Buonasera. Sono una ragazza di 26 anni e il mio ragazzo ne ha 27. Stiamo assieme da quasi 3 anni. Al

17 risposte
Buonasera. Sono una ragazza di 26 anni e il mio ragazzo ne ha 27. Stiamo assieme da quasi 3 anni. All’inizio io ero molto innamorata e lo mettevo sempre al primo posto ma al vedere che non avevo lo stesso trattamento mi sono piano piano spenta. Ho passato un periodo a stare con i miei amici e a non dargli troppa importanza, come d’altronde ha sempre fatto lui, ma a lui questo comportamento ha dato molto fastidio al tal punto da volermi lasciare. Nel corso degli anni abbiamo avuto più discussioni molto accese ma con pochi risultati. Non riusciamo nemmeno ad organizzare delle vacanze per lo scarso interesse che ha nel passare del tempo di qualità con me. Se gli chiedo di andare ad un evento mi risponde in modo negativo, ma se lo fanno i suoi amici ci va. Mi sento veramente poco importante per lui anche se lui dice di volermi bene.
In più, non abbiamo più rapporti da mesi. Io gli voglio molto bene, è una persona buona e fedele, un lavoratore e sicuramente un giorno sarà un papà perfetto. Ora stiamo anche ristrutturando casa assieme e tra poco dovremmo andare a convivere (anche perché non vorrei restare con i miei per altro tempo) ma sono tra il lasciarlo e restare con lui.
Buongiorno,
mi spiace per le difficoltà che sta vivendo: se le difficoltà che lei descrive sono per lei causa sufficiente per mettere in discussione il proseguimento della relazione, allora è importante che ci sia un dialogo aperto ed onesto tra lei ed il suo fidanzato in cui vi confrontatiate sulle problematiche che non vi permettono di stare bene insieme, eventualmente affidandovi anche ad uno specialista.

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Buongiorno,
grazie per essersi esposta raccontando il proprio disagio.
Credo che le dinamiche di coppia non siano semplici da gestire poiché ognuno porta il proprio (storia, aspettative, desideri, fatica ecc) e la complessità sta nel costruire una terza entità, il "noi" che è differente dai singoli che la compongono.
Data questa premessa e situazione, Le consiglio uno spazio invidiale o di coppia in cui esplorare meglio questi elementi affinché possa sentirsi più supportata e sicura o possa conoscersi meglio prima di sbilanciarsi in qualsiasi scelta.
Saluti
Buongiorno, dalla sua mail sembra che lei abbia già le idee chiare. Di fatto lo considera una brava persona, un buon lavoratore e in futuro un buon padre, tutte qualità molto apprezzabili ma che hanno poco a che fare con l'affettività e la connessione emotiva tra voi come membri della coppia. Se lei si mette in secondo piano, dando priorità ad altro che non sia lei, non si può aspettare che lui lo faccia. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fare più chiarezza. Rimango disponibile in questo senso. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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E' giovane, ma il tempo passa. Non si accontenti delle briciole me deve pretendere per sé il panino intero. Anche se non vuole stare insieme ai suoi non può andare a convivere per pura convenienza. La casa che state restaurando di chi è? Una persona deve ragionare su tante cose perchè sono tutte molto importanti. Forse una consulenza con una psicoterapeuta sessuologa le potrebbe essere molto utile per mettere a fuoco tante cose . Anche il fatto che non avete rapporti da vari mesi è un campanello d'allarme. La saluto e sono a disposizione per eventuale colloquio anche o
n line. Saluti. Lina Isardi
Salve, mi dispiace per cio che sta vivendo. Credo abbia bisogno di fare un po di chiarezza su diversi aspetti. Le difficoltà che sta riscontrando da un po di tempo nella coppia sono piu comuni di quanto si possa pensare. Una prima considerazione che mi permetto di fare (al fine di suggerirle un primo spunto di riflessione) è relativa alle nostre modalità di "interazione" con il mondo esterno: possiamo prediligere, per effettuare delle scelte, o la nostra logica/razionalità, oppure la nostra emotività. A volte capita che le due strade non vadano nella stessa direzione, di conseguenza potrebbero nascere delle problematiche (a volte percepite come insormontabili). Nelle coppie, entrano inoltre in gioco, moltiplicati per due, anche altri fattori come aspettative, esperienze diverse, pensieri non detti, problematiche legate alla comunicazione, ecc. Credo che una consulenza effettuata con un professionista possa esserle (o meglio esservi) utile al fine di prendere consapevolezza circa cio che sta accadendo, su ciò che desideriamo, dove vogliamo andare, perchè ci comportiamo in un modo piuttosto che in un altro, ecc. La consapevolezza è spesso libertà! Un caro saluto.
Gentile utente, è sicuramente una situazione complessa e dolorosa. Sembra che ci sia una crisi in atto nella vostra coppia e prendere decisioni importanti come quella di andare a convivere in un momento del genere potrebbe essere rischioso. Si prenda del tempo per riflettere sui suoi sentimenti rispetto al rapporto, non c'è alcuna fretta. Inoltre, il dialogo nella coppia è la cosa più importante di tutto. Non abbiate paura di parlare, di confrontarvi sui motivi di questa difficoltà. Se non riuscite a comunicare efficacemente, c'è sempre la possibilità di richiedere consulenze psicologiche individuali o di coppia. Spero che la risposta le sia stata utile. Le auguro di trovare la sua strada.
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno. Le principali cause del conflitto sembrano essere la mancanza di reciprocità nell'impegno e nell'attenzione dedicata alla relazione, la difficoltà nel comunicare e risolvere le divergenze, e la scarsa qualità del tempo trascorso insieme. I segnali che indicano una crisi nella relazione sono la mancanza di intimità fisica, le frequenti discussioni accese senza risoluzione, il sentirsi poco importante per il partner, la difficoltà nel pianificare attività insieme e il desiderio di lasciarlo.
Le conseguenze di una convivenza forzata in questa situazione potrebbero essere un ulteriore deterioramento della relazione, un aumento dei conflitti e delle tensioni, un maggiore senso di insoddisfazione e frustrazione, e potenzialmente la fine della relazione stessa.
I vantaggi di provare a risolvere i problemi nella relazione potrebbero essere il recupero dell'intimità e della complicità, una migliore comunicazione e comprensione reciproca, la possibilità di trascorrere del tempo di qualità insieme e di pianificare un futuro condiviso.
Alcune opzioni alternative alla convivenza o alla separazione potrebbero essere: provare una terapia di coppia per migliorare la comunicazione e risolvere i problemi, fare una pausa temporanea nella relazione per riflettere sulle proprie priorità, o continuare a frequentarsi senza convivere per un periodo di tempo. Per qualsiasi informazione circa un consulto resto a disposizione. Dott.ssa Danila Bardi
Gentile utente mi dispiace per la condizione che vive. Dalle informazioni che riporta emerge la sua sofferenza e confusione. Credo sia importante che si prenda il tempo per riflettere su i suoi sentimenti e su quello che lei desidera. Intraprendere un percorso di psicoterapia potrebbe essere utile per lei per aiutarla a fare chiarezza su i suoi sentimenti e su i suoi desideri. Le auguro il meglio! Cordialmente Dott.ssa Valentina Biddau
Buonasera, da quello che descrive, la relazione sentimentale con il suo ragazzo è entrata in crisi. Esprime delusione nei suoi confronti e racconta di una contrapposizione importante che è nata all'interno della relazione, al punto da arginare e compromettere l' intimità e la relazione sociale della coppia. Allo stesso tempo, però Lei crede, sebbene in modo ambivalente, ad un progetto di vita sentimentale e per questo sta ristrutturando casa con lui. Uso il termine "ambivalente" perchè Lei alterna certezze (riesce a vederlo in ruolo stabile di "papà"), a incertezze ("sono tra il lasciarlo e restare con lui"). Inoltre Lei vede nel rapporto di coppia un espediente per andare via di casa della sua famiglia di origine: anche questo appartiene alla sua ambivalenza. In questa situazione bisognerebbe creare i presupposti per una terapia di coppia. Se dovesse rivolgersi al mio studio, io le proporrei una consulenza al fine di esplorare questa sua ambivalenza e verificare le possibilità per una terapia di coppia. G. Lombardo
Capisco che stai attraversando un periodo di incertezza nella tua relazione. Le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti sono validi. È importante che tu ti senta apprezzata e rispettata nella tua relazione.

La comunicazione aperta è fondamentale in una relazione. Potrebbe essere utile esprimere al tuo ragazzo i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in un modo non accusatorio, spiegandogli come ti senti quando non ti considera o non mostra interesse per le cose che sono importanti per te.

Ricorda, è importante prendere decisioni che siano nel tuo migliore interesse a lungo termine. Se senti che la relazione ti sta causando più stress che gioia, potrebbe essere il momento di riflettere su ciò che vuoi veramente.

Ti consiglierei di cercare il supporto di un professionista, come un terapeuta o un consulente, che può aiutarti a navigare attraverso questi sentimenti complessi e a prendere la decisione più adatta a te.

Cordialmente, Dr. Marco Di Campli, Psicoterapeuta
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.Saluti, VD
Gentile Utente, in base alle informazioni che ha condiviso le consiglio di affidarsi ad un professionista per indagare meglio i suoi stati emotivi interni ed evitare di fare scelte impulsive ed affrettate. Inoltre un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a mettere in discussione la relazione con il suo compagno e quindi affrontare con lui le difficoltà che state attraversando.
Dott. Marenco
Buonasera,
La collaborazione tra i sessi accoglie intuizioni di rapporto, approfondisce la dinamica delle relazioni, esplorando l'amore, il matrimonio e la sessualità attraverso una lente psicologica. L'invito ad un percorso terapeutico, un'analisi profonda offre una prospettiva trasformativa.
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
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Salve, grazie per aver condiviso in piattaforma il suo disagio.
Da quanto dice, sembra che ci sia una dinamica di coppia poco funzionale che crea molto disagio. Racconta che state mettendo su casa insieme, ma la prima casa da costruire è quella interna alla coppia, altrimenti non abbiamo le fondamenta. le consiglio un percorso personale o di coppia per poter mettere meglio a fuoco i vostri sentimenti e fare le scelte più giuste per entrambi.
Cordiali saluti, Patrizia Formicola
Buonasera, le devo chiedere come mai antepone lidea del buon padre a quello di buon compagno di vita.
Forse un percorso pesonale potrebbe aiutarla a ristabilire le priorità nella sua vita.
Se nella coppia c'è benessere allora anche un bambino potrà stare in agio.
Quando uno dei partner rinuncia a se stesso è li che. Nascono gli squilibri.
La invito a riflettere su questo, saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, grazie per la condivisione. La sua situazione è in una fase di stallo (no vacanze insieme, mancanza di rapporti sessuali), eppure la ristrutturazione della casa dove andare a vivere insieme va avanti. Come se la figura questa vita futura sulla base di queste premesse? Il mio suggerimento è che si prenda un po' di tempo per pensare, per valutare come si sente e che cosa desidera realisticamente per il suo presente e il futuro. Una volta che ha le idee più chiare su quello che sente e vuole, proponga al suo ragazzo di parlare di voi con calma, senza recriminazioni. Se questo sblocca la situazione bene, altrimenti consulti uno psicoterapeuta per fare un lavoro di coppia o individuale secondo le sue esigenze. La terapia di coppia non si fa per tornare insieme necessariamente ma per comprendere come è la situazione affettiva e progettuale tra le due persone.La convivenza è un passo importante per una coppia, va presa con impegno, responsabilità e possibilmente entusiasmo.Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, mi sembra che in questo momento abbia parecchi dubbi circa la sua relazione.
Una buona soluzione sarebbe parlare apertamente con lui dei suoi timori, per far luce su ciò che pensa e le emozioni che prova: più si soffocano pensieri, emozioni e sensazioni, più questi si autoalimentano in un loop infinito.
Provi a riflettere anche se vuole continuare a stare con lui perchè lo ama e soddisfa i suoi bisogni di essere ascoltata, compresa e apprezzata o per la sua identità morale di brav'uomo e bravo padre: può accadere che si abbia timore di "lasciare andare" una persona anche per paura di stare soli o nell'aspettativa di provare sensi di colpa.
Potrebbe esserle utile conntattare un terapeuta per definire meglio ciò che desidera veramente.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Torino e Asti
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