Buonasera, Sono una giovane ragazza che in questo momento sta vivendo una vita che non le corrisp

18 risposte
Buonasera,

Sono una giovane ragazza che in questo momento sta vivendo una vita che non le corrisponde del tutto.
Da poco ho trovato lavoro, ma non mi soddisfa perché purtroppo durerà poco, quindi poi mi toccherà ricercare lavoro, che per me è sinonimo di noia e un po' di frustrazione.
Ho accettato questo lavoro perché stavo pensando di investire i miei soldi per andare da uno psicologo, ma ci devo ancora riflettere perché ho paura che non mi bastino o che non funzioni la terapia.
In realtà la scelta dello psicologo è dettata dal fatto che il mio ragazzo sta vivendo un momento di sofferenza, e dopo un po' di tempo ha deciso di intraprendere un percorso psicologico, il punto è che sono sicura che lui durante la psicoterapia possa lasciarmi (ha provato anche in passato a lasciarmi più volte).
Io sono convinta che se farò psicoterapia riuscirò in un certo senso a proteggermi da una situazione che so già come finirà.
Se verrò lasciata non ho amici con cui possa distrarmi, sono praticamente sola e faccio fatica a mantenere le amicizie anche perché penso che non abbia nulla da offrire. In più sto allontanando un po' tutti e questo mi infastidisce.
Nella mia famiglia vivo una situazione abbastanza pesante, i miei genitori spesso discutono, mia madre si lamenta ogni giorno di mio padre che non aiuta e non collabora in casa, in più mi dà il compito di mandarle i curriculum per le varie offerte di lavoro. Quando mi chiede questa cosa, io mi sento stanca e stufa perché nonostante gli dica che il curriculum deve essere modificato in base all'offerta e cerchi di insegnarle come farlo, lei si ostina a fare di testa sua ed io mi sono scocciata del suo comportamento, soprattutto quando incolpa gli altri. In questo momento provo un po' di rabbia perché nella vita piuttosto che osare mi sono sempre trattenuta, questo non è giusto e vorrei cambiare qualcosa, sono stanca di vedere attorno a me gente contenta ed io la solita cretina che deve fare una vita monotona. Che cosa posso fare per migliorare questa situazione? Vi ringrazio in anticipo per l'ascolto
Buongiorno, mi dispiace leggere questa richiesta. Posso però permettermi di consigliarle di provare a parlare con il suo ragazzo, in modo onesto e sincero perché non credo che fasciarsi la testa sia utile. Per quanto riguarda la sua famiglia, anche qui, dovrebbe provare a parlarne e discutere sulle dinamiche che si stanno creando. Lei deve pensare al suo benessere e mettere al primo posto cose che la fanno star bene. Se ha piacere di approfondimenti non esisti a scrivermi.
Un caro saluto, Giada

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, arrivano forti e chiari lo stress e la frustrazione di questo momento di vita, frutto di un insieme di situazioni che già singolarmente sarebbero faticose ma prese insieme diventano sovrastanti.
Per lo stress emotivo potrebbe cercare e trovare un hobby che le permetta di sfogare la tensione, come potrebbe essere un’ attività sportiva o meditativa. A prescindere dal fatto che trovi o meno questa valvola di sfogo però rimangono le situazioni che la caricano nuovamente di tensione, penso sia per questo che sta valutando l’inizio di un percorso psicologico.
Al riguardo comprendo molto bene i suoi dubbi sul cominciare, scavare in sé stessi e mettersi in discussione non é mai facile e spesso neanche piacevole, viene istintivo pensare che forse é meglio “non svegliare il can che dorme”, si é arrivati fin qua senza farlo perché cominciare ora?
La risposta, usando una similitudine, é che una scheggia fa male anche se non sai che ti si é conficcata dentro.
Lei ha diritto di vivere con maggiore serenità, ergo ha diritto di capire cosa fare per stare meglio. La terapia é un’occasione per fare luce su cosa ci succede e come funzioniamo, sulla base di questo si possono sviluppare strategie per evitare che le situazioni di vita ci affatichino così tanto.
Chiaramente non deve necessariamente cominciare subito, la invito tuttavia a continuare la seria valutazione di cominciare un percorso psicologico con lo scopo di sviluppare auto consapevolezza e risorse, cosa che sicuramente sta facendo il suo ragazzo col proprio percorso.
Trattandosi di temi molto complessi spero di essere stato chiaro e utile, per chiarimenti o ulteriori dubbi resto a disposizione mi contatti pure.
Dottor Mauro Simonetti
Gentile Utente, della sua richiesta mi colpisce che il pensiero di una terapia per sé sia vista in funzione della terapia del suo partner. Potrebbe già essere un primo tassello da osservare insieme al professionista che sceglierà, del tipo "e io dove sono? quali sono le mie esigenze? se dovessi iniziare per me, da dove dovrei partire? perché sento il bisogno di proteggermi dalla persona che dovrebbe amarmi?".
Le auguro di trovare la SUA strada.
Buona serata, Luisa
Sai molte cose che sai e molte cose che non sai e entrambe coesistono in maniera molto faticosa. Ti piacerebbe avere degli amici perchè potrebbero farti da protezione una volta rimasta sola, però non ne trovi l’utilità. Vorresti fare un percorso psicologico, ma hai paura che non funzionerà. Per avere una vita che ci può appartenere è importante chiarire i nostri pensieri e le nostre emozioni, prima di inserire i contenuti. Bisogna prima pulire bene l’acquario e gli oggetti al suo interno prima di inserire i pesci. La vita è tua solo quando la fai diventare tua. Grazie per la tua gentilezza.
Salve, grazie per aver condiviso parte della sua storia
credo che queste parole siano frutto di molte riflessioni, le quali rappresentano un primo passo (importantissimo) per intraprendere un lavoro e per raggiungere tante consapevolezze, lavorando sulla sofferenza che attualmente descrive
Se lo ritiene opportuno, può contattarmi
Elisabetta

Buonasera, il senso di insoddisfazione mi pare dovuto al ritrovarsi in una vita che non le corrisponde, che genera grande infelicità. Capisco la sua paura di non riuscire a sostenere la spesa di una terapia, ma esistono molte soluzioni diversificate, inoltre potrebbe almeno tentare. Buone cose.
buonasera,
mi spiace leggere della sua insoddisfazione.
Purtroppo a volte ci sentiamo intimoriti nel cercare di cambiare delle situazioni che, anche se non ci fanno più stare bene, ci lasciano una certa dose di sicurezza.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad intraprendere delle strade nuove che al momento non riesce a vedere.
Mi contatti pure se ritiene.
Saluti
Buonasera, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua storia e le sue emozioni. Al di là del supporto psicologico che potrebbe esserle utile relativamente alla situazione di coppia, penso possa aiutarla su un piano personale, fondamentale per trovare piacere e serenità nella sua vita. Dal suo racconto come primo elemento mi sembra di notare la necessità di rinforzare la sua autostima per migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e della vita lavorativa. Anche sul piano familiare descrive dei legami e dinamiche che forse l'hanno frenata nel conoscere ed esprimere se stessa. Penso che una terapia sia efficace qualora si crei una relazione di fiducia con il proprio terapeuta e soprattutto se il paziente è disposto a lavorare su di sé. Nessun terapeuta ha la bacchetta magica...ma si potrà incontrare quello più idoneo, per ciascuno di noi, a sostenerci e stimolarci lungo il percorso di crescita personale. Le auguro di incontrare se stessa! A disposizione per eventuali approfondimenti. Dott.ssa Estelle Clavier
Buongiorno,
sembra che lei sia coinvolta in una situazione di particolare pressione emotiva in cui anche la sua famiglia ha un ruolo, oltre al suo compagno.
Mi pare di capire che il suo compagno ha anche un ruolo importante nella misura in cui grazie a lui riesce ad "evadere" da una situazione familiare che appare pesante. Interessante anche come la sua richiesta d'aiuto emerga con maggiore vigore nel momento in cui il suo compagno ha iniziato un percorso terapeutico.
Sono solo alcune riflessioni su domande molto importanti che in questo momento lei si pone, e che indubbiamente otterrebbero risposte ragionevoli all'interno di uno spazio personale. Un percorso psicoterapeutico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buonasera, il primo passo lo ha già fatto nello scrivere qui, nel dire di voler cambiare qualcosa, nel voler modificare ciò che la "infastidisce" di sé stessa.
Provi a iniziare un percorso psicologico, finché non lo farà non potrà davvero sapere come andrà, cosa accadrà rispetto ai suoi timori: iniziare ad affrontare le situazioni è il primo passo per cercare la giusta strada per imparare a vivere le situazioni in modo diverso. Sarebbe per lei importante lavorare sulla sua sicurezza e autostima.
Potrà conoscere meglio se stessa, lavorare sui suoi vissuti, sulle sue emozioni, e imparare strategie funzionali per la sua vita e il suo futuro.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile ragazza,
il suo vissuto richiama una difficoltà molto comune tra i giovani di realizzazione dei compiti vitali quali : amore, lavoro, relazioni familiari e amicali.
Il lavoro è fondamentale e anche se a termine ciò le permetterà di migliorare il suo curriculum e mettersi di nuovo in gioco.
Iniziare un percorso di psicoterapia la aiuterà a gestire meglio le eventuali situazioni difficili che teme di incontrare quali la paura dell'abbandono da parte del suo ragazzo.
Per i possibili problemi economici ad affrontare una psicoterapia si documenti sul Bonus psicologo che si sta attivando in questi giorni.

Buonasera gentile utente, capisco quello che sta vivendo e le difficoltà che sta affrontando e mi dispiace. Mi sento di dirle in questo caso di iniziare a trovare un senso al suo percorso, se vorrà intraprenderlo, indipendentemente da quello che fa il suo partner, lei è libera di andare in terapia perché questa può aiutarla a trovare strumenti efficaci nella gestione di sé e farla scoprire risorse che, forse, attualmente non riesce a vedere. In più, ha mai provato a parlare con il suo ragazzo del timore di essere lasciata? Rispetto alla relazione con i suoi genitori, qual è il suo bisogno e il bisogno di sua madre nel darle una mano a mandare i CV? Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. Spesso la voglia di cambiare le cose si scontra, ogni giorno, con la paura che le cose possano cambiare davvero. Il cambiamento come il camminare, difatti, per sua natura ci obbliga a perdere quell'istante di equilibrio a cui siamo abituati per proiettarci in una direzione diversa, nuova. Quello che lei descrive è uno stato di staticità che sembra divenire soffocante, assieme a una paura di una variazione che possa invece portare a una solitudine estrema. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Salve, quello che mi sento per ora di consigliare, è di lasciare aperta la porta del dialogo sia con il suo fidanzato che con la sua famiglia.
Cari saluti
Buona sera! La cosa principale che le voglio dire è quella di riallacciare le amicizie e di farne delle nuove. Anche quando si sta con una persona non si deve mai allontanare le conoscenze o amicizie. Questo è utile per se stessi e per la coppia. Stando sempre tra di voi o con gli amici del ragazzo lei si preclude nuove conoscenze e la possibilità di arricchimento personale che poi arricchisce anche la coppia. Insegni a sua madre ad essere autonoma nel mandare i curriculum, se poi non li vuole adeguare in base alle richieste, vuol dire che in realtà non vuole trovare un lavoro. Si dedichi più a se stessa e mandi i suoi curriculi a giro!! Non dice quanti anni ha e che studi a fatto, Io sono del parere che volere è potere. Dedichi tutte le sue forze a realizzaesi senza pensare a cosa succede se il suo ragazzo la lascia. Pensi innanzi tutto a realizzarsi. Buona serata. Lina Isardi
Ciao! Sono felice che tu abbia lasciato questo scritto, ti sento come se un piede fosse dentro (intraprendere un percorso psicologico) e un altro fuori!
Intanto è importante che stai riconoscendo che questa vita non ti corrisponde del tutto, e questo è uno dei primi passi per attuare un cambiamento! Un altro potrebbe essere proprio intraprendere un percorso psicologico! E perchè funzioni, sarà importante che tu delinei un intento di lavoro! Come vorrai utilizzare quelle ore dedicate tutte a te? Su cosa vorrai portare la tua attenzione? Come vorrai sentirti quando riconoscerai che sarà concluso?
Ti lascio queste domande su cui riflettere!
Buona giornata,
Priscilla
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Salve,
è necessario sapere anche la sua età e più approfonditamente la sua storia di vita. Al momento da ciò che racconta c'è una fase di disorientamento sulle sue scelte di vita, sulla consapevolezza del suo valore e delle sue capacità. Il percorso psicologico sarebbe utile, ma lei si preoccupa anche che non possa funzionare. Si inizia una psicoterapia e gradualmente scopre gli aspetti di se stessa, i suoi desideri, le sue aspettative e gli ostacoli. Riguardo alle difficoltà che sta vivendo può acquisire maggiori capacità di relazionarsi con il fidanzato, con i suoi genitori e con gli amici. Rispetto a sua madre può trovare delle modalità attraverso cui poter difendere i suoi spazi personali di vita e la sua autonomia.
Per qualsiasi dubbio mi può contattare.
Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
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