Buonasera,sono una ragazza di 27 anni e sono nel circolo vizioso dell'ansia, è qualche giorno che co

24 risposte
Buonasera,sono una ragazza di 27 anni e sono nel circolo vizioso dell'ansia, è qualche giorno che con ho attacchi di panico ma la notte non prendo sonno come se fossi vigile,gli occhi sbarrati dormito giusto 2/3 ore a notte e l'indomani nonostante lo scombussolamento faccio 9 km al giorno di camminata. È dall inizio della quarantena che sono nel circolo vizioso ed è veramente estenuante, mi sento il corpo parecchio stanco e mi si chiudono gli occhi e con ciò non riesco a dormire il che mi provoca nervosismo e preoccupazione che magari il poco riposo e tanta attività fisica possa farmi male e mi succede qualcosa.
Come posso fare per uscire? Cosa potrei prendere di naturale? Le tisane non mi fanno nulla,la camomilla neanche. O c'è qualche rimedio anche senza prendere nulla?
Grazie anticipatamente.0
Buonasera, sarebbe utile approfondire la tematica dell’ansia e degli attacchi di panico. Mi chiedo inoltre perché, se dice lei stessa di sentirsi stanca, ha stabilito di fare i 9 km tutti i giorni. Che significato sta dando all’attività fisica? dovrebbe aiutare a stare meglio ma non é chiaro se sia così. Potrebbe esserLe d’aiuto un percorso terapeutiche per affrontare ciò che la preoccupa e le provoca quel “nervosismo” di cui parla.
Un caro saluto
G.Clementelli

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Buonasera, se i sintomi sono iniziati con la quarantena lei può fare un lavoro psicologico focalizzato sullo stress causato da questo periodo. La quarantena sta causando reazioni di stress che sono normali come ansia, paura, disturbi del sonno e altri ma che se diventano molto disturbanti hanno bisogno di attenzione e bisogna chiedere aiuto. Se vuole può contattarmi, io sono a Roma ma svolgo anche consulenza online ,o può rivolgersi ad un un terapeuta emdr della sua zona ( trova elenco terapeuti divisi per città sul sito emdr.it) per fare un lavoro che l'aiuterà a fare defluire lo stress perché dalla sua descrizione sembra che ci sia un accumulo e quando gli eventi stressanti si accumulano il sistema di elaborazione del nostro cervello va in blocco e ciò potrebbe essere una possibile causa dei suoi disturbi. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera, sarebbe importante capire meglio il suo stato d'ansia e gli attacchi di panico tramite dei colloqui, pensando anche di intraprendere un percorso di psicoterapia. Non credo che i prodotti naturali le possano portare giovamento!! Resto a sua disposizione. Cordiali saluti dottoressa Barbara Gizzi
Buonasera, mi colpisce l insistere del riferimento al circolo vizioso, come se in questa condizione non riuscisse ad identificare un principio e neanche una conclusione, il circolo rimanda alla ripetizione con tutte le ricadute che questa manifestazione sintomatica comporta. Le consiglierei di venirne a "capo" nel senso di ritrovare un principio: la psicoterapia svolge questa funzione. I miei auguri, dott.ssa Genitore
Buongiorno, questo problema è insorto in quarantena o riconosce la sua presenza anche nel periodo precedente? Sicuramente i prodotti naturali possono contribuire alla distensione muscolare e al rassamento del sistema nervoso in condizioni "normali" , tuttavia non bastano in condizioni di forte stress e ansia, proprio come lei stessa ha sperimentato. Sarebbe importante inoltre, per comprendere al meglio la causa del suo malessere, approfondire la tematica con dei colloqui che le permettano di esplorarsi a fondo in questo senso.
Resto a sua disposizione qualora le servisse.
Dott. Ssa Marina Calogero
Gentile utente,
dalle sue parole traspare tutto il disagio che deve provare in questo periodo. In effetti, gli stati di ansia intensa, come quello che lei sembra star sperimentando, possono essere esperienze molto dolorose, che si accompagnano spesso a preoccupazioni: Cosa mi sta succedendo? Ne uscirò mai? Tutto ciò potrà avere conseguenze sulla mia salute psicofisica?
Le si pensano tutte... Se è vero che stati di stress prolungati non sono benefici né per la mente, né per il corpo, l'ansia non è di per sé un'emozione da eliminare dalla propria vita, ma va piuttosto ascoltata, compresa, letta nel suo modo di manifestarsi e nelle sue origini. In questo senso, mi sembra che lei possa essere già sulla strada giusta, in quanto parla di "circolo vizioso", ovvero di qualcosa che si ripete uguale a se stesso, senza capo né coda, come se fosse per lei incomprensibile cogliere l'origine del suo stato attuale, sebbene lo ricolleghi alla situazione della quarantena.
Se desidera, può certamente consultare il suo medico di base, affinché valuti l'eventualità di una terapia farmacologica, ma penso che forse lei stia iniziando a sentire il desiderio di "trovare il bandolo della matassa" del disagio che la sta attraversando, e non c'è farmaco che possa fare questo al posto suo.
Uno psicologo può accompagnarla in un percorso che faccia luce su ciò che sta accadendo dentro di lei in questo periodo: consideri la possibilità di contattarne uno.
I migliori auguri,
Dott. Carrera
Cara utente, ha ragione è veramente estenuante. Comprendo e sento il suo stato di malessere e sofferenza: convivere con ansia ed attacchi di panico può essere molto debilitante. Il mio consiglio è quello di non focalizzarsi esclusivamente su ciò che può assumere perché il farmaco o integratore agisce esclusivamente in superficie. Mi sembra importante nel suo caso comprendere le ragioni sottostanti lo stato d'animo prendendosene, piuttosto che tamponare ciò che sente. Potrebbe essere prezioso ed utile per focalizzarsi. Mi contatti se desidera fissare un colloquio, sono a disposizione. Un saluto
Buonasera, per quanto riguarda il malessere che lei riferisce: insonnia, ansia e attacchi di panico, potrebbe rivolgersi al suo medico di base per valutare la sintomatologia ed eventualmente prescrivere una cura mirata. Inoltre, sarebbe opportuno contattare uno psicoterapeuta per una consulenza (anche online), in cui potra' prendere in considerazione l'idea di un percorso psicologico, che la aiuterebbe a trovare un significato ai suoi sintomi e al disagio che ne deriva.
Buonasera,l'insonnia può essere connessa a uno stress psicofisico eccessivo pertanto può essere di aiuto,oltre ad un approfondimento per capire meglio l'origine della stessa, l'utilizzo di pratiche di rilassamento e di mindfulness che può apprendere con uno psicoterapeuta esperto. Rimango a disposizione. Cordiali saluti.
Gentile utente, immagino quanto deve essere difficile per lei questo momento, si evince dalle sue parole tutto il malessere che prova. Mi sento di dirle che molto probabilmente l'inizio della quarantena e il proseguire della stessa abbiano scatenato uno stato ansioso che, però, potrebbe avere a che fare con qualcos'altro. Da quello che racconta è come se la quarantena (periodo difficile per tutti) avesse fatto da grilletto facendo emergere tutta l'ansia che magari era sopita finché faceva una vita normale. Potrebbe essere utile iniziare un percorso di psicoterapia per cercare di capire le motivazioni di questo circolo ansioso di cui parla aiutandola contemporaneamente a gestire la situazione. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione.
Distinti Saluti
D.ssa gemma bosco
Buonasera, i sintomi che lei descrive nella sua domanda sono molto frequenti in questo periodo di pandemia. Non ci descrive nella sua domanda se anche prima avvertiva uno stato di ansia, che in questo periodo si sono accentuati con attacchi di panico ed insonnia. Cmq noi psicoterapeuti non possiamo dare consigli su sostanze per dormire anche se naturali, inoltre non dovrebbe confidare in erbe per dormire, ma dovrebbe fare un percorso terapeutico x elaborare cosa nascondono i suoi sintomi cioè analizzare cosa c'è dietro. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, sarebbe opportuno approfondire quanto da lei descritto. Potrebbe essere che il periodo della quarantena abbia sollecitato quanto da lei descritto e che lo stesso però sia correlato a fattori che non dipendono necessariamente dalla presenza di una pandemia. Inoltre, come mai sente il bisogno di camminare ogni giorno così tanto, nonostante il dispendio di energia che accusa a causa di questo stato ansioso? Le consiglio di prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso terapeutico, lo stesso può portarle benefici e tra questi anche quello intanto di imparare a gestire uno stato ansiogeno.
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
AS
Gent.ma, per prima cosa vada dal suo medico di famiglia e si confronti con lui. Possibile vi siano anche aspetti di malassorbimento del ferro o altre vitamine, che e' sempre bene valutare! Per l'ansia ,se mai fatto, potrebbe giovare un percorso psicoterapico
Buongiorno.. sicuramente l’aiuto psicologico la aiuterebbe in maniera più decisiva.
Nel frattempo incominci a lavorare sulla sua respirazione cerchi di gestire ciò che può tralasciando le cose che non riesce a controllare.
Buona vita
Gentile Utente,
gli attacchi di panico sono solo una delle forme più esplicite dell'ansia, ma anche se è qualche giorno che le danno tregua sta sperimentando uno stato di attivazione psichica e fisica che contrasta con il rilassamento del sonno. In altre parole, l'ansia che prova non sta tracimando ma ancora c'è ed è intensa, e tutte le limitazioni che le crea contribuiscono a rinforzarla. La pandemia ha probabilmente esasperato una sua vulnerabilità, ed è importante che apprenda come riportare l'ansia entro una finestra di tolleranza senza che questo la porti man mano a mettere in pausa la sua vita. In questo l'aiuto di uno psicoterapeuta è decisivo, la incoraggio a contattarne uno/a. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera. La quarantena può facilmente provocare, in alcune persone, uno sbilanciamento e uno stravolgimento dei ritmi giornalieri con conseguente modifica del ritmo sonno-veglia. Questo può derivare sia da aspetti ansiosi che dalla modifica di alcune abitudini. Da un punto di vista pratico, può tentare alcuni semplici accorgimenti di igiene del sonno: cerchi di coricarsi e alzarsi sempre alla stessa ora, evitare dispositivi elettronici dopo cena, attendere un paio d'ore prima di coricarsi, non bere caffè dopo le 16, ecc... inoltre, può provare a verificare se ha modificato alcune abitudini, e ripristinarle. Dal punto di vista ansioso, invece, sarebbe opportuno approfondire cosa La mette in difficoltà, tramite un colloquio clinico. Rispetto alla possibilità di assumere qualsiasi cosa, sarebbe opportuno interfacciarsi con il medico di base: esistono integratori utili al sonno, che devono comunque essere valutati con il medico, Così come sostanze naturali che favoriscono il fisiologico rilassamento. Valuti però la possibilità di approfondire gli aspetti ansiosi con un terapeuta. A disposizione, cordialità. DP
Buon giorno,
L'insonnia è molto frequente nelle condizioni di forte ansia. È come se il suo corpo fosse costantemente "attivato" e "pronto all'azione", come quando si sta per affrontare un pericolo da affrontare o da cui fuggire. Questo stato di costante allerta non facilita il rilassamento necessario ad addormentarsi e può causare risvegli precoci. Credo sia importante intraprendere un percorso psicologico per analizzare le cause di questa sua difficoltà. Potrebbe inoltre consultare il suo medico curante per valutare un'eventuale terapia farmacologica (ci sono ottimi prodotti omeopatici o integratori). Prima di coricarsi applichi qualche esercizio di rilassamento e attenzione ad alcuni accorgimenti (non usare dispositivi elettronici, non praticate attività fisica, bevanda calda prima di coricarsi, luci soffuse, dedicarsi alla lettura etc).
In bocca al lupo
Salve. L'attuale situazione pandemica, la condizione di isolamento e di inattività (o comunque ipoattività) alla quale siamo stati costretti e la necessità di rientrare in un mondo percepito più pericoloso di prima, stanno risvegliando in noi quell'angoscia di morte che è una caratteristica tipica dell'essere umano.
Si tratta di un’angoscia insita nella natura stessa dell’uomo che, come ci ricorda Nietzsche, è l’unico degli animali aperto al senso, e perciò consapevole di dover morire.
Le manifestazioni da lei descritte non sono altro che l'espressione personale di tale angoscia e costituiscono un segnale di allarme che va ascoltato e al quale è necessario dare un significato personale attraverso un dialogo psicoterapico.
Concedersi incondizionatamente al desiderio o rassegnarsi perdutamente al limite significa infatti disabilitare la condizione umana, e quindi soffrire quell’eccesso o quel difetto di misura che, con vari nomi, la psicologia descrive attraverso le sue categorie diagnostiche. Ma prima di queste c’è da capire l’essenza dell’uomo e la sua condizione mortale, e solo attraverso questo passaggio si rende possibile la conciliazione con il dolore.
Per rendere questo possibile la psicoterapia deve andare alla ricerca di quelle parole che non capita di udire ogni giorno, quelle insolite, inabituali, non corrotte dal logorio dell’abitudine, che escono dagli schemi emotivi e cognitivi dell’individuo per metterli in discussione, permettendo in tal modo una ristrutturazione delle sue mappe di riferimento.
Prendere qualcosa potrà aiutarla a sedare il sintomo (l'insonnia), ma se non comprende ciò che proprio il sintomo cerca di dirle non risolverà nulla e finirà per stare sempre peggio.
Colga invece l'occasione per andare alla ricerca dei suoi significati, per trovare nuove strade per affrontare le sue paure più profonde, e ritroverà un equilibrio capace di aiutarla ad affrontare le difficoltà che le si pongono innanzi nel suo percorso di vita. Solo allora potrà lasciarsi andare al sonno abbandonando lo stato di perenne allerta attraverso il quale cerca di mantenere il controllo della realtà.
Cordiali saluti, dott. Gualazzi.
Gentile utente, la sua situazione fisica è da valutare con un medico per escludere carenze o altri disturbi che possono avere impatto sulla sua fiacchezza. Per quanto riguarda l'aspetto ansioso e la mancanza di sonno le dico che potrebbero essere correlate e che sarebbe opportuno valutare con uno psicoterapeuta un percorso o qualche seduta di sostegno. Una volta chiaro il quadro diagnostico generale, potrete decidere cosa "prendere" e se c'è effettiva necessità di un farmaco o di un integratore naturale.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, comprendo il suo disagio per questa situazione di ansia che le condiziona le sue giornate e soprattutto il suo riposo. Le consiglio di consultare uno psicologo, perché potrà sicuramente fornire maggiori informazioni circa la sua situazione e riuscire a combattere quest'ansia. È importante il riposo per rigenerare le nostre energie e affrontare al meglio le nostre giornate. Inoltre, naturalmente la mancanza di sonno inficia anche sull'attenzione e sull'umore. Sarebbe per questo opportuno affrontare diversi aspetti del suo disagio. Ha già fatto un bel passo nel chiederci aiuto, ora continui nel verso giusto e contatti un professionista.
Resto a disposizione qualora volesse.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Cara utente, questo periodo ha messo tanto a dura prova tutti. La quarantena ha amplificato i disagi già presenti e ognuno ha cercato di adattarcisi e gestirla come possibile. Se parla di circolo vizioso forse non ne viene a capo da sola e probabilmente, senza volerlo, sta facendo qualcosa per mantenere il problema. Probabilmente si chiede troppo e il suo corpo ha bisogno di altro. O forse c'è tanta energia da scaricare che non trova altre vie. Prendere qualcosa potrebbe non bastare, io consiglio una elaborazione di quello che il corpo le sta comunicando affrontando un percorso di sostegno psicoterapico.
In bocca al lupo
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Buongiorno, sembra che la quarantena abbia slatentizzato un conflitto interiore che era assopito. Le ragioni che la spingono all'intensa attività fisica nonostante il poco riposo sono legate ad un senso che va esplorato e che non può essere decifrato a priori perchè legato alla sua particolarità e a come vive l'isolamento. Le consiglio, pertanto, di contattare un terapeuta che l'aiuti a rilegare la sua storia con le attuali difficoltà.Saluti.
Daniela Bianchi.
Salve, metta al corrente il suo medico curante delle sue preoccupazioni, un volta escluse le cause organiche può rivolgersi ad u professionista per indagare più a fondo nella situazione.
MMM
Buonasera, penso le possa essere utile rivolgersi al suo medico curante e successivamente ad un terapeuta. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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