigliabile lavorare su queste paure con l’aiuto di un professionista, magari con un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, per imparare tecniche di gestione dell’ansia e recuperare gradualmente la sicurezza alla guida. Anche tecniche di respirazione o mindfulness possono essere d’aiuto.
Rimangono a disposizione se avesse bisogno, ricevo anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Mi dispiace per il disagio che sta vivendo ma, il rischio principale legato agli attacchi di panico alla guida, è legato alla perdita di concentrazione o a reazioni impulsive, come fermarsi improvvisamente o fare manovre non sicure. Perciò, è consigliabile lavorare su queste paure con l’aiuto di un professionista, magari con un percorso di terapia cognitivo-comportamentale, per imparare tecniche di gestione dell’ansia e recuperare gradualmente la sicurezza alla guida. Anche tecniche di respirazione o mindfulness possono essere d’aiuto.
Rimangono a disposizione se avesse bisogno, ricevo anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Buonasera, la risposta alla sua domanda è no, non è possibile che lei possa morire durante un attacco di panico alla guida. Un attacco di panico solitamente ha una durata non superiore ai 10 minuti. Ciò che lei percepisce per i restante tempo è un’emozione di ansia molto intensa. Come già suggerito dalle mie colleghe, gli attacchi di panico possono essere curati e lei, tramite un percorso psicoterapeutico di natura cognitivo-comportamentale, può imparare a gestirli, così da non averne più paura e poter tornare ad avere una vita serena, oltre che ritornare a guidare senza timore per la sua incolumità.
Rimango a disposizione.
Dott. Enrico Ortolani
Rimango a disposizione.
Dott. Enrico Ortolani
Buonasera, credo che qualunque risposta alla sua domanda rischierebbe di non rassicurarla perché il Focus del problema ha a che fare con i suoi timori e la sua ipocondria, che difficilmente possono essere trattate sul piano razionale. Le consiglio di approfondire queste questioni in un percorso psicoterapeutico. Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Dott.ssa Cristina Villa
Buona sera, potrebbe intraprendere degli incontri di psicoterapia per imparare a gestire gli attacchi di panico e comprendere la sua ipocondria, l'aiuterebbero a sbloccarsi..
Saluti, dottoressa Teresita Forlano
Saluti, dottoressa Teresita Forlano
Buonasera, gli attacchi di panico non sono facili da gestire e probabilmente aggiungono un motivo in più per alimentare la paura di usare l'auto. Come mai non richiede un aiuto per superare le sue difficoltà? Convivere con questi disagi è davvero difficoltoso e nel tempo i sintomi possono peggiorare o cambiare forma. Contatti uno specialista, il benessere è una dimensione raggiungibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, la sua domanda non può avere risposta certa, perchè parliamo di fenomeni soggetti a troppe variabili interne ed esterne, per cui non ha senso parlarne. Invece molto senso lo ha parlare di psicoterapia, luogo nel quale affrontare i malesseri di cui soffre nella prospettiva di una qualità di vita migliore fatta di meno limitazioni. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, ciò che descrive è un vissuto che al giorno d'oggi condivide un gran numero di persone. La sua consapevolezza in merito ai suoi stati d'animo è già di per sè un enorme passo verso un percorso personale che le consiglio di iniziare con uno specialista. Le rassicurazioni che chiede con la sua domanda purtroppo non posso dargliele con estrema certezza. Rischierei di alimentare delle modalità di comportamento o pensiero disfunzionali. Gli attacchi di panico possono rendere invalidante la vita di chi li sperimenta ma si può imparare, con l'aiuto di uno specialista, a superarli, a saperli controllare. La invito ad intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta. Resto a sua disposizione.
Certo è possibile morire.
Qual è la vera domanda, dietro questa che ha fatto?
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Gentile utente, grazie per la personale e profonda condivisione innanzitutto. Capisco la sua preoccupazione, e credo che sarebbe più importante per lei comprendere le motivazioni e la natura sottostante i suoi attacchi di panico e le sue paure. Intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla in questo senso, ad approfondire la conoscenza di sè stessa/o
cordiali saluti
AV
cordiali saluti
AV
Buongiorno, prima di rispondere alla sua domanda le consiglio di intraprendere un percorso di cura per il sintomo che descrive essendo fortemente invalidante ed abbassando la qualità della vità. Se la via maestra è costituita dalla psicoterapia, nei primi tempi potrebbe ricorrerere anche ad un approccio psicofarmacologico per alleviare il disturbo.
LA risposta alla sua domanda è "quasi sicuramente no", nel senso che solitamente l'insorgenza dell'attacco di panico da modo di fermarsi ed accostare, inoltre essendo di durata breve è possibile riprendere la marcia in poco tempo. è inoltre altamente improbabile che incorra un nuovo attacco nei primi 30 minuti successivi al primo.
Tenere un ansiolitico a portata di mano aiuta a temere meno questo evento e a non farsi suggestionare, riducendo di molto la probabilità di una crisi.
LA risposta alla sua domanda è "quasi sicuramente no", nel senso che solitamente l'insorgenza dell'attacco di panico da modo di fermarsi ed accostare, inoltre essendo di durata breve è possibile riprendere la marcia in poco tempo. è inoltre altamente improbabile che incorra un nuovo attacco nei primi 30 minuti successivi al primo.
Tenere un ansiolitico a portata di mano aiuta a temere meno questo evento e a non farsi suggestionare, riducendo di molto la probabilità di una crisi.
Buon pomeriggio,
comprendo la rassicurazione di cui è in cerca, purtroppo in questo contesto non vi sono i presupposti per calzare una risposta precisa. L'invito è quello di intraprendere un percorso in cui possa farsi carico di queste tematiche e trovare una soluzione.
Saluti
comprendo la rassicurazione di cui è in cerca, purtroppo in questo contesto non vi sono i presupposti per calzare una risposta precisa. L'invito è quello di intraprendere un percorso in cui possa farsi carico di queste tematiche e trovare una soluzione.
Saluti
Buona sera, mi spiace che scriva identificandosi completamente con la sua l'ipocondria. Sicuramente gli attacchi di panico non sono piacevoli, soprattutto perché in alcuni casi ci si sente "prigionieri di se stessi". Con un adeguato percorso però si può far emergere da dove derivi questa ipocondria iniziando così a poter stare meglio avendo strumenti e risorse, interne, adeguati. Fortunatamente c'è, sempre più, la possibilità di condurre terapia online per ovviare al non uso dell'auto. Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicoterapeuta e Psicodrammatista
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Le suggerisco di affidarsi ad uno psicoterapeuta esperto di trauma con il quale poter intraprendere un percorso che dia spazio all'elaborazione dell'evento dell'incidente che sicuramente ha leso profondamente il suo senso di sicurezza alla guida e ipotizzo anche in altri ambiti.
Purtroppo se da un lato l'attacco di panico non è pericoloso in quanto è un processo psico-fisiologico che ha un inizio, un apice e una fine, dall'altro gestirlo durante un'attività importante come la guida, potrebbe incidere sulle sue prestazioni e causare danni.
Dovrebbe vivere la guida come faceva un tempo, si lasci aiutare.
Purtroppo se da un lato l'attacco di panico non è pericoloso in quanto è un processo psico-fisiologico che ha un inizio, un apice e una fine, dall'altro gestirlo durante un'attività importante come la guida, potrebbe incidere sulle sue prestazioni e causare danni.
Dovrebbe vivere la guida come faceva un tempo, si lasci aiutare.
Cara, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Forse potrebbe essere utile rivolgersi ad un professionista per comprendere la sofferenza che sta vivendo. Mi chiedo quale suo bisogno/desiderio ci sia nella domanda che pone: rassicurazione? Sicurezza? Forse esplorare questi significati le permetterà di dare risposte più ampie e di recuperare pezzi della sua esistenza che si sono persi nel cammino. Saluti.
Gentile utente, se il mancato incidente ha avuto su di lei questo impatto così importante, ci deve essere una spiegazione. Solitamente i problemi di guida sono associati a difficoltà nella sfera dell'autonomia. Io indagherei in questa direzione, ma occorre farlo con l'aiuto di un professionista. Resto a disposizione se ha domande. Buona serata.
Dott. Paolo Di San Diego
Dott. Paolo Di San Diego
Buonasera,
Gli attacchi di panico, anche se molto intensi e spaventosi, non mettono a rischio la vita in sé. I sintomi fisici che si manifestano, come il cuore che batte forte o la sensazione di mancanza d'aria, possono essere estremamente scomodi ma non portano alla morte. Tuttavia, l'ansia mentre si guida può effettivamente compromettere la concentrazione e aumentare il rischio di incidenti.
È importante affrontare la paura alla guida con il supporto di un professionista. Lavorare su tecniche di gestione dell'ansia potrebbe aiutare a riprendere la fiducia nel guidare. Un percorso psicoterapeutico specializzato, come quello delle metodologie attive che utilizzo, potrebbe darle un sostegno efficace.
Se desidera maggiori informazioni o approfondire, sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto.
d.ssa Violeta Raileanu
Gli attacchi di panico, anche se molto intensi e spaventosi, non mettono a rischio la vita in sé. I sintomi fisici che si manifestano, come il cuore che batte forte o la sensazione di mancanza d'aria, possono essere estremamente scomodi ma non portano alla morte. Tuttavia, l'ansia mentre si guida può effettivamente compromettere la concentrazione e aumentare il rischio di incidenti.
È importante affrontare la paura alla guida con il supporto di un professionista. Lavorare su tecniche di gestione dell'ansia potrebbe aiutare a riprendere la fiducia nel guidare. Un percorso psicoterapeutico specializzato, come quello delle metodologie attive che utilizzo, potrebbe darle un sostegno efficace.
Se desidera maggiori informazioni o approfondire, sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto.
d.ssa Violeta Raileanu
Salve,
le manifestazioni di cui parla ed i suoi pensieri sono l' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio di farmacoterapia e psicoterapia. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla ed i suoi pensieri sono l' espressione di un disturbo ansioso. Dai disturbi d' ansia è possibile guarire attraverso l' ausilio di farmacoterapia e psicoterapia. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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