Buonasera sono una mamma di 33 anni ho 2 figli . A 23 anni mi sono laureata in Giurisprudenza...a 29

19 risposte
Buonasera sono una mamma di 33 anni ho 2 figli . A 23 anni mi sono laureata in Giurisprudenza...a 29 anni ho avuto il mio primo bambino e a distanza di 16 mesi è nato il mio secondo bambino . Purtroppo ho dovuto lasciare la professione mio marito fa un lavoro che comporta lo stare via tanto tempo ed io mi devo dedicare in toto alla famiglia . Mia madre spesso mi ripete la frase che i soldi sono stati buttati per farmi studiare dato che non lavoro e dipendo da mio marito. a me dispiace sentire queste parole e sto molto male per questo ... ma penso anche che il destino ha previsto altro per me. Ho tanti rimpianti. Ma ho i miei figli ! Che ne pensate di quanto riportato?
Cara mamma di 33 anni, credo che se le parole di sua madre fanno emergere dei rimpianti, probabilmente significa che ci sono e che non debba abbandonare l'idea della sua realizzazione professionale. Non è semplice lavorare e occuparsi dei figli ma è possibile, e soprattutto se lei lo vuole sono sicura che troverà il modo per conciliare entrambi i ruoli. Potrebbe pensare a un part time ... Cordiali saluti. Dott.ssa Moretti Selina

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Gentile Mamma, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento. Forse dovrebbe riflettere sui suoi reali bisogni di giovane donna e capire se realmente ha voglia di cambiare qualcosa nella sua vita o è contenta e soddisfatta così, cercando soprattutto di non farsi condizionare dai commenti di sua madre o di altre persone. Potrebbe anche chiedere il supporto di un professionista e ritagliarsi uno spazio di riflessione tutto suo in cui elaborare il suo vissuto e imparare a fare affidamento sulle risorse che ha a disposizione.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Il rimpianto (per definizione) è una reazione emotiva negativa a comportamenti avuti nel passato. Le emozioni associate sono caratterizzate da tristezza, che si manifesta dopo che una persona si rende conto che avrebbe dovuto fare un qualcosa che non ha fatto. Lei è una madre, e questo le darà una gioia infinita, ma prima di questo è una donna che si è sentita obbligata a rinunciare alle proprie aspirazioni professionali. Ma cosa le fa pensare che non possa ricominciare a dedicarsi alla sua professione?
Gentilissima,
il punto non dovrebbero essere i soldi buttati via o meno ma i motivi che l’hanno spinta a fare questa scelta, il grado di soddisfazione per la sua vita attuale e per quella che verrà.
Si tratta di capire se ha rinunciato ad una carriera professionale per convinzione, per accontentare suo marito, per timore di non riuscire a farcela professionalmente o per qualche altro motivo che solo lei può conoscere. Lei stessa dice di avere molti rimpianti. Si è mai soffermata a pensarci? Che cosa le manca? Coraggio, sicurezza in se stessa, determinazione, competenze? Lei è molto giovane, ha tutto il tempo del mondo per realizzarsi, si tratta solo di attrezzarsi e partire se lo vuole.
Si prenda uno spazio che sia solo suo per riflettere e ritrovare il suo centro. Se pensa che confrontarsi con uno psicologo, per valutare timori e ansie possa aiutarla resto a sua disposizione. Un caro saluto,
dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, come prima mossa per uscire dalla sua situazione potrebbe rispondere a sua madre che i soldi per studiare non sono mai buttati, visto che lei, studiando, apprezza e comprende di più le persone, in particolare apprezza e stima di più le persone che fanno sacrifici per far studiare gli altri, come appunto sua madre, che non ringrazierà mai abbastanza.
Saluti
Gentile utente, le parole materne, sembrano suscitare in lei dei dubbi. Forse potrebbe aiutarla affrontare l'argomento con un professionista, in modo da riflettere su cosa sia stato giusto per lei e su cosa possa esserlo oggi.
Resto a disposizione qualora ne abbia desiderio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Gli investimenti in formazione e studio non sono mai sprecati e nel suo caso, se lo desidera, in tempi relativamente brevi, perchè i suo figli potranno presto essere inseriti alla scuola materna, potrà riprendere in mano la sua laurea e progettare la sua vita lavorativa armonizzandola con la sua vita famigliare.
Trovo strano che sua madre la rimproveri di non lavorare.
Ritengo che crescere due figli soprattutto con un marito poco vicino, sia un lavoro, impegnativo, faticoso e di grande valore anche se non retribuito e purtroppo troppo poco riconosciuto.
Lei non ha dedicato gli ultimi anni della sua vita allo shopping e ai social.
Li ha investiti nel prendersi cura dei suoi figli e nel regalare loro una base solida per per loro crescita.
Quale lavoro più prezioso, per i suo bimbi, la sua famiglia e la nostra società?
E' giovane, ha la vita davanti di tempo per costruire sul fronte professionale ne ha tanto, soprattutto se chi le vive accanto le da sostegno e la supporta .
Credo che lei possa affrontare il tema con suo marito, che potrà anche rivedere la sua organizzazione lavorativa, affinchè possiate ambedue realizzarvi nel lavoro e vivere la genitorialità.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentilissima, noi donne spesso ci troviamo a dover scegliere tra il lavoro e i figli, quando è possibile cerchiamo di impegnarci in entrambi e spesso ci accorgiamo di essere delle 'supermamme' che gestiscono un po' tutto. Tutto può andar bene se è quello che desidera realmente ma dal momento che parla di rimpianti è evidente che c'è qualcosa che non la soddisfa. Si faccia aiutare da un terapeuta che la aiuti a far chiarezza in se stessa, ponendo attenzione alle emozioni e pensieri sottostanti il suo malessere. E' ancora giovane e potrà riprendere in mano il suo lavoro, allo stesso tempo continuerà ad essere una brava mamma anche se magari passerà meno tempo con i suoi figli. Questo ovviamente se sarà quello che vuole lei, non i suoi genitori.
Qualora lo volesse, resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Gentile utente di mio dottore,

le parole di sua madre, sembrano suscitare in lei dei dubbi. Rivolgersi ad uno specialista potrebbe aiutarla a riflettere meglio su cosa ha voluto o vuole per sé e se è attratta dal cambiare strada.
Resto disponibile qualora volesse approfondire il discorso.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, è inutile rimpiangere il passato, è ancora giovane ed ha tutto il tempo di progettare un futuro in cui trovare anche soddisfazioni professionali se è ciò che vuole veramente. So che non è facile, ma non credo sia impossibile. Comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Buongiorno, da quello che scrive non si capisce se la decisione di occuparsi in toto della famiglia sia stata una decisione pensate e condivisa o piuttosto una decisione forzata. Le suggerisco di iniziare a riflettere su questo perché è un punto di partenza importante. I suoi bambini sono ancora molto piccoli e sicuramente richiedono tante attenzioni ed energia. Essere mamma e occuparsi dei propri bambini in prima persona è sicuramente una grande opportunità ma può essere anche molto faticoso. Se lei sente che fare solo la mamma non la soddisfa e gratifica al 100% , ora che i suoi bambini sono in età da materna e da nido, potrebbe anche pensare di ricominciare piano piano a lavorare. Se questo al momento non le fosse possibile si ricordi che i bambini crescono e col tempo lei potrà tornare a dedicarsi al suo lavoro. Il destino in queste cose centra poco, è lei che per prima deve capire quali siano le sue priorità e cosa le piacerebbe fare, una volta che l'ha capito vedrà che sarà più facile trovare una soluzione. Nel frattempo si goda i suoi bambini, certi momenti non tornano più e magari si faccia aiutare ogni tanto dalla nonna per prendersi del tempo per sé e fare qualcosa che le piaccia e la ricarichi. Un caro saluto
Gentile utente, comprendo il disagio e mi dispiace per la situazione che vive. Il mio suggerimento è quello di valutare l'idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Ritagliarsi uno spazio per sè, uno spazio di ascolto in un luogo protetto in cui esplorare in maniera approfondita la questione e i vissuti connessi. Rimango a disposizione, qualora lo desideri. Un caro saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Buongiorno, mi spiace per il suo stato d’animo. Capisco che potrebbe non essere il genere di comprensione che si sarebbe aspettata.
Le scelte che effettuiamo non sempre vengono approvate e capite, anche dalla famiglia, ma se ci fanno essere in pace con noi stessi e sereni non dobbiamo lasciarci influenzare dal parere altrui.
Ha fatto una scelta importante per la sua famiglia e per i suoi figli. Due piccoli richiedono molte energie per crescere. La cosa importante è che lei senta che sia la cosa giusta ( e se sentisse che non lo è, non significherebbe essere meno “mamma” per i suoi figli o meno disponibile per la sua famiglia).
Parla di molti rimpianti… sarebbe importante sapere quali siano e che significato hanno per lei. Qualora desiderasse approfondire, mi contatti. Un caro saluto, dott.ssa Beatrice Gaboardi
Cara Mamma, lei adesso è mamma e prima di tutto Donna. Capisco il suo malessere, è difficile coincidere più ruoli e soprattutto compensare le aspettative dei propri di genitori quando magari le priorità non sono le stesse. Le chiedo: qual è la sua priorità in questo momento? Parla di rimpianti, ogni momento può essere un inizio, lei sente di voler riprendere la professione? Ascolti i suoi bisogni e per quanto credo lei sia forte dopo aver preso una Laurea in Giurisprudenza e aver messo su famiglia così giovane, credo sia forte tanto da poter gestire e riprendere la professione, magari non a pieno ritmo, ma riprendere anche il suo ruolo di donna oltre che mamma. Se sente di volere supporto non esiti a contattarmi. Caro saluto, Dott.ssa Anna Russo.
Buonasera, mi dispiace molto della situazione.
E' probabile che ciò che le dice sua madre smuove emozioni spiacevoli perchè è lei la prima ad avere rimpianti?
Il destino prevede qualcosa da noi? O siamo noi a costruirci il nostro destino?
Se avesse una palla magica cosa vorrebbe per se stessa?
Quando siamo dentro ad un problema è difficile vedere altre vie di uscita, ci sembra impossibile trovare una soluzione! Per farlo dobbiamo uscire fuori dal problema, distaccarcene un po'. Magari attraverso un percorso psicologico potrebbe trovare la sua strada e scegliere cosa vuole.

Un caro saluto
Elisabetta Cavicchioli
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Buongiorno, lo studio è formazione personale e non solo professionale. Avere cultura vuol dire, o dovrebbe volere dire, vedere il mondo con occhi diversi da chi non ha avuto una formazione scolastica approfondita, non necessariamente quindi bisogna investire nel mondo del lavoro. Ciò che però dovrebbe chiedersi è quanto le parole di sua madre risuonino dentro di lei, quanto di ciò che le viene detto sollecita eventuali insoddisfazioni personali. Si può sempre trovare un'occupazione che concili con il lavoro di suo marito e l'impegno dei figli che comunque cresceranno. A lei la scelta che più è confacente a ciò che realmente desidera per sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente, la ringrazio per la condivisione della sua sofferenza. Credo che esternare il suo vissuto sia un primo passo per sentirsi vista nelle sue fatiche e per percepire che vi è possibilità di prendersene cura. Racconta di tanti eventi di vita importanti che si sono susseguiti in pochi anni, credo che sarebbe utile per lei avere uno spazio dedicato in cui poter ripercorrere tali tappe della vita e in cui sentirsi accolta e ascoltata nei suoi bisogni. Sarebbe un'occasione per poter riflettere sul tema delle scelte, su quello delle rinunce, dei rimpianti e dei significati che hanno, e che hanno avuto, anche per poter valutare quale sia il futuro che desidera costruire per sé.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Paola Giuditta Molle

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