Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e da ormai un anno soffro di bulimia, vorrei uscirne, ma ho c
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risposte
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e da ormai un anno soffro di bulimia, vorrei uscirne, ma ho capito che da sola non ce la potrò mai fare...
Buongiorno
Non mi sento di far altro che confermare ciò che lei ha scritto. Purtroppo si, questo come altri disturbi dell'alimentazione è bene allearsi con uno specialista per fronteggiarlo nella sua integrità.
Le sue parole però simboleggiano la sua grande volontà nello star meglio.
Chiedendo aiuto e ammettendo a se stessa di averne bisogno ha fatto il primo grande passo. Resti su questa sua necessità, non si distragga, non perda altro tempo.
Inizi il percorso.
Spero di averla sorretta e incoraggiata
Arrivederci!
Non mi sento di far altro che confermare ciò che lei ha scritto. Purtroppo si, questo come altri disturbi dell'alimentazione è bene allearsi con uno specialista per fronteggiarlo nella sua integrità.
Le sue parole però simboleggiano la sua grande volontà nello star meglio.
Chiedendo aiuto e ammettendo a se stessa di averne bisogno ha fatto il primo grande passo. Resti su questa sua necessità, non si distragga, non perda altro tempo.
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Gentilissima, è stato già un passo importante quello di scrivere in questo portale. Uscirne e’ possibile se lo si desidera e se si inizia un percorso psicoterapeutico con un professionista competente. Può trovare dei riferimenti anche su questo stesso portale, magari inserendo parole chiare relative al suo problema come ad esempio “bulimia” o “disturbi alimentari”. Resto a disposizione per dubbi e chiarimenti, un saluto, Marta Corradi
Buongiorno, la diagnosi e' stata fatta da uno specialista? Sicuramente per il trattamento di un disturbo alimentare ha bisogno di una terapia specifica, ha provato a vedere se ci sono centri specializzati nella sua zona?
Comunque ha già fatto il primo passo chiedendo aiuto, questa e' la cosa piu' importante!
Comunque ha già fatto il primo passo chiedendo aiuto, questa e' la cosa piu' importante!
Buongiorno,questa sua considerazione è già molto importante,le consiglio di rivolgersi ad un collega specializzato in disturbi del comportamento alimentare così che possa aiutarla fin da subito. Le auguro un buon percorso
Gentile utente, riconoscere il problema e chiedere aiuto è uno step fondamentale per affrontarlo. Guarire dalla bulimia è possibile, tuttavia è fondamentale affidarsi a professionisti, intraprendere un percorso psicologico e avere riferimenti di professionisti multidisciplinari che sapranno accoglierla e guidarla all'interno dell'intero percorso di cura. Sono presenti centri specializzati che permettono al paziente l'accesso alle varie figure. Non si scoraggi, con il giusto aiuto riuscirà a trovare una soluzione. Saluti, dott.ssa Maria Antonietta Spinelli
Buonasera, è importante aver accettato il suo disagio e le conseguenze che porta. Sarebbe opportuno recarsi ad uno psicoterapeuta della zona e insieme valutare se è più opportuno continuare con il professionista oppure mettersi in contatto con un centro specializzato in disturbi alimentare del suo territorio. Cordiali saluti!
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buona sera, avere consapevolezza del suo problema è già un primo passo importante, come sottolineano i colleghi. Può intraprendere più strade, contattare un centro specializzato o un terapeuta con una formazione specifica. Mi dica dove abita che posso orientarla, nell'eventualità ho una formazione primary in Terapia cognitivo comportamentale in disturbi dell'alimentazione.
Buona serata,
Dott.ssa Chiara Pavia
Buona serata,
Dott.ssa Chiara Pavia
Buonasera Cara,
il disturbo alimentare come è implicito nelle sue poche parole, è una condizione invadente rispetto alla propria quotidianità, nel senso che il pensiero del cibo invade e rende difficile il sentire le proprie emozioni, i propri significati, finendo col tenerci "prigionieri" rispetto al cambiamento, infatti è difficile farcela da soli. Le consiglio di tenere duro, cercare di mantenere alta la sua motivazione a vincere questa battaglia, cercando di dare poca importanza a sentimenti che potrebbero bloccare come la vergogna, il senso di colpa, la bassa autostima e chiedere il sostegno di uno psicoterapeuta e di un nutrizionista, che la possano accompagnare nel suo percorso fuori dal disturbo. Cara è faticoso ma chiedendo aiuto ci si riesce.
Le faccio un forte in bocca al lupo
Dott.ssa Helene Vacchero
il disturbo alimentare come è implicito nelle sue poche parole, è una condizione invadente rispetto alla propria quotidianità, nel senso che il pensiero del cibo invade e rende difficile il sentire le proprie emozioni, i propri significati, finendo col tenerci "prigionieri" rispetto al cambiamento, infatti è difficile farcela da soli. Le consiglio di tenere duro, cercare di mantenere alta la sua motivazione a vincere questa battaglia, cercando di dare poca importanza a sentimenti che potrebbero bloccare come la vergogna, il senso di colpa, la bassa autostima e chiedere il sostegno di uno psicoterapeuta e di un nutrizionista, che la possano accompagnare nel suo percorso fuori dal disturbo. Cara è faticoso ma chiedendo aiuto ci si riesce.
Le faccio un forte in bocca al lupo
Dott.ssa Helene Vacchero
Ha ragione; è, infatti, fondamentale nel suo caso accedere a un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci alla base della bulimia e sulla valorizzazione dei suoi talenti e delle sue risorse. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psciprobiotica. Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per una terapia on line. Cordiali saluti!
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Credo che per lei sia opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia, per superare al meglio questa fase della sua vita.
Rimango a sua disposizione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Credo che per lei sia opportuno intraprendere un percorso di psicoterapia, per superare al meglio questa fase della sua vita.
Rimango a sua disposizione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
mi spiace per la sua sofferenza, un primo passo lo ha già fatto scrivendo e chiedendo aiuto.
I disturbi alimentari sono molto invasivi e spesso "nascosti" agli altri. Un approccio mulitdisciplinare, cioè che comprenda l'intervento di diverse figure professionali opportunamente formate sulla problematica, è a mio parere il più opportuno anche in una fase diagnostica.
Provi a verificare se esiste qualche centro nella sua zona. Rimango a disposizione se occorre
Dott.ssa Meloni
mi spiace per la sua sofferenza, un primo passo lo ha già fatto scrivendo e chiedendo aiuto.
I disturbi alimentari sono molto invasivi e spesso "nascosti" agli altri. Un approccio mulitdisciplinare, cioè che comprenda l'intervento di diverse figure professionali opportunamente formate sulla problematica, è a mio parere il più opportuno anche in una fase diagnostica.
Provi a verificare se esiste qualche centro nella sua zona. Rimango a disposizione se occorre
Dott.ssa Meloni
Buongiorno, riconoscere di non poterlo affrontare completamente da sola è il primo passo, a volte ciò che ci portiamo dentro è troppo grande, troppo doloroso, per non essere condiviso con chi può aiutarla a portare questo peso e a distanziarsene mano a mano, per quanto riguarda la cosi detta "fame nervosa" molto spesso altro non è che il bisogno impellente di colmare un vuoto, una delusione, un dolore una mancanza attraverso il cibo, questo bisogno autodistruttivo necessita della massima attenzione e cura proprio per la sua base psicologica. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se si sentirà motivata a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla.
Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Cara, riconoscere il problema e rendersi conto di avere bisogno di aiuto è già un passo importante. Ora non ti resta che cercare un terapeuta per poter iniziare un percorso! Rimango disponibile per qualsiasi evenienza. Saluti
Buongiorno cara! Scegliere di chiedere aiuto e affidarsi a qualcuno è il primo passo per stare bene. Uscire dalla bulimia si può. Ci sono diversi centri che sono specializzati in disturbi del comportamento alimentare, oppure sono presenti diversi professionisti che sono specializzati proprio in questo. Coraggio! e sulla strada giusta!
Buongiorno cara utente. Sono d'accordo anch'io sull'importanza del suo primo passo: chiedere aiuto. Ora è importante precisare meglio la sua diagnosi di Bulimia o altro, sempre legato al comportamento alimentare. Cominciare una psicoterapia con uno specialista attento alle sue dinamiche e bisogni psicologici, sarebbe il requisito giusto per andare a risolvere i suoi sintomi e promuovere un cambiamento nella personalità verso un equilibrio sano e maturo.
Resto eventualmente a disposizione per approfondimenti, on line.
I miei auguri,
dr.Cameriero Vittorio
Resto eventualmente a disposizione per approfondimenti, on line.
I miei auguri,
dr.Cameriero Vittorio
Buongiorno, i disturbi dell'alimentazione non si possono affrontare da soli come lei ha già capito. Le consiglio di rivolgersi ad un centro specializzato in cui si lavori in equipe multidisciplinare con lo psicoterapeuta, il medico, lo psichiatra, lo psicologo e il nutrizionista. Cordiali saluti Dott. Roberto Pitzalis
Buongiorno, I DA sono disturbi complessi che vanno affrontati con un approccio multidisciplinare integrato.
La scelta del trattamento adeguato è fondamentale per evitare la cronicizzazione del problema e intervenire tempestivamente è il fattore che depone per una buona prognosi. Il fatto che abbia consapevolezza del problema e che stia chiedendo aiuto è già un passo importante verso la guarigione. Con il giusto trattamento può riuscire a superare la sua sofferenza.
Può visitare la pagina del Ministero della Salute, troverà la mappa dei servizi che trattano i Disturbi alimentari in Italia. Resto disponibile qualora avesse necessità di altre informazioni. Un caro saluto
La scelta del trattamento adeguato è fondamentale per evitare la cronicizzazione del problema e intervenire tempestivamente è il fattore che depone per una buona prognosi. Il fatto che abbia consapevolezza del problema e che stia chiedendo aiuto è già un passo importante verso la guarigione. Con il giusto trattamento può riuscire a superare la sua sofferenza.
Può visitare la pagina del Ministero della Salute, troverà la mappa dei servizi che trattano i Disturbi alimentari in Italia. Resto disponibile qualora avesse necessità di altre informazioni. Un caro saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Gentile utente di mio Dottore,
un supporto di tipo psicologico può essere utile nei casi in cui si riscontrano questo tipo di dinamiche.
Il rischio altrimenti è di attivare un circolo vizioso da cui è ancora più difficile uscire perché genera vissuti di delusione e frustrazione.
Esplorare le proprie ombre interne, i propri vissuti laddove la relazione con il cibo rappresenta la proiezione di dinamiche sue interne non elaborate è il lavoro che le suggerisco di seguire, insieme ad un terapeuta in grado di guidarla e supportarla in questo percorso.
Un percorso duro e “felice” perché in grado di restituirle la libertà.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
un supporto di tipo psicologico può essere utile nei casi in cui si riscontrano questo tipo di dinamiche.
Il rischio altrimenti è di attivare un circolo vizioso da cui è ancora più difficile uscire perché genera vissuti di delusione e frustrazione.
Esplorare le proprie ombre interne, i propri vissuti laddove la relazione con il cibo rappresenta la proiezione di dinamiche sue interne non elaborate è il lavoro che le suggerisco di seguire, insieme ad un terapeuta in grado di guidarla e supportarla in questo percorso.
Un percorso duro e “felice” perché in grado di restituirle la libertà.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
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