Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e vorrei esporre delle problematiche con voi specialisti. P

21 risposte
Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e vorrei esporre delle problematiche con voi specialisti.
Parto col dire che riconosco di essere una persona con il cosiddetto “overthinking”.
Pongo la mia attenzione sempre sugli aspetti negativi della mia vita e li amplifico al massimo. Un esempio: quando ho anche il minimo dolore fisico penso costantemente di avere un male incurabile e questo mi destabilizza parecchio perché non riesco a vivere la mia vita come vorrei. O almeno non del tutto perché la mia mente non smette un secondo di pensare a questo.
Ho molti problemi di insonnia, ci metto delle ore prima di addormentarmi e anche questo influisce sulla mia vita quotidiana perché non mi sento mai riposata del tutto.
Volevo chiedervi come potrei far fronte a questi comportamenti fino a quando non mi recherò da uno specialista per anche solo un consulto.
Grazie mille.
Cordiali saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Ciò è il sintomo di un disagio interiore che merita di attenzione clinica pertanto credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
quello che è necessario è un cambiamento di mindset a favore di pensieri più positivi e funzionali che ti consentano di concentrarti maggiormente sugli aspetti positivi Arrivando a uno spostamento del focus.
Per questo è fondamentale che tu intraprenda un percorso psicologico.
Non di minore importanza il problema dell’insonnia ma potremmo lavorare anche su questo.
Cordialmente
Dott. MicheleArnaboldi.
Salve in questo settore il fai da te non è molto opportuno sotto il piano dei risultati. Pertanto se ha maturato l'idea che sia arrivato il momento di chiedere un intervento ad uno specialista ovvero una valutazione della sua situazione e successivamente una eventuale attività volta a modificare i comportamenti e i vissuti ricollegati al disagio, continui su questa strada e contatti un professionista. Sicuramente su questo sito può trovarne uno che le offra le dovute garanzie. Un cordiale saluto
Buonasera,
le sensazioni ed i pensieri che descrive sono certamente associati ad una percezione della vita ed alle esperienze che risalgono al suo passato.
Le influenze familiari, i condizionamenti sociali ci inducono inconsciamente ad avere un approccio con il mondo che in alcuni casi non risulta sano e funzionale. Sono certa che con la conoscenza della sua storia di vita in un percorso psicoterapeutico si possa trovare facile risoluzione ai suoi problemi.
Se vuole sono a disposizione.
Dott.ssa Anna Maria Casale
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno, grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto alle persone che vivono la sua stessa situazione. Ha già fatto molto. Tutto ciò che è in suo potere. E sa già da se, qual'è il passo successivo.
un caro saluto.
Gentile utente, direi che ciò che poteva l’ha già fatto: prendere consapevolezza del proprio disagio e volersene occupare. Ora non resta che scegliere lo specialista a cui sente di potersi affidare. Questo portale potrà certamente aiutarla!
I miei migliori auguri
Salve,
quello che racconta è un ciclo disfunzionale che si manifesta spesso nella pratica clinica. Partendo dall'attenzione focalizzata sugli stimoli fisici fino ad arrivare all'insonnia, esistono molteplici passaggi intermedi che si possono evidenziare, rendere consapevoli e modificare al fine di interrompere il ciclo che le crea tanto disagio. Richieda un consulto appena le è possibile. Vedrà che affrontare la situazione con uno specialista la aiuterà nel ritrovare una maggiore tranquillità.
S.J.C.
Buonasera,
svolge un qualche tipo di attività fisica, manuale?
Potrebbe essere un modo per riprendere fiato rispetto al circolo vizioso dei pensieri.

Le auguro una buona giornata,
Gianpaolo Bocci
La sintomatologia che descrive fa pensare ad un disturbo d'ansia.E' bene che chieda una valutazione psicodiagnostica e un programma terapeutico. Nel frattempo può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà informazioni dettagliate sui disturbi d'ansia e strumenti di auto aiuto che non sono sostitutivi di terapia. Può anche seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura. Buona serata. Bruno Ramondetti
Buonasera,,vedo che ha già intenzione di intraprendere percorso psicologico. È questa la strada migliore,la comprensione del significato e dell' origine della sua sintomatologia psichica sarà fondamentale per inviare ad affrontare i suoi ostacoli interni .! Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buongiorno. Risulta essere complesso darle delle indicazioni sui comportamenti da attuare in questa sede e senza approfondire la situazione che riporta. Per questo ritengo sia utile ed importante per lei confrontarsi con uno specialista, decisione che ha già in mente di prendere a quanto dice e che può effettivamente darle sollievo a lungo termine. Dopo averla conosciuta meglio, il professionista al quale deciderà di rivolgersi avrà gli strumenti per aiutarla a lenire il disagio che prova, garantendole di conseguenza una migliore qualità di vita.
Mi rendo disponibile anche online per un confronto di questo tipo.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Gentile utente, la sua mente pensa ai pericoli e al rischio che corre il corpo, ma non traduce in parole qual è il rischio. Di certo attiva emozioni come l'ansia anticipatoria di un pericolo e associa la paura.
Le emozioni, a loro volta, danno una risposta fisiologica (dolore fisico) e il pensiero corre di nuovo al pericolo. Il circolo si ripete all'infinito. Suggerisco un percorso diagnostico con l'ausilio di test
e terapeutico cognitivo comportamentale. Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Buongiorno, dalle sue parole si evince quanto possa essere faticoso vivere serenamente con la testa che lavora costantemente. I problemi con il sonno spesso sono molto correlati a questo pensare continuo, perché la testa non smette di lavorare nemmeno quando dovrebbe riposare. Quando l' "overthinking" arriva ad influenzare la vita quotidiana è molto difficile poterlo gestire in autonomia, ma provo comunque a darle un consiglio di partenza. L'idea che segue l'MCT (una particolare tipologia di terapia cognitivo comportamentale) è quella di lavorare sul processo di pensiero piuttosto che sul contenuto del pensiero specifico, ovvero capire come mai sia così importante per lei pensare e ripensare ad una determinata cosa nonostante le conseguenze negative che riscontra. Mi permetto di dire che è molto più complesso di queste due righe di spiegazione, ma un primo passo potrebbe essere cominciare a prendere consapevolezza dei momenti in cui le "parte" questo overthinking. Il primo passo per gestire qualsiasi tipo di fatica è comprendere nel dettaglio quando, come e in che forma compare, questo vale anche per il suo continuo pensare e ripensare in un ottica negativa. Può aiutarsi con un diario per tenere tutto nero su bianco. Spero di esserle stata utile e che riesca a risolvere la sua fatica per potersi togliere questo perso e vivere più serenamente.
Un saluto,
Dr.ssa Longari Elena
Gentile Amica,
è complesso dare un consiglio senza conoscere da vicino la sua situazione: non conoscendo cosa la spinge a "sovra-pensare", di darle un suggerimento inutile, se non dannoso.
Tuttavia, un approccio generale che può esserle utile sempre e comunque, e che non rischia di danneggiarla, è di rivolgersi all'esperienza del suo corpo come ancora al presente. Può dedicarsi all'attività fisica, sempre dopo aver consultato il suo medico, e senza esagerare con le ore di allenamento, fare yoga, o dedicarsi ad una attività fisica adottando questa semplice regola: quando avverte che sta candendo nella preoccupazione o nella ruminazione, lo noti, e con gentilezza riporti la sua attenzione sulle sensazioni fisiche dell'attività che sta svolgendo. Dovrà farlo migliaia di volte, ma le posso assicurare, come istruttore di mindfulness, che in questo modo modererà le sue preoccupazioni e riacquisterà la stabilità che ora sente di aver perso.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, comprendo che è difficile convivere con questa problematica e lei ha già compreso che la cosa miglio re è rivolgersi ad un professionista, purtroppo a mio avviso non esiste una formula uguale per tutti. Potrebbe provare con degli esercizi di Rilassamento ma la aiuterebbero al momento con un sollievo momentaneo.
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Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo.
Come mai fino ad oggi non si è rivolta ad uno specialista? Questa le permetterebbe di trovare la strada giusta per lei per affrontare questi due comportamenti.
Potrebbe provare con delle tecniche di rilassamento prima di addormentarsi (Vogt per esempio) e scrivere in un diario i suoi pensieri per un tempo limitato (tipo mezz'ora al giorno).

Saluti
Elisabetta
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Caro utente, credo sia necessario intraprendere un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare a comprendere cosa c’è alla base di tali pensieri per poi cercare di concentrarsi anche su altro
Saluti
Gentile utente di mio dottore,

al fine di poter meglio comprendere i significati e le funzioni relazionali del suo malessere sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia con lo scopo di poter meglio comprendere le difficoltà qui esplicitate aprendosi alla possibilità pian piano di star meglio e vivere la vita con maggiore serenità. Resto disponibile nel caso avesse bisogno di un consulto di approfondimento.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica. Cordiali saluti
Buonasera, capisco l'urgenza di "voler fare qualcosa" per arginare i pensieri negativi ma non funziona così semplicemente. Non è lei che vuole stare male o che non sa, coscientemente, che pensare a ciò che di buono ha le farebbe bene. Pertanto ritengo che il regalo che si può fare é cercare uno specialista (sul portale se le è più comodo) a cui richiedere dei consulti valutativi e un'eventuale psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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