Buonasera, sono una ragazza di 27 anni, soffro di ansia e attacchi di panico, soprattutto in questo

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Buonasera, sono una ragazza di 27 anni, soffro di ansia e attacchi di panico, soprattutto in questo periodo di coronavirus di quarantena, che mi ha "soffocata" chiusa in casa.
Sto avendo problemi di digestione, non digerisco, mi viene su il pranzo nel tardo pomeriggio, stitichezza da giorni, vado giusto poco poco ma non completamente, ieri mi sono fatta comprare le perette in farmacia e uno sciroppo che ammorbidisce e sono andata un po come diarrea.
Questa ansia mi causa difficoltà respiratorie, come se avessi addosso una pressa, un masso di cemento.
Arrivo al dunque, stasera dopocena ho fatto una doccia dopo una camminata di circa un'ora, e tutto ok, poi mi viene su la cena, non ho digerito il pesce e li per li non ci faccio caso, quando mi metto a letto mi viene un freddo polare, mi sento congelata mi viene dolore al petto battito accelerato, come se fossi davvero al freddo. Mi scaldo con il phon e li per li provo a mettermi nel letto. Mi addormento un po mi sveglio con batticuore, guance bollenti, dolore al petto, dolore vicino all ascella sinistra, fitte, dolore in mezzo al seno (è capitato spesso soprattutto ieri e oggi), la gola chiusa e crampi addominali. Dolori capitati da inizio marzo. (sapendo che quel dolore proviene dall infarto mi fa agitare ancora di più).
Da cosa parte tutto? Indigestione o ansia?
Mi viene ogni volta da spaventarmi come se fosse una cosa cardiaca, quando ne parlo mi dicono tutti ansia. A febbraio un forte attacco di panico mi fece andare al pronto soccorso mi fecero l elettrocardiogramma tutto ok, ogni volta è come se quell elettrocardiogramma fosse sbagliato e mi prende ancora più paura aumentando i sintomi.
Mi crea insonnia da inizio quarantena ovvero dai primi di marzo e mi sembra di impazzire.
Sto prendendo gocce fiori di Bach quando ho gli attacchi come in questo momento ma non fanno granché, quasi nulla. Prendo 4 gocce così mi ha consigliato l erboristeria ma in caso nel premere la fiala mi uscissero più gocce ad esempio metà fiala succede qualcosa? Quando me ne escono troppe le sputo per paura che potessero far male.
Leggo su internet che stomaco e cuore sono collegati, ma questi disturbi danneggiano il cuore? Col tempo? È il caso che approfondisco facendo una visita cardiologica o quando questi disturbi digestivi e di stitichezza passano non ha danneggiato nulla?
Oggi ho saltato la peretta ho preso solo lo sciroppo. Domattina faccio la peretta e la sera sciroppo lontano dai pasti di solito alle 22 lo sto prendendo ieri e oggi.
Sto pensando seriamente di andare da uno psicologo psicoterapeuta quando il covid si calma un po perché sta diventando invalidante, non mi godo le giornate, il mio pensiero è fisso sui sintomi e mi innervosisco ancora di più. Ho paura di fare qualcos di cosa e di rimanere sola anche in una stanza sola e i miei di là, perché mi sento sola e se mi sento male non c è nessuno. A 27 anni dovrei essere spensierata come le amiche e invece sto così. Penso sempre che ho qualcosa di brutto e con chiunque ne parlo mi dicono ansia. A me preoccupa l insonnia, perché mi rende scombussolata e non lucida l indomani, mi porta dolori quando magari potrei stare bene.
Ora si può uscire ma io ho ancora paura del covid e quindi mi faccio passeggiate sopra casa (abito nel verde) e non c è nessuno. Quando non cammino in strada, cammino in giardino. Qualche energia la scarico. Oggi ho fatto 9 km dovrei essere stanca e addormentarmi subito e invece mi è capito come ho scritto qui. Ipocondriaca come sono fare duecento visite ma mi dicono è ansia non è il caso di fare visite per il respiro o all addome o cardiologica.
Non ci sto capendo più nulla. Non vedo l'ora di uscirne da questo tunnel.
A inizio quarantena ho avvisato il medico quando mi sono venuti attacchi di panico e mi disse di prendere lexotan, lo presi solo che dopo tot giorni l ho voluto smettere mi rendeva schizzata,ho sbagliato a interrompere, non ho scalato e ho avuto effetto rimbalzo stavo malissimo. Se lo richiamassi sicuramente mi direbbe di riprenderle ma io non voglio più farmaci per questo ho provato i fiori di Bach anche se non mi danno molta soddisfazione.
Scusate per il tema, e vi ringrazio anticipatamente.
Buongiorno,
le sensazioni corporee da lei descritte sembrano indicare un disturbo legato all'ansia, se le è capitato di fare l'elettrocardiogramma e i medici l'hanno rassicurata circa il buon funzionamento del cuore, può stare tranquilla riguardo questo aspetto. Queste sensazioni che lei prova, in modo così disturbante, sono legati con tutta probabilità a una difficoltà ad elaborare in maniera corretta l'esperienza di vita, quindi il suo organismo lancia attraverso queste sensazioni corporee un messaggio al suo cervello indicando che qualcosa va cambiato. I sintomi che prova sono esclusivamente dei segnali, che può riuscire a risolvere attraverso le sedute di psicoterapia, dove riuscirebbe, attraverso il lavoro psicoterapeutico, a gestire queste sensazioni fino al loro esaurimento e al raggiungimento di un netto miglioramento del suo stile di vita. Mi auguro di essere stato chiaro e in parte rassicurante, resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Le auguro buona giornata.
Dott. Davide Maugeri

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Gentile signora, sono d'accordo con quanto le ha già scritto il collega.
I sintomi che prova possono essere confusi ma le indagini mediche a cui è stata sottoposta hanno escluso problematiche cardiache.
Questo periodo ha causato senz'altro un aumento dei sintomi e del livello dell'ansia, per questo è necessario che si rivolga con fiducia ad uno specialista, uno psicoterapeuta appunto, che l'aiuti ad individuare la causa profonda dei suoi disturbi.
Per quanto riguarda i farmaci vanno assunti secondo prescrizione e in modo regolare sempre sotto controllo medico e a volte sono indispensabili.
Abbassare quel tanto che basta il livello dell'ansia restituisce un pò il senso del controllo, di padronanza della nostra vita e ci permette di affrontare in modo più funzionale la quotidianità senza precludere il percorso terapeutico.
Contatti al più presto uno psicoterapeuta che potrà senz'altro esserle d'aiuto.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Gentile utente, la sintomatologia descritta può essere annoverata in un quadro ansioso, soprattutto se ha già effettuato delle visite ed ha avuto sempre lo stesso feedback. Il momento che stiamo vivendo può aver aumentato qualche disagio che già aveva, che trarrebbe sicuramente beneficio da un percorso psicoterapeutico. Anziché aspettare, dato il malessere, può iniziarlo online: molti di noi sul portale effettuiamo sedute in videochiamata! Rimango disponibile per questa eventualità o per qualsiasi altra evenienza. Un caro saluto
Carissima, è comprensibile che lei si senta così data la portata di quanto sperimenta quotidianamente. Convivere con ansia ed attacchi di panico può essere molto debilitante. Prima di tutto consiglierei di rivolgersi nuovamente al medico curante in modo da escludere qualsiasi causa di tipo organico, nonostante sia già andata al PS. Parallelamente invito a considerare la possibilità di contattare uno psicologo in modo da valutare la condizione attuale e comprendere se è il caso di iniziare un percorso di questo tipo. Mi sembra di capire che c'è una grande necessità di porre ordine a quanto le sta succedendo. Può contattarmi qualora voglia fissare un colloquio, possiamo utilizzare anche Skpye. Un caro saluto
Gentilissima, concordo con i colleghi. I molteplici sintomi fisici che riporta potrebbero essere tutti legati al disturbo d'ansia e al costante livello di allerta che il suo corpo sta vivendo. Comprendo quindi il malessere emotivo e la bassa qualità di vita che percepisce in questo momento. Questa sua modalità di vivere le situazioni probabilmente ha origini profonde, che le consiglio di approfondire. Nel frattempo ritengo prioritario lavorare sulla situazione attuale con l'obiettivo di ridurre la sintomatologia e migliorare la qualità di vita. Valuterei quindi di iniziare un percorso di psicoterapia il prima possibile. Cordiali saluti. Dott.ssa Cristina Mapelli.
Gentilissima, ciò che lei descrive è ascrivibile ad un quadro ansioso. Le indagini mediche hanno escluso problematiche di natura organica. Sicuramente l'emergenza sanitaria e la presenza di una pandemia hanno inciso sul suo stato ansioso già presente, sollecitando maggiormente l'aspetto ipocondriaco. Per quanto riguarda l'intervento farmacologico in alcuni casi all'inizio può aiutare ad abbassare la soglia acuta di uno stato ansioso, ma è altrettanto vero che è l'intervento psicologico che lavora sulla problematica da lei descritta. Pertanto le consiglio di contattare uno psicologo, per fare una valutazione più accurata ed eventualmente prendere in considerazione l'ipotesi di un trattamento combinato: intervento farmacologico e intervento psicologico almeno nella fase iniziale. Uscire dal tunnel è possibile! Il fatto che lei si senta così oppressa da tale condizione è un buon motivo per prendere in considerazione l'ipotesi di aver bisogno di un supporto e agire in tal senso. Questo è il primo passo. Può in questo momento contattare uno psicologo scegliendo di fare anche una consulenza online e poi decidere il proseguo.
Resto a sua disposizione, per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stabile Anastasia
Gentile utente, la descrizione delle manifestazioni da lei fatta comprende aspetti corporei e fisici, che rendono necessario escludere patologie fisiche, come ha lei fatto giustamente recandosi da specialisti e svolgendo diversi esami. Al di là di questo aspetto da verificare, emerge una grande preoccupazione verso il suo corpo e, più in generale, un senso di ansia e affanno con cui sembra affrontare i diversi aspetti della sua vita. Al contempo, lei stessa racconta di avere un forte desiderio di riuscire a vivere la propria vita con maggiore serenità. Per questo, una strada percorribile potrebbe essere consultare uno specialista per valutare un eventuale percorso psicologico o psicoterapeutico.
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Gentile utente,
da quanto scrive traspare tutta la sofferenza che sta provando in questo periodo. A fronte delle visite e degli esami medici che ha effettuato e che hanno dato esito negativo, mi sembra probabile che i disturbi che lamenta siano riconducibili ad uno stato di ansia molto intenso - che lei mette in relazione con la situazione legata alla pandemia da coronavirus -, cosa che per altro lei stessa sembra aver ben chiara. Pare anche molto preoccupata per la sua salute e attenta alle sensazioni che le giungono dal suo stesso corpo, ma altrettanto consapevole del fatto che con ogni probabilità la sua sofferenza ha origine psicologica. Infine, sta già prendendo in seria considerazione la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo: non le resta che prendere la decisone definitiva di intraprendere un percorso che la aiuti a far luce su ciò che in questo periodo sta accadendo dentro di lei. Sono certo che ne trarrà benefico.
Cordiali saluti,
Dott. Carrera
Buongiorno. Se ha scritto al portale sente che probabilmente le tematiche psicologiche sono gravi. Dovrebbe fare un consulto e lavorarci in prima persona su queste dimensioni di ipercontrollo e iperattivazione. Intanto una piccola domanda da farsi è, quando arrivano queste acuzie, "Sono in pericolo davvero?", "Quale percentuale di rischio vero ho?
Gentilissima utente grazie per averci scritto, I sintomi che lei descrive rientrano in un quadro di disturbo di ansia. Attualmente i sintomi stanno prendendo sopravvento creandole una qualità di vita molto bassa. È consapevole di certi suoi aspetti ma ritengo fondamentale indagare a fondo alle ragioni che questi sintomi manifestano. Per questo le consiglio di di iniziare il prima possibile un percorso di psicoterapia. Rimando a disposizione. Un caro saluto
Carissima, una volta esclusi eventuali problemi di natura organica, vale la pena lavorare sul quadro ansioso in maniera differente. Per una persona che come lei aveva prima del periodo di isolamento disturbi d’ansia, ora il quadro sintomatologico può essere appesantito ulteriormente dalla situazione sociale delineatasi che non dà certezze e che richiede ancora molte energie, soprattutto da un punto di vista psicologico, in quanto sarà necessario un nuovo e continuo riadattamento alle situazioni personali e sociali a venire.
Sarebbe utile approfondire la natura psicologica dei suoi disturbi rispetto alle sue circostanze di vita e ai suoi vissuti personali con l’aiuto di un professionista.
Un caro saluto
Buongiorno, provi a rivolgersi prima al medico curante, successivamente richieda una consulenza psicologica.
Dott. Andrea De Simone
Buongiorno, la quarantena è come un mare in tempesta che sta portando a galla tutto ciò che gli è stato versato dentro per anni, forse per coprire, nascondere, per stanchezza o troppa fatica".
Quindi, attraverso questa chiave di lettura, potrebbe essere un po' più comprensibile e ridare dignità a tutta la sua sofferenza e malessere.
Effettivamente non è possibile escludere una qualche patologia organica, anche se leggendola nel suo racconto così dettagliato, si denota maggiormente un quadro psicopatologico, ove la causa organica imprescindibilmente potrebbe essere conseguenza di uno stress acuto che porta con sè tutta una serie di modifiche a livello cerebrale e organico.
Ad esempio la stitichezza che lamenta,e tutte altre problematiche correlate all'intestino, sono pensabili in quanto l'intestino è l'organo, più di tutti, depositario del cervello.
Credo che sia importante che lei dia voce ai suoi sintomi organici, ma soprattutto, alle parole che ci sono dietro, non dette e , probabilmente, mai ascoltate sul serio, nè da lei nè da altri.
Una giovane donna come lei deve passeggiare per vivere e, non per stancarsi, dia forza ai suoi desideri.Coraggio!
Con affetto Dott.ssa Vincenza R.
Gentile utente, comprendo che la situazione che sta vivendo sia molto dolorosa, il sentirsi imprigionati in un corpo che lancia costantemente messaggi sintomatologici deve essere spaventoso. A volte la nostra mente cade in una trappola e il solo porre l'attenzione sui segnali provenienti dal nostro corpo contribuisce ad alimentarli, portandoci inoltre ad interpretare come sintomi di una malattia quelli che sono semplicemente le manifestazioni di un corpo vivo, funzionante e in costante mutamento. Il quadro che lei ci ha raccontato rende evidente come lei sia caduta in questa trappola da cui le assicuro che è possibile uscire, spesso anche rapidamente, richiedendo l'aiuto di uno psicologo. Le consiglio inoltre di non aspettare di poter andare in studio anche perché la sua forte paura del Covid-19 potrebbe portarla a rimandare ancora più in là l'inizio del percorso prolungando quindi anche la sua sofferenza. Come ha detto, è una ragazza giovane, e ha "fame" di una vita serena e spensierata come le sue amiche le consiglio quindi di rivolgersi ad uno psicologo quanto prima anche tramite un percorso psicologico online il quale è un validissimo strumento che può aiutarla a superare la sua difficoltà. Resto disponibile per qualsiasi altra informazione. Le auguro il meglio
Gentile utente, sono molto dispiaciuto per il suo racconto. Si evince da quanto e cosa abbia scritto, l'urgenza di porre rimedio ad una situazione che sembra essere percepita come insostenibile.
Definisca la condizione medica con il suo medico curante e contestualmente attivi un percorso terapeutico. Potrebbe trarne giovamento, anche in tempi ragionevoli. Un caro saluto, Luigi.
Anch'io, per lei, non vedo l'ora che esca da questo tunnel. Sposti la sua attenzione da sintomi e disturbi fisici che descrive così nel dettaglio e che occupano gran parte dei suoi pensieri e dia spazio a emozioni, progetti e anche alle sue paure. Bisogna invertire il processo. Un sostegno psicologico le darebbe nell'immediato giovamento e poi potrà con le dovute valutazioni potrà fare tutte le visite mediche che saranno ritenute necessarie. Le sue paure e le sue emozioni, oltre i suoi sintomi meritano di essere vissute ed ascoltate. Ha la voglia di vivere di una ragazza di 27 anni ma si ritrova chiusa in una sofferenza da non riuscire a godere della sua vita. Tanti professionisti sono disponibili per una consulenza ed un percorso psicologico online in questo particolare momento rendendo così più semplice e veloce l'inizio di una terapia.
Sono a sua disposizione per aiutarla se vuole.
ciao, ti consiglio di parlare prima con il medico di base per fare delle indagini mediche ed escludere qualsiasi altra causa organica e poi sicuramente di cominciare un percorso, al fine di imparare strumenti per poter gestire l'ansia e lo stress, sicuramente vivrai meglio.
ti auguro il meglio
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Cara utente, il tunnel che descrive sembra essere davvero lungo e scuro, in questo momento ha difficoltà a trovare l'uscita ma scrivendo qui ha fatto un primo passo. Il prossimo step è quello di contattare uno psicoterapeuta che la prenda per mano e l'accompagni verso l'uscita. Le faccio i migliori auguri e se ha bisogno sarò felice di poterla aiutare.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno, intanto va chiarito se la sintomatologia è da ricondurre ad una motivazione medica o psicologica. Qualora fosse psicologica, bisognerebbe capire insieme che funzione hanno questi sintomi al momento attuale nella sua vita. Per cui sicuramente sarebbe necessario capire chi è lei e cosa fa nella sua vita, partendo per esempio da come si chiama, per risolvere la sintomatologia. Se vuole, resto a sua disposizione. Un saluto, Alessandro D'Agostini
Salve, innanzitutto non si deve scusare, se al momento vive questo disagio è giusto che si sfoghi con qualcuno.
Il suo discorso è ricco di particolari molto interessanti, personalmente le consiglierei prima di tutto di rivolgersi ad un medico e poi ad un terapeuta, per elaborare tutte queste informazioni che le causano disagio.
Rimango a sua disposizione.
Buona giornata.

Dott. Fiori
Salve, il consiglio è duplice.
Si rivolga al medico di base, e poi non esiti a contattare un terapeuta.
Un saluto,
MMM

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