Buonasera, sono una ragazza di 27 anni e volevo esporre delle domande in merito ad un grosso disagi

20 risposte
Buonasera,
sono una ragazza di 27 anni e volevo esporre delle domande in merito ad un grosso disagio che credo di portare sempre con me.
Innanzitutto volevo un po' descrivermi come una persona che non si fida ciecamente degli altri anzi ha paura di essere ferita e non dimostra le proprie debolezze ma sembro più forte di quanto in realtà sono; sono debole, insicura, poca autostima e molto problematica, ho paura di deludere gli altri o di ferirli e ho paura di alcuni giudizi negativi che le persone che mi vogliono bene potrebbero avere su di me anche quando in realtà hanno un'idea positiva di me. Non capisco se tutto questo possa derivare da un'educazione rigida, fatta di poco amore (perché è questo che io oggi sento), poca educazione all'amore per se stessi, anzi nulla.
Il pensiero che in particolare mi fa stare più male è quello di poter avere fatto del male al mio ragazzo a cui tengo moltissimo e con il quale ho superato momenti anche bui proprio per il forte amore. Tutto è iniziato in un momento in cui forse mi sono sentita più trascurata a livello emotivo o c'erano liti o mi sentivo poco amata e poche dimostrazioni e il mio cervello ha iniziato a fantasticare su cose che non avrei voluto pensare. In pratica avevo paura di qualunque essere maschile io vedessi perché sapevo che il mio cervello avrebbe iniziato a dire cose del tipo "perché lo stai guardando? Sei attratta da lui? Che sensazione provi? Perché stai pensando questa cosa? Perché ti appaiono le immagini di questa persona?" insomma un incubo..ogni figura maschile che incontrano diventava la causa dei miei pensieri e delle mie immagini mentali, opprimente per chi sentendosi poco calcolata dal ragazzo, era stressata anche da questo, da questa paura di fare male,di tradirlo anche se sapevo benissimo che non l'avrei mai fatto, nonostante erano in molti a provarci. Quindi la cosa che mi tormenta è il capire se sono una persona orribile o se effettivamente ci sono un misto di situazioni o mancanze anche di amore che possano aver condizionato questi pensieri ossessivi o se addirittura una crescita con genitori conflittuali, infanzia con traumi ecc possa aver dato il suo contributo all'instaurarsi di questa forma mentis ossessiva (su più versanti). Grazie davvero di avermu ascoltata, non è facile vivere con sensi di colpa che allo stesso tempo io personalmente valuterei inutili e controproducenti alla conduzione di una vita felice,come vorrei.
Gentile Utente,
grazie per essere stata così generosa nell'esposizione.
Le consiglio di iniziare un percorso di terapia per poter iniziare a impostare un ambiente emotivo solido nel quale rispondere a tutti i suoi quesiti. La sua voglia di migliorarsi la tenga stretta e trovi il coraggio e la forza per poter iniziare un percorso finalizzato ad una consapevolezza matura del Sè.

Cordialmente.

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Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a comprendere meglio l'origine dell'ansia e della paura che descrive. Inoltre, quando sono comparsi i primi sintomi?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un nuovo percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Innanzitutto complimenti per aver esposto con chiarezza e dovizia di particolari la sua condizione di sofferenza.
Io credo che per lei sia assolutamente opportuno effettuare una psicoterapia per comprendere e approfondire e, quindi, sciogliere i nodi più o meno profondi e inconsci della sua esistenza che la fanno soffrire. Si affidi, dunque, senza paura a un professionista serio e competente; la vita non è fatta per soffrire ma per la serenità e la gioia. Cordiali saluti!
Buonasera, credo che lei abbia bisogno di vedere chiaro in se stessa, un percorso psicoterapeutico potrebbe giovarle moltissimo, per mettere ordine a pensieri confusi. Resto a disposizione, buona serata. Dr. era Daniela Benvenuti
Cara utente,
deve essere molto difficile convivere con i sensi di colpa. Difficile poterla aiutare senza conoscere a fondo la sua storia. Posso solo dirle che siamo il frutto delle nostri legami, specularmente quelli che instauriamo nella prima infanzia con le persone che si prendono cura di noi. Quindi probabilmente la consapevolezza che ha rispetto alla sua infanzia, caratterizzata da scarsa affettività e vissuti traumatici può influenzare il suo stato emotivo attuale e le sue modalità relazionali. Tutto la sua storia e sofferenza dovrebbero essere narrate in un contesto di cura a lei dedicato. Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera, dalla sua domanda si percepisce uno stato di sofferenza ma anche una confusione di tante emozioni che lei sta provando. Inoltre scrivete di traumi che avete subito nella vostra infanzia , ma non ci spiegate di che tipo di traumi, per questo sarebbe bene che lei inizi un percorso di psicoterapia per elaborare i vostri traumi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera,
Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo maggiormente fragili. Altri, in cui avvertiamo la fatica della crescita e altri in cui gli uni e gli altri ci mettono dinanzi alla possibilità di chiedere aiuto perché questo ci traghetti verso orizzonti nuovi. Tutto questo implica una coraggiosa messa in gioco, in questo caso attraverso un percorso di psicoterapia che potrebbe sicuramente aiutarla a fortificare le risorse che già ha e a trovarne di nuove, per raggiungere una nuova serenità.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Olga Guardiani
Buonasera. Della sua condivisione mi colpisce da un parte la chiarezza e la precisione con cui descrive le difficoltà che sta sperimentando in questo momento e dall'altra, di contro, l'insicurezza con cui vive la sua esperienza, insicurezza che mi sembra lei definisce "forma mentis ossessiva" e che esprime attraverso la necessità di farsi molte domande rispetto a se stessa, una per tutte mi sembra: "sono una persona capace di amare e degna di amore?". Parla inoltre di avere avuto un'educazione rigida, dei genitori conflittuali e di aver vissuto dei traumi durante l'infanzia. In questo spazio è difficile rispondere in modo esauriente alle sue domande, ma se lo ritiene utile, le suggerisco di consultare direttamente un professionista psicoterapeuta per poter approfondire tutto quanto ha condiviso e valutare l'eventuale inizio di un percorso specifico attraverso il quale imparare gradualmente a conoscersi e ad accettarsi più profondamente come persona con la sua particolare storia, con l'obiettivo di recuperare la sua salute ed il suo benessere. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
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Gentile utente, come dico sempre : "siamo tutti figli di storie". Inutile dirle che il suo passato è parte di come è lei oggi. L'immagine di se stessa è anche in parte dovuta a come si è vista rispecchiata nei suoi affetti più cari. I vecchi sentimenti e il modo di percepire il mondo cambiano in linguaggi sempre diversi, difficile quindi descriverle il percorso che ha portato a questi pensieri ricorrenti. Sarebbe possibile farlo dopo conoscenza e associazioni adeguate. Se ci sono aspetti che possono impedirle di realizzare la vita felice di cui parla alla fine, forse sarebbe il caso di pensare ad un percorso psicologico che le dia chiarezza e serenità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara utente,

grazie per aver descritto con chiarezza la sua condizione di sofferenza. Ritengo sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere e approfondire i diversi aspetti della sua esistenza che hanno determinato tutta questa sofferenza. Si affidi ad un professionista che le consentirà nel tempo di star meglio e vivere a pieno la sua vita.

Un caro saluto
Dottor. Diego Ferrara
Salve, quelle che lei descrive sembrano (sarebbe poi da verificare) costruzioni del suo pensiero. Lei stessa parla genericamente di pensieri e di "immagini mentali" che assumono la forma (sembra) di un'ideazione di carattere ossessivo. Successivamente riesce poi a fare delle associazioni con l'esperienza vissuta in passato, senza chiarire, però, a cosa si riferisca esattamente. In un messaggio, del resto, sarebbe difficile riportare i dettagli. Più che giudicarsi moralmente (sarebbe come fare un processo alle intenzioni) le consiglierei di farsi aiutare nel ricostruire i passaggi che l'hanno portata a strutturarsi in questo modo. Spero di esserle stata utile. Un saluto Marina Montuori
Salve.
Quando si vive col senso di colpa di non essere perfetti, non si riesce a dare spazio liberamente neanche alle fantasie e si vive a contatto non con le proprie fragilità ma con la paura del giudizio, giudicandosi tantissimo negativamente.
Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere le cause di ciò che le impedisce di vivere serenamente, che possa stimolare la fiducia in se stessa aiutandola a stare a contatto con le proprie fragilità per smetterla di giudicarsi sbagliata, sarebbe consigliabile. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Gentile ragazza, mi dispiace per il disagio che stai vivendo. L'insicurezza, la poca autostima, la paura di deludere gli altri e dei giudizi, sono tutti temi che quando emergono, meritano di essere approfonditi, quantomeno perchè procurano sofferenza in chi li vive. La psicoterapia permette di fare un percorso di consapevolezza che ci aiuta a dare senso a quei sentimenti e di conseguenza alle scelte ad essi legati che condizionano fortemente la nostra vita. Mi rendo disponibile, qualora avessi voglia di di fare un percorso di crescita.
Un caro saluto,
Rosella Pettinari
Dalle sue parole sento emergere un forte senso di giudizio. Questa parte giudicante andrebbe ridimensionata: le nostre scelte ed azioni possono essere giudicate, mai i nostri pensieri ne tantomeno le emozioni (ricordi che anche il giudice più severo non farebbe mai un processo alle intenzioni!)
Mettere ordine dentro di sé può richiedere l'aiuto di un esperto che ci guidi in un percorso di consapevolezza riguardo la nostra storia personale e i meccanismi psicologici che ne derivano. Trasformare il senso di colpa in senso di responsabilità, ovvero compiere un passaggio dal condizionamento alla libertà.
Svariate tecniche meditative hanno proprio questo obiettivo.
Le auguro il meglio.
Cara utente
ha descritto molto bene i pensieri che la tormentano.
Credo che giustamente lei definisca tali pensieri come ossessivi. Per lei un percorso psicoterapeutico è molto indicato, potrebbe trarne grande vantaggio anche per la sua notevole capacità introspettiva, e comunque è molto importante che non trascuri questi malesseri che come lei dice derivano da un'educazione forse rigida . Se crede sono a sua disposizione con una videoconsulenza preliminare.
Cari saluti
MF
Buonasera, dalle sue parole mi sembra consapevole di alcuni aspetti del suo disagio: l'ossessività di alcuni pensieri, la presenza e non produttività dei sensi di colpa, la possibile relazione tra vissuti familiari e quello che oggi vive nella relazione con se stessa e col suo ragazzo. Purtroppo si è spesso vittime di una dimensione giudicante, per retaggi familiari e/o culturali e "sradicare" i sensi di colpa e i pensieri disfunzionali che ne derivano, non è cosa facile. Certo che non è una persona orribile, intanto spero si rassicuri di questo e se si sentisse motivata a farlo, potrebbe sperimentare una nuova relazione di fiducia all'interno di un percorso terapeutico. Un caro saluto, dottoressa Claudia Chiucini
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Gentile Utente,
una percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a ripercorrere la sua storia di vita e a capire i significati delle sue paure per una maggiore serenità.
Una terapia che usi un approccio e delle tecniche mirate potrebbe aiutarla a focalizzarsi sulle sue problematiche.
Rimango disponibile in caso di necessità, buona continuazione,
Dott.ssa Valeria Marino
Gentile utente no, non è una persona orribile per aver fantasticato attenzioni in un momento in cui non ne aveva e forse non ne ha mai vissuti troppi, anzi credo sia una reazione che mostra un timido tentativo di voler star bene. Probabilmente ha bisogno di imparare modalità più funzionale per farlo e per questo è importante affrontare i suoi vissuti e le sue paure. Valuti di farlo attraverso un percorso di psicoterapia, in uno spazio protetto e con la guida di un terapeuta.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello

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