buonasera, sono una ragazza di 27 anni ultimamente sto notando di essere molto sbadata e che non ho
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buonasera, sono una ragazza di 27 anni ultimamente sto notando di essere molto sbadata e che non ho più voglia di fare quello che facevo prima, tutto e iniziato da quando sono tornata a casa dal nord e non sto riuscendo a trovare un lavoro... secondo voi si tratta di depressione? Non ho pensieri di morte o altro, convivo da mesi con il mio compagno e lui mi ha fatto notare che sto diventando sbadata nelle cose, premetto che quando lavoravo non avevo problemi di memoria, ho letto su alcune pagine che la depressione possa fare avere perdita di memoria o dimenticanza di qualcosa, quindi mi chiedo se ci sono entrata e non me ne sono accorta, il fatto che non riesco a trovare un lavoro può essere riconducibile a questo? Forse perché lavora solo il mio ragazzo e sento che non sto facendo Abbastanza? Quindi sto rimanendo sempre a casa non sto nemmeno uscendo anche perché non ho molti amici e quelli che ho sono lontani.
Grazie a chi risponde
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Buongiorno, effettivamente sì, mancanza di interesse e motivazione nelle attività che un tempo risultavano piacevoli, così come la "sbadataggine" (che può essere intesa come derivante da scarse energie o come derivante dalla mancanza di motivazione) possono essere definiti come sintomi depressivi.
Tuttavia potrebbe trattarsi di uno stato depressivo reattivo, cioè derivante dal momento di grandi cambiamenti di cui parla, che sta affrontando. Grandi stravolgimenti possono comportare una perdita di punti di riferimento per la propria vita, come se si perdesse la bussola. D'altro canto, è anche possibile che tale cambiamento abbia portato a galla dei vissuti depressivi già presenti ma "compensati", che hanno quindi a che fare con il suo funzionamento di personalità. Un percorso psicologico potrebbe fare chiarezza e, in entrambi i casi, aiutarla nel far fronte alla sua sofferenza. Un caro saluto, Luca Belotti
Tuttavia potrebbe trattarsi di uno stato depressivo reattivo, cioè derivante dal momento di grandi cambiamenti di cui parla, che sta affrontando. Grandi stravolgimenti possono comportare una perdita di punti di riferimento per la propria vita, come se si perdesse la bussola. D'altro canto, è anche possibile che tale cambiamento abbia portato a galla dei vissuti depressivi già presenti ma "compensati", che hanno quindi a che fare con il suo funzionamento di personalità. Un percorso psicologico potrebbe fare chiarezza e, in entrambi i casi, aiutarla nel far fronte alla sua sofferenza. Un caro saluto, Luca Belotti
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Salve, grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. È comprensibile che la situazione attuale possa portare a un senso di disorientamento e mancanza di motivazione. Il fatto di aver sperimentato un grande cambiamento – come il ritorno a casa dal Nord e la difficoltà a trovare lavoro – può essere fonte di stress e può incidere sul tuo benessere emotivo. A volte, questi cambiamenti possono portare a una sensazione di vuoto o frustrazione, soprattutto se senti di non contribuire attivamente come vorresti.
La sbadataggine e la mancanza di motivazione che descrivi potrebbero essere correlati a vari fattori: stress, ansia, senso di insoddisfazione e la percezione di non avere un ruolo chiaro in questo momento della tua vita. È vero che la depressione può portare a una riduzione della concentrazione e della memoria, ma non sempre è così, e questi sintomi possono anche essere legati a una situazione temporanea di stress e scoraggiamento.
È possibile che il fatto di non lavorare e di sentirti “bloccata” stia influenzando il tuo umore, ma è anche importante non trarre conclusioni affrettate. La mancanza di un lavoro può facilmente portare a sentirsi meno motivati, meno energici e a percepire un calo di autostima, specialmente quando si ha la sensazione di dipendere economicamente dal proprio partner.
Ritrovare una routine, anche se non lavorativa, e cercare di introdurre piccoli momenti di gratificazione nella tua giornata può aiutare a migliorare il tuo benessere emotivo. Inoltre, parlare con uno psicologo potrebbe aiutarti a esplorare meglio i tuoi sentimenti e a capire se si tratta di un periodo di transizione legato alle tue circostanze attuali o se è il caso di approfondire ulteriormente.
La sbadataggine e la mancanza di motivazione che descrivi potrebbero essere correlati a vari fattori: stress, ansia, senso di insoddisfazione e la percezione di non avere un ruolo chiaro in questo momento della tua vita. È vero che la depressione può portare a una riduzione della concentrazione e della memoria, ma non sempre è così, e questi sintomi possono anche essere legati a una situazione temporanea di stress e scoraggiamento.
È possibile che il fatto di non lavorare e di sentirti “bloccata” stia influenzando il tuo umore, ma è anche importante non trarre conclusioni affrettate. La mancanza di un lavoro può facilmente portare a sentirsi meno motivati, meno energici e a percepire un calo di autostima, specialmente quando si ha la sensazione di dipendere economicamente dal proprio partner.
Ritrovare una routine, anche se non lavorativa, e cercare di introdurre piccoli momenti di gratificazione nella tua giornata può aiutare a migliorare il tuo benessere emotivo. Inoltre, parlare con uno psicologo potrebbe aiutarti a esplorare meglio i tuoi sentimenti e a capire se si tratta di un periodo di transizione legato alle tue circostanze attuali o se è il caso di approfondire ulteriormente.
Gentile utente, sento tanta sofferenza nelle sue parole. Se ha notato dei cambiamenti, è importante vedere le cause che l'hanno portata a sperimentare queste situazioni che ha descritto. Sarebbe importante un percorso di supporto psicologico per vedere bene tutta questa parte.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio'.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott. Luca Rochdi
Cara Utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Mi dispiace per il momento difficile che sta attraversando. Quello che descrive, come la mancanza di motivazione, l'essere sbadata e la difficoltà a trovare la stessa energia di prima, potrebbe effettivamente essere segnale di un calo del benessere emotivo, ma non necessariamente di depressione clinica. Sentirsi giù di morale o poco motivati in seguito a un cambiamento di vita, come il ritorno a casa o la difficoltà a trovare un lavoro, è normale. È anche possibile che la situazione stia influenzando il suo stato d'animo e di conseguenza la concentrazione e la memoria. Il fatto che non abbia pensieri di morte o altro potrebbe indicare che non si tratti di una depressione grave, ma è comunque importante non ignorare questi segnali. Sentirsi come se non si stia "facendo abbastanza", soprattutto quando il proprio partner lavora, può generare sentimenti di frustrazione e senso di inutilità, che a loro volta possono influire sull'umore e sulla motivazione. Il fatto di essere spesso a casa e di non uscire, unito alla mancanza di una rete sociale vicina, può contribuire a un senso di isolamento, che può peggiorare ulteriormente la situazione. Può essere utile considerare di parlare con un collega psicologo, che potrebbe aiutarla a esplorare questi sentimenti e a capire se sta vivendo una forma di lieve depressione o se si tratta di una fase di scoraggiamento dovuta alle circostanze attuali. Nel frattempo, potrebbe provare a stabilire piccole routine quotidiane, anche se non sta lavorando, per mantenere una certa struttura nella sua giornata, e cercare attività che possano aiutarla a sentirsi più attiva e connessa agli altri. È importante prendersi cura di sé stessa e non sottovalutare quello che sta provando. Le auguro un buon proseguimento di serata. Cordiali Saluti, Dott.ssa Lidia ;Milazzo
Capisco la sua preoccupazione riguardo ai cambiamenti che sta notando in se stessa. È importante considerare che situazioni di forte stress, come la difficoltà nel trovare un lavoro e i cambiamenti nella routine quotidiana, possono influenzare il nostro stato d’animo e il nostro comportamento, anche senza arrivare necessariamente a una diagnosi di depressione. La sbadataggine e la mancanza di voglia di fare le cose che prima erano parte della sua vita possono essere segnali di disagio emotivo, ma è altrettanto possibile che siano una reazione al cambiamento del suo contesto di vita, al sentirsi bloccata in una situazione che non la soddisfa. Il fatto che non ci siano pensieri negativi persistenti, come quelli legati alla morte, è un segnale positivo, ma non esclude la possibilità che ci sia un malessere sottostante che merita attenzione. Il senso di non fare abbastanza, soprattutto se confrontato con il fatto che il suo compagno lavora, può certamente influenzare il suo stato emotivo. La difficoltà nel trovare lavoro, insieme al senso di isolamento che descrive, può far crescere una sensazione di inadeguatezza e insoddisfazione che si manifesta poi in apatia o difficoltà di concentrazione. Le consiglio di parlare di questi cambiamenti con un professionista, sia per esplorare le sue emozioni e trovare delle strategie per affrontare questo periodo, sia per capire meglio se può esserci una forma di depressione lieve o un’altra problematica emotiva. Ogni situazione è unica, e un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a riprendere contatto con le sue energie e ritrovare motivazione. Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o approfondimento. Un cordiale saluto.
Gentile utente, le informazioni a disposizione sono poche per poter desumere da queste una diagnosi. Le consiglio di non affidarsi troppo a ciò che legge online: si rischia di travisare facilmente. Se avverte la necessità di approfondire questo suo malessere lo faccia con un professionista della salute mentale! Resto a disposizione per un colloquio, anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Salve, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Da quello che descrivi, sembra che tu stia attraversando un periodo difficile e comprensibilmente frustrante. La situazione di cambiamento, il ritorno a casa e la difficoltà nel trovare lavoro potrebbero aver innescato in te sensazioni di stress e insoddisfazione che spesso possono influire sulla motivazione, l’energia e persino la memoria e la concentrazione. Per rispondere alla tua domanda: non è detto che tu stia necessariamente affrontando una depressione clinica, anche se alcuni dei sintomi che descrivi (come la mancanza di interesse per le attività, la difficoltà a concentrarti e il senso di colpa) possono essere indicativi di uno stato di malessere emotivo che merita attenzione. La depressione può manifestarsi in vari modi, e non sempre include pensieri di morte o disperazione profonda, ma può coinvolgere sintomi come la mancanza di motivazione, difficoltà a concentrarsi e cambiamenti nel modo in cui percepisci te stessa e le tue capacità. Il contesto che hai descritto, ossia il sentirsi "ferma" mentre il tuo compagno lavora, la mancanza di una rete sociale vicina e l'incertezza professionale, potrebbe contribuire a un circolo vizioso di abbassamento dell’umore e della motivazione. È importante sottolineare che situazioni di forte stress o frustrazione, come quella legata alla ricerca di lavoro, possono portare a sintomi simili a quelli della depressione, anche senza che si tratti di una depressione vera e propria. In un approccio cognitivo-comportamentale, si lavorerebbe su questi aspetti andando a identificare i pensieri e le convinzioni che potrebbero contribuire a mantenere questo stato di bassa energia e difficoltà. La riduzione delle attività quotidiane, come il rimanere spesso a casa e non uscire, potrebbe alimentare ulteriormente la sensazione di isolamento e demotivazione. Un primo passo utile potrebbe essere quello di stabilire piccole attività e obiettivi raggiungibili ogni giorno, per riprendere gradualmente il controllo e la sensazione di efficacia. Questo può aiutare a spezzare il ciclo di inattività e abbassamento dell'umore. Sarebbe inoltre utile esplorare i tuoi pensieri rispetto al lavoro e al tuo ruolo, cercando di riconoscere eventuali pensieri negativi automatici che potrebbero non riflettere la realtà dei fatti. In sintesi, è importante ascoltare e affrontare i segnali che il tuo corpo e la tua mente ti stanno mandando, senza trarre conclusioni affrettate. Nel frattempo, puoi provare a fare piccoli passi verso la ripresa di attività che ti facevano stare bene in passato, anche se non ti senti particolarmente motivata. Se lo desideri, possiamo continuare a esplorare insieme questi aspetti e capire meglio come affrontarli. Dott. Andrea Boggero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. Al di là dell'etichetta clinica, in questo caso potrebbe essere utile chiedersi che tipo di esperienza stiamo vivendo in questo momento, che cosa ci sta mettendo in scacco? Forse varrebbe la pena affrontare un percorso in cui possiamo sentirci libere di chiederci a quale punto siamo della nostra esistenza e quale progettualità vediamo e, nel caso, lavorare per aprire orizzonti autentici. Un abbraccio.
Buonasera gentile Utente, comprendo che la situazione che sta vivendo possa portarla a farsi domande sul proprio benessere mentale e sulle ragioni dietro i cambiamenti che ha notato. Il fatto di essere più sbadata, di non avere più la stessa voglia di fare le cose che prima le piacevano e la difficoltà nel trovare un lavoro possono certamente creare un senso di insoddisfazione e incertezza, che spesso influiscono sull'umore e sulla motivazione.
Da quello che descrive, non sta sperimentando pensieri negativi o di morte, ma si sente comunque appesantita dalla situazione attuale. La depressione, in effetti, può manifestarsi in forme diverse e non sempre include i sintomi più estremi. Sentirsi demotivata, sbadata e con un calo di energia, specialmente in risposta a cambiamenti significativi come la perdita di un lavoro o il trasferimento, possono essere segni di un malessere emotivo, anche se non necessariamente indicano una depressione clinica. È anche comune, in situazioni di stress prolungato o in periodi di inattività, avere problemi di concentrazione o di memoria, che possono essere legati all'ansia o al senso di frustrazione per il fatto di non riuscire a trovare lavoro.
Il senso di non "fare abbastanza" perché è il suo compagno a lavorare potrebbe aggiungere pressione e contribuire a una sensazione di insoddisfazione o bassa autostima. Essere disoccupati, specialmente quando ci si è abituati a una routine lavorativa, può influire sulla percezione che si ha di se stessi, portando a un'auto-valutazione negativa. Questa sensazione di "non fare abbastanza" può peggiorare la mancanza di motivazione, creando un circolo vizioso difficile da rompere.
Rimanere a casa per periodi lunghi, senza interazioni sociali frequenti, può inoltre contribuire a un senso di isolamento, che a sua volta influisce sull'umore e sul benessere generale. Il fatto di non uscire spesso e di avere pochi amici nelle vicinanze può alimentare una sensazione di solitudine, che rende ancora più difficile trovare stimoli o energie per fare le cose che prima la motivavano.
Mi chiedo se possa essere utile per lei cercare di stabilire delle piccole routine quotidiane che la aiutino a mantenere attiva la mente e il corpo, anche in assenza di un lavoro al momento. Attività semplici come l'esercizio fisico, passeggiate, la lettura o il dedicarsi a un hobby possono aiutare a mantenere una certa struttura e a ridurre la sensazione di apatia. Allo stesso tempo, potrebbe essere utile cercare delle opportunità per ampliare la sua rete sociale, anche se questo richiede tempo e sforzo.
Inoltre, esplorare un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi sentimenti e a capire meglio cosa sta succedendo dentro di lei. Un professionista potrebbe aiutarla a distinguere se si tratta di un periodo di difficoltà legato alla situazione attuale o se ci sono aspetti più profondi che stanno influenzando il suo benessere.
Le suggerisco di ascoltare con attenzione i suoi bisogni e di prendersi cura di se stessa, anche attraverso piccole azioni quotidiane che possano restituirle un senso di controllo e di benessere.
Sono a disposizione per approfondire o se vuole discutere di altre strategie che potrebbero aiutarla in questo momento.
Dott. Luca Vocino
Da quello che descrive, non sta sperimentando pensieri negativi o di morte, ma si sente comunque appesantita dalla situazione attuale. La depressione, in effetti, può manifestarsi in forme diverse e non sempre include i sintomi più estremi. Sentirsi demotivata, sbadata e con un calo di energia, specialmente in risposta a cambiamenti significativi come la perdita di un lavoro o il trasferimento, possono essere segni di un malessere emotivo, anche se non necessariamente indicano una depressione clinica. È anche comune, in situazioni di stress prolungato o in periodi di inattività, avere problemi di concentrazione o di memoria, che possono essere legati all'ansia o al senso di frustrazione per il fatto di non riuscire a trovare lavoro.
Il senso di non "fare abbastanza" perché è il suo compagno a lavorare potrebbe aggiungere pressione e contribuire a una sensazione di insoddisfazione o bassa autostima. Essere disoccupati, specialmente quando ci si è abituati a una routine lavorativa, può influire sulla percezione che si ha di se stessi, portando a un'auto-valutazione negativa. Questa sensazione di "non fare abbastanza" può peggiorare la mancanza di motivazione, creando un circolo vizioso difficile da rompere.
Rimanere a casa per periodi lunghi, senza interazioni sociali frequenti, può inoltre contribuire a un senso di isolamento, che a sua volta influisce sull'umore e sul benessere generale. Il fatto di non uscire spesso e di avere pochi amici nelle vicinanze può alimentare una sensazione di solitudine, che rende ancora più difficile trovare stimoli o energie per fare le cose che prima la motivavano.
Mi chiedo se possa essere utile per lei cercare di stabilire delle piccole routine quotidiane che la aiutino a mantenere attiva la mente e il corpo, anche in assenza di un lavoro al momento. Attività semplici come l'esercizio fisico, passeggiate, la lettura o il dedicarsi a un hobby possono aiutare a mantenere una certa struttura e a ridurre la sensazione di apatia. Allo stesso tempo, potrebbe essere utile cercare delle opportunità per ampliare la sua rete sociale, anche se questo richiede tempo e sforzo.
Inoltre, esplorare un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi sentimenti e a capire meglio cosa sta succedendo dentro di lei. Un professionista potrebbe aiutarla a distinguere se si tratta di un periodo di difficoltà legato alla situazione attuale o se ci sono aspetti più profondi che stanno influenzando il suo benessere.
Le suggerisco di ascoltare con attenzione i suoi bisogni e di prendersi cura di se stessa, anche attraverso piccole azioni quotidiane che possano restituirle un senso di controllo e di benessere.
Sono a disposizione per approfondire o se vuole discutere di altre strategie che potrebbero aiutarla in questo momento.
Dott. Luca Vocino
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Gentile utente, cosa la spaventa dell'idea di essere in difficoltà? Cosa l'ha allarmata dell'ide a di essere più sbadata nell'ultimo periodo?
A prescindere della presenza o meno di una diagnosi. Quello che sa è che nell'lutmo periodo è più sbadata, con meno voglia di fare le cose, e si trova in una fase della vita delicata come quella della ricerca del lavoro. Immagino che questo periodo possa essere faticoso emotivamente. A prescindere dal nome del suo malessere prendersi cura di questi vissuti potrebbe essere importante per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
A prescindere della presenza o meno di una diagnosi. Quello che sa è che nell'lutmo periodo è più sbadata, con meno voglia di fare le cose, e si trova in una fase della vita delicata come quella della ricerca del lavoro. Immagino che questo periodo possa essere faticoso emotivamente. A prescindere dal nome del suo malessere prendersi cura di questi vissuti potrebbe essere importante per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Le sue parole trasmettono molta sofferenza. Sta affrontando un periodo di forti cambiamenti: un trasferimento, la ricerca di un lavoro, l'assenza di una rete di amici. La mancanza di energie e la sua riferita "sbadataggine" potrebbero essere riconducibili a questo turbolento periodo, caratterizzato dall'incertezza. Mi rifaccio a quanto giù detto da alcuni colleghi: non si fidi di ciò che legge online. Una diagnosi, in particolare di uno stato depressivo, richiede un'osservazione e valutazione attenta e accurata da parte di un professionista della salute mentale. La invito caldamente a riferirsi ad uno psicologo/a per poter indagare più approfonditamente la sua situazione e il suo stato d'animo e per potersi concedere uno spazio di ascolto e accoglienza. Resto a sua disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Federica Bertucci
Gentilissima ,nella sua lettera traspare molta insoddisfazione ,vuoto e smarrimento. Certo dopo un trasferimento bisogna ricostruirsi una vita..!!! e ci vogliono i numeri...cioe' tanta buona volonta' ,motivazione, obiettivi, energie ,relazioni affettive di cui circondarsi...ecc...un po' come costruire una casa di sana pianta...Quindi se e' tornata nella sua citta' per scelta , si rimbocchi le maniche e cominci dal punto zero .Per qualsiasi chiarimento o aiuto,resto a disposizione...cordialita' dott.ssa Adriana Gaspari
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Gentile utente dal suo racconto sembra che abbia perso le sue passioni. Scrive di un trasferimento generico dal Nord, come se questo forse abbia contribuito a a questa sua sbadataggine. Sarebbe interessante anche capire se è tornata a casa dei suoi genitori oppure è andata a convivere con il suo ragazzo. Le consiglio di iniziare un percorso terapeutico dove esplorare queste dinamiche. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buongiorno gentile utente. Grazie per la condivisione.
Da quello che racconta sembra non essere un periodo molto semplice per lei, mi chiedo se il senso di frustrazione relativo al non riuscire a trovare un lavoro stia in qualche modo influenzando la sua quotidianità facendole perdere la motivazione e portandola a ritirarsi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico al fine di esplorare questi vissuti di cui parla comprendendo da cosa derivano, capendo così come gestirli al meglio.
Resto a disposizione per un consulto e per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti
Erika Castagneri
Da quello che racconta sembra non essere un periodo molto semplice per lei, mi chiedo se il senso di frustrazione relativo al non riuscire a trovare un lavoro stia in qualche modo influenzando la sua quotidianità facendole perdere la motivazione e portandola a ritirarsi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico al fine di esplorare questi vissuti di cui parla comprendendo da cosa derivano, capendo così come gestirli al meglio.
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Cordiali saluti
Erika Castagneri
Gentilissima, al di là delle etichette diagnostiche, mi sembra che nella sua breve lettera ci siano molti elementi riconducibili ad uno stato d'animo sfiduciato e condizionato da fattori ambientali: trasferimento da nord a sud, mancanza di lavoro, vita in casa, pochi amici. Non è una vita per una ventisettenne, che ne dice? Probabilmente questi ed altri aspetti comportano in lei una reazione, nella direzione della distrazione, dell'assentarsi mentalmente. Ovviamente è un'ipotesi ricavata dalla lettura di poche righe, quindi tutta da verificare. Diciamo che questa sbadataggine come la chiama lei andrebbe indagata, ma non con test neuropsicologici, ma all'interno di un percorso psicoterapeutico in cui accogliere le sue parti interne, le sue emozioni ed ascoltarle, per comprendere cosa vogliono dirle. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, in queste righe ho potuto sentire la sua sofferenza.
Sarebbe importante capire cosa è accaduto e un percorso di psicoterapia potrebbe esserle molto utile. Per poter stare meglio è fondamentale non evitare il dolore, ma ascoltarlo, passandoci attraverso.
Resto a disposizione, qualora volesse, per una consulenza online.
Dott.ssa Lucia Callarà
Sarebbe importante capire cosa è accaduto e un percorso di psicoterapia potrebbe esserle molto utile. Per poter stare meglio è fondamentale non evitare il dolore, ma ascoltarlo, passandoci attraverso.
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Dott.ssa Lucia Callarà
Buongiorno, mi dispiace che si senta così. I sintomi che descrive, come mancanza di motivazione e sbadataggine, potrebbero essere legati a una forma di disagio emotivo, forse non necessariamente una depressione maggiore, ma potrebbe trattarsi di una lieve depressione o di una reazione a una situazione frustrante e di incertezza.
La mancanza di lavoro, il sentirsi meno attiva, e il confronto con il suo compagno che lavora potrebbero contribuire a un senso di inutilità o di non fare abbastanza. Questo può influenzare il suo umore e la concentrazione, portando a sintomi come sbadataggine e apatia.
Potrebbe essere utile parlare con un professionista per approfondire queste sensazioni e capire come affrontarle al meglio. Nel frattempo, cercare di stabilire piccole routine quotidiane, fare attività che le piacciono e connettersi anche a distanza con gli amici potrebbe aiutarla a ritrovare un po' di energia.
D.ssa Raileanu
La mancanza di lavoro, il sentirsi meno attiva, e il confronto con il suo compagno che lavora potrebbero contribuire a un senso di inutilità o di non fare abbastanza. Questo può influenzare il suo umore e la concentrazione, portando a sintomi come sbadataggine e apatia.
Potrebbe essere utile parlare con un professionista per approfondire queste sensazioni e capire come affrontarle al meglio. Nel frattempo, cercare di stabilire piccole routine quotidiane, fare attività che le piacciono e connettersi anche a distanza con gli amici potrebbe aiutarla a ritrovare un po' di energia.
D.ssa Raileanu
Da quello che racconta, sta vivendo una situazione che per lei è difficile, un cambiamento di stile di vita, difficoltà a realizzare i suoi obiettivi, perdita della motivazione e forse anche poche persone con cui poter condividere come si sente. Una situazione di questo tipo può portare ad uno scoraggiamento che può essere più o meno intenso a seconda della persona e delle risorse che si hanno a disposizione. Capisco i suoi timori, ma il mio invito è a non farsi una diagnosi da sola. Contatti uno specialista, qualcuno di cui sente che si può fidare, con il quale può parlare serenamente di come si sente. Un professionista può aiutarla a capire meglio cosa sta succedendo e può sostenerla per orientarsi sempre più verso il suo benessere.
Buonasera, quelli che descrive sembrano dei segnali di un umore che non è come più "in alto", come quando era al nord, ma più basso, dopo il trasferimento.
Che significato assumono questi "nuovi" modi di essere in un nuovo contesto di vita?
Al di là dell'etichetta "sintomi depressivi" come vive questi vuoti di memoria, sbadataggine e difficoltà nel trovare un nuovo lavoro?
Ha provato a rivolgersi ad un centro per l'impiego affinché possa ricevere un aiuto per la ricerca del lavoro?
Il corpo e la mente possono aver bisogno di tempo per riadattarsi, ogni persona ci impiega un proprio tempo. Se dovesse pensare che questo tempo sia "troppo" può rivolgersi ad uno psicologo e provare insieme al/alla professionista a capire di cosa ha bisogno in questo momento.
Un saluto
Giovanni
Che significato assumono questi "nuovi" modi di essere in un nuovo contesto di vita?
Al di là dell'etichetta "sintomi depressivi" come vive questi vuoti di memoria, sbadataggine e difficoltà nel trovare un nuovo lavoro?
Ha provato a rivolgersi ad un centro per l'impiego affinché possa ricevere un aiuto per la ricerca del lavoro?
Il corpo e la mente possono aver bisogno di tempo per riadattarsi, ogni persona ci impiega un proprio tempo. Se dovesse pensare che questo tempo sia "troppo" può rivolgersi ad uno psicologo e provare insieme al/alla professionista a capire di cosa ha bisogno in questo momento.
Un saluto
Giovanni
Gentile Signora, attraverso le sue parole mi arriva parecchia preoccupazione e la comprendo. Il periodo in cui si trova è indubbiamente ricco di cambiamenti e di incertezze per il futuro. In momenti di vita come questi è comprensibile che le nostre facoltà cognitive siano un po’ “carenti” rispetto al solito. È interessante che la sbadataggine arrivi proprio ora che si ritrova a dover pensare già a tante altre cose. Forse non c’è posto nella sua mente per poter pensare a tutto? Se può, le consiglio di richiedere un supporto psicologico per potersi prendere cura di ciò che sta vivendo. A disposizione online, Dott.ssa Eloisa Dasara.
Buonasera,
ha detto in poche righe tante cose significative.
Chi ha detto che non fa mai abbastanza? Si sente lei così? Sarebbe utile indagare attraverso un lavoro psicoterapeutico, eventualmente anche con la tecnica EMDR, sul sul vissuto.
Inoltre attraverso una PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE, si potrebbero ottenere delle consapevolezze rispetto alla sua storia familiare o ad eventuali MITI o COPIONI familiari.
Mi rendo a disposizioni per colloqui on line.
Un caro saluto.
ha detto in poche righe tante cose significative.
Chi ha detto che non fa mai abbastanza? Si sente lei così? Sarebbe utile indagare attraverso un lavoro psicoterapeutico, eventualmente anche con la tecnica EMDR, sul sul vissuto.
Inoltre attraverso una PSICOTERAPIA SISTEMICO RELAZIONALE, si potrebbero ottenere delle consapevolezze rispetto alla sua storia familiare o ad eventuali MITI o COPIONI familiari.
Mi rendo a disposizioni per colloqui on line.
Un caro saluto.
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