Buonasera. Sono una ragazza di 20 anni. Nel 2016 ho ricevuto una diagnosi di depressione endogena. P

29 risposte
Buonasera. Sono una ragazza di 20 anni. Nel 2016 ho ricevuto una diagnosi di depressione endogena. Per una serie di ragioni, sono stata impossibilitata dal seguire una terapia continuativa, limitandomi ad incontri sporadici con la psicologa e all'assunzione di soli integratori naturali (valeriana, melissa, passiflora ecc...). La situazione è rimasta più o meno sostenibile fino al lockdown. Vivo a Malta per università, ed ho passato la quarantena sola con il mio ragazzo, in quanto tornare rappresentata un rischio a nostro avviso inutile da correre. Al calmarsi delle acque sono rientrata in Italia per qualche settimana, ricominciando ad uscire un po'. Durante una delle prime uscite, circa a metà Luglio, ho avuto un forte attacco di panico. Da allora ho avuto continui dolori e problemi. Dolore al petto nella zona centrale, a volte all'osso ed a volte come se un muscolo tirasse, tremori, spilli e formicolii e leggera inappetenza. Tuttavia ho cercato di continuare la mia vita normalmente, assumere cibo regolarmente senza privarmene (non ho mai avuto nè nausee, nè rigetto per il cibo, solo assenza di appettito) ed a cercare di uscire almeno per una passseggiata una volta al giorno. Ho effettuato da meno di un mese analisi del sangue ed ECG sotto sforzo ed a riposo con esito ottimo. L'unica problematica riscontrata è un peggioramento della postura. L'aver effettuato le visite mi ha rassicurato da un punto di vista medico (l'ansia di malattie c'era), e mi sto lentamente calmando, ma registro da qualche giorno vertigini e stato cofusionale, come se avessi dell'ovatta nella testa o come se quando mi giro i miei occhi arrivano a ''scoppio ritardato''. Non avendo mai riscontrato questa sintomologia, mi chiedevo se potesse essere sempre correlata ai miei problemi di ansia e depressione o se potesse essere collegata ai porblemi posturali. In generale se c'è necessita che io mi preoccupi o meno.
Buongiorno gentile utente, l'ansia può manifestarsi in modi diversi e con diversi sintomi fisici. Tra questi anche quelli da lei descritti. Avendo già effettuato una serie di esami medici che hanno escluso la presenza di cause organiche, sembrerebbe trattarsi proprio di sintomatologia ansiosa. Un consulto psicologico potrebbe aiutarla ad approfondire la sua situazione.
Un caro saluto
Dott.ssa Taranto Maria

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gentilissima utente, esclusa la causa organica credo che lei stessa abbia la risposta a portata di mano. Si lasci aiutare a gestire queste situazioni e magari potrà capire che anche i suoi problemi di postura possono essere collegati.
saluti.
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Buonasera, le consiglio di effettuare una visita specialistica in merito alla sintomatologia da lei riportata riguardo le vertigini, in modo da poter escludere una causa organica ed un collegamento con la sua postura non corretta, in quanto gli esami da lei effettuati non riguardano indagini relative a tale sintomo. In parallelo sarebbe consigliato se lei riuscisse ad effettuare un percorso psicologico continuativo. Un caro saluto Dott.ssa Milena Pacini
Gentile Utente,
L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha messo a dura prova la resistenza di ciascuno di noi, e in alcuni casi abbiamo assistito ad un peggioramento di condizioni pregresse che sembravano godere di un certo equilibrio. L'ansia che ci riferisce è possibile ne rappresenti una conseguenza, ed il senso di irrealtà che racconta, questa percezione del mondo che le appare confusa e sfumata, è uno degli aspetti che può assumere. Non deve preoccuparsi perché non è nulla di insuperabile o pericoloso, ma se trascurata è una condizione che può cronicizzarsi e pian piano inquinarle le giornate. Per questo il consiglio è di intervenire rivolgendosi ad uno psicoterapeuta, l'esordio del problema è giovane e i tempi di cura sono molto più brevi se si interviene tempestivamente. Un caro augurio di buona fortuna

Salve, mi spiace molto per il disagio e la situazione espressa. Purtroppo questa situazione pandemica ha messo in risalto fragilità e vulnerabilità finora nascoste o comunque non invalidanti. Ritengo importante avviare un percorso di supporto psicologico per indagare cause e fattori di mantenimento dei sintomi e trovare strategie funzionali per fronteggiarli.
Se l 'impossibilità che ha riscontrato nel proseguire una terapia continuativa deriva da motivazioni economiche, consideri che, come me, molti professionisti adeguano le tariffe sulle esigenze del paziente e del momento storico, nei limiti del possibile.
In bocca al lupo, dott. FDL
Gentile sig.ra,
dopo l’esclusione di fattori organici,come giustamente ha fatto, è importante cercare di capire la natura dei sintomi fisici per poter intervenire su di essi in modo adeguato, con uno specialista. Sicuramente le conseguenze del Covid, sia i fattori di stress, come isolamento sociale, le preoccupazioni di infettare gli altri ed essere infettati , possono aver acuito più o meno consapevolmente la sua sintomatologia. Un errore frequente, è quello di pensare di ottenere, tramite la terapia psicologica, una rapida risoluzione dei sintomi, che significa confonderne l’azione con quello che è propriamente il compito della terapia farmacologica.Il sintomo non è solo “star male”, quindi negativo, ma può diventare spinta propulsiva al cambiamento,è però necessario, riconoscendolo come segnale, attribuirgli un senso,un significato per giungere così all’incontro con se stessi . Credo che sia davvero importante che vada alla ricerca di uno spazio di cura che la aiuti a comprendere il senso più profondo di ciò che sta accadendo, un viaggio esplorativo nell’interiorità. E’ importante entrare in contatto con se stessi per comprendere i motivi profondi del malessere. Prendersi cura di sé stessi può essere difficile, ma necessario.È importante dare priorità anche alle nostre necessità.
Resto a disposizione per ogni chiarimento o confronto.
Un caro saluto Dr.ssa Mariagrazia Di Cello
Salve, prima di tutto dovrebbe rivolgersi al proprio medico di base per escludere eventuali fattori organici.
Inoltre, ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia?
Potrebbe aiutarla.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buonasera! Quando gli esami di laboratorio sono negativi, per cui non ci sono patologie organiche, si deve pensare a disturbi di origine psicologica. Sarebbe necessario intraprendere un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera gentile Utente, prima di rivolgersi ad uno psicologo le consiglio di svolgere tutti gli esami medici del caso, in particolare per ciò che riguarda l'equilibrio, in modo tale da escludere qualsiasi patologia medica. Quelli che lei riporta sono effettivamente sintomi ascrivibili sia alla sfera ansiosa, sia a quella posturale.
Chiaramente se sentisse l'esigenza di una terapia al di là di questi sintomi, può farlo. Tutti dipende da lei.
Buona serata.
Gentile Utente, il quadro che descrive, dal mio punto di vista, richiede che lei se ne occupi, che se ne prenda cura seppure le cause organiche siano escluse. Sono a disposizione per un consulto anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Francesca Pagliara
Buonasera. La prassi più comune è escludere prima qualsiasi problematica organica. Dal momento che i sintomi che riporta sono riferibili sia ad uno stato ansioso che a problematiche posturali, sarebbe opportuno procedere con una diagnosi medica e qualora escludesse problematiche, riprendere la psicoterapia. È probabile che il non aver effettuato un vero percorso abbia lasciato questioni insolute, non risolte attraverso interventi sporadici. Cari saluti
Gentile utente, concordo con i colleghi nel consigliarle di richiedere, una volta effettuate tutte le indagini mediche, una consulenza psicologica e di farlo prima che la situazione si cronicizzi. Con una buona psicoterapia potrà tornare ad essere padrona di poter vivere serenamente la sua vita. Visto il periodo tenga in considerazione l’idea di richiedere delle sedute online. Le auguro il meglio!
Buongiorno, così come ha fatto una serie di analisi per la sintomatologia organica io le consiglierei di farle anche per quanto riguarda quella psicologica. Una valutazione psicodiagnostica la aiuterebbe a dare un nome alla difficoltà che sta vivendo, e a poterla anche gestire. Cordiali saluti.
Buonasera, i sintomi della sua sofferenza durano da molto tempo e lei si è quasi abituata ad averli e a sopportarli senza farsi altre domande. In questo non l'ha aiutata la diagnosi di depressione endogena che non è altro che un nome standard per un disagio di cui sarebbe importante individuare la sua particolarità, quella specifica alla sua situazione. I suoi sintomi sono diventati più importanti e a questo punto le richiedono una riflessione perchè sono d'intralcio allo svolgimento della sua vita. Non mi è chiaro dove sta vivendo, in ogni caso sarebbe importante che si rivolgesse a uno psicoterapeuta di sua fiducia e intraprendesse un lavoro di analisi prima che intervengano delle somatizzazioni. Cordiali saluti PG
Buongiorno, come prima cosa dovrebbe rivolgersi al suo medico di base per concordare delle visite mediche che possano escludere eventuali fattori organici. Qualora non ci fossero problemi, può prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad uno psicologo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile amica,

sembra che dal punto di vista organico, con gli accertamenti che ha fatto, si possa escludere un qualsiasi problema. Mi fa riflettere che alla diagnosi di depressione endogena - ossia senza cause ma organica - non sia seguita una vera cura farmacologica con antidepressivi. E' stata una sua scelta? E se sì, come mai? Allo stesso modo sembra che non abbia seguito una psicoterapia in modo continuativo, e mi chiedo perché: nel suo caso sarebbe davvero consigliata.
L'ansia e la depressione vanno spesso insieme, e i sintomi che riporta sono piuttosto tipici dell'ansia. Sarebbe interessante capire come il suo umore e la sua ansia siano collegate, ma per questo, come le accennavo sopra, occorre una psicoterapia che le permetta di dare significato alla sua esperienza e riscoprire le sue potenzialità. Consideri anche che le sedute possono essere svolte in modo altrettanto valido on line.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura

dr. Ventura
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Gentile ragazza la ringrazio della sua domanda e spero che le risposte ricevute possano aiutarla a raggiungere lentamente maggiori consapevolezze che possono aiutarla per il suo benessere. Credo che come hanno detto i miei colleghi l'aver più o meno individuato le cause insite nel suo malessere possano per lei essere utili strumenti per iniziare un lavoro di psicoterapia individuale atto ad aiutarla nella ricerca di strategie per lei più funzionali così come un lavoro volto al rinforzo del suo Io. Restando a disposizione per eventuali altre domande porgo cordiali saluti. Gian Piero dott. Grandi
Buongiorno. Escluda, prima di tutto, cause organiche, consultando il suo medico, dopodiché può prendere in considerazione un percorso di terapia.

Cordialità

MT
Buongiorno, le consiglio due strade percorribili insieme: Da una parte una visita approfondita sulle vertigini che potrebbero essere riconducibili alla postura o all'equilibrio, ma questo deve approfondirlo con un medico specialista. Per le problematiche relative all'ansia e alla depressione le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, per gestire questi momenti, che potrebbero tornare ciclicamente.Rimango a disposizione ! Buonagiornata.
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Gentile utente , gran parte delle cause organiche con accertamenti è stata in grado di escluderle e per continuare su questa linea mi rivolgerei anche ad uno specialista per le sue vertigini. i suoi controlli medici non escludono la possibilità di iniziare anche parallelamente un percorso psicoterapeutico per l'aspetto ansioso che ha descritto.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Anna Rita Grimaldi
Gentile ragazza,

con la pandemia alcuni problemi preesistenti potrebbero essersi ripresentati. Consideri che quanto sta accadendo sta mettendo a dura prova la psiche di ciascuno. L'ansia tende a manifestarsi in mollteplici forme, e magari la sintomatologia riaffiorata di recente potrebbe esser frutto di quanto sta accadendo nel mondo a causa del covid. Potrebbero essersi acutizzate preoccupazioni o angosce di morte preesistenti proprio in virtù di ciò. Sarebbe opportuno apporofondire quanto le sta accadendo mediante dei colloqui e lavorare sulla possibilità di acquisire degli strumenti che le consentano un atteggiamento più forte nei confronti degli avvenimenti stressanti della vita. La psicoterapia potrebbe aiutarla e sostenerla in un momendo cosi difficile.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, personalmente non sono a conoscenza di sintomi che, in ultima analisi, non possano essere ricondotti anche a sindromi ansiose o stressanti, complice una concomitante somatizzazione, per cui la possibilità che lei prospetta (vale a dire che sia una questione ansiosa) va tenuta in considerazione. Ad ogni modo, il percorso più rapido per giungere a tale conclusione è quello di effettuare tutti gli esami medici del caso per giungere, come diagnosi d'esclusione, a considerare l'ansia come causa della sintomatologia organica. Tale diagnosi va chiaramente corroborata da un concomitante processo diagnostico avviato con uno psicologo clinico.
Gentile utente alla luce di quanto scrive le consiglio un colloquio psicologico in modo da far luce sul suo stato che sembra non avere cause organiche.
Cordiali saluti
Serena Pezzati
Gentilissima, più che preoccuparsi io la inviterei proprio ad "occuparsi" di se stessa e della propria psiche, cosa che non ha mai fatto in maniera adeguata, per sua stessa ammissione. La risposta infondo la conosce già, é semplicemente una questione di scelta: vivere o sopravvivere? I miei migliori auguri.
Salve cara ragazza. Dalla descrizione dettagliata è evidente la tua attenzione per la "salute" e per la sintomatologia... Certamente l'ansia ha un forte impatto sul corpo e sul creare nuovi sintomi. Ti consiglio con tutto il cuore di non fare incontri sporadici, ma di intraprendere un vero percorso di Psicoterapia cognitivo comportamentale, così da combattere il disturbo d'ansia e la depressione. In bocca al lupo.
Carissima, quella che descrive è una situazione di malessere che dura anche da un tempo consistente, capisco la sua fatica. Sa, stiamo male in tanti modi e il corpo è solo il veicolo attraverso cui tutto ciò si esprime. Credo che il suo corpo le stia dicendo che ha bisogno di lei e che si prenda cura di se stessa, per davvero questa volta.
Fughi ogni dubbio circa potenziali cause organiche, ma non esiti a trovare uno spazio dedicato al suo mondo interiore.
Resto a disposizione se desiderasse contattarmi, anche online.
La stringo forte!
Salve, come primo passo opterei per delle visite specialistiche, atte ad escludere cause organiche, per poi passare alle cause emotive tramite un professionista. Un caro saluto.
MMM
Buonasera, mi colpisce molto la diagnosi, soprattutto perchè incontrata spesso e mai confermata, perchè ad un decorso ineluttabile, con la psicoterapia il paziente è arrivato ad una gestione dei propri stati emotivi, e quindi ad una risoluzione.
Rispetto alle sue vertigini, dopo aver considerato la possibilità che dipendano dalla postura, e aver effettuato le visite consigliate dal suo medico curante, le raccomando un percorso di psicoterapia, perchè ad oggi le tecniche per affrontare ansia, depressione e attacchi di panico si sono così evolute da rendere il percorso di guarigione più sicuro.
Un caro saluto
M Adelaide Paolucci
Buongiorno, mi sembra di poter capire che al di là di eventuali problematiche di tipo organico (escluse dagli accertamenti effettuati), ci possano essere delle questioni di carattere emotivo e personale che varrebbe la pena approfondire. Potrebbe essere utile approfondire non solo i sintomi che brevemente descrive ma anche e soprattutto il suo stato emotivo, da quello si potrebbe partire per un lavoro utile al suo benessere generale.
Mi scuso per la genericità della risposta ma come potrà immaginare, l'unico modo per approfondire questi aspetti sarebbe quello di iniziare ad effettuare dei colloqui psicologici.
Un saluto.
Giovanni Pasolini

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