Buonasera, sono una ragazza di 31 anni, insegno ginnastica ritmica e pratico taekwondo. A febbraio h

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Buonasera, sono una ragazza di 31 anni, insegno ginnastica ritmica e pratico taekwondo. A febbraio ho avuto uno strappo millimetrico al bicipite femorale che però non è stato trovato alla visita del giorno dopo dalla fisioterapista, che mi ha fatto una seduta di laser e mi ha lasciata dicendo che fosse affaticamento. Qualche settimana dopo ritorno a controllarmi perché il dolore si è spostato al ginocchio posteriore e laterale esterno. Mi fa massaggio, Tecar e esercizi da fare. Più tape sul ginocchio che mi fa male quando è in iperestensione. Passa un mese dove ho cercato di non usare le gambe negli allenamenti, ma il dolore torna non appena carico poco di più. Faccio ecografia mi viene detto che è sindrome della bandelletta che è infiammata per compensazione, finalmente trovano lo strappo ormai cicatrizzato. Cambio fisioterapista, intanto riprendo gli allenamenti, vado avanti con laser massaggi Tecar e ultrasuoni per diverse visite. Riesco a riprendere gli allenamenti ma il dolore si è spostato al ginocchio interno e al sopra del piede. Qualcuno per favore mi può aiutare? Cosa devo fare? Non ho dolori durante l allenamento ma ho polpacci spesso contratti e il ginocchio sinistro che continua a farmi male se piego completamente con il peso sopra. Più la parte interna che massaggio costantemente senza risultato. È tutto dovuto allo strappo precedente? Faccio degli esercizi per i piedi ma la situazione non sembra migliorare.
Salve
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grazie

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Salve, si rivolga ad un osteopata fisioterapista per essere valutata sulla sua situazione attuale ed adattare il trattamento adeguato
Salve, mi sembra che il tempo passato ad allontanarti dal fastidio abbia portato a un cambio di postura e appoggi
Questo potrebbe giustificare queste contratture ai polpacci e zona ginocchio.
Le consiglio prima una terapia dall’osteopata per ripristare l’equilibrio e e dopo fare qualche lavoro in posturale per riallungare bene tutte le catene
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Buongiorno, sarebbe da valutare dal punto di vista posturale, o meglio dell’equilibrio. Andando in difesa del muscolo lesionato probabilmente il corpo ha trovato un compenso spostando il baricentro e di conseguenza variando l’appoggio.
Salve, ha intrapreso un percorso riabilitativo volto alla cura del sintomo e non della funzione. Sarebbe preferibile approcciare al compenso che probabilmente si è instaurato a seguito della lesione muscolare valutando la postura, l’attività delle catene muscolari e quindi della funzione tutta. Fatta un’apposita valutazione, il sintomo può essere gestito con la terapia manuale e funzione rieducata tramite esercizi terapeutici gesto-specifici in vista del rientro all’attività sportiva. Saluti
buongiorno, penso che sia tutta una conseguenza dello strappo iniziale che se cicatrizzato ha alterato il normale appoggio e sovraccaricato altre strutture, credo che si dovrebbe procedere su due fronti: elasticizzare più possibile il muscolo manualmente con massaggi appropriati e recuperare una postura più corretta , spero esserle stato di aiuto auguri per pronta guarigione.
Le consiglio di rivolgersi ad un bravo osteopata per ripristinare un equilibrio migliore, adesso è chiaro che il Suo organismo ha messo in atto una serie di compensi a protezione della zona lesionata.Solo dopo vedrai se ha ancora bisogno di fare fisioterapia locale.
Spero stia bene
Patrizia Fazio
Buongiorno, da quello che scrive e dalle diverse risposte dei vari colleghi, che possono sembrare incongruenti, posso capire la sua eventuale confusione o disappunto sul non trovare una soluzione standard e concorde con tutti. Tuttavia, diversi approcci possono essere egualmente efficaci, deve trovare giustamente un professionista valido ed efficace col quale si possa instaurare dell'empatia. Ciò che descrive sono due problematiche distinte che sono state trattate in via esclusivamente sintomatologica, senza andare ad agire con un percorso di riabilitazione ad avere zero dolore e senza agire sulle possibili cause del problema, con lo scopo di prevenire anche che questo si ripresenti. Le due problematiche si potrebbero influenzare vicendevolmente, ma senza una valutazione approfondita non è possibile stabilirlo. Ciò che si può dire è che lo strappo ora è guarito ed è difficile che, essendo così piccolo, abbia influenzato a lungo termine un problema alla bandelletta. Necessario è innanzitutto favorire un'ottima guarigione dello strappo attraverso della fisioterapia mirata con lo scopo di prevenire recidive. Necessario anche valutare la possibile causa dello strappo e dell'infiammazione della bandelletta per andare ad eliminarla. Nel frattempo le posso dire che in presenza di quest'ultima condizione è sempre molto importante il rinforzo specifico dei muscoli rotatori esterni di anca e di far valutare l'appoggio plantare. Spero di esserle stato utile e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti
Buongiorno, se il dolore aumenta nel momento in cui va a compiere determinati movimenti o quando si allena in un certo modo, è necessario migliorare la capacità di carico del suo corpo attraverso un programma di esercizio terapeutico mirato: solo in questo caso si riuscirà a ricreare la giusta tonicità e flessibilità della gamba e, di conseguenza, a tornare ad allenarsi in totale sicurezza e senza dolori. Buon recupero.

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